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Gaffe di Sangiuliano, il ministro confonde Londra con New YorkUn call center - Archivio COMMENTA E CONDIVIDI «Il documento vuole essere un punto di partenza e di supporto per ridurre il divario tra le competenze attualmente richieste dalla filiera delle Telecomunicazioni e quelle disponibili,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock assicurando così una forza lavoro preparata e allineata alle esigenze future della filiera. Le 70 competenze professionali mappate sono quelle necessarie per lo sviluppo delle Tlc, sia nel breve sia nel lungo periodo». Così Laura Di Raimondo, direttrice generale di Asstel - associazione di Confindustria a cui aderiscono i maggiori operatori di telefonia fissa e mobile, nonché aziende che erogano servizi connessi allo svolgimento delle attività di telecomunicazione, con oltre 130mila addetti - a proposito della mappatura delle competenze.Ogni competenza è stata delineata tenendo conto dell'area aziendale di riferimento, della metodologia di formazione, dei contenuti specifici, dei ruoli professionali correlati e competenze associate, nonché delle prospettive occupazionali future. Il documento si concentra sulle competenze specifiche anziché sui singoli ruoli professionali. L'obiettivo è fornire una guida dettagliata che aiuti le imprese a intraprendere iniziative per attrarre giovani talenti e per aggiornare le competenze del personale esistente, attraverso processi di upskilling e reskilling al fine di preservare il valore professionale all'interno dell'azienda.«La mappatura - spiega la dg - è stata realizzata con il contributo delle imprese di tutta la filiera delle Tlc, comprendendo quindi tutte le sue componenti: operatori, infrastrutture di rete, apparati di rete, Crm/Bpo e servizi avanzati di Tlc. Questo approccio ha permesso di considerare una vasta gamma di esigenze e specificità, riflettendo la complessità e la diversità del settore. Poiché il nostro settore è in continua evoluzione, le competenze indicate non si limitano solo alle telecomunicazioni tradizionali, ma abbracciano anche l'ampio spettro del mondo digitale. Questo include le nuove tecnologie emergenti, la digitalizzazione dei processi, l'integrazione di sistemi avanzati e l'innovazione continua, che sono ormai parte integrante delle nostre imprese. Pertanto, la mappatura risulta essere uno strumento prezioso non solo per le aziende del settore Tlc, ma anche per tutte quelle realtà che operano nell'ambito digitale e tecnologico, offrendo una guida per adattarsi ai cambiamenti del mercato e per valorizzare le competenze necessarie a sostenere la crescita e la competitività».Nella filiera delle Tlc, permangono difficoltà ad assumere personale in possesso delle competenze necessarie, principalmente a causa della scarsità sul mercato delle professionalità richieste. I profili particolarmente critici sono legati alle conoscenze digitali, che risultano fondamentali per il settore. Secondo il report di Unioncamere-Anpal, il mercato del lavoro italiano vedrà ancora una significativa mancanza di profili nelle materie Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Questa carenza crea un divario tra la domanda delle imprese e l'offerta di lavoratori qualificati, rallentando così la capacità delle aziende di innovare e crescere. La difficoltà di trovare personale con adeguate competenze digitali e tecniche evidenzia la necessità di investire maggiormente nella formazione e nell'aggiornamento professionale per colmare questo divario. «Asstel ha posto il tema delle competenze al centro del confronto con tutti gli stakeholder - sottolinea Di Raimondo - confermando l’assunzione di responsabilità nei confronti dei giovani studenti da parte della filiera delle telecomunicazioni. Con il coinvolgimento di scuole e aziende, ci impegniamo a formare il capitale umano di oggi e di domani. Per ridurre il divario tra domanda e offerta di competenze, è necessaria una strategia di lungo periodo sull'istruzione che si concentri su diversi aspetti chiave. In primo luogo, è fondamentale investire nell'orientamento dei giovani verso percorsi formativi che rispondano alle esigenze del mercato del lavoro, con particolare attenzione alle materie Stem. Un maggiore focus su questi ambiti contribuirà ad aumentare il numero di diplomati e laureati con competenze tecniche avanzate, riducendo così la carenza di profili specializzati. Inoltre, la cooperazione con gli Its-Istituti tecnologici superiori è cruciale per soddisfare la domanda di tecnici da parte delle imprese. Asstel ha sostenuto attivamente la riforma degli Its, promuovendo una stretta collaborazione tra le aziende della Filiera e questi istituti. Le imprese forniscono corsi relativi alle materie pertinenti e partecipano alla pianificazione e alla realizzazione della didattica, assicurando che i programmi formativi siano allineati alle necessità del settore. Questa sinergia permette agli studenti di acquisire competenze pratiche e conoscenze aggiornate, aumentando le loro opportunità di impiego al termine degli studi».Per rafforzare ulteriormente questo impegno, la filiera sarà sempre più impegnata nel sostenere gli Its e le Academy attraverso diverse iniziative. Per esempio, incrementando le risorse dedicate alla formazione, offrendo borse di studio e finanziamenti per progetti innovativi, promuovendo la partecipazione delle aziende a programmi di stage e apprendistato per facilitare l'integrazione dei giovani nel mondo del lavoro con l’acquisizione di esperienze pratiche sul campo. Anche la formazione continua per il personale già impiegato sarà potenziata, con corsi di upskilling e reskilling per garantire che le competenze restino sempre all'avanguardia. Asstel è determinata a guidare questo processo, assicurando che il settore delle telecomunicazioni possa contare su una forza lavoro qualificata e pronta ad affrontare le sfide future.«Ai giovani che desiderano entrare nel mondo del lavoro, specialmente nel settore delle telecomunicazioni e del digitale - conclude la dg - voglio trasmettere un messaggio forte: è essenziale essere pronti ad affrontare la sfida delle materie Stem. Con l'evoluzione continua della tecnologia e della digitalizzazione, il mondo del lavoro richiede un adattamento rapido e costante. Le imprese della filiera delle Tlc sono alla ricerca di persone dotate di competenze e conoscenze che possano guidare la trasformazione digitale del Paese e adattarsi al cambiamento. Per migliorare le proprie prospettive di occupabilità, è fondamentale concentrarsi su alcuni aspetti cruciali: approfondimento costante delle conoscenze, specialmente nelle materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche. Queste competenze formano la base necessaria per affrontare le sfide complesse del settore e per mantenersi al passo con l’evoluzione tecnologica in corso. Accumulare esperienza pratica attraverso un contatto diretto con il lavoro (stage, apprendistati o progetti pratici) durante il percorso di studio è altrettanto importante. Queste esperienze non solo consentono di applicare le conoscenze teoriche in contesti reali, ma anche di sviluppare competenze trasversali come la capacità di problem solving, la leadership, il lavoro di squadra, la capacità di lavorare su obiettivi misurabili e condivisi, e la gestione del tempo indispensabili nei nuovi modelli di organizzazione del lavoro oggi presenti nelle nostre imprese. Infine, investire nella propria crescita professionale attraverso formazioni complementari, partecipazione a conferenze, networking con professionisti del settore e il conseguimento di certificazioni riconosciute può fare la differenza nel distinguersi sul mercato del lavoro. La combinazione di competenze tecniche avanzate, esperienza pratica e un impegno continuo verso l'apprendimento è ciò che renderà più facile l’assunzione di una ragazza o un ragazzo nelle imprese della filiera Tlc e oltre, preparandolo ad affrontare con successo le sfide e le opportunità del presente e del futuro».

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