Jova Beach Party: la procura di Lucca apre un'inchiesta per danno ambientaleScossa di terremoto a Foggia: zona dell'epicentro e magnitudoMantide della Brianza, il racconto di una delle vittime: "Ho rischiato di morire"
Donna di 72 anni cade dalle scale e muore a Palermo: era stata da poco dimessa dall’ospedaleFëdor Dostoevskij (1821-1881) - archivio COMMENTA E CONDIVIDI Nel gennaio 1868,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella in una lettera indirizzata ad Apollon Nikolaevic Majkov, Dostoevskij spiegava l’intento del romanzo L’idiota, cui stava lavorando: «Da tempo mi tormentava un’idea, ma avevo paura di farne un romanzo, perché è un’idea troppo difficile e non ci sono preparato, anche se è estremamente seducente e la amo. Quest’idea è raffigurare un uomo assolutamente buono. Niente, secondo me, può essere più difficile di questo, al giorno d’oggi soprattutto». Ma chi è questo personaggio, il principe Myškin, uscito dalla penna del grande autore russo? Va prima sottolineato come l’aggettivo buono usato nella missiva fosse nell’originale prekrasnyj, che assomiglia al kalos kagathos greco e sta ad indicare la bellezza e la bontà insieme. E che l’epiteto idiota nell’intenzione di Dostoevskij può essere assimilato al povero di spirito del Vangelo, come spiega Daniele Castellari nel libro Beati gli idioti. Dostoevskij e il discorso della montagna da poco pubblicato da Pazzini editore (pagine 154, euro 18,00). «Idiota – spiega l’autore a un certo punto del saggio – entra come vocabolo nelle lingue slave appena prima del romanzo, precisamente nel 1853, come termine medico. Una delle sue due accezioni, secondo un lessico di dieci anni dopo, riguarda un sinonimo che ci interessa: jurodivyi, che significa “ingenuo, semplice di spirito”, già come vox media dell’antico bulgaro, dove stava anche per “meraviglioso, stupendo”. L’espressione particolare legata al nostro tema è Christa radi Jurodivyi poiché inquadra la tradizione popolare orientale del “pazzo/stolto per Cristo”».Ma il vero interrogativo di fondo del volume è questo: il principe Myškin è veramente una figura, o non piuttosto controfigura, di Cristo? Castellari ripercorre le tante interpretazioni che ne sono state fatte da parte dei critici letterari, dei filosofi e dei teologi: tutti più o meno riconoscono l’originalità del personaggio, nonché l’incarnazione della virtù della mitezza e dell’umiltà, spesso richiamando quello che può essere ritenuto una sorta di fratello maggiore in ambito narrativo, vale a dire don Chisciotte. Secondo il pensatore russofrancese Nikolaj Berdjaev, Myškin ha un’impronta cristica ma non riesce ad essere un salvatore e anche il teologo Paul Evdokimov ritiene il principe un Cristo immaturo, troppo angelico e disincarnato. Chi ha trovato maggiore affinità fra Myškin e Gesù è Romano Guardini, che lo vede come “un figlio dell’uomo”, una sorta di agnus Christi pronto a sacrificarsi per tutti. Come rileva Castellari, il filosofo italotedesco sottolinea alcuni caratteri comuni: il distacco dai beni del mondo, la capacità di leggere nei volti delle persone, il legame con i bambini, la difesa di una donna considerata prostituta, nonché «il realismo del vedere il male nel cuore dell’uomo pur non condannando e non giudicando», come dice Gesù nel Vangelo di Matteo (“non giudicate per non essere giudicati”). Uno dei giudizi più acuti è quello del teologo svizzero Hans Urs von Balthasar, che riflette su una scena capitale dell’opera, quando Myškin piange con Rogozin autore di un delitto efferato. È la comunione con il peccatore, la condivisione della sofferenza, la logica del perdono che fa del principe un alter Christus. «Cristo – può concludere Castellari sintetizzando questa carrellata – è un ideale al quale l’uomo tende, ma che non riesce a raggiungere». È talmente inimitabile che Myškin non può essere altro che «l’uomo della strada, del coraggio, del guardare al futuro e perciò dell’incompletezza e dell’insicurezza». È il povero di spirito e il puro di cuore delle Beatitudini, un campione di mitezza destinato alla sconfitta il cui emblema sono le lacrime, che per il grande scrittore russo, come ha rilevato Evdokimov, «rappresentano la prova dell’incontro fra il bene e il male, nel quale il bene si lascia limitare dal male in nome della libertà, del rispetto e dell’amore verso un altro essere».Restano da sottolineare due culmini che tocca il romanzo, o meglio due passi salienti che raggiungono un acme al punto da essere citatissimi. Ci riferiamo innanzitutto alla frase «La bellezza salverà il mondo», talmente abusata da farle perdere il vero significato, che nell’opera di Dostoevskij è legata all’amore e addirittura all’innamoramento. Una bellezza più umana che metafisica insomma. Come ha scritto André Gide, il quale – lo rimarca Castellari – ha osservato «come la luce di Dostoevskij, a differenza di quella piena e diffusa dei romanzieri francesi o di Tolstoj, colpisca il personaggio in maniera intensa su un lato lasciando oscuro l’altro, come se la figura si appoggiasse alla propria ombra». Un lato oscuro che colpisce anche la figura di Cristo, o meglio il suo corpo dopo la morte, quale è rappresentato da Holbein il giovane in un quadro conservato al Kunstmuseum di Basilea. Davanti a una copia mostratagli da Rogozin, Myškin esclama: «Quel quadro! Ma quel quadro potrebbe anche far perdere la fede a qualcuno!». È questa la seconda frase notissima ed è riferita alla brutalità dell’opera, all’ansia e allo sgomento che provoca in chi la guarda perché si trova davanti al cadavere di un uomo sottoposto a torture indicibili prima di morire sulla croce quasi senza nessuna speranza di resurrezione. Il Cristo di Myškin non è un trionfatore ma esprime la sua bellezza e la sua verità nello scandalo della croce.
Denise Pipitone, l’appello della madre Piera Maggio a 18 anni dalla scomparsaRoma, figlia prende a martellate il padre e scappa: arrestata
Tessera sanitaria senza chip in arrivo: cosa cambia e come funzionerà
Bracciante picchiato e accoltellato dal datore di lavoro per aver chiesto di essere pagatoCoronavirus, bilancio del 9 settembre 2022: 15.543 nuovi casi e 59 morti in più
Immigrati aggrediscono una coppia in casa: lui picchiato, lei stuprata. Filmano la scena e scappanoTre bambine investite in centro a Milano da un taxi
Dentiera finisce nei polmoni: 72enne operata e salvataCoronavirus, bilancio del 8 settembre 2022: 17.550 nuovi casi e 89 morti in più
Chi è Andrea Ivanova, la ragazza che ha battuto il record di iniezioni alle labbraYacht di 40 metri affonda nella notte: occupanti salvati dalla Guardia costieraNapoli, manifesti funebri per la Regina Elisabetta: "Grazie per questi 70 anni di regno"Meteo, in arrivo un ciclone dai Balcani: estate in crisi
Quando si può accendere il riscaldamento? Italia divisa in sei zone
Yacht affonda nel golfo di Squillace: tutti gli occupanti messi in salvo
Maltempo, il presidente della Liguria Toti chiede il riconoscimento dello Stato di EmergenzaIncidente al Col de Lys durante il Rally di Torino: investiti due carabinieri e uno spettatoreLe assurde parole del killer di Alessandra ad un ragazzo: “Non ce l’ho con voi”È un 31enne originario di Foggia l’operaio morto schiacciato a Brescia
Incidente mortale tra Ardea e Pomezia, muore la 24enne Charlotte MannarinoSposo cancella il matrimonio il giorno prima delle nozze: "Non sono pronto"Angela Celentano: arriva una nuova segnalazione dal Sud America, potrebbe essere lei?Roma, figlia prende a martellate il padre e scappa: arrestata