Putin è malato? Tutte le ipotesi e le certezze sul suo stato di saluteRussia, cadavere di una modella 23enne ritrovato in una valigia ad un anno dalla scomparsaGuerra in Ucraina, collettivo di hacker filorussi Killnet minaccia l’Italia: “Metteremo a segno un colpo irreparabile”
Covid in Cina, nuovo focolaio nel centro di Pechino: al via i tamponi di massa I ragazzi Busto Arsizio in sella alle loro bici hanno percorso 500 km guidati dall’atleta paralimpico e mental coach 8 agosto - 12:59 - MILANO Tenacia,Campanella coraggio ma soprattutto una carica di grande umanità, allo stato puro: se lo guardi negli occhi, puoi scorgere una luce che ti fa rendere conto che, se ci credi, se ci metti tutto te stesso, nello sport come nella vita, nulla è davvero impossibile. Anzi, ognuno di noi, a suo modo, può arrivare addirittura “Oltre l’Impossibile”, come ci racconta il nome della sua ultima incredibile missione, di un viaggio che solo la sua mente “poteva partorire”. Un’esperienza nella quale, come egli stesso ci racconta, sente di aver davvero portato tutto il suo essere, tutte le sue esperienze passate. Lui è l’atleta paralimpico Andrea Devicenzi, gladiatore di mille avventure, mental coach, che questa volta non si è solo messo in gioco in un’avventura a cui mai nessuno, prima di lui, aveva pensato, ma soprattutto ha deciso che non voleva, non poteva essere solo. Non questa volta. 10 studenti, 6 ragazzi e 4 ragazze, dell’Istituto Tosi di Busto Arsizio: dal 21 luglio al 2 agosto scorso, scelti e selezionati con cura per settimane, tra oltre 800 candidati, lo hanno accompagnato nella “sua seconda missione”, sportiva e di vita, in Islanda. La prima volta fu nel 2022, in una delle sue tante imprese: rieccola, allora, la “sua Islanda”, terra meravigliosa e selvaggia, che ti accoglie, ti abbraccia e ti insegna a non dare nulla per scontato, come ha avuto modo di definirla più volte lo stesso Andrea, nel corso delle giornate in cui ha incontrato gli studenti, il Preside e gli insegnanti di Busto Arsizio. Esserci stato da solo, però, in un percorso “one man” di 2200 chilometri, dove l’imprevisto, ogni giorno, era dietro l’angolo, in cui la capacità di “riprogrammare”, rispetto a quanto pianificato, preparando l’esperienza, si è dimostrata una abilità/competenza fondamentale, gli sono serviti non solo per sfidare, come fa da una vita, il suo corpo, e mettere per l’ennesima volta alla prova la sua mente e la sua resistenza di uomo e di atleta, ma anche per pianificare, gradualmente, che non sarebbe certo finita lì. Da mesi, Andrea Devicenzi, maturava l’idea “meravigliosamente folle”, di tornarci con 10 giovani studenti che, selezionati e allenati a dovere, preparati naturalmente per una missione in tutta sicurezza, ma non senza difficoltà e imprevisti, sarebbero stati i “suoi incredibili compagni di viaggio”. «Sin dal primo momento ho cercato di trasmettere a questi ragazzi il valore dello sport, quello sport che trasmette energia, quell’energia positiva che ti permette di pianificare nuove esperienze, che possono rappresentare punti di riferimento importanti nella crescita personale di ognuno di noi. Posso dire con certezza, oggi, alla fine di questo splendido viaggio, che questi splendidi ragazzi mi hanno sorpreso, in alcuni momenti mi hanno addirittura commosso, hanno davvero preso sul serio questa missione, hanno saputo divertirsi, certo ma dare anche tutto se stessi, hanno fortemente voluto mettersi alla prova, hanno “cementificato” i propri legami, sono stati in grado di mettersi a disposizione l’uno dell’altra, e alla fine sono loro che, in un certo senso, mi hanno guidato e preso per mano in un’esperienza che non dimenticherò e mai e che certamente è da ripetere». “Oltre l’Impossibile” nasce a seguito dell’incontro avvenuto nell’Aula Magna dell’Istituto Tosi di Busto Arsizio, come detto, con 800 giovani. «Ho prima di tutto, continua Andrea, presentato loro mia storia, e dopo aver dialogato con loro, in accordo con la Direzione dell’Istituto, ho proposto ai presenti, esteso poi a tutta la scuola, questa esperienza di dieci giorni al mio fianco in Islanda, su di un itinerario percorso interamente in bicicletta. Un’avventura sfidante in una terra magica e di natura incontaminata. Ispirazione e Motivazione sono stati i due ingredienti indispensabili per affrontare una prova così importante sul piano fisico ed emotivo. Ho cercato di trasmettere loro, dice sempre Andrea, le mie esperienze di sportivo, di allenatore e di motivatore. Ci siamo preparati a lungo, fisicamente e psicologicamente, prima di partire. Nulla è stato lasciato al caso». Andrea sin dall’inizio ha pensato proprio a tutto, trovando, però, nei ragazzi scelti, la forza per aggiungere, giorno dopo giorno, nuove idee e nuovi step da affrontare. I giovani sono stati accuratamente divisi in tre Team. Il primo si è occupato della partenza e del percorso, il secondo della descrizione dei luoghi, il terzo della gestione del campo base, della cena e della colazione. I tre gruppi si sono poi alternati durante l’avventura, svolgendo ciascuno per due volte ogni mansione. «Ci siamo incontrati più volte prima della partenza, non abbiamo mai smesso di guardarci negli occhi, di raccontarci, e non sono mancati, per ognuno di loro, sin dall’inizio, i “compiti a casa”. Un’avventura che, oggi posso dire con certezza, non è stata solo un’impresa sportiva di squadra, nella “madre terra” islandese, ognuno in sella alle proprie bici, ma un vero e proprio percorso formativo, prima, durante e dopo. Parti con un gruppo di sportivi come te, scopri i viaggi di Gazzetta Adventure e Tribala all'insegna dello sport e del divertimento nel mondo Leggi anche Nel mondo di Albert Gudmundsson: dai bagni in acqua ghiacciata al basket Credere all’impossibile? Con Andrea Devicenzi si può davvero. D’altronde, con un maestro d’eccezione, è anche un po’ più semplice. Basta pensare a quanta strada il motivatore, iron man e atleta Andrea Devicenzi ha fatto, da quando, a 18 anni, per un incidente d’auto, perse l’arto inferiore. Un incidente che avrebbe potuto fermare il 90% delle persone. Non certo lui. Di sfide, Andrea, ne ha vinte parecchie. Da quelle legate all’attività sportiva (dal ciclismo al Triathlon) alle avventure (Manali Lee, Islanda, Machu Picchu, i vari percorsi affrontati a piedi e in bici solo per citarne alcuni). Ce l’ha quasi sempre fatta. Dove non è arrivata la forza fisica, è arrivata la testa. A qualche sfida ha pure rinunciato, fa parte del gioco. Ma da tutto si impara qualcosa. Tutto può succedere e tutto può darci una lezione che è soprattutto di vita. Questo ha voluto, con tutto se stesso, insegnare ai ragazzi “l’eterno ragazzo” e sognatore Andrea Devicenzi: a credere in loro stessi e nelle loro possibilità, a non arrendersi, a metterci il massimo, ad usare muscoli, testa e cuore. E conoscendo Andrea non è finita certo qui. Itinerari: tutte le notizie Active: tutte le notizie Gazzetta dello Sport © RIPRODUZIONE RISERVATA
Kansas, treno deragliato a Lawrence: gravi danni ai binariNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 416
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 435
La terribile conta dei morti ucraini si fa tonda: uccisi 10mila soldatiSparatoria in Texas, Trump: "Quando sarò di nuovo presidente eliminerò il male"
Incursione aerea di Pechino nei cieli di Taiwan con ben 30 aereiScozia, stupratore di bambini aggredito in carcere
Abortisce in casa perché non c'è posto in ospedale e conserva il feto in frigoriferoSlittano le nuove sanzioni alla Russia, Orban “difende” Kirill
Strage di Uvalde, cancellare ciò che è stato non è sufficienteFrancia, la premier Elisabeth Borne fa piangere una disabile: “Non bastano i soldi? Torni a lavorareUsa, 13enne colpito alle spalle dalla polizia di ChicagoL’Ucraina attacca Ebu per il no all’Eurovision 2023 a Kiev
G7, i leader si riuniscono: diffusa la prima foto di gruppo
Archie in coma a 12 anni, il giudice ordina di staccare la spina ma la famiglia potrà fare ricorso
Bimbo autistico di 4 anni sta per annegare in piscina: salvato da un padre e dal figlio 12enneGuerra in Ucraina: Draghi, Macron e Scholz in viaggio in treno verso KievIndividuata la specie di scimmia che in Tanzania ha ucciso un bambinoRaffaele Mauriello verrà estradato, è uno dei latitanti di “massima pericolosità”
Regina Elisabetta, tempesta di fulmini impedisce l'atterraggio del suo voloVladimir Putin, il discorso a San Pietroburgo: "L'era del dominio americano è finita"Bimbi bevono per errore sigillante per pavimenti al posto del latte in una scuola dell'AlaskaGuerra in Ucraina, giù le mani dalla cultura