File not found
investimenti

Vaccino Covid, Salvini: "Ho prenotato a fine giugno ma ho un processo, giusta causa per spostarlo?"

Green Pass, parla Sileri: "Per i vaccinati dovrebbe essere esteso a un anno"Aumento dei casi Covid, Speranza sulla finale di Euro 2020: “Tifiamo Italia ma con la mascherina”Giustizia, tensione tra Conte e Grillo sulla prescrizione dopo il sì del M5S in Cdm

post image

Feltri rifiuta la candidatura a sindaco di Milano: “Stipendio basso. Sono lusingato ma non sarei capace"Parlava un italiano quasi passabile,analisi tecnica ed è una di quelle star che non hanno snobbato gli autori di casa nostra, anche quando non si chiamavano Fellini e Bertolucci, Giuseppe Tornatore o Paolo Virzì. Anche nella terza età non è scivolato in desolanti cameo, come hanno fatto tanti altri gigantiGuerra di Corea, 1951. Donald Sutherland (il Capitano Benjamin Franklin ‘Falco’ Pierce) sta sorseggiando il Martini che ha insegnato a mixare al ragazzo coreano della mensa. Nella tenda dei chirurghi arriva la new entry, un buffo tizio con un berretto più buffo di lui. È Elliott Gould (il Capitano John Francis Xavier ‘Razzo John’ McIntyre). E stappa una lattina di birra. «Vai a birra o preferisci bere Martini con noi?» gli chiede Sutherland. Ed Elliott Gould estrae inopinatamente dal taschino un barattolo di olive: «Non si può mica chiamare Martini un Martini senza olive. Altrimenti diventa un’altra cosa». L’espressione di Donald Sutherland è indimenticabile, esilarante. Due anime gemelle si sono riconosciute all’istante.Per oscure ragioni il film più citato dai nostri media dando notizia della morte di Donald Sutherland, a 88 anni, il 20 giugno, è Il Casanova di Federico Fellini. Dico oscure perché se pensi a questo canadese così statunitense, nato a Saint John e premiato solo in vecchiaia con un Oscar alla carriera, la prima cosa che ti affiora alla memoria è quell’inatteso, magico aggancio di M.A.S.H. tra le olive e il Martini. La mia devozione per Robert Altman finirà insieme a me nella tomba, su questo non si discute. CulturaI critici odiano la commedia? Non quella di Ficarra e PiconeTeresa MarchesiMa quella dissacrante guerra di Corea, che in quel 1970 suonava infallibilmente e polemicamente Vietnam, in un Mobile Army Surgical Hospital tappezzato di sangue e corpi dilaniati, ci ha consegnato quello spilungone dall’eterna smorfia ironica in una versione indelebile. Lasciamo stare la Palma d’oro a Cannes, ma la (finta) Corea di Altman ha cambiato il modo hollywoodiano di raccontare la guerra.L’irriverenza era di sceneggiatura (Oscar) ma per un buon cinquanta per cento era merito di Donald Sutherland ed Elliot Gould, circondati da un cast che sarebbe diventato iconico.Parlo da spettatrice, s’intende, ma indovinate quale, tra i tanti film di cui andava orgoglioso, Sutherland metteva in cima alla lista? Mi capitò di parlarci a lungo, a Venezia, nel ventennale (forse) del Casanova, probabilmente perché i controllori inflessibili della schedule per una volta avevano altro da fare. Ricordo che l’attore scherzava senza imbarazzo sulle forti obiezioni di Fellini alla scelta di un protagonista americano, fortemente voluto dalla produzione. «Una funebre marionetta senza idee personali, sentimenti, punti di vista», diceva del suo personaggio Fellini.Postura e movimenti meccanici, il volto modificato dal trucco per aderire ai lineamenti del vero Giacomo, la Venezia settecentesca interamente costruita nel Teatro 5 di Cinecittà: quanta autonomia è concessa a una prestazione d’attore? A doppiarlo in italiano, se non altro, avevano chiamato Gigi Proietti. CulturaAl cinema l’amore è solo amore, basta che sia raccontato beneTeresa MarchesiRicordava con molto più affetto, Sutherland, al suo ritorno sullo stesso mare, quel magnifico thriller diretto da Nicolas Roeg, A Venezia un dicembre rosso shocking, girato nel 1973, giusto a metà strada tra M.A.S.H. e Fellini (1976), con le calli notturne e le premonizioni da brivido.Era così intrigante quel quasi-horror che sono corsa a leggermi il racconto di Daphne Du Maurier da cui era tratto, Don’t look now. È uno di quei pochi, segnalati casi in cui il cinema surclassa la pagina scritta. Il cappuccetto rosso rincorso come il fantasma della figlia bambina perduta, quando rivela un feroce nano omicida armato di coltellaccio è uno dei colpi di scena più agghiaccianti di sempre.Ai tempi - probabilmente solo per titillare il pubblico ansioso di scene scabrose - si chiacchierò molto della realistica sequenza di sesso tra i coniugi in lutto (Sutherland e Julie Christie), sul fatto che nella camera fossero rimasti solo gli operatori e via spettegolando. Va da sé che interrogare in proposito l’interessato sarebbe stato di pessimo gusto.Comunque è vero che Donald Sutherland – così compassato nella vita reale - ha dato il meglio di sé su due corde agli antipodi. Si è mosso da vero gigante tra lato oscuro e ambiguità, da villain in agguato dietro un sorriso sbilenco (Quella sporca dozzina di Robert Aldrich, naturalmente, ma anche Il giorno della locusta di John Schlesinger e La cruna dell’ago di Richard Marquand, Novecento di Bernardo Bertolucci, il suo ‘cattivo’ più ripugnante ). E quanto a oscurità tormentata si può aggiungere degnamente alla lista Una squillo per l’Ispettore Klute di Alan J.Pakula, anche se lì era buono. Nero-nerissimo o autoironia dichiarata: non dimentichiamo il suo ruolo di prof in quella pietra miliare di John Landis che è Animal House e il sarcastico patriarca della famiglia Bennet di Orgoglio e Pregiudizio. IdeeNelle immagini di Golino la lavica scrittura di Goliarda SapienzaTeresa MarchesiParlava un italiano quasi passabile, ed è una di quelle star che non hanno snobbato gli autori di casa nostra, anche quando non si chiamavano Fellini e Bertolucci, Giuseppe Tornatore (La migliore offerta, 2013) o Paolo Virzì (Ella & John-The Leisure Seeker, 2017). Gli va reso onore anche perché nella terza età non è scivolato - come tanti giganti par suo quando il lavoro scarseggia - in quei desolanti cameo da cinecomics Marvel che sfruttano ex nomi illustri e ti mettono malinconia.La sola franchise che si è concesso è Hunger Games: Il canto della rivolta, uscito in due parti. E a giudicare da quello che ha trasmesso a noi spettatori, ha anche l’aria di essersi divertito.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediTeresa MarchesiCritica cinematografica e regista. Ha seguito per 27 anni come inviata speciale i grandi eventi di cinema e musica per il Tg3 Rai. Come regista ha diretto due documentari, Effedià - Sulla mia cattiva strada, su Fabrizio De André, presentato al Festival del Cinema di Roma e al Lincoln Center di New York, premiato con un Nastro d'Argento speciale, e Pivano Blues, su Fernanda Pivano. presentato in selezione ufficiale alla Mostra di Venezia e premiato come miglior film dalla Giuria del Biografilm Festival.

Due tamponi gratis a settimana per famiglia: come funziona la proposta del sottosegretario SileriNotizie di Politica italiana - Pag. 329

Nessuno stipendio da premier per Mario Draghi, la nota di Palazzo Chigi

Sondaggi, sempre meno fiducia nel governo Draghi, ma il premier “resiste”Vaccini covid in Lombardia, Letizia Moratti annuncia: “Oltre 7 milioni di adesioni in regione”

Coprifuoco, Sileri: "Entro fine maggio potrebbe essere spostato"Vaccini in vacanza, via libera di Figliuolo: "Bilanceremo le dosi, le regioni si organizzino"

Alice Coppa, Autore a Notizie.it

Governo, annunciato voto di fiducia alla Camera sul decreto legge elezioniElezioni Roma 2021, Enrico Michetti sarà il candidato sindaco del centrodestra: chi è

Ryan Reynold
Ddl Zan, incognita emendamenti: il giorno della veritàGiorgia Meloni contro Roberto Speranza: "La sua gestione dell'emergenza Covid è stata catastrofica"Vaccini Covid in Italia, Speranza: "Ieri sono state somministrate oltre 500 mila dosi"

BlackRock Italia

  1. avatarGiuseppe Conte leader del M5s: il debutto a Napoli per sostenere il candidato sindaco Gaetano ManfrediCapo Analista di BlackRock

    Alemanno, arriva la sentenza della Cassazione sul processo Mondo di Mezzo: assolto da corruzioneCovid, il forzista Roberto Occhiuto: “Stop al coprifuoco da metà maggio”Ddl Zan, via libera alla calendarizzazione in Senato a sei mesi dall'approvazione alla CameraGreen Pass, Gelmini: "Sì ad un uso ampio per spingere alla vaccinazione"

    1. Video Grillo, Teresa Bellanova: “Famiglia e ragazza meritano rispetto. È tempo di dire basta”

      1. avatarVaccino Covid, Fontana: “Riduzione delle dosi a luglio, rischio sospensione campagna vaccinale”ETF

        Ddl Zan, la senatrice di Forza Italia Barbara Masini: "Sono omosessuale, voterò la legge così com'è"

  2. avatarCovid, Sileri: “Anche noi avremo 60mila contagi al giorno, possibili zone gialle o arancioni in estate"VOL

    Bersani: "Fidanzamento in corso tra Renzi e Salvini"Live In Firenze, Letta:" Draghi Premier fino al 2023, su ddl Zan si discuta in Parlamento"Coalizione di centrodestra, Berlusconi: "Potrebbe chiamarsi Cdu. Meloni fuori? Non condivido"Stefano Iannaccone, Autore a Notizie.it

  3. avatarPrimarie PD, dati definitivi a Bologna: Lepore è al 59.6%. Conti 40,4%BlackRock Italia

    Covid, Sileri: “Anche noi avremo 60mila contagi al giorno, possibili zone gialle o arancioni in estate"Variante Delta, Speranza: "Siamo ancora dentro una terribile pandemia, dobbiamo vaccinare"Laura Boldrini: "Tumore scoperto per caso, pensavo fosse sciatica. Mi ha salvato un'amica"M5S, Conte: "Grillo ha scelto di fare il padre padrone". Salvini: "Hanno torto tutti e due"

Sondaggi politici Emg: Lega ancora primo partito ma in calo, diminuisce anche la fiducia in Salvini

Vitalizio a Formigoni, la dichiarazione dell'ex ministro Lucia Azzolina: "Come scatarrare sui cittadini onesti"Speranza e la ripartenza dell'Italia: "28 milioni di vaccinati con la prima dose, possiamo disegnare un orizzonte di ripartenza"*