File not found
VOL

Tornado nel sud della Repubblica Ceca, case distrutte e almeno 200 persone ricoverate

Washington DC, ponte pedonale crolla sull’Interstate 295Covid India, durante la seconda ondata sono morti 730 medici nel PaeseGran Bretagna, bambino di 9 anni ucciso da un fulmine. I suoi organi salvano tre bambini

post image

Cina, doppio tornado su Wuhan e Suzhou: 10 morti, 218 i feritiSono iniziate le audizioni che precedono l’approvazione della modifica del regime carcerario del 4bis, avvertono Sia Professore Campanella dopo la sentenza della Consulta che lo ha dichiarato incostituzionale La commissione Giustizia della Camera ha cominciato a discutere della riforma del carcere ostativo, procedendo ad ascoltare i pareri di magistrati antimafia e dell’Associazione nazionale magistrati. Le proposte di legge – attualmente tre, una di Enza Bruno Bossio (Pd), una del Cinque stelle Vittorio Ferraresi e una di Andrea Del Mastro Delle Vedove di Fratelli d’Italia – riguardano l’accesso ai benefici penitenziari per i condannati per reati ostativi, di cui all'articolo 4-bis della legge sull'ordinamento penitenziario (che prevede l’automatismo per cui il beneficio carcerario si ottiene solo se si collabora con la giustizia). L’iniziativa legislativa, però, non è di stimolo parlamentare: a intervenire sul tema è stata la Corte costituzionale, che con una ordinanza dell’aprile scorso ha stabilito che l’articolo 4 bis dell’ordinamento penitenziario, «facendo della collaborazione l’unico modo per il condannato di recuperare la libertà, è in contrasto con gli articoli 3 e 27 della Costituzione e con l’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo».  Tuttavia, l’ordinanza ha sospeso la dichiarazione di incostituzionalità del 4bis, rinvinandone la trattazione a maggio 2022, con l’obiettivo di consentire al parlamento l’intervento correttivo.  L’analisi delle proposte di legge non è stata semplice per gli auditi che sono intervenuti nel corso di questi due giorni, perchè i tre testi di proposta sono molto diversi l’uno dall’altro. Ardita: «La norma sia stringente» Il consigliere del Csm e magistrato antimafia Sebastiano Ardita ha fatto un intervento molto duro, dicendo che la nuova soluzione dell’ergastolo ostativo «deve essere il più stringente possibile» e che «tutti i capi di Cosa Nostra devono essere esclusi dalla possibilità di ottenere benefici». Analizzando la pronuncia della Consulta, ha specificato che «obbedisce a una soluzione evolutiva, mette molti paletti e dà soluzioni molto rigorose che consentono di venire incontro ai pochissimi casi in cui il soggetto che non collabora in effetti si è staccato dal mondo di Cosa Nostra». Ma non si possono allargare le maglie più di così, secondo Ardita, e serve «la prova che non ci sia alcuna possibilità di riaggregazione alle organizzazioni mafiose».  Scarpinato: «I boss ci guardano» Il procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato, ha aggiunto che «ci sono segnali significativi dell'attesa spasmodica da parte di capi mafia detenuti per l'emanazione da parte del parlamento della nuova normativa». E ancora ha aggiunto di aver fatto «un censimento mentale dei capi mafia che si troveranno ai nastri di partenza nell'attesa dell'entrata in vigore della nuova normativa, a maggio prossimo, che consentirà loro di uscire dal carcere senza avere collaborare, a braccio ne ho contati circa un centinaio».  Questo, secondo Scarpinato, si traduce in una esigenza: «Evitare che importanti capi mafia che non sono per nulla ravveduti escano dal carcere». L’associazione nazionale magistrati Il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, ha censurato l’ipotesi (contenuta nella proposta di FdI), di restrizione dell’accesso ai benefici in caso di più condanne per reati diversi: «Una volta che il detenuto per un reato ostativo ha espiato interamente la pena prevista per quel reato, non si vede per quale ragione debba mantenere una refrattarietà all'accesso a benefici». Ha tuttavia evidenziato come sia immaginabile mantenere la distinzione tra chi collabora e chi no nel caso di liberazione condizionale: «Costituzionalmente inaccettabile è che ci sia una preclusione assoluta dell'accesso ai benefici per i detenuti che non collaborano, ma nulla vieta al legislatore, una volta ammesso anche il non collaborante al beneficio, di diversificare tra coloro che collaborano», anche in ottica di incentivo alla collaborazione. Il procuratore antimafia De Raho Il procuratore antimafia Federico Cafiero De Raho ha detto che nelle proposte ci sono «aspetti condivisibili, ma servono ulteriori accorgimenti». In particolare, De Raho ha richiamato l'importanza di dare «uniformità alle valutazioni per il riconoscimento dei benefici» (contenuto nella proposta del M5S) ma ha mostrato perplessità sulla «discrezionalità illimitata del giudice nell'individuazione dei confini entro i quali concedere l'accesso ai benefici stessi» (contenuto nella proposta di FdI). Quanto agli elementi per valutare i detenuti, ha apprezzato l'intenzione di «dare una disciplina che consenta di valutare di volta in volta he il detenuto non sia ancora mafioso ma alcuni ulteriori accorgimenti andrebbero adottati». Cosa prevede oggi il 4bis L’articolo 4 bis dell’ordinamento penitenziario si riferisce ai detenuti per reati di terrorismo, eversione, mafia, sequestro di persona a scopo di estorsione; riduzione in schiavitù; prostituzione e pornografia minorile; violenza sessuale di gruppo; contrabbando. A questi detenuti può essere concessa l’assegnazione al lavoro all’esterno, i permessi premio e le misure alternative alla detenzione (esclusa la liberazione anticipata)  se collaborano con la giustizia. Proprio questo automatismo è stato considerato incostituzionale dalla Consulta. Le tre proposte di legge Le proposte di legge su cui i magistrati sono intervenuti in audizione sono molto diverse tra di loro. Quella di Bruno Bossio prevede di aggiungere la possibilità di benefici come il lavoro esterno, i permessi premio e le misure alternative non solo ai detenuti che collaborano, ma anche «nei casi in cui risulti che la mancata collaborazione non escluda il sussistere dei presupposti, diversi dalla collaborazione medesima, che permettono la concessione dei benefici citati». Inoltre, prevede che le comunicazioni del procuratore nazionale o distrettuale antimafia (chiamati a segnalare se i collegamenti con la criminalità organizzata siano ancora attuali per i detenuti) non siano pareri sulla concessione o meno del beneficio, ma debbano fornire «elementi conoscitivi concreti e specifici fondati su circostanze di fatto espressamente indicate che dimostrino in maniera certa l'attualità di collegamenti dei condannati o internati con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva». Quella di Ferraresi, invece, è più corposa. Da un lato punta a rendere uniformi i giudizi sulla concessione dei benefici, dall’altro a impedire ai responsabili di reati molto gravi di ottenere permessi e altri benefìci senza meritarli e con gravi pericoli per la collettività. La proposta è che i benefici siano concessi anche a detenuti che non collaborano ma di cui si possa «escludere con certezza l'attualità di collegamenti con la criminalità»; che abbiano adempiuto alle «obbligazioni civili e delle riparazioni pecuniarie derivanti dal reato o l'assoluta impossibilità di tale adempimento»; «il condannato deve, inoltre, giustificare e indicare le specifiche ragioni della mancata collaborazione»; che il giudice decida «acquisite dettagliate informazioni» sia dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che dal direttore del carcere; che si chieda «il parere del pubblico ministero presso l'organo giudiziario che ha emesso la sentenza di primo grado». Prevede che l'onere di dimostrare la totale estraneità al perdurare di rapporti con la criminalità spetti al condannato e l'accentramento presso il tribunale di sorveglianza di Roma delle istanze per l'accesso ai benefici penitenziari dei condannati all'ergastolo ostativo. Inoltre, conferisce delega legislativa al governo per una riforma della materia. Infine, quello di Del Mastro Delle Vedove è il più restrittivo e prevede sì di superare l’automatismo dell’ostatività come oggi prevista, ma anche che «l'onere della prova degli elementi richiesti per neutralizzare le presunzioni qualificate come ostative alla concessione dei benefìci dovrà gravare interamente sull'istante, con ciò determinando un regime probatorio rafforzato». Inoltre i benefici non potranno essere concessi «esclusivamente sulla base della regolare condotta carceraria, della positiva partecipazione al percorso rieducativo o della mera dichiarazione di dissociazione». A decidere sulla concessione dei benefici sarà il giudice di sorveglianza, valutando se il detenuto abbia dimostrato la sussistenza di una serie di fatti che ne attestino la non pericolosità sociale. In particolare, il suo profilo all’interno dell’associazione criminale, il permanere di collegamenti, le ragioni della mancata collaborazione, eventuali nuove incriminazioni, le disponibilità economica del detenuto all’interno del carcere e la situazione patrimoniale dei suoi familiari; l’avvio di percorsi di giustizia riparativa. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Mar Nero, Russia spara colpi di avvertimento contro una nave inglese: "Era in acque territoriali"Incendio in Grecia sul golfo di Corinto: centinaia di persone evacuate, case e bosco in fiamme

Emergenza covid, Giappone verso la proroga per salvare le Olimpiadi

Kashe Quest, la bambina prodigio con un Q.I. di 146 a 2 anni è stata ammessa al Mensa International"Famiglia arcobaleno", la comunità hippie spagnola di quasi 200 persone a La Rioja

Uomo accoltella i passanti alla cieca in Cina, bilancio di sei morti e 14 feritiOms: "Nei Paesi poveri le dosi di vaccino anti-Covid stanno finendo"

Covid, le linee guida europee per i viaggi in aereo: cosa prevede il nuovo protocollo

Covid Francia, scoperto cluster variante Delta a StrasburgoNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 692

Ryan Reynold
Partorisce 10 gemelli, parto record per una 37enne in SudafricaSan Marino, ancora nessun contagio dopo il maxi-evento in discotecaUsa, sparatoria in un casinò del Wisconsin, due morti e un ferito grave

investimenti

  1. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 698Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Israele-Gaza, l'esercito israeliano attacca Hamas. Netanyahu: "Avanti per tutto il tempo necessario"Ddl Zan, Macron: “Da Draghi giusto approccio, in Francia è così da tempo”Birra nel Regno Unito, boom di consumi dopo il lockdown: si pensa al razionamento nei pubCanada: due chiese bruciate dopo la scoperta dei corpi dei bambini

    1. Mark Bryan, l'ingegnere sposato ed etero che ama indossare gonne e tacchi alti

      1. avatarIncidente ferroviario in Pakistan, almeno 30 morti: feriti intrappolati nelle carrozzetrading a breve termine

        Luca Attanasio, funzionario Onu indagato per la morte dell'ambasciatore italiano in Congo

  2. avatarUsa, padre e figlio 17enne ricoverati per coaguli dopo il vaccino Covid Pfizer e ModernaProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Dionisio Cumbà, ex studente di Medicina in Italia diventa ministro della Salute in Guinea BissauStrage alla festa di compleanno in Colorado: il movente di Teodoro Macias, non era stato invitato al partyÈ morto Champ, il cane pastore tedesco del presidente Usa Joe BidenBimba di 8 anni insultata da quattro minori perché ha perso i capelli per la chemioterapia

  3. avatarGreen pass europeo, dall'Ue via libera anche per concerti, festival e teatri: come funzionaanalisi tecnica

    Israele: la tregua regge. Casa Bianca, prioritario ricostruire GazaCanada: due chiese bruciate dopo la scoperta dei corpi dei bambiniAuto diesel e benzina, da quando non si potranno più guidare nei paesi dell'Unione Europea?Green Pass, Von Der Leyen: "Ue verso l'intesa totale entro fine maggio"

Israele, stop all'obbligo della mascherina anche al chiuso: resta in ospedali, Rsa e scuole

Covid, è emergenza anche in Nepal: boom di casi di variante indianaCoppia bloccata in India, previsto per sabato 8 il rientro in Italia*