File not found
trading a breve termine

Grillo e Conte a pranzo insieme: “Ora pensiamo al 2050”

Obbligo vaccinale Covid, Enrico Letta (Pd): "Questione controversa ma non mi sembra una cosa sbagliata"Berlusconi: "Sto meglio ma è un male insidioso, finalmente vediamo luce in fondo al tunnel"Mascherina all'aperto: il governo valuta l'addio all'obbligo da metà luglio

post image

Mascherine all'aperto, De Luca: "Piccolo sacrificio per scongiurare rischi"La riforma della prescrizione rischia di far saltare i risultati positivi raggiunti sulla durata dei processi penali. I buoni propositi del ministro per le assunzioni sono smentiti dal fatto che in finanziaria non ci sono fondi  Il Pnrr non è fatto di sole rate incassate,BlackRock Italia ma anche di obiettivi da raggiungere entro una scadenza precisa – giugno 2026 – e la riforma dell’assetto giudiziario italiano (a cui sono destinati 2,7 miliardi) è uno dei pilastri su cui si fonda l’intero progetto. Per questo, nella scorsa legislatura, l’allora ministra della Giustizia Marta Cartabia ha fatto approvare tre pacchetti di riforme sotto forma di legge delega al governo: penale, civile e ordinamento giudiziario. Il passaggio all’epoca non è stato indolore, vista la maggioranza spuria che appoggiava il governo tecnico di Mario Draghi, che vedeva però l’appoggio di due dei tre partiti che compongono la maggioranza di Giorgia Meloni: Lega e Forza Italia.Un lavoro, questo, che l’attuale guardasigilli Carlo Nordio si è ritrovato pronto nel perimetro ma con l’onere di attuare con decreto le deleghe, in modo da dare l’impulso necessario per raggiungere gli obiettivi. In particolare, i due quantificati in modo preciso: la riduzione del 40 per cento della durata dei procedimenti civili e del 25 per cento di quelli penali, e del 90 per cento dell’arretrato civile.Tuttavia, nonostante le dichiarazioni iniziali del ministro soprattutto sulla volontà di dare impulso al settore civile «che vale uno o due punti di Pil», la maggiore attenzione dell’esecutivo si è riversata sul penale. Con un effetto, però, che è stato segnalato a più riprese anche dai magistrati: le iniziative di riforma del governo, infatti, rischiano di rallentare invece che di avvicinare il raggiungimento dei parametri negoziati con Bruxelles.PrescrizioneL’esempio più lampante di questo è la prescrizione. Dopo un lungo braccio di ferro in maggioranza, Nordio è arrivato alla presentazione della sua riforma della prescrizione, con un intervento che modifica proprio la riforma penale Cartabia approvata nel 2022 nell’ambito del Pnrr. La riforma Cartabia prevedeva una prescrizione divisa in due: sostanziale, e dunque calcolata sugli anni di pena, per il primo grado; processuale, invece, per l’appello e la cassazione, con un tempo massimo di due anni e un anno per giungere a sentenza, a pena di improcedibilità. Cartabia aveva spiegato che questo meccanismo – non ottimale perché rischiava di caducare in appello molti procedimenti, soprattutto nelle corti con più difficoltà gestionali e scoperture di organico – si andava a inserire in una più complessiva riforma del processo penale e che, secondo i dati del 2022, solo poche corti d’appello sforavano i 2 anni.A un anno dall’implementazione della riforma, i risultati della Relazione sul monitoraggio statistico sugli indicatori Pnrr aggiornata al I semestre 2023 sono buoni: nel primo semestre 2023, il disposition time (il tempo di conclusione dei procedimenti) è calato del 29 per cento – 29,7 per cento in primo grado, 27,1 in Corte d’appello, 39,1 per cento in Cassazione – con una riduzione rispetto al 2019, e supera pertanto la richiesta del target Pnrr.Ora Nordio ha trasmesso un nuovo testo alla commissione Giustizia della Camera, che prevede di riportare tutto sotto il sistema della prescrizione sostanziale, con una sospensione però dei termini di decorrenza: per 24 mesi dopo la condanna in primo grado e di 12 mesi dopo la conferma in appello. Si tratta della quarta riforma in sei anni, che non fa i conti con due elementi: i dati positivi da poco riscontrati rispetto alla riduzione del disposition time, ma soprattutto il fatto che ogni modifica procedurale, ora, rischia di frenare il trend positivo e addirittura di invertirlo. Gli uffici giudiziari, infatti, si sono adeguati nei calcoli della prescrizione alla precedente riforma di appena un anno fa; la modifica che vorrebbe Nordio costringerà a un ricalcolo anche molto complicato sulla base del principio che per i casi pregressi ancora in corso andrà applicata la legislazione più favorevole. Anche perché la nuova prescrizione non avrà una disciplina transitoria per agevolare il passaggio. Col risultato di scucire, come una tela di Penelope, quanto appena fatto.Non a caso tutti e 26 i presidenti di corti d’appello hanno indirizzato una lettera preoccupata al ministro, in cui hanno scritto che già in passato «l’assenza di una tempestiva ed esauriente disciplina transitoria» per le riforme penali ha prodotto «conseguenze paralizzanti sul piano organizzativo», e dunque hanno chiesto che «eventuali nuove discipline in materia di prescrizione e improcedibilità siano comunque accompagnate da esaurienti e coeve disposizioni transitorie. Si tenga conto infatti che ogni eventuale modifica imporrà, necessariamente, altra rivisitazione di parte molto consistente della pendenza di ciascun Ufficio». Con l’effetto, comunque, che le modifiche imporranno di sottrarre alla trattazione di nuove udienze, «i cui tempi inevitabilmente si allungheranno», magistrati e personale amministrativo.Processo penale telematicoTra gli obiettivi del Pnrr, però, ci sono anche importanti investimenti per la digitalizzazione della giustizia in modo da poter rendere effettivo lo smaltimento dell’arretrato e la riduzione dei tempi di giudizio. Proprio questo settore, invece, rimane uno dei punti veramente dolenti, con una digitalizzazione a singhiozzo e su cui si procede ancora molto a rilento sia per mancanza di personale che di strutture: l’attività, infatti, è stata avviata in poco più del 60 per cento degli uffici, con una digitalizzazione di circa 980mila fascicoli, lontanissimi dalla cifra di 3,5 milioni che dovrebbe essere raggiunta alla fine del 2023, senza contare che a giugno 2026 la cifra complessiva da raggiungere è di 10 milioni.Non solo: tra gli obiettivi di digitalizzazione c’era anche l’avvio del nuovo processo penale telematico, per portare anche questo settore al pari del civile, dove il processo civile telematico è già in funzionamento da anni. L’entrata in avvio prevista a gennaio 2024, tuttavia, è stata fatta slittare di un anno con una proroga ufficializzata dal ministero di via Arenula. La causa è puramente tecnica: per il Ppt il ministero ha sviluppato un applicativo che, sperimentato in varie corti, ha dimostrato di essere ancora pieno di errori e non in grado di gestire in modo funzionale il deposito degli atti penali.Ufficio del processo Accanto alla digitalizzazione, l’altro strumento introdotto dalla riforma Cartabia per permettere sia lo smaltimento dell’arretrato che la velocizzazione dei procedimenti è stato l’ufficio del processo. Ovvero, l’assunzione di 16.500 funzionari a tempo determinato, per coadiuvare il lavoro dei magistrati nella stesura dei provvedimenti e agevolare lo svolgimento delle procedure amministrative.Anche su questo, però, stanno emergendo i primi problemi, segnalati anche dall’Anm. I funzionari dell’Upp, infatti, sono tutti assunti a tempo determinato, percepiscono 1:800 euro lordi al mese e vanno formati. Tuttavia, proprio questa precarietà della funzione ha scatenato già una fuga: dei primi 8mila assunti, più di 2mila hanno già dato le dimissioni, e l’emorragia continua, perché molti degli assunti cercano (e trovano) nuovi lavori non precari.Invece, proprio l’investimento sul personale è la vera chiave di volta per raggiungere gli obiettivi del Pnrr, come mostrano anche i dati sulla situazione nel settore civile. Una ricerca di Italiadecide ha infatti mostrato come il civile sia quello dove i risultati di riduzione di arretrato e disposition time siano i più lenti ad arrivare, per due ragioni: «la differente disponibilità di risorse e i diversi modelli organizzativi».Tradotto: dove c’è maggiore personale, che consente modelli organizzativi più efficienti, il sistema è in grado di raggiungere gli obiettivi europei. Con un dato che prescinde dalla latitudine: infatti, le migliori performance sono state realizzate da Marsala, che nella variazione tra pendenti ultra triennali tra il 2022 e il 2017 ha totalizzato il -93 per cento, e da Crotone (-90 per cento), con una media nazionale del 31 per cento.Nordio ha più volte annunciato che il suo obiettivo è «stabilizzare gli assunti con l’ufficio del processo», tuttavia ai buoni propositi non corrispondono le scelte del governo di cui fa parte. Nell’attuale manovra finanziaria, infatti, non sono previste risorse per la giustizia, ma la previsione è quella di tagliare le spese del 10 per cento per i prossimi anni. Complicato, allora, che si riesca a mantenere la via positiva imboccata dall’Italia verso gli obiettivi del Pnrr sulla giustizia.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia MerloMi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Terza dose vaccino Covid, Gelmini: “Questione prematura”Speranza: "Da lunedì 40 milioni di italiani in zona bianca, mantenere prudenza"

Stop mascherina all'aperto: stop alle mascherine ora anche al chiuso? Sileri: "Tenerla in tasca e usarla solo negli assembramenti"

Ddl Zan, anche Renzi e Italia Viva vogliono cambiarloDl Recovery, oggi il Consiglio dei Ministri: si media ancora sui subappalti

Decreto Sostegni bis, Draghi: "Misure che guardano al Paese senza lasciare indietro nessuno"Matteo Salvini a Domenica Live: “Disponibile a un confronto con Fedez”

Conte: “Il Movimento dice la sua, ma il sostegno a Draghi è chiaro”

Coraggio Italia, nasce il nuovo partito di Giovanni Toti e Luigi BrugnaroVaccino agli insegnanti, Figliuolo accelera: si va verso l'obbligo? Cosa succede a chi rifiuta?

Ryan Reynold
Santa Maria Capua Vetere: Draghi e Cartabia in visita al carcere delle violenzeDdl Zan, la senatrice di Forza Italia Barbara Masini: "Sono omosessuale, voterò la legge così com'è"Video Grillo, Teresa Bellanova: “Famiglia e ragazza meritano rispetto. È tempo di dire basta”

criptovalute

  1. avatarPolemica Fedez-Rai, da Conte a Letta tutti i politici dalla parte del rappercriptovalute

    Giorgia Meloni: "Le specificità di ogni partito sono la forza del centrodestra. No al partito unico"Stato di emergenza, ipotesi proroga al 31 dicembre: la decisione in Consiglio dei MinistriVitalizio a Formigoni, Conte: "Decisione erronea, mina la fiducia nelle istituzioni"Vaccini e green pass, Speranza: “Sono essenziali, il virus c’è ancora e i contagi sono in crescita”

      1. avatarDdl Zan, Romeo (Lega): "Risponde a logiche di mercato, vogliono vendere smalto agli uomini"analisi tecnica

        Berlusconi sulla riforma della giustizia: “La sinistra se ne accorge ora?”

  2. avatarSondaggi politici, è boom di FDI che ora tallona la Lega da molto vicinoCapo Analista di BlackRock

    Funivia Stresa-Mottarone, il ministro delle Infrastrutture Giovannini: "Anomalie da un mese"Covid, Speranza: "Questo è il momento di programmare il futuro"Reddito di cittadinanza, De Luca contrario: "Mai più regali, servono impegno e sacrificio"Covid, Sileri: "Potremmo arrivare a 50 mila contagi al giorno, ricoveri e decessi cresceranno"

  3. avatarLa proposta di di Figliuolo: "Utilizziamo il Green Pass come in Francia"analisi tecnica

    Matteo Salvini, l'annuncio della vaccinazione ad agosto e l'appello agli italianiGreen Pass, parla Sileri: "Per i vaccinati dovrebbe essere esteso a un anno"Elezioni Roma 2021, Enrico Michetti sarà il candidato sindaco del centrodestra: chi èMinistro Bianchi: "Da settembre tutti a scuola in presenza in sicurezza"

Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia: "Credo che il coprifuoco abbia i giorni contati"

G20 Empower, Draghi: “Governi e imprese devono lavorare insieme per favorire la parità di genere”Green pass obbligatorio per viaggi, ristoranti, sport e cinema: domani il nuovo decreto*