File not found
ETF

Briatore a Napoli con Crazy Pizza: «La Margherita a 17 euro è un prezzo giusto, la più esclusiva ne costa 65»

Libano, Tenenti (Unifil): "Lavoriamo giorno e notte contro escalation, soluzione non è militare"Valerio Bianchi, pronto volo di Stato per 22enne in coma dopo incidente a ZanteHaniyeh ucciso a Teheran, Litvak: "Suo assassinio umiliante per Iran ma risposta limitata"

post image

Estate, evviva la noia. I bambini diventeranno più creativiDall’Indy Autonomous Challenge del 2021 al Consumer Electronics Show di quest’anno,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella le gare con auto a guida autonoma sono diventate ormai una realtà. Oltre all’importanza a livello sportivo, sono eventi che mostrano gli sviluppi più recenti conseguiti dall’Intelligenza Artificiale nel settore automotive. Con questo articolo scopriamo insieme i risultati raggiunti in gara e cosa possono indicare in una prospettiva futura.L’Intelligenza Artificiale gareggia nell’Indy Autonomous Challenge: i risultatiSvolta nell’Indianapolis Motor Speedway (IMS) a ottobre 2021, l’Indy Autonomous Challenge (IAC) è stata la prima gara riservata alle monoposto a guida autonoma. La sfida iniziò due anni prima, a novembre 2019, con diversi round che hanno avuto come protagonisti le auto senza pilota. La gara ha fornito occasione per mostrare i progressi compiuti dall’Intelligenza Artificiale nello sviluppo di software per la guida autonoma. In particolare in ambiti quali gestione, pianificazione e controllo del veicolo durante la corsa.La gara ha dimostrato che la tecnologia autonoma può funzionare anche in condizioni estreme. Come quelle sperimentate da un’auto che viaggia da sola a centinaia di chilometri orari. In tal senso, l’Indy Autonomous Challenge ha fornito un contesto di alto livello per stimolare e portare avanti la ricerca sul campo. Un obiettivo cruciale è stato quello di sviluppare software capaci di assicurare efficienza in una situazione reale e, al contempo, impegnativa come la pista ad alta velocità.Le squadre in gara hanno impiegato modelli di simulazione al computer combinati al cloud computing per testare l’efficienza dei propri algoritmi. Tra le sfide più impegnative, l’Indy Autonomous Challenge richiedeva il controllo dei veicoli con punte di velocità fino ai 290 km/h, la pianificazione delle traiettorie e forti accelerazioni di tipo laterale e longitudinale. Senza tralasciare i fondamentali aspetti dell’affidabilità e della sicurezza. Sostanzialmente un vero e proprio banco di prova per le auto a guida autonoma.Sono state 9 le squadre – in rappresentanza di 21 università di 8 Paesi – a contendersi il montepremi di 1 milione di dollari, conquistato dalla squadra tedesca del Technische Universitat Munchen. Il miglior tempo è stato realizzato con una velocità media di 218 km/h.Consumer Electronics Show 2022: l’Intelligenza Artificiale torna su pistaLa sfida tra monoposto a guida autonoma è stata poi replicata agli inizi del 2022 nella cornice del Consumer Electronics Show, la fiera dell’elettronica che si tiene annualmente nel Las Vegas Convention Center. Anche in questo caso, la sfida ad altissimo tasso di tecnologia ha visto gareggiare bolidi con piattaforme hardware e software integrate per la guida autonoma.Sul gradino più alto si è piazzato il team e-Novia PoliMove, nato da una partnership tra il Politecnico di Milano e l’Università dell’Alabama, che ha avuto la meglio sulla tedesca Technische Universität München in un emozionante testa a testa. L’Intelligenza Artificiale ha guidato la monoposto arrivando a toccare velocità di 280 km/h e garantendo efficienza nel controllo del veicolo e nella pianificazione delle traiettorie.e-Novia PoliMove ha sbaragliato la concorrenza di 5 squadre – provenienti da 5 Paesi e in rappresentanza di 7 università – e si è così aggiudicata il montepremi di 150.000 dollari. “Siamo orgogliosi di questo straordinario risultato in una competizione internazionale che ha visto sfidarsi i principali atenei del mondo”, ha commentato Vincenzo Russi, co-fondatore e CEO di e-Novia: “Questa è la dimostrazione del livello di preparazione e innovazione che l’Italia può vantare in questo ambito”.La guida autonoma con sensori, radar e sistemi di navigazione: cosa può fare l’IAAlla luce di risultati così sorprendenti, è possibile fare un bilancio del livello raggiunto oggi nel settore? A che punto è la ricerca? Per dare risposta a queste domande, tuttavia, è opportuno fare un passo indietro e ricordare cosa si intende per auto a guida autonoma (leggi l’approfondimento a cura di AI News), ovvero quei veicoli che utilizzano la tecnologia per sostituire le capacità del conducente. Gli strumenti utilizzati includono una combinazione di Intelligenza Artificiale, sensori, radar, visione artificiale e sistemi satellitari globali di navigazione.In questo contesto, il machine learning analizza costantemente l’ambiente in cui il veicolo è inserito e fornisce previsioni su possibili cambiamenti. Tali attività possono essere suddivise in quattro macroaree: rilevamento; identificazione o riconoscimento; classificazione; localizzazione e previsione del movimento.Inoltre, la capacità delle auto di “guidarsi da sole” è suddivisa in sei livelli che descrivono l’avanzamento della tecnologia di assistenza alla guida. Il sistema di classificazione è stato pubblicato nel 2014 da SAE International, ente di normazione attivo nel settore dell’industria aerospaziale, automobilistica e veicolistica con sede nel Michigan. Il documento è intitolato “Taxonomy and Definitions for Terms Related to Driving Automation Systems for On-Road Motor Vehicles” (“Tassonomia e definizione dei termini relativi ai sistemi di guida automatizzata per veicoli a motore su strada”) ed è passato tre volte a revisione dalla prima edizione del 2014.Come vedremo in seguito, i sei livelli tendono a concentrarsi più sulla quantità di intervento necessaria e sull’attenzione da parte del conducente, piuttosto che sulle capacità intrinseche del veicolo e del software.Intelligenza Artificiale e guida autonoma: i sei livelli di automazioneScopriamo ora come è suddivisa la classificazione realizzata da SAE International e cosa indica in termini di funzionalità disponibili al conducente.Livello 0: si riferisce a gran parte delle auto in circolazione oggi e indica i veicoli controllati manualmente. In questo livello è possibile l’emissione di avvisi o interventi momentanei da parte del sistema, ma il controllo sul veicolo non è continuo ed è affidato all’essere umano;Livello 1 – Hands on: è il livello più basso di automazione, nel quale il conducente e il sistema automatizzato condividono il controllo dell’auto. Ne sono un esempio il cruise control (il conducente controlla lo sterzo, il sistema controlla il motore), l’adaptive cruise control (il sistema controlla anche i freni) o il parking assistance (il conducente controlla la velocità, il sistema controlla lo sterzo). In tutti questi casi il conducente deve essere sempre pronto a riprendere il controllo completo del veicolo;Livello 2 – Hands off: il sistema assume il pieno controllo dell’auto, sia negli aspetti di accelerazione e frenata che di sterzata. In ogni caso, il conducente è tenuto a monitorare la guida e intervenire immediatamente se l’automazione non dovesse rispondere in maniera adeguata. L’espressione “hands off”, inoltre, non è da intendersi letteralmente, poiché il contatto tra il volante e le mani è necessario per intervenire con tempestività;Livello 3 – Eyes off: questo livello di automazione consente di distogliere lo sguardo dalle attività di guida. Ci si può dedicare ad altro: usare lo smartphone, guardare un film, conversare senza guardare la strada. L’Intelligenza Artificiale, oltre alle attività dei livelli precedenti, gestirà anche situazioni a reazione immediata come le frenate di emergenza. L’intervento del conducente, se dovuto, è richiesto in maniera non immediata e nei tempi indicati dalla casa automobilistica;Livello 4 – Mind off: non è richiesta attenzione da parte del conducente, che può lasciare il posto di guida e assentarsi completamente. In questo livello ad alta automazione, il mezzo può guidare in completa autonomia e non è richiesto l’intervento del pilota. Tuttavia, il livello 4 è attualmente raggiungibile solo all’interno di aree spaziali delimitate, indicate in inglese con l’espressione geofenced areas. Anche nel livello 4 l’essere umano ha la possibilità di riprendere il pieno controllo del veicolo in qualsiasi momento;Livello 5 – Steering wheel optional: è il grado più elevato di automazione e non richiede alcun tipo di intervento umano. La presenza del volante è opzionale, così come i pedali di accelerazione o di frenata. Il veicolo è totalmente autonomo a prescindere dalle circostanze in cui opera, come ad esempio i tipi di strade, le aree geografiche, le condizioni temporali e atmosferiche, ecc. Libero dal geofencing, il veicolo è capace di muoversi ovunque e compiere tutte le azioni tipiche di un essere umano alla guida. Ad oggi, le auto completamente autonome non sono disponibili al pubblico. E la strada da fare sembra essere ancora lunga.Auto a guida autonoma: quote di mercato e prospettive futureSe dunque vi state chiedendo se è possibile sedersi in auto e dimenticarsi totalmente della guida… Bene, la risposta è negativa. Infatti, nonostante i grandi progressi registrati negli ultimi anni, non è ancora possibile affidarsi completamente all’Intelligenza Artificiale per guidare le automobili. Il potenziale è comunque molto elevato e le previsioni indicano che il settore sarà modellato e spinto in avanti da approcci sempre più innovativi.Come segnala il report “Rebooting Autonomous Driving” di Accenture, nell’attuale mercato automobilistico una quota del 15% è occupata dai veicoli di livello 2. Tuttavia, entro il 2030, si prevede che il valore cresca fino a raggiungere il 60%. In parallelo, entro lo stesso orizzonte temporale, i veicoli dotati di livello 3 e livello 4 rappresenteranno, insieme, una quota pari a circa il 5% del mercato totale. Tale discrepanza di valori è in parte spiegata dal fatto che la guida autonoma di livello 3 è limitata alle autovetture di fascia alta, meno ampia rispetto ad altre fasce. L’avanzamento della ricerca, però, farà sì che questo livello di tecnologia potrà diffondersi anche nelle fasce inferiori di mercato, con conseguenti sviluppi nella diffusione delle tecnologie hardware e software necessarie.Per quanto concerne il livello 5, invece, è lecito affermare che la guida autonoma “anytime, anyplace” è irrealizzabile allo stato attuale. C’è bisogno di sistemi che riescano ad adattarsi al 100% degli eventi, delle condizioni e degli imprevisti che possono accadere durante la guida. In sostanza, servirebbe una mappa della conoscenza e un’intelligenza simile a quella degli esseri umani. La strada verso questo obiettivo è stata tracciata.

Marocchini: «La diversità? Fuga in avanti del cervello»Israele-Libano, è massima allerta: news di oggi 30 luglio

Milei, i cento giorni del Leone con la motosega

Circeo, le spiagge dove andare: mare cristallino e grotte da esplorareDom Luigi Priori sacerdote da 80 anni, festa in monastero

Jerry Calà: «Volevo fare il professore, ma ho sempre avuto la vena artistica. Mara Venier? Mi fece perdere la testa»Caldo africano sull'Italia, arrivano i 40°C: previsioni meteo oggi

Arrestato super latitante legato al clan Abbinante

Argon, il pastore tedesco con un tumore abbandonato con il muso legato e trovato dagli escursionisti: «Non sarà mai più solo»Trent’anni senza Modugno: suo il "volo" più rivoluzionario

Ryan Reynold
Ughetta Lanari, morta la conduttrice e voce storica di RAI e Dimensione SuonoChandipura, dove è diffuso il “virus letale” che spaventaElezioni Gb, ecco i risultati definitivi

criptovalute

  1. avatarEnrico Vanzina: «Nella vita al massimo 20 estati buone, dai 17 ai 37 anni. Poi si sopravvive»investimenti

    La fede di Lindon, l’uomo dei dieci talentiIl chirurgo dei vip (da Brad Pitt a Sharone Stone): «Il filler è un problema, meglio evitare. Ecco quando dico no ai pazienti»Uccisione Haniyeh, ira Teheran e Hamas "sotto choc"Chiedete (online) e vi sarà risposto. Con san Tommaso come guida

    VOL
    1. Chandipura, è allarme per il virus che "colpisce il cervello dei bimbi"

      VOL
      1. avatarDepressione, anoressia & co: è allarme disagio mentale tra i giovani, i datiProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Olimpiadi 2024, Alice Finot infrange il record europeo e fa la proposta di matrimonio al fidanzato: «Mi vuoi sposare?»

  2. avatarMilano, Luca Bizzarri al Carcano: «I politici? Sono senza amici e vi spiego perché?»VOL

    Nonni dimenticati dalla Gen Z: solo 18% ha relazione strettaRistorante vietato ai bambini sotto i 5 anni, i proprietari costretti a chiudere: «Ci hanno insultato e minacciato di morte»Parigi 2024, 'bad news' per il triathlon: le previsioni meteoElisa, il ritorno live con un super concerto: «Stadio San Siro, 18 giugno 2025, tra un anno esatto». Prevendita biglietti, tutte le info utili

  3. avatarRistorante vietato ai bambini, i proprietari: «Corrono, sporcano e fanno rumore, è la scelta giusta». Scoppia la polemicaEconomista Italiano

    Solo la formazione può battere il "mismatch"Ristorante con 15 euro di coperto: si paga la vista lago (ma sul sito non c'è scritto), chi vuole risparmiare si accomoda dietroDom Luigi Priori sacerdote da 80 anni, festa in monasteroCarcere, l'impresa più difficile del tempo presente

Camera, oggi question time con i ministri Salvini, Tajani, Calderone e Bernini

Dürer pellegrino in Italia sfodera la sua luce a TrentoMilano, Luca Bizzarri al Carcano: «I politici? Sono senza amici e vi spiego perché?»*