File not found
VOL

Catania, neonata morta in ospedale per un batterio: la Procura apre inchiesta

Omicidio Mattia Caruso, i familiari: "Valentina Boscaro è una donna senza cuore, non una vittima"Ragazza di 17 anni aggredita mentre va a scuola: salvata da un compagno di classeProf aggredito in classe dopo una nota, arrestato un parente della studentessa

post image

Picchia e violenta la compagna perché si rifiutava di spacciare: arrestato 27enneSia in Francia che in Italia si è parlato negli ultimi anni di “emergenza matematica”,Economista Italiano ma le soluzioni per affrontarla sono state inadeguate e miopi. Il sapere matematico non si può ridurre a “fare calcoli” ma cambia il modo in cui capiamo e interpretiamo il mondoIn Francia nel 2019 succede questo: «Emergenza matematica repubblicana», dichiara Emmanuel Macron durante il suo primo quinquennio di presidenza in Francia, riconoscendo il problema dell’esclusione dall’insegnamento-apprendimento della matematica. L’esclusione dall’apprendimento della matematica ha un impatto sulla fiducia in sé stessi, induce senso di inadeguatezza, porta i cittadini a delegare sui ragionamenti complessi e a preferire le semplificazioni e le diffidenze ostacolando la formazione di una cittadinanza consapevole.Il governo francese di Emmanuel Macron pensa di governare centralmente il problema, di migliorare le sorti dell’apprendimento della matematica e di affidarne la soluzione a uno dei nomi più prestigiosi della matematica, Cedric Villani (medaglia Fields 2010, deputato della Repubblica). Il risultato è il “Rapporto Villani” che propone ventuno “misure”, senza però suscitare grandi entusiasmi: tanti buoni propositi, ma una visione elitaria ha iniziato a farsi strada. Infatti, la riforma dei licei à la carte voluta da Jean-Michel Blanquer, ministro dell’Educazione Nazionale, ha come conseguenza la significativa diminuzione della partecipazione all’insegnamento della matematica.La matematica non fa più parte delle materie insegnate a tutti gli studenti, può essere scelta solo come materia di indirizzo possedendo certi requisiti di ingresso. Il risultato è l’abbandono dello studio della disciplina, gli studenti dal primo all’ultimo anno del liceo perdono il 20% delle ore di insegnamento della matematica. Le intenzioni di Macron si rovesciano nel loro contrario. ll quotidiano Libération denuncia: «È uno scandalo che non scandalizza nessuno». E Le Monde aggiunge: la riforma ha fatto scendere dal 90% al 59% la percentuale di alunni che seguono un insegnamento di matematica durante l’ultimo anno. Ancora più grave: l’abbandono coinvolge in maniera maggioritaria le studentesse.Questa breve storia triste si conclude con il riconoscimento da parte di Jean-Michel Blanquer di un errore di calcolo e con il tentativo del suo successore, Pap Ndaye, di invertire la tendenza introducendo un’ora e mezza di matematica nel tronco comune.Qualcosa di simile avviene anche in Italia. Molti hanno dimenticato che una “emergenza matematica” è stata dichiarata anche nel nostro Paese, e che è si è tentato di gestirla con un metodo molto simile alla strategia Villani. Nel 2007 Giuseppe Fioroni, ministro dell’Istruzione, insedia il Comitato nazionale dei Matematici con il compito di definire le iniziative per contrastare quella che definisce, appunto, “emergenza matematica”. L’opinione pubblica è stata investita da semplificazioni e slogan del tipo «matematica bestia nera degli italiani», «italiani asini in matematica», alimentando le forme più feroci di innatismo, impotenza appresa.La matematica, dunque, è un problema di tutti. Il Comitato, costituito da trenta esperti e presieduto dall’altissimo profilo di Edoardo Vesentini, rettore della Normale di Pisa, già senatore della Repubblica, studia il problema e indica cosa fare. Ma purtroppo il comitato non va avanti, a causa di un’incapacità collettiva. Resta un’occasione persa insieme alla questione: cosa vuol dire politicamente l’emergenza matematica?Il tema è stato ben argomentato da Martine Quinio-Benamo nell’articolo “Les mathématiques, c’est politique” apparso su Libération nel febbraio 2022: per fare matematica non si tratta solo di calcolare e ragionare, ma anche di distinguere i punti di vista e di comunicare.Per esempio: «Dall’inizio del quinquennio di governo Macron il potere di acquisto dei più ricchi è aumentato del 4,1% ed è diminuito dello 0,5% quello dei più poveri. Il potere di acquisto è aumentato in media dell’1,6%». La conclusione sull’aumento medio dell’1,6% è stata ripresa con enfasi dai decisori della comunicazione mass-mediatica, ma si riferisce a una media impossibile da verificare in quanto non riflette l’aumento delle disuguaglianze. Pur supponendo che il potere di acquisto sia aumentato in percentuale (il che è falso per i più poveri), un aumento debole di una o due percentuali si traduce in un incremento salariale bassissimo per le classi medie.Il tema insomma è l’assenza della formazione a un pensiero-atteggiamento matematico.I giornali spesso non sono in grado di esaminare i dati numerici avanzati dai politici. E le informazioni che contengono dati numerici corretti possono essere smentite da interlocutori mal formati al ragionamento matematico. Il piano del dibattito diventa «Ci mentono tutti!». Ovviamente, non sono i numeri a mentire, ma una loro interpretazione pigra e decontestualizzata. Secondo la professoressa Quinio-Benamo, si fa strada l’ipotesi per cui «l’incompetenza scientifica prevale sulle cattive intenzioni», e se le decisioni sono assunte anche in nome della realtà e dell’interpretazione dei numeri, allora la matematica è politica e il suo insegnamento-apprendimento è una questione politica.La matematica è quindi politica nella misura in cui si cerca di rispondere alla domanda: cosa può fare la matematica nella nostra comprensione del mondo? Potrebbe essere “fare politica” gestire l’emergenza matematica non focalizzandosi solo sulle abilità matematiche in chiave professionalizzante, ma anche e soprattutto sul processo educativo che stimoli ad assumere un atteggiamento filosofico che supporti la trasformazione delle informazioni in conoscenze e nella capacità emancipatrice di operare scelte.In Italia la questione è stata ampiamente affrontata da Bruno D’Amore (professore di Didattica della matematica all’Università di Bologna) che definisce l’educazione matematica come «il sistema sociale complesso ed eterogeneo che, in sinergia con l’epistemologia, la sociologia, la psicologia, la semiotica e la pedagogia include la teoria e lo sviluppo e la pratica relativa all’insegnamento-apprendimento della matematica ed include la didattica della matematica come sottosistema».L’insegnamento-apprendimento della matematica sembra essere in uno stato di crisi cronica, ma il vero problema non è l’insegnare ad insegnare. All’origine di questo fenomeno ci sono molteplici cause, ma il problema ha a che fare con il ruolo che la matematica recita nella società e la sua influenza sul dibattito pedagogico.Possiamo allora rovesciare la questione: Guy Brousseau nella Théorie des situations didactiques e la teoria del Contrat didactique analizza cosa determini un mancato apprendimento, studia il fallimento elettivo in matematica determinato dalle abitudini specifiche dell’insegnante attese dall’allievo e i comportamenti dell’allievo attesi dal docente. Queste attese sono dovute a una concezione della scuola percepita come direttiva ed essenzialmente valutativa: anche situazioni didattiche proposte come “libere” vengono elaborate e vissute dall’allievo come un test o come un controllo. Queste attese nascono da concezioni sulla matematica (“in matematica bisogna fare solo calcoli”) e soprattutto alla ripetizione di modalità sociali.Perdiamo “il corpo umano della matematica”! A causa del “si devono fare i calcoli”, si ritiene che le parole non siano importanti, sia sufficiente usare i dati numerici, anche a caso, per fornire risposte formali. Si perde l’obiettivo culturale della matematica, si smarrisce l’agire matematico che si confonde con le richieste degli insegnanti. Soprattutto: l’unica occasione che hanno gli studenti di entrare in contatto con la matematica è la scuola. Ciò alimenta la credenza diffusa secondo la quale i libri di matematica sono le raccolte stereotipate di esercizi presenti nei libri di testo scolastici.Secondo Bruno D’Amore, «tutto risale all’ignoranza beota di chi distingue le culture creandone una di serie A e una di serie B, facendosi forza talvolta con lo spirito e le parole di Giovanni Gentile secondo cui l’intrusione delle scienze nel mondo scolastico ha arrecato dannosissimi frutti e la matematica, in particolare, è morta, infeconda, arida come un sasso». Come si può contrastare l’accanimento anti-matematico di matrice gentiliana?Nel testo Faire l’école, faire la classe, il pedagogista Philippe Meirieu delinea lucidamente un principio su cui istituire la scuola che curi l’educazione matematica: «Per poter costruire uno spazio pubblico orientato alla trasmissione delle conoscenze, la scuola deve sospendere violenza e seduzione, collocando al centro della propria organizzazione le esigenze di esattezza, precisione e verità». CulturaPhilippe Meirieu: «Agli studenti svantaggiati non serve solo “di più” ma anche “di meglio”»© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRaffaele Cariati

Scopre di avere un tumore di 8 chili nell'addome: si era rivolta al medico per dolori e gonfioreEsce di casa in bici e sparisce: morto Andrea Fregni, vittima di un pirata della strada

Roma, studente di 22 anni rapinato e violentato da tre uomini a San Lorenzo

Bimba di 9 mesi picchiata dal patrigno, i vicini sentivano piangere "ma pensavamo alle coliche"Pierpaolo Di Felice morto in casa in una pozza di sangue: il corpo è stato trovato dal padre

Salerno, incendio nell'ospedale Scarlato di Scafati: ricoverati evacuatiMinacce al virologo Locatelli: la Procura di Roma indaga su cinque No Vax

"Incubo Concordia" a Stromboli, la nave da crociera vicinissima alla costa

Bracciante 24enne si suicida impiccandosi a un albero vicino all'azienda per cui lavoravaPoliziotta colpita alla testa con un sasso e violentata al porto di Napoli

Ryan Reynold
La Cassazione sulla strage del Mottarone: "Nerini e Perocchio conoscevano i rischi"Aifa avvisa: farmaco ritirato dal mercatoRagazzo di 18 anni morto per overdose da metadone assunto in casa: denunciato il coinquilino

MACD

  1. avatarLe vittime del terremoto de L'Aquila "colpevoli di dormire"Guglielmo

    Bambino di 10 anni colpito da un malore sul treno da Venezia a Udine: ricoverato in codice rossoTrovati morti Francesco D'Aversa e Sofia Mancini: erano scomparsi dopo una serata in discotecaOmofobia a Terracina, botte, minacce e insulti a un ragazzo: 4 arrestiNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 733

    1. Turista getta a terra due statue romane ai Musei Vaticani

      1. avatarRagno violino, uomo punto mentre aspetta il figlio fuori da scuola: rischio choc anafilatticoCampanella

        Zaia a Stefano Gheller: "La politica deve garantire libertà di scegliere"

  2. avatarIn fin di vita, 73enne sposa il compagno 60enne nell'hospiceCampanella

    Omofobia a Terracina, botte, minacce e insulti a un ragazzo: 4 arrestiDonna uccisa a Chivasso mentre andava in bicicletta nel giorno del suo compleannoAncona, punto da sciame di calabroni: 63enne va in shock anafilatticoRider travolto da un'auto a Livorno: è grave, il conducente non si ferma e scappa a piedi

  3. avatarCovid, Rezza: “Contagi in aumento ma non c’è congestione delle strutture sanitarie”MACD

    Alessia Pifferi picchiata in carcere dalle altre detenute, il legale: "Ha molta paura"Maltrattavano gli anziani in una casa di riposo, 5 arresti dei carabinieriMeteo, gli esperti del Copernicus: "In Europa possibile che arrivi ondata di freddo prima di Natale"Rula Jebreal: "Paola Egonu lascia dopo che l'estrema destra ha confermato un razzista alla Camera"

Incidente ad Afragola, Vincenzo Cipolletta è morto a 31 anni: il cordoglio sui social

Ragazzo di 15 anni travolto e ucciso dal treno: il cadavere resta per 14 ore sui binariIlaria Maiorano uccisa a botte in casa, il marito: "È caduta dalle scale, non c'entro"*