File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Casi covid, adesso anche Pechino rischia un nuovo lockdown

Elezioni Francia 2022, Marine Le Pen ha votato a Hénin-BeaumontPasqua ortodossa 2022, quando cade e perché ha una data diversa da quella cattolicaJulian Assante, la Corte di Londra dice sì all'estradizione: cosa succede ora?

post image

Transnistria, colpito quartier generale del Ministero della SicurezzaLe imprese media pubbliche e private dell’Europa si dibattono in un groviglio di regole e prassi diverse tra stato e stato che ne soffocano lo sviluppo a livello continentale. Da questo problema prende le mosse il neo Regolamento Emfa (European media freedom act) «obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli stati membri»Le imprese media pubbliche e private dell’Europa si dibattono in un groviglio di regole e prassi diverse tra stato e stato che ne soffocano lo sviluppo a livello continentale. Per questo non possono assumere dimensione continentale e concorrere con le grandi piattaforme americane e cinesi (e forse presto indiane) che dalla Ue annualmente risucchiano,òècriptovalute per pubblicità e acquisti di programmi, centinaia di miliardi che vanno a generare profitti e posti di lavoro altrove.Da questa visione prende le mosse il neo regolamento Emfa (European media freedom act) costituito da 78 considerazioni introduttive e 29 articoli che concludono: «Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri».Nuovi diritti dei cittadiniTutte le norme del regolamento entreranno in vigore l’8 agosto 2025, salvo alcuni anticipi.Dall’8 novembre (art. 3) i «destinatari dei servizi media» (ovvero i cittadini) hanno il diritto di «avere accesso a una pluralità di contenuti mediatici editorialmente indipendenti». I cittadini, singoli o associati potranno pertanto ricorrere in giudizio perfino nell’Ungheria che, unica su 27, ha votato contro il regolamento.Dall’8 febbraio 2025 «i fornitori di servizi di media hanno il diritto di esercitare le loro attività economiche nel mercato interno senza restrizioni che non siano quelle consentite a norma del diritto dell’Unione». A partire dalla stessa data inizierà a funzionare un apposito Comitato europeo come poliziotto del sistema, e snodo di coordinamento delle Autorità di regolazione nazionali. CulturaCom’è giusto quel che piace ai giganti del web. Il più subdolo degli autoritarismiWalter SitiscrittoreDall’8 agosto 2025 gli stati non potranno: obbligare i fornitori di servizi di media o il loro personale editoriale a divulgare informazioni concernenti fonti giornalistiche o comunicazioni riservate, o in grado di consentirne l’identificazione; fermare, sanzionare, sottoporre a intercettazione o ispezionare i fornitori di servizi di media, o il loro personale editoriale o sottoporre tali soggetti o i relativi locali aziendali o privati a sorveglianza, o perquisizione e sequestro al fine di ottenere tali informazioni concernenti fonti giornalistiche o comunicazioni riservate, o in grado di consentirne l’identificazione, oppure fermare, sanzionare, sottoporre a intercettazione o ispezionare qualsiasi persona che, in virtù del suo rapporto regolare o professionale con un fornitore di servizi di media o con il relativo personale editoriale, possa disporre di tali informazioni o sottoporre tali soggetti o i relativi locali aziendali o privati a sorveglianza, o perquisizione e sequestro al fine di ottenere tali informazioni; utilizzare software di sorveglianza intrusiva su qualsiasi materiale, dispositivo, macchinario o strumento digitale utilizzato dai fornitori di servizi di media, dal loro personale editoriale o da qualsiasi persona che, in virtù del suo rapporto regolare o professionale con un fornitore di servizi di media o con il relativo personale editoriale, possa disporre di informazioni concernenti fonti giornalistiche, o in grado di consentirne l’identificazione, o concernenti comunicazioni riservate.I servizi pubbliciE poi c’è l’art. 5 con le «garanzie per il funzionamento indipendente dei fornitori di media di servizio pubblico» di cui fissa le condizioni “basiche” di governance e finanziamento. Gli stati membri provvedono affinché i fornitori di media di servizio pubblico siano indipendenti dal punto di vista editoriale e funzionale e forniscano in modo imparziale una pluralità di informazioni e opinioni al loro pubblico, conformemente alla loro missione di servizio pubblico definita a livello nazionale. Gli stati membri provvedono affinché le procedure per la nomina e il licenziamento del direttore o dei membri del consiglio di amministrazione dei fornitori di media di servizio pubblico siano finalizzate a garantire l’indipendenza dei fornitori di media di servizio pubblico.  ItaliaBasta tele-teatrini, per il duello Meloni-Schlein torniamo alla vecchia tribuna elettoraleCorrado FormigliGli stati membri provvedono affinché le procedure di finanziamento dei fornitori di media di servizio pubblico si basino su criteri trasparenti e oggettivi stabiliti in anticipo, tali da salvaguardare l’indipendenza editoriale.È evidente che l’art. 5 delinea condizioni di servizio pubblico opposte a quelle della Rai, che ha una storia ininterrotta di dipendenza e precarietà finanziaria in quanto: alle dipendenze del governo dal 1945 al 1975, alle dipendenze di governo e parlamento dal 1975 a oggi.Dal 1975 anche le opposizioni si spartiscono i posti in cda e le conseguenti nomine a cascata (la spartizione postula il rinnovo periodico dell’intero cda «insieme e nel complesso» anziché attraverso nomine individuali e asincrone).Inoltre la televisione pubblica italiana è finanziata su base annuale, tant’è che negli ultimi nove anni (dalla presidenza Renzi al governo Meloni) il gettito del canone ha subito vandalismi e deviazioni.Quindici mesi di impegnoIl regolamento Ue prospetta quindici mesi di serio impegno sia nella sfera politico istituzionale sia fra i comuni cittadini. La politica italiana (partiti ed eletti in parlamento) è profondamente coinvolta e corresponsabile nella formulazione di leggi e prassi che il regolamento impone di cambiare.La resistenza e la stessa difficoltà di tanti decisori politici a liberarsi dalle inerzie vanno date per scontate. Per questo è necessario il contrappeso e lo stimolo di movimenti d’opinione culturalmente attrezzati, motivati ed informati. Del resto i cittadini, in quanto beneficiari, in definitiva istanza, delle nuove regole hanno l’interesse che siano messe in atto rispettandone lettera e sostanza. E senza dilazioni.Chi scrive è presidente di Articolo quinto, associazione apartitica costituita il 18 aprile per promuovere l’attuazione, entro la data limite dell’8 agosto 2025, del regolamento sui media in Europa. Con specifico riferimento alle prescrizioni dell’art. 5. Per saperne di più: [email protected]© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediStefano BalassoneCritico, produttore e autore televisivo. Le sue pubblicazioni: La TV nel mercato globale, 2000, Come cavarsela in TV, 2001, Piaceri e poteri della TV, 2004, Odiens, sbirciando l'Italia dal buco dell'auditel, (2014).

Regno Unito, uomini single si offrono di ospitare donne ucraineUsa, bimba di 10 anni trovata morta vicino a casa: arrestato un giovane

Pesunta amante di Putin: per lei pronte sanzioni ma USA le congelano

Mascherine su aerei e mezzi pubblici, stop all’obbligo negli Stati Uniti Russia, un uomo entra in un asilo e spara: uccisi due bimbi e una maestra

Vulcano Anak Krakatoa in piena attività, l’Indonesia trema  Acciaieria Azovstal di Mariupol, cos'è e cosa sta succedendo

Per ricordare i bambini uccisi dalla guerra 217 giocattoli esposti a Kamyansky

La denuncia dell'Ucraina: "Le armi arrivano tardi e non sono quelle che chiediamo"Caracciolo: “Putin ha preso una decisione storica, diventare campione anti occidente”

Ryan Reynold
Bimba di 4 mesi morta e nutrita solo con biscotti: padre condannato a 14 anni  Putin impedisce alla figlia Maria di lasciare Mosca: “Voleva scappare, non sarebbe più tornata”Guerra totale dal 9 maggio: cos'è e perché Putin potrebbe dichiararla

Economista Italiano

  1. avatarGiappone, arrivano le bacchette elettroniche per far sembrare i cibi più salatiProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Ucraina, Papa Francesco a Mosca? Putin smentisce l’incontro: la risposta del VaticanoNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 466Sparatoria scuola a Washington D.C., morto suicida il presunto responsabile: quattro feriti tra cui una bambinaLa Cina attacca la Nato: "Fomenta i conflitti, serve a cercare egemonia"

    1. Bombe da Israele sulla Striscia di Gaza: almeno 4 razzi nella notte

      1. avatarAviaria H5N1, primo caso di trasmissione all'uomo negli USAVOL

        Mosca espelle 18 membri della delegazione Ue: "La risposta alle azioni ostili"

  2. avatarNew York, corpo di donna accoltellata 58 volte trovato in un borsoneBlackRock Italia

    Guerra in Ucraina, abbattute due motovedette Raptor nei pressi dell'Isola dei SerpentiBielorussia lancia esercitazioni militari lampoIncidente stradale in Ucraina, schianto fra tre mezzi: almeno 27 mortiPerché il 9 maggio può essere una giornata decisiva per la guerra

  3. avatarMarina Ovsyannikova, primo articolo sul Die Welt: "Mi scuso per aver reso i russi degli zombie"Guglielmo

    Inchiesta sui crimini di guerra in Ucraina, il ruolo del giudice italiano Rosario AitalaRegista lituano morto in Ucraina, la moglie: “Ho recuperato il suo corpo. Vivo per finire il suo film”Ucraina, si intensifica l'offensiva in Donbass: USA e Canada inviano armi a KievPresidente della Duma: "Bloccare forniture di gas ai paesi ostili che non pagano in rubli"

I russi sparano contro due bus usati per l’evacuazione a Popasna

Incidente stradale in Ucraina, schianto fra tre mezzi: almeno 27 mortiUsa, sparatoria in un centro commerciale a Columbia: 12 feriti*