File not found
analisi tecnica

“Un colpo di fortuna” non inverte la parabola discendente del mitico Woody Allen - Tiscali Notizie

Abruzzo, cori per Marsilio e contro il campo largo - Tiscali NotizieUrne aperte in Abruzzo alle 7.00, si vota fino alle 23.00 - Tiscali NotizieMorte Silvio Berlusconi: sarà cremato e tumulato nel Mausoleo di famiglia ad Arcore

post image

Stop al taglio della Riserva del Borsacchio in Abruzzo - Tiscali NotizieLo sciopero arriva nel momento in cui i gruppi associativi si stanno muovendo per iniziare la campagna elettorale al Csm. Per questo,Campanella nei giorni scorsi ha cominciato a girare sulle mailing list dei magistrati un appello, dal titolo "Nè con la Cartabia, nè con questa Anm", che conta già più di cinquanta firme Se dopo l’assemblea del 30 aprile sembrava che le toghe si muovessero in blocco compatto verso lo sciopero del 16 maggio, qualche nuova voce fuori dal coro si sta alzando. Se già prima dell’assemblea straordinaria molti ex magistrati – di Armando Spataro a Edmondo Bruti Liberati – si erano già espressi contro lo sciopero, oggi le perplessità arrivano anche da chi continua a svolgere la professione. L’ex presidente dell’Anm, Pasquale Grasso ha infatti detto all’Adnkronos che «Dovremmo scioperare per una riforma tutto sommato di bandiera», in una fase in cui «siamo ai minimi storici di credibilità? Non sono d'accordo». Secondo Grasso lo sciopero sarebbe fuori tempo massimo, visto anche il sì già ottenuto alla Camera della riforma dell’ordinamento giudiziario. «Prima dell'assemblea generale Anm ero contrario allo sciopero. Non ho cambiato idea». Dall’esponente delle toghe conservatrici a quelle progressiste, anche Magistratura democratica solleva dubbi, come già aveva fatto anche prima dell’assemblea straordinaria. Pur constatando la larga maggioranza che ha dato il via libera allo sciopero, in un documento il segretario Stefano Musolino ha rilevato l’isolamento delle toghe: «Ci troviamo, oggi, senza altri soggetti istituzionali disposti a contrastare, insieme a noi, una pessima riforma che non solo non migliorerà l’efficienza del servizio giustizia, ma finirà per peggiorare la qualità della giurisdizione». Inoltre, ha sottolineato come la gestione assembleare sia stata influenzata dalla campagna elettorale per eleggere il prossimo Csm, che già sta infiammando le chat dei magistrati e vede lotte di posizionamento in corso. «Gli interventi che si sono succeduti sono stati animati dalla volontà di infiammare la platea dei magistrati. Ci si è mossi in una logica da talk show, alla ricerca di facile consenso e di applausi, simulando un dibattito con gli interlocutori parlamentari che è stato solo un’occasione perché ciascuno ribadisse le proprie posizioni, senza nessuna autentica capacità di comprensione». Le toghe “anticorrentiste” di Articolo 101 con il membro dell’Anm Andrea Reale hanno fatto sapere che ritengono la prossima astensione del 16 maggio «tardiva e blanda» e l'azione dell'Anm contrassegnata da «grave e prolungata inerzia». Sullo sciopero, invece, le scelte sono diverse:  «Non tutti, su questo, la pensano allo stesso modo: alcuni aderiranno, altri no. Tutti, senza alcun dubbio, considerano questa riforma pessima sotto ogni profilo».  Nè con Cartabia, nè con lo sciopero Nei giorni scorsi, inoltre, ha cominciato a girare sulle mailing list dei magistrati un appello, dal titolo "Nè con la Cartabia, nè con questa Anm", che conta già più di cinquanta firme.  Nel testo viene criticata la "pessima" riforma del Csm e dell'ordinamento giudiziario e soprattutto si accusano i vertici del sindacato delle toghe di non aver fatto nulla per risolvere il problema del correntismo. «Dopo una 'caccia alle streghe' che ha colpito alcuni e risparmiato tanti altri (complice anche una circolare auto-assolutoria della procura generale presso la Corte di cassazione, titolare dell'azione disciplinare), il 'Sistema' ha ripreso a funzionare esattamente come prima». Secondo i firmatari, l’Anm «per salvarsi la faccia con la base elettorale, in vista della imminente campagna elettorale per il rinnovo del Csm, ha inscenato una protesta di maniera, tardiva e disorganizzata, contro una pessima riforma dell'ordinamento giudiziario, concepita in chiave meramente punitiva». Il tema su cui si riflette, ora, è il livello di partecipazione che raggiungerà lo sciopero: il rischio è che l’amplificarsi delle voci contrarie possa far aumentare la fronda dei contrari. I gruppi associativi, per ora, però, marciano compatti: Unicost, Area e Magistratura indipendente sembrano decisi ad andare fino in fondo e a mobilitare le loro basi per spiegare le buone ragioni dell’iniziativa. E sperando, magari, in una isperata mano della politica. La riforma dell’ordinamento giudiziario dovrebbe arrivare in aula al Senato il 24 maggio, ma non è detto che a Lega e Italia Viva non riesca l’operazione di cambiare alcuni passaggi del testo: sarebbe clamoroso ma tutto è possibile con gli equilibri instabili del Senato. In questo caso il testo dovrebbe tornare alla Camera e allora sì, tutto si potrebbe riaprire. Anche a costo di far slittare di alcuni mesi le elezioni del nuovo Csm, visto che l’unico imperativo politico è di eleggere la nuova consiliatura con la nuova legge elettorale. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Tg News - 11/3/2024 - Tiscali NotizieCome sarà il Liceo del Made in Italy, al via dal 2024

Dai pacchi bomba al caso Cospito. L’eterna pista anarchica che non porta mai a nulla

L’isola della parità di genere: l’Islanda al voto è pronta a scegliere un’altra donnaMeloni a Tunisi, conferenza sull’immigrazione e i migranti con von der Leyen e Rutte

Aereo abbattuto a Belgorod, Mosca chiede una commissione internazionaleL’assalto dei trattori a Bruxelles. Fiamme nel cuore dell’Europa

Meno male che c’erano i Clash. Così il punk salvò Newcastle

All’Europarlamento i sovranisti di Identità e democrazia espellono la delegazione di AfdMetsola è l’antesignana della svolta a destra. L’Europarlamento la rielegge presidente con larga maggioranza

Ryan Reynold
European Focus 61. Campo demograficoScozia, il premier Yousaf si dimette e conferma la profonda crisi del partito nazionalistaVia libera della Commissione all’ingresso di Ucraina e Moldavia nell’Ue: «I due Paesi rispettano i requisiti richiesti»

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarIsole sostenibili: in diretta l’evento di #CoesioneItalia sulla cooperazione tra isole del MediterraneoVOL

    Emergenza migranti, il ministro Piantedosi sul caso della Tunisia: "L'Ue deve muoversi subito"Donne salve a Casa Fiorinda: i fondi dell’Unione contro la violenzaAbruzzo, Meloni: effetto Sardegna? Io francamente sono ottimista - Tiscali NotizieLe Pen imita Meloni: si sgancia da Afd per arrivare a governare

      1. avatarMaternità surrogata, Mussolini contro Mussolinicriptovalute

        3. Visti da vicino. Gian Lupo Osti, l’uomo che scalò l’Himalaya per una peonia - Tiscali Notizie

  2. avatarMorto Silvio Berlusconi, chi è Marta Fascina: la sua ultima donna fino alla fineVOL

    Regionali Abruzzo, Marsilio: "Risultato storico, fatto un capolavoro" - Tiscali NotizieFigliuolo nominato dal Cdm commissario per la ricostruzione post alluvione in Emilia-RomagnaDecreto Pa: quali sono i punti principali del nuovo provvedimentoMarsilio: In 5 anni abbiamo fatto diventare Abruzzo protagonista - Tiscali Notizie

  3. avatarForza Italia dopo Berlusconi: ipotesi Tajani presidenteEconomista Italiano

    Emilia Romagna, Mattarella incontra i volontari e i sindaci delle città alluvionateMeloni osservata speciale in Ue. Sul Mes tutto rinviato a giugnoEuropean Focus 61. Campo demograficoPaola Concia come garante, anzi no. La tempesta sul ministro Valditara e la sua autocensura - Tiscali Notizie

Elly Schlein cambia idea e partecipa alla manifestazione del M5S

Morte Silvio Berlusconi: Potere al Popolo si rifiuta di mostrare cordoglioRassemblement national: «Vannacci non sarà vicepresidente dei patrioti, la Lega scelga un altro nome»*