Alta tensione in Venezuela, Maduro: 'è in atto un piano di estrema destra made in Usa' - America Latina - Ansa.itBocce, Campionati Italiani Assoluti Unificati: poker di titoli per il Piemonte - La Gazzetta dello SportOlimpiadi, è sempre Team LeBron James: ha convinto Curry e Durant per puntare al terzo oro | Gazzetta.it
Uccisa l'orsa Kj1. Pichetto contro Fugatti che ha firmato il decreto: 'La soppressione non è la soluzione' - Notizie - Ansa.itUna scena del film "L'invenzione di noi due" con Lino Guanciale e Silvia D'Amico COMMENTA E CONDIVIDI «Cominciai a scrivere a mia moglie dopo che aveva del tutto smesso di amarmi». Così si apre il romanzo di Matteo Bussola L’invenzione di noi due,BlackRock Italia edito nel 2020 da Einaudi Stile Libero, dal 18 luglio al cinema con il suo adattamento per la regia di Corrado Ceron. A interpretare la coppia di protagonisti sono Lino Guanciale, nei panni di Milo (studente di architettura), e Silvia D’Amico che abbraccia il ruolo di Nadia, aspirante scrittrice. Si sposano pieni di passione, ma la quotidianità fatta di sogni, ideali, ribellioni e desiderio di genitorialità non va secondo le loro aspettative; gli imprevisti alimentano un senso di incomprensione e solitudine, che piano piano li allontana.Sono passati 15 anni di matrimonio, con inevitabili alti e bassi, il problema di non riuscire ad avere dei figli. Finché Milo si accorge che la moglie non lo guarda, non lo ascolta, non condivide quasi nulla di sé: si è spenta. Ma lui non si arrende, continua ad amarla e non sopporta di non ritrovare più nei suoi occhi la ragazza che aveva conosciuto sui banchi delle superiori. Così un giorno le scrive fingendosi un altro. Inaspettatamente, lei gli risponde, dando inizio a una corrispondenza segreta in cui entrambi si svelano come mai in passato. Milo è felice, ma anche geloso del suo alter ego. Non può tornare indietro e inizia un viaggio esistenziale alla scoperta dei sentimenti autentici. Il racconto di una coppia alla prova del tempo e delle sfide della vita, di un amore che cerca di resistere per non implodere e rigenerarsi. A punteggiare il trailer che sintetizza le fasi alterne vissute dalla coppia, il celebre successo di Umberto Tozzi “Ti amo”. «Mi sono chiesto se esista un momento che definisce il resto della nostra vita; se esiste, per me questo momento sei tu», dice Milo/Lino. «È un film dal doppio respiro, quello leggero e spensierato dell’innamoramento e quello crudele e pungente dell’amore bruciato e divenuto cenere. Un film di caratteri, in cui gli attori si mettono in gioco completamente cercando nella spontaneità e nell’improvvisazione, andando oltre il testo scritto, in modo da immergersi totalmente nella scena, vivendola e interpretandola a modo loro», sottolinea Ceron. Ed è proprio la regia «il testimone spietato e implacabile della distruzione e ricostruzione della storia d'amore fra Milo e Nadia. Una storia che ha a che fare con il tempo che passa, le ambizioni che si ridimensionano, le illusioni che si perdono e l’amore come continua invenzione di sé. La macchina da presa pedina continuamente i due protagonisti, spesso con piani-sequenza a mano che ci danno la sensazione di essere in scena assieme a loro. È come se fossimo, noi spettatori, parte della storia, vivendo i sentimenti di Milo e Nadia come fossero i nostri. Ho cercato di alternare scene molto realistiche, quasi di presa diretta sulla realtà, il reportage progressivo di un amore che si dissolve, a scene più sospese, evocative, dove la realtà rallenta e c’è posto per il ricordo, il desiderio, le voci-pensiero».Il regista spiega ancora: «Spesso siamo letteralmente “incollati” a Milo, attraverso la snorricam, una camera attaccata al corpo dell’attore, una sorta di estensione di sé che riesce a cogliere anche le più impercettibili espressioni ed emozioni del volto. È sempre lui al centro dell’inquadratura e tutto il resto – ambiente, oggetti, personaggi – si muove in funzione sua. È lui il nostro punto di vista privilegiato sul mondo. Ho cercato di accompagnare lo spettatore nella storia, coinvolgendolo, creando intimità, complicità, ma anche il senso di frustrazione, smarrimento, paura, ansia che in alcuni momenti i personaggi provano». Per quanto riguarda il montaggio, «la storia è destrutturata, non lineare, segue il flusso dei ricordi, delle riflessioni dei due protagonisti, un tempo interiore e non oggettivo. Non mi interessava raccontare una cronologia di eventi ma tracciare una mappa in divenire, fatta di deviazioni e sentimenti contrastanti». Un posto speciale è dedicato a Verona, città natia di Bussola e luogo fortemente simbolico, «vera e propria cornice “psicologica” ed emozionale di una storia di amore e disamore, la proiezione dell'interiorità di Milo e Nadia. Ho raccontato questa storia come una vicenda che potrebbe capitare a ciascuno di noi, la cronaca di una quotidianità a noi molto vicina. Perché sono la verosimiglianza delle situazioni e la possibilità che possano accadere a noi che la rendono temibile ed esaltante allo stesso tempo».A firmare il soggetto e la sceneggiatura sono Federico Fava, Valentina Zanella, lo stesso Matteo Bussola con la moglie Paola Barbato, entrambi scrittori, sceneggiatori, illustratori, nonché genitori di tre figlie: Virginia, Ginevra e Melania. Bussola, veronese classe ’71, dedica la pellicola – in cui figurano anche Francesco Montanari e Paolo Rossi – «a chi si ama e non ricorda il perché». Il tentativo del film, e prima ancora del romanzo, è quello di percorrere senza sconti la crisi di un matrimonio senza arrendersi agli inevitabili ostacoli e all’usura del tempo, ma cercando vie nuove per reinventare il legame, destrutturandolo e ristrutturandolo. Nella ferrea convinzione che l’amore ha questo potere di creare e ricreare le relazioni con un po’ di sana testardaggine, di costanza, di fiducia mista a speranza. Un amore, come dice Bussola, «che non si arrende all’implacabilità della vita».
Golf, The Open: secondo giro al comando Lowry | Gazzetta.itCon cocci di bottiglie di vetro minaccia i passanti davanti il teatro Brancaccio
Parigi: Azzurro Braidot è 4/o nella Mountain Bike, oro a Pidcock - Ciclismo - Ansa.it
Wayne Marshall debutta con Gershwin al Caracalla Festival - Musica - Ansa.itGhiaccio, pista lunga: Ghiotto è campione del mondo dei 10.000 | Gazzetta.it
Ferragosto 2024: l’appuntamento al “Palo della morte” compie dieci anniUn kit Novitec dedicato alla Ferrari Roma Spider - Mondo Motori - Ansa.it
I pediatri: 'A ottobre prevenzione anti-bronchiolite per i neonati' - Sanità - Ansa.itBocce: trionfi per BRB Ivrea, Buttrio e Quadrifoglio ad Aosta - La Gazzetta dello Sport
Ganna e Samele, il biathlon del tifo di Mattarella - News Olimpiadi 2024 - Ansa.itBoccia Paralimpica, bel quarto posto di Garavaglia e Marchisio a Poznan - La Gazzetta dello SportNuoto e pallanuoto: tutte le news, le gare e i risultati live | La Gazzetta dello SportFondo di finanziamento agli atenei, Bernini scrive ai rettori - Ministero dell'università e della Ricerca (MUR) - Ansa.it
Parigi 2024: Surf, Fioravanti prende l'onda sbagliata e saluta Tahiti - News Olimpiadi 2024 - Ansa.it
Bob a Cortina, facciamo in modo di non pentircene | Gazzetta.it
Natixis-Bnl, finanziamento 116 milioni a eolico Tozzi Green - Finanza & Impresa - Ansa.itMoria di granchi blu su costa veneta, 'uccisi dalla mucillagine' - Notizie - Ansa.itConsob, in 2 anni raddoppiati gli italiani con criptovalute - Ultima ora - Ansa.itUrina e rifiuti intorno al museo delle Terme di Diocleziano: “Pessimo biglietto da visita per il Giubileo”
Parigi: Djokovic-Nadal incantano ai Giochi, vince il serbo - News Olimpiadi 2024 - Ansa.itMorto Gaetano Gebbia, coach storico di Reggio Calabria: lanciò Ginobil e Delfino | Gazzetta.itSci alpino, presentate le nuove divise azzurre EA7 2024/25 | Gazzetta.itNetanyahu a Majdal Shams, la risposta arriverà e sarà dura - Cronaca - Ansa.it