File not found
Economista Italiano

Milano, nel 2024 il centro sarà chiuso alle auto: l'annuncio di Sala

Carlotta Benusiglio, stilista trovata impiccata a Milano: assolto ex compagnoAlessia Pifferi, disposta la perizia psichiatrica: "Non è malata ma scellerata"Stefano Cucchi, altri tre carabinieri rischiano il processo: accusati di depistaggio

post image

Andare in campeggio in sicurezza: tutti i consigli utili Paolo VI a Manila dà inizio al suo ultimo pellegrinaggio internazionale,criptovalute il più lungo, che fra il 26 novembre e il 5 dicembre 1970 lo avrebbe visto recarsi nelle Filippine, nelle Isole Samoa, in Australia, Indonesia e Hong Kong - foto R. Siciliani COMMENTA E CONDIVIDI Un viaggio alle frontiere e al cuore della missione, opera «sempre necessaria e urgente». Per rinnovare e rilanciare l’annuncio di Gesù Cristo nel quale ogni persona, popolo, cultura, «realizza la sua pienezza». È lo storico pellegrinaggio di Paolo VI in Asia Orientale e Oceania. L’ultimo – e il più lungo – dei suoi viaggi internazionali, che fra il 26 novembre e il 5 dicembre 1970 lo portò nelle Filippine (dove subì un attentato senza gravi conseguenze), nelle Isole Samoa, in Australia, in Indonesia e a Hong Kong, con scali a Teheran e Dacca nell’andata e nello Sri Lanka al ritorno.Un viaggio che ha ancora molto da dire alla Chiesa e al mondo d’oggi. E che rievochiamo con don Angelo Maffeis, teologo, presidente dell’Istituto Paolo VI di Concesio (Brescia), nel giorno in cui si fa memoria del dies natalis del santo pontefice bresciano (morto il 6 agosto 1978, solennità della Trasfigurazione, a Castel Gandolfo) e a meno di un mese dal viaggio che dal 2 al 13 settembre prossimi vedrà papa Francesco toccare l’Indonesia (il Paese più popoloso al mondo a maggioranza islamica), Papua Nuova Guinea, Timor-Leste e Singapore.Paolo VI fu il primo Papa a viaggiare per il mondo. «E le mete dei suoi nove viaggi internazionali – scelte tracciando una compiuta geografia simbolica e spirituale – si possono disporre intorno a due assi – riflette don Maffeis –. Il primo è quello che da Gerusalemme raggiunge New York, la sede delle Nazioni Unite. Andando a Gerusalemme, alla Chiesa riunita in Concilio il Papa dice: torniamo all’origine del messaggio di Gesù e riscopriamo la missione che Gesù ha affidato alla Chiesa. E andando all’Onu, dice: io, pellegrino che viene da lontano, sono portatore di un messaggio, quello del Vangelo, che ha attraversato i secoli ed è rivolto a tutta l’umanità».L’altro asse, riprende don Maffeis, «si dispiega nella scelta delle mete che portano papa Montini a toccare tutti i continenti: è la scoperta della Chiesa nella sua pluriformità, è l’incontro con la Chiesa nei concreti contesti culturali e sociali in cui vive. In America Latina c’è la sfida della povertà, di un cambiamento sociale al quale la Chiesa è chiamata a collaborare per aiutare le popolazioni a vincere la miseria e l’ingiustizia. In Africa c’è il tema della cultura, di un cristianesimo che sappia farsi davvero africano, e degli africani chiamati a essere missionari di loro stessi. Il viaggio in Asia rilancia la sfida della dimensione universale della missione, dell’inculturazione della fede, del confronto con mondi caratterizzati da tradizioni, esperienze religiose e convinzioni morali che non sembrano aprirsi facilmente al cristianesimo, interrogando in profondità la missione della Chiesa, le sue radici, il suo stile».Il pellegrinaggio in Asia del 1970, che toccò realtà profondamente diverse fra loro, dischiude una molteplicità di temi e nodi: dal dialogo con l’islam, il buddismo e l’induismo, al confronto con società avviate verso la secolarizzazione (come quella australiana) al rapporto con la Cina. «Ma al centro di quel viaggio, al cuore della sua attualità, c’è il tema della missione», scandisce don Maffeis, che cita e rilancia le parole di Paolo VI a Manila. Quelle dette nella Messa al Quezon Circle domenica 29 novembre davanti a più d’un milione di fedeli: «Gesù Cristo! Ricordate: questo è il nostro perenne annuncio, è la voce che noi facciamo risuonare per tutta la terra e per tutta la fila dei secoli». E quelle dell’allocuzione ai vescovi dell’Asia, il giorno precedente: «l’uomo dell’Asia può essere cattolico e rimanere pienamente asiatico... Nessuno meglio di un asiatico può parlare a un asiatico. Nessuno meglio di lui dovrebbe saper attingere dai tesori delle vostre culture tanto ricche gli elementi per edificare in Asia una Chiesa una e cattolica, fondata sugli Apostoli e pur tuttavia diversa nelle sue forme di vita». E fu un appello a farsi tutti carico dell’«opera missionaria», «sempre necessaria e urgente», quello lanciato il 30 novembre da Samoa – periferia geografica della missione, com’era periferia sociale ed esistenziale la baraccopoli di Tondo, visitata il 29 novembre a Manila, la capitale delle Filippine, uno dei pochissimi Paesi asiatici a maggioranza cristiana.Altro gesto emblematico? L’ordinazione di Louis Vangeke, primo vescovo nativo della Papua Nuova Guinea, avvenuta il 3 dicembre a Sydney. Altre parole eloquenti? Quelle pronunciate davanti a centomila fedeli a Giacarta, nel cuore di quell’Indonesia che è Paese a maggioranza musulmana ma anche dall’antico e accentuato pluralismo etnico e religioso: «Noi crediamo con tutta la forza del Nostro spirito che esiste nell’umanità un bisogno supremo, primario, insostituibile, che non può essere soddisfatto se non in Gesù Cristo».Manila: l'abbraccio della folla a Paolo VI nella capitale delle Filippine, prima tappa del pellegrinaggio in Asia Orientale e Oceania - foto R. Siciliani«Per papa Francesco l’Evangelii nuntiandi è il documento più importante di Paolo VI – ricorda don Maffeis –. Ecco: torna il tema dell’evangelizzazione, dell’annuncio, della missione. Un magistero che non si esprime solo nei documenti, ma anche nei gesti, nell’incontro con le persone. Come accade con i viaggi, grazie ai quali Paolo VI innova per sempre l’esercizio del ministero petrino. Il Papa non si limita più a convocare la Chiesa a Roma, ma si fa incontro alla Chiesa e all’umanità là dove essa vive. Si fa missionario. Tocca le periferie geografiche ed esistenziali. Lo muove la fedeltà al compito di essere testimone della verità cristiana, anche a costo di entrare in conflitto con le attese e gli orientamenti dell’opinione pubblica. Ma, insieme, in Montini c’è sempre il desiderio dell’incontro con le persone, i popoli, le culture, il loro modo di cercare la verità su Dio e sul mondo – conclude il presidente dell’Istituto Paolo VI –. È l’orizzonte del dialogo a cerchi concentrici – con l’umanità, con le altre religioni, con le altre Chiese, dentro la stessa Chiesa cattolica – di cui Paolo VI scrive nella sua prima enciclica, l’Ecclesiam Suam, pubblicata sessant’anni fa il 6 agosto 1964. Ecco: possiamo rileggere i viaggi di papa Montini come traduzione concreta di quell’enciclica inaugurale».

San Nicomede, ha un malore in bici: trovato morto in un parcheggioTorino, 19enne subisce molestie sessuali durante lo stage: a processo il datore di lavoro

Allerta meteo, forti perturbazioni in arrivo sull'Italia: le regioni a rischio

Bimba di 3 mesi in gravi condizioni: arrestati i genitoriDue incidenti stradali a Milano coinvolgono bambini e pedoni

Autopalio, auto contro tir sulla Siena-Firenze: un morto e cinque feritiIncidente in bici contro bus: muore 18enne

Torino, ragazza denuncia violenza sessuale di gruppo

Bari, sei misure cautelari per traffico di farmaci in un ospedaleBrindisi, sorride mentre cuce un cadavere: polemica per la foto postata da un tecnico sanitario

Ryan Reynold
Naldo, l'ex calciatore del Bologna ha perso il figlio di appena 4 anniIn Italia sempre meno bambini: natalità in calo anche nel 2023Brescia, ragazzina investita sulle strisce davanti a scuola: è grave

Guglielmo

  1. avatarPavia, uomo ferito a martellate: arrestato 64enne per tentato omicidioProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Corsica, notte di esplosioni: Fronte di Liberazione (FLNC) rivendicaCaso Giambruno, Antonio Ricci: "I fuorionda coerenti con le dirette. Meloni non ha speso una parola per le ragazze coinvolte"Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 232Roma, Silvana Aru trovata morta a Prato Fiorito: fermato l'amico dei figli

    1. Torino, 19enne subisce molestie sessuali durante lo stage: a processo il datore di lavoro

      1. avatarSan Nicomede, ha un malore in bici: trovato morto in un parcheggioProfessore Campanella

        Previsioni meteo di Giuliacci: cambio stagione ancora rimandato

  2. avatarRoma, 29enne chiede informazioni a due ragazzi, poi ne accoltella uno alla gola: è graveCapo Analista di BlackRock

    Crisi Migratoria: italiani scettici su governo e UENapoli, bandiera palestinese sulle vele di Scampia: "Gaza non è sola"Cosenza, colpi di pistola in centro: 22enne ferita al voltoNapoli, donna bruciata viva dal vicino: ambulanza multata per eccesso di velocità

  3. avatarSciopero lunedì 9 ottobre 2023 a Napoli, Milano, Torino, Roma, Firenze e Bologna: orari e fasce di garanziaGuglielmo

    Torna il bonus trasporti: ecco quando aprirà la piattaformaIncendio a Bagnara Calabra, cimitero in fiammeCatturato il latitante Luca Mazzaferro: era in Val di Susa con documenti falsiOperaio investito in autostrada: incidente sul lavoro fatale per un 76enne

Alessandro Cantafio morto a 33 anni

Auto elettrica, l'ultimo studio: "Il 70% degli italiani vorrebbe comprarla"Uomo trovato morto in hotel a Conegliano: si sospetta overdose di droga*