Giuseppe Conte ospite a Tagadà: "Ecco perché non faccio più l'avvocato"Elezioni Quirinale, l'appello di Berlusconi a Mattarella: "Chiediamogli un sacrificio"Emendamento al Dl Recovery, ecco cosa prevede e a quanto ammontano le multe
Covid, Costa: "Tamponi a chi ha solo due dosi di vaccino, ma siano gratis"L’entità della scelta No-vax in Germania impressiona,trading a breve termine soprattutto tenendo conto della ben nota inclinazione dei tedeschi - quasi un’ossessione - al rispetto delle regole. Qualcuno sui giornali tedeschi avanza l’ipotesi che quella che è stata descritta come “un’ondata di irrazionalismo” si possa far risalire a atteggiamenti psicologici profondamente intrisi di eredità culturali storiche. Tra cui il Romanticismo, presentato come una sorta di spettro che si aggira insidioso nella cultura tedesca. Se non possiamo e non dobbiamo ridurre la portata della rivoluzione romantica a semplice irrazionalismo antiscientifico che influenzerebbe sotterraneamente le scelte di oggi, occorre comunque tentare una risposta al quesito iniziale. L’entità della scelta No-vax in Germania impressiona, soprattutto tenendo conto della ben nota inclinazione dei tedeschi - quasi un’ossessione - al rispetto delle regole. Benché recentemente le misure prese dal nuovo governo abbiano limitato l’espandersi del contagio, sono i paesi di lingua tedesca in Europa (e gli affini, tra cui il nostro Sudtirolo) quelli in cui i cittadini resistono in misura maggiore all’inoculazione dei vaccini. Ci si può chiedere come mai una popolazione incline a prendere decisioni non individualistiche conti oggi tante persone che si sottraggono alle indicazioni suggerite dalla scienza ai governi di tutto il mondo. Ci sono senz’altro motivazioni politiche conservatrici a spingere in questa direzione, come si vede nei Land orientali, dove l’antifascismo istituzionalizzato nel regime Ddr ha impedito che fosse realmente vissuto, consentendo così un ritorno delle influenze delle destre. Del resto anche negli Stati Uniti, come racconta ogni giorno il New York Times, gli stati a maggioranza repubblicana, sulle orme di Trump, sono quelli meno inclini a vaccinarsi. Ma questa è solo una piccola parte della spiegazione. Qualcuno sui giornali tedeschi avanza l’ipotesi che quella che è stata descritta come “un’ondata di irrazionalismo” si possa far risalire a atteggiamenti psicologici profondamente intrisi di eredità culturali storiche. Tra cui il Romanticismo, presentato come una sorta di spettro che si aggira insidioso nella cultura tedesca. Le colpe del Romanticismo Al Romanticismo sono state attribuite spesso molte colpe, anche quelle che leggono all’indietro nei testi di Johann Gottfried Herder o di Friedrich Schlegel i presupposti del nazionalsocialismo: la paziente tessitura di uno stile di pensiero originale cui molti si erano dedicati, indispensabile per la formazione di una nazione tedesca allora inesistente, viene semplificato e deformato schiacciandolo sull’ipertrofia nazionalista hitleriana. Oggi qualcuno azzarda l’ipotesi che la grande stagione romantica con la sua riscoperta della natura influenzi e condizioni per rivoli sotterranei anche i comportamenti quotidiani contemporanei, in particolare la distanza dalla medicina scientifica in nome di principi naturali che vedono nel vaccino un’alterazione o una compromissione del loro funzionamento spontaneo. È ben noto che la medicina romantica nasce e si sviluppa in un momento in cui la grande rivoluzione chimica di Lavoisier non si era ancora imposta come base scientifica del pensiero medico successivo. Ma delle scienze emergenti il Romanticismo porta dentro di sé molti segni, dalla chimica dei gas, al processo chimico della vita, all’elettromagnetismo, data l’estrema capacità di catturare e rielaborare le novità scientifiche di molti intellettuali dell’epoca, da Friedrich Schelling, a Novalis, a Johann Ritter e molti altri, in una contaminazione confusa ma creativa con elementi vitalistici e organicistici che solo con gli occhi di oggi possiamo giudicare irrazionali, misteriosofici e spiritualistici. La verità soggettiva Si semplifica enormemente il quadro se si disconosce quanto di moderno, anzi di anticipatore del contemporaneo è presente nella cultura romantica, la quale, secondo il grande Isaiah Berlin, ha preparato le basi più della mentalità liberale che di quella conservatrice. Con la sua insistenza su una verità non inscritta nelle cose, ma creata, inventata dal soggetto e per questo ogni volta unica, peculiare, non omologabile, il Romanticismo, con il suo disprezzo per la la vita ordinaria e per il senso comune, ha messo a fuoco l’imprevedibilità di ogni attività umana e la sua originalità e compreso a fondo come proprio le molteplici prospettive singole, che si sottraggono all’uniformità comune, creino le basi dell’idea di libertà, di tolleranza e di apertura e non di quello di chiusura nazionalistica e reazionaria. Il gusto per la provocazione, l’uso dell’ironia che sovverte le regole ben costruite, la contaminazione degli stili estetici e scientifici sono tipici di un modo di pensare innovatore e sprezzante della tradizione anche quando incorpora il passato rinnovandolo da dentro. Ma il tema rimane. Se non possiamo e non dobbiamo ridurre la portata della rivoluzione romantica a semplice irrazionalismo antiscientifico che influenzerebbe sotterraneamente le scelte di oggi, occorre comunque tentare una risposta al quesito iniziale. Non voglio qui proporre nuove ipotesi metafisiche sullo ”spirito tedesco”, ma offrire qualche istantanea sui comportamenti quotidiani che creano nel tempo preferenze e si consolidano in un habitus, in atteggiamenti riconoscibili. In primo luogo: i tedeschi si sentono da sempre in lotta contro gli elementi. E fanno della lotta contro di essi uno stile di vita: quello di una vita sana. Si va ovunque a piedi anche se piove, si sceglie la montagna o il mare anche quando il clima lo sconsiglia, niente scoraggia il turista tedesco ad avventurarsi in luoghi pericolosi senza particolari cautele, in un corpo a corpo con la natura che contrasta fortemente con l’iperprotezione tipica di noi mediterranei. Il tedesco medio non considera rilevanti i rischi che l’ambiente e il clima comportano, o forse proprio questo lo stimola perché lo sfida, e vive questo come una sorta di potenziamento del proprio senso vitale, temprato e rafforzato dalle avversità. Un popolo che anche per la sua storia è avvezzo a ogni tipo di difficoltà, cui reagisce con veemenza e con il consolidamento del senso della propria vitalità. Inoltre: un popolo austero orientato da una religiosità austera, che non concede la scarica etica della confessione cattolica, è abituato a portare con sé il peso del negativo e a farvi fronte affrontando e superando i numerosi ostacoli. Indubbiamente questo può portare in direzione iperconservatrice e fondamentalista: temprati dalle difficoltà, godiamo di una salute più robusta e non temiamo un virus invisibile che minaccia invece le popolazioni più fragili, considerabili dunque di inferiore integrità umana. Possiamo fare a meno delle protezioni così come si fa a meno dell’ombrello quando piove e della assoluzione dai peccati, il cui fardello siamo abituati a portare. Soprattutto se le protezioni rischiano di alterare, così ragionano i meno informati, il patrimonio genetico, in particolare nel caso dei temuti vaccini a RNA messaggero. L’amore per la natura L’amore per la natura è un amore anzitutto per la natura che è in noi, quella che ci rende soggetti attivi, che ci unisce all’inesauribile fluire di quella fuori di noi e che per questo amiamo. In questo senso l’eredità romantica è ben riconoscibile nel suo senso più pieno. D’altra parte questo produce anche e forse soprattutto l’atteggiamento di chi è pronto a qualsiasi sforzo sia richiesto, autenticamente disponibile a dare il meglio di sé per uno scopo riconoscibile, cosa che spiega tra l’altro come sia mai possibile che la Germania dopo due guerre mondiali perse sia sempre la prima potenza europea. Occorre dunque tener conto di un insieme complesso di fattori, religiosi, culturali, ma direi più ampiamente di stile, consolidatisi nel tempo, che produce schemi mentali e comportamentali ben definiti. Questi scattano stagliandosi in maniera netta nei momenti in cui un popolo è messo alla prova e deve ricorrere ai fondamentali. La resistenza alla protezione è certo data da ignoranza, da antichi miti esoterici della natura primigenia, da chiusure settarie di ritorno e anche da ben visibili strascichi di pensiero conservatore, ma tocca qualcosa di più antico e di più duraturo nella psicologia di una nazione. Ma il quadro non è statico, e al contrario in rapida trasformazione. Con i loro pregi e il loro difetti, oggi molto attenuati e temperati entrambi dalla lunghissima cura Merkel, antifondamentalista per antonomasia, i tedeschi di oggi non sono tuttavia spiegabili nemmeno con la loro storia secolare, aperti come sono alle contaminazioni delle culture di tutto il mondo: diventano in fin dei conti sempre più simili a noi e alle altre culture del continente, europei di vaglia, capaci di riconoscere gli errori e di cambiare infine opinione se i fatti, acclarati a livello internazionale, li smentiscono. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPaola Giacomoni Professoressa presso la facolta di Filosofia dell'università di Trento
Vaccino Covid, dosi over 50 triplicate. Figliuolo: “Inoculate 4,5 mln di dosi, 1,5 in più della scorsa settimana”Massimo Cacciari dice no all'ipotesi Casini al Quirinale: "Se lo eleggono emigro"
Chi potrebbe dover tornare in smart working e da quando?
Crosetto e la laurea falsa: "Ho raccontato una piccola, innocente bugia"Green Pass, nuovo decreto conferma la revoca temporanea ai soggetti positivi al Covid
Quirinale, Berlusconi: “Domani scioglierò la riserva sulla candidatura al Colle”Alemanno positivo al Covid: “Il mio Super Green Pass risulta ancora valido, falla nel sistema”
Fontana sul Quirinale: “Patto con Iv e M5S per un Presidente di centrodestra”Vertice di Natale tra Draghi e Salvini, il leader della Lega: "La priorità è tagliare le bollette"
David Sassoli, dieci anni fa ha sconfitto il cancro, David Carretta tuona: "Se Dio c'è, che non vi perdoni"Conferenza stampa di Draghi oggi alle 18: al centro obbligo vaccinale e scuole aperteGreen Pass base, nuovo Dpcm: accordo tra i ministeri, quali sono le attività esentateElezioni Quirinale, grande elettore arriva al seggio Covid in ambulanza
Covid, Meloni: "Scelte Governo Draghi hanno prodotto un disastro senza precedenti"
Minaccia hacker al Senato ad una settimana dal voto presidenziale: con un pornoattacco
Sondaggi Ipsos, Pd primo partito ma alle elezioni vincerebbe la coalizione del centrodestraArriva la stretta che non piace sul superbonus: cambia la norma sui crediti cedutiElezione del Presidente della Repubblica, l'incognita covid sul votoGrillo smentisce Mentana in diretta e poi gli manda un sms di “conferma”
Covid, il premier Draghi al Senato: "Ci siamo ripresi la normalità. La difenderemo con unghie e denti"Il retroscena di Bruno Vespa sul Quirinale: la “trappola” pronta per Silvio BerlusconiIl Ddl contro l'istigazione all'autolesionismo dei minori è un primo passo, ma esiste anche chi è già "troppo vecchio"Covid, sospensione Green Pass ai positivi: si attende il via libera del Garante della Privacy