File not found
criptovalute

Omicidio Alice Scagni, i genitori sporgono denuncia contro lo Stato

Attraversa i binari ma inciampa e viene travolto da un trenoFirenze, ragazzi in scooter inseguono un capriolo e pubblicano il video: l'Enpa è furiosaVicenza, Ivan Dragicevic scomparso da giorni: non si è presentato al concerto della sua band

post image

Violenza sessuale di gruppo, arriva la sentenza della Cassazione: "Chi incita è partecipe"Non dobbiamo credere all’illusione che il phase-out delle fonti fossili sia una frattura univoca,Campanella di buoni contro cattivi. Arrivare a un compromesso, o al contrario chiudere la Cop e dichiarare fallimento, sarebbe stato molto più facile se fosse stato cosìIl fronte delle pressione per mettere fine all’èra dei combustibili fossili non era mai stato così ampio da quando esistono i negoziati sul clima: il gruppo dei più volenterosi ha trascinato a bordo più di 120 paesi, dagli ottanta che erano inizialmente schierati per il phase-out di carbone, gas e petrolio.Si chiamano High Ambition Coalition, sono guidati da Tina Stege, l’inviata per il clima delle Isole Marshall, uno dei paesi più piccoli e remoti al mondo. È da loro che parte la rivolta contro il collasso climatico, una rete che unisce i paesi europei e le nazioni insulari dal Pacifico e dei Caraibi: sono l’immagine di un mondo che tra le differenze riesce a lavorare nella stessa direzione.Dall’altra parte ci sono i paesi produttori di petrolio, coordinati dall’Opec, che da giorni si muove come una falange per evitare che Dubai sia l’inizio del loro declino. «È a questo che siamo arrivati: sopravvivenza esistenziale contro sopravvivenza economica, tutti pronti a vendere cara la pelle», dice un esperto osservatore di questi negoziati (in queste ore di attesa pochi parlano on the record).A fare da arbitro: un altro paese produttore di petrolio, gli Emirati. Spettatori interessati: i primi tre paesi per emissioni di gas serra, rispettivamente Stati Uniti, Cina e India, dominatori per motivi diversi delle Cop passate, qui molto più dietro le quinte.La frattura finanziariaSembra che Sultan al Jaber abbia scelto di fissare per mercoledì, 13 dicembre, l’assemblea plenaria che dovrebbe dichiarare chiusi i lavori (evitando il dramma notturno che aveva caratterizzato la Cop27 in Egitto). Nell’attesa è comunque utile per darsi degli strumenti per capire cosa sta spaccando il mondo in modo così profondo qui a Cop28.Non dobbiamo credere all’illusione che il phase-out delle fonti fossili sia una frattura univoca, di buoni contro cattivi. Arrivare a un compromesso, o al contrario chiudere la Cop e dichiarare fallimento, sarebbe stato molto più facile se fosse stato così. C’è almeno un altra grande frattura che incrocia la prima ed è finanziaria.Per fare il phase-out, nei tempi richiesti dalla scienza, servono risorse nell’ordine di migliaia di miliardi di dollari che, per il principio delle responsabilità comuni ma differenziate scritto nella convezione Onu sul clima, devono arrivare dai paesi più sviluppati (e quindi più responsabili del disastro climatico).Gli Usa hanno finanziato la propria transizione con l’Inflation Reduction Act, l’Ue ha costruito negli anni il suo Green Deal e i pacchetti correlati di riforme, come quello per il phase-out delle auto a benzina o diesel al 2035: sono misure con una potenza finanziaria gigantesca, che nessun’altra economia può permettersi. È questo il nodo della finanza climatica: è l’abilitatore del processo. Senza soldi, le economie in via di sviluppo semplicemente non possono permettersi il phase out.I paesi in via di sviluppoCome spiega Brandon Wu di Action Aid, «per i paesi in via di sviluppo un’uscita dai combustibili fossili senza adeguati strumenti finanziari sarebbe un disastro tanto quanto la crisi climatica, nella maggior parte del mondo il phase-out non è possibile senza soldi e trasferimento tecnologico».Per fare una sintesi brutale, adatta a queste ore di concitazione, c’è un blocco di paesi che non sono né petrostati, né ricchi né disperati: per sedersi al tavolo chiedono che Usa, Europa e pochi altri non solo finanzino i propri phase-out ma anche quelli di tutti gli altri.Vogliono anche che i paesi industrializzati mettano a disposizione risorse nuove, slegate da quelle su altre forme di cooperazione, chiedono anche un allentamento delle regole del debito e sui severi meccanismi di prestito istituzioni come Fondo monetario internazionale e Banca mondiale. Infine c’è il nodo dei tempi.Lo sintetizza Mohamed Adow, analista di Power Shift Africa: «Gli inquinatori storici devono partire per primi con il phase-out, le nazioni a reddito medio come i paesi del Golfo devono andare dopo di loro, infine toccherebbe ai paesi più poveri e in via di sviluppo. Non è giusto che Canada e Congo decarbonizzino insieme».Licypriya KangujamLa Cop28 è stata tormentata da giochi di potere, dal lobbismo delle grandi industrie oil&gas, da interessi torbidi, è tutto vero e problematico, ma a spezzarla così profondamente è stata soprattutto la difficoltà di incastrare questi tre elementi in un ordine che non scontentasse nessuno e permettesse a tutti di tornare a casa con qualcosa: cosa fare (il phase-out), come farlo (i soldi) e quando farlo (i tempi).Il tutto è stato ovviamente reso più difficile dal contesto, il paese petrolifero che ha ospitato il vertice, ma anche dalla marginalizzazione dell’ambientalismo. Ci racconta qualcosa la parabola dell’indiana Licypriya Kangujam: alla Cop25 di Madrid, nel 2019, aveva otto anni, era stata la più giovane attivista a tenere un discorso ufficiale, era stata accolta dal segretario Onu António Guterres, a cui aveva consegnato una dichiarazione a nome di tutti i bambini del mondo.Cinque anni dopo, Kangujam è diventata un’adolescente molto arrabbiata, ha fatto irruzione sul palco di Cop28 per dire le stesse cose del 2019 ed è stata portata via di peso dalle forze di sicurezza del vertice, per poi essere brevemente detenuta dalla polizia dell’Onu (che qui ha giurisdizione). La sua azione era figlia della paura per la crisi climatica, che in questi anni si è aggravata, dall’eredità di troppi fallimenti accumulati, ma anche dall’ansia di chi vede un risultato mai così a portata di mano.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Proroga al taglio delle accise fino al 5 ottobre, in arrivo il decreto per calmierare i prezzi del carburanteBorgofranco d'Ivrea, auto si scontra con un branco di cinghiali: 25enne vivo per miracolo

India: 6 morti alle cascate Ramdaha, tutta colpa di un selfie

14enne incinta denuncia il ragazzo di 17 anni per stupro: la obbligava ad avere rapporti in stradaBimbo di 10 anni chiama il 112 e salva la madre: "Papà la picchia, cosa posso fare?"

Era stato folgorato nel giardino di casa: Adriano Varner è morto a 74 anniNaro, un uomo si tuffa nel lago e muore: si cerca di recuperare il corpo

Precipita dal balcone mentre aggiusta l’antenna della Tv: morto 13enne

Accoltella un'operatrice sanitaria in pizzeria, arrestato per tentato omicidioTaranto, 28enne morta in ospedale dopo un parto cesareo: la neonata sta bene

Ryan Reynold
Novara, morto il 12enne caduto in montagna durante una gitaIn Italia aumentano i casi di vaiolo delle scimmie: ora sono saliti a 714Valerio sarà sepolto oggi con il vestito da sposo, era morto poco prima delle nozze

MACD

  1. avatarTerremoto in Indonesia: due forti scosse nella notte, la magnitudoCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Coronavirus, bilancio del 11 settembre 2022: 12.317 nuovi casi e 34 morti in piùOmicidio Alessandra Matteuzzi, Giovanni Padovani non risponde al giudice:"È molto provato"Incidente sulla A21 tra tir: due autisti morti carbonizzatiSciame sismico a Regalbuto, scosse di terremoto di magnitudo compresa tra 2,7 e 3,5

    1. Sopravvissuto all’orrore della Marmolada Davide Carnielli si sta risvegliando

      VOL
      1. avatarCoronavirus, bilancio del 10 settembre 2022: 15.565 nuovi casi e 18 morti in piùEconomista Italiano

        West Nile virus, primo caso nel Bellunese: si tratta di un turista veneto

  2. avatarMorto il giornalista sportivo Roberto Renga, ultimo messaggio: "Perdono tutti meno tre"investimenti

    Spari tra la folla al luna park alla festa patronale di Manfredonia: ferito un uomoFirenze, ragazzi in scooter inseguono un capriolo e pubblicano il video: l'Enpa è furiosaMeteo, in arrivo un ciclone dai Balcani: estate in crisiMilano, incidente sulla Tangenziale Ovest: morta una donna di 44 anni

  3. avatarMilitante di estrema destra perde una mano per una bomba MACD

    Calabria, 30enne ucciso a colpi di fucile mentre era alla guida di un trattoreYacht di 40 metri affonda nella notte: occupanti salvati dalla Guardia costieraMuore l'operaio 21enne caduto in un silos mentre lavoravaVicenza, Ivan Dragicevic scomparso da giorni: non si è presentato al concerto della sua band

Omofobia a Livorno, coppia gay allontanata dallo stabilimento balneare

Il post horror su Alessandra: “Conciata così ovvio che il ragazzo era geloso”Novara, morto il 12enne caduto in montagna durante una gita*