File not found
investimenti

Meloni: “Con Salvini a volte abbiamo avuto difficoltà a capirci”

Elezioni comunali a Roma, elettori divisi: giovani per Gualtieri-Raggi, gli over 54 votano MichettiSperanza: "Presto per dire se serviranno altri richiami, per vaccino ai bimbi ascoltiamo la scienza"Notizie di Politica italiana - Pag. 274

post image

Notizie di Politica italiana - Pag. 270Il libro è un racconto inedito della vita di un membro della famiglia reale e segna la fine di ogni  riconciliazione. Così il principe diventa suddito del sistema dei media americani e di altre regole più rigide di quelle della corona. Spare,criptovalute che dovrebbe essere il primo di un accordo che prevede altri tre libri per un anticipo da 20 milioni di dollari, è la pietra tombale sul possibile ritorno come working royal ma anche il primo giro di chiave alla nuova prigione di Harry. Buona parte del libro racconta della sua esperienza in guerra in Afghanistan e in Africa. L’ultima parte – quella più succulenta per gli amanti del gossip – è quella che dà il maggior senso di deja vu: Meghan Markle ha già raccontato quasi tutto nel documentario Netflix.   Le biografie ben scritte possono essere poco lusinghiere anche senza mai dire una parola negativa sul loro protagonista. È in caso di Spare, che sulla carta sarebbe un’autobiografia del principe fuggiasco Harry, ma in realtà è quello che certamente sarà il secondo bestseller mondiale del premio Pulitzer americano J. R. Moehringer, considerato il miglior ghostwriter su piazza e già autore di Open del tennista Andre Agassi. Preceduta da un soporifero documentario su Netflix e anticipata da interviste su tutti i maggiori media americani,Spare è prima di tutto l’addio definitivo dei duchi di Sussex alla monarchia britannica. La conferma che lo spare - Il minore come è stato tradotto in italiano – tecnicamente il figlio cadetto del re non intende più essere «la ruota di ricambio», come si definisce nel libro. Cosa voglia essere invece, sembra non saperlo ancora nemmeno lui. L’autobiografia di Harry comincia con il funerale del nonno, il principe Philipp - con la moglie Meghan si è già trasferito in America e dopo la cerimonia ha un ultimo duro scontro con il fratello William e il padre Carlo – e si chiude con la morte della regina Elisabetta. Nel mezzo c’è, per la prima volta nella storia della monarchia, il racconto in prima persona della vita di un membro della famiglia reale e, inevitabilmente, di tutti quelli che gli sono intorno. Harry racconta di come Carlo gli disse della morte della madre Diana, nell’incidente stradale del 1997: lui, dodicenne, si convinse che lei si era invece allontanata volontariamente per sfuggire ai paparazzi e solo dieci anni dopo, chiedendo di vedere il dossier e le fotografie del caso, si convinse che lei era davvero morta. Circa un terzo del libro, inaspettatamente, descrive con minuzia di particolari l’addestramento militare di Harry e i suoi lunghi soggiorni in Africa, dove si sente più a casa che a Windsor. Ci sono il racconto del 25 talebani uccisi nel suo tour in Afghanistan, dettagli sulla guida degli elicotteri Apache e sull’adrenalina da campo di battaglia. Tutto per mettere migliaia di chilometri dalla Gran Bretagna e dai tabloid, che lo avevano soprannominato prinice Thiko, il principe tonto, per la sua poca propensione allo studio e gli scivoloni dell’uniforme nazista indossata ad una festa di Halloween e le foto nudo a Las Vegas. L’ultima parte – quella più succulenta per gli amanti del gossip – è quella che dà il maggior senso di deja vu: Meghan Markle entra nella sua vita come una folata di vento, lui affronta i demoni che si porta sulle spalle fin da bambino e, nell’innamorarsi di lei, si sfila dall’ombra della famiglia per scoprire il vero significato della vita. Molti dei dettagli erano già stati resi noti con il documentario di Netflix, tutto incentrato sul presunto razzismo della casa reale inglese (nel libro non si fa cenno alle domande sulla carnagione del nascituro Archie, che i Sussex dicono di aver subito da non meglio identificati parenti di lui) e sul trattamento denigratorio subito dai media, ma lì la voce principale era quella di Meghan. MondoIl primo discorso di Natale per re Carlo III La verità di Harry L’autobiografia, invece, fa emergere per la prima volta dallo sfondo la voce di Harry, che racconta come una guerra la vita da royal e i suoi intrighi. Ci sono Carlo e Camilla, sposati contro il volere dei due principi e decisi a sollevare loro reputazione della nuova consorte a scapito dello spare, sussurrando alla stampa le sue birichinate. Camilla appare come la matrigna cattiva, anche se Harry scrive il contrario ma anche di essersi augurato la sua felicità perchè «in questo modo sarebbe stata meno pericolosa», e proprio questo difficilmente verrà perdonato dall’attuale re d’Inghilterra. Ci sono Kate e William, che sono sospettati di aver fatto altrettanto per sabotare l’immagine di Harry e Meghan. Soprattutto William, «il mio amato fratello e la mia nemesi», con cui il rapporto è quello di una eterna competizione: per la divisa indossata matrimonio come per le fondazioni per i rinoceronti in Africa. Nel mezzo ci sono battibecchi futili trasformati in tragedie come la lite sui vestiti delle damigelle tra Kate e Meghan, quella tra lui e William perchè il futuro re ha dovuto tagliarsi la barba per indossare la divisa al suo matrimonio mentre Harry ha potuto tenerla. Il tutto sempre annaffiato da cocktail e bottiglie stappate, durante i lunghi mesi di vacanza tra le tenute reali e il Sudafrica, la Francia, il Canada o il Botswana. In sintesi: i tipici scontri di ogni famiglia triste a modo suo, chiusa in una prigione di regole ma comunque molto dorata. Il vero avversario, però, rimangono i tabloid: le parole più sprezzanti sono riservate ai giornalisti e alle falsità pubblicate, all’invasività dei media di gossip inglesi e alla maleducazione dei paparazzi. Nella favola a lieto fine di Harry, sono loro i cattivi e la famiglia reale è loro complice. Tuttavia, anche se non viene mai accennato, quel che il libro fa più emergere è il cortocircuito in cui annaspa Harry. A cui la stampa piace e anche molto, ma solo se è buona e racconta la stessa realtà che vede lui. Il principe accusa i tabloid di scrivere solo notizie false, ma non accetta mai il consiglio del padre di non leggerli. Si ossessiona per ogni critica perchè è convinto che «il popolo» creda a tutto ciò che legge, ma descrive l’accoglienza festosa che lui e Meghan ricevono ovunque e si convince che per questo la sua famiglia voglia sabotarli. Poi, nella sua fuga in cerca di privacy omette volutamente ogni dettaglio sugli accordi economici con Netflix, le interviste televisive e il fatto che l’unica strada per guadagnarsi l’indipendenza economica passi proprio attraverso l’utilizzo della propria immagine. Di fatto, i Sussex stanno ripagando la famiglia reale con la stessa moneta: regalano le loro verità alla stampa, ma invece di farle filtrare con fonti anonime come fanno gli staff di Buckingham palace, si fanno profumatamente pagare per raccontarle. La nuova prigione Spare, che dovrebbe essere il primo di un accordo che prevede altri tre libri per un anticipo da 20 milioni di dollari, è la pietra tombale sul possibile ritorno come working royal ma anche il primo giro di chiave alla nuova prigione di Harry. La monarchia britannica ha le sue regole, che prevedono che la corona vada sempre difesa anche a costo di sacrificare gli spare, il famoso motto “Never complain, never explain” – mai lamentarsi, mai spiegare – e l’infinità di regole di etichetta che hanno privato il bambino Harry dell’abbraccio di una nonna e imposto a Meghan di imparare a fare la riverenza. Regole immutabili, ingiuste quanto la successione alla guida degli stati del Commonwealth per via ereditaria, ma che tengono in vita un’istituzione altrimenti anacronistica anche grazie al volgare cicaleccio dei tabloid. Nell’infrangerle e lasciarsi alle spalle gli arazzi di Buckingham palace, Harry si è però incatenato ad altre regole di un altro impero, molto più grande e con regole più spietate: quello dei mass media americani che la moglie Meghan, da ormai ex attrice, dovrebbe conoscere bene. Essere aristocrazia in America significa far parte dello star system – del cinema, dello sport o della musica poco importa – e avere buona stampa è essenziale per far perdurare la propria popolarità. Che, per Harry e Meghan, significa incassare abbastanza da pagare la villa a Montecito, le guardie del corpo e lo stile di vita necessario a mantenere lo status. In quest’ottica, Spare è una mossa vincente, come lo sono state il documentario di Netflix e l’ormai celeberrima intervista a Oprah. In mancanza di altri talenti oltre alla loro storia, i Sussex non potranno che continuare a sfruttare quella, fino a esaurimento di aneddoti. Harry, così stremato dai paparazzi inglesi, ha accettato le telecamere in casa e un ghostwriter che gli chiede come andò quella volta che gli si congelò il pene durante l’escursione al Polo Nord. Come con l’etichetta reale, però, serve attenzione per non infrangere le nuove regole, andare alle trasmissioni giuste con un armamentario di aneddoti sempre fresco, per non finire nel cono d’ombra e venire cancellati come noiosa stravaganza europea. Con il rischio che proprio la regola aurea del never explain, never complain che ordina il silenzio alla Royal Family anche di fronte ai peggiori attacchi di cui Spare è pieno è il peggior nemico dei Sussex. CommentiCon la morte della regina Elisabetta si chiude il Novecento dell’OccidenteMarzia Maccaferri   © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Zaia: "Probabilmente torneremo in zona gialla, 83% dei pazienti in rianimazione non sono vaccinati"Scorta potenziata per Draghi, la solidarietà di Bassetti: "C'è un clima di odio, io sto con lui"

Ballottaggi, Renzi critica la destra: “Avete perso, atteggiamento schizofrenico su green pass”

La telefonata di Mario Draghi al ministro Speranza: tensione per le decisioni sulla scuolaSindacati, fondamentale cambiare sistema pensioni e SSN; Da discutere anche la legge di Bilancio

Salvini difende la fede cristiana e il Natale ma commette un errore: “Maria, la mamma. Giuseppe, il papà”Ddl Zan, Renzi: "La responsabilità è chiara, hanno voluto lo scontro e queste sono le conseguenze"

Notizie di Politica italiana - Pag. 290

Bolsonaro in Italia, Salvini: "Mi scuso con i brasiliani per le polemiche surreali"Zolgensma, cos'è e cosa c'entra con le dimissioni di Lopalco da assessore alla Sanità in Puglia

Ryan Reynold
"Tagliola" politica, cos'è e come funziona il procedimento applicato al voto sul Ddl Zan in SenatoTrattato del Quirinale: cos'è e perché Italia e Francia si "scambieranno" i ministriPensioni, Misiani (PD): “Dobbiamo occuparci dei giovani, servono correttivi”

ETF

  1. avatarAlessandro Sallusti: "Ecco perché Speranza gode della protezione di Mattarella"VOL

    Carfagna su Draghi: "La priorità è che resti dov'è, altrimenti si rischia la crisi"La proposta di Grillo sulle pensioni: "Serve riscatto gratuito della laurea"Quirinale, l'ipotesi: "Elisabetta Belloni al Governo al posto di Mario Draghi?"Il sondaggio politico di Pagnoncelli: Pd primo partito e Salvini torna a superare la Meloni

    1. Renzi attacca il Partito democratico: "È diventato grillino"

      1. avatarRenzi pronto a votare Berlusconi Presidente della Repubblica? Italia Viva smentiscecriptovalute

        Pensioni, Misiani (PD): “Dobbiamo occuparci dei giovani, servono correttivi”

  2. avatarQuirinale, Mattarella ha incontrato Macron. Venerdì 26 novembre la firma del trattato bilateraleGuglielmo

    Stretta sul green pass e zone rosse per i focolai: le ipotesi del governo per frenare i contagiCovid, Patuanelli sul Super Green Pass: "Necessario. Tornare in lockdown non sarebbe accettabile"Covid, Fontana: "Più vaccini e attenzione, così la Lombardia resterà in zona bianca"Elezioni comunali Roma, Calenda: "Appoggio a Gualtieri dipende dai temi"

  3. avatarRiapertura discoteche, oggi il Consiglio dei Ministri: è scontro nel governoCapo Analista di BlackRock

    Green Pass, gli ex M5S Barillari e Cunial hanno chiesto asilo politico alla SveziaNotizie di Politica italiana - Pag. 272Green Pass, gli ex M5S Barillari e Cunial hanno chiesto asilo politico alla SveziaFrancesca Donato: "Chi ha reazioni avverse al vaccino non riceve cure gratis", ma è una bufala

Lo stupore di Mattarella per l’interpretazione del Ddl sul divieto di rielezione

Sgombero porto di Trieste, Salvini: "Idranti contro lavoratori pacifici, ma al Viminale come ragionaConte: “Sul Quirinale confronto prima col centrosinistra ma il dialogo è a tutto campo”*