Incendio a Roma in un palazzo in ristrutturazione, il bilancioRoma, polizia accompagna all'altare sposa bloccata nel trafficoCasteggio, duplice incidente fra auto e camion: un 60enne è in gravi condizioni
Allerta meteo arancione e gialla lunedì 5 giugno 2023Salvini e il forzista Russo accusano il Garante Privacy di minacciare l’economia italiana avendo causato il “blocco” di ChatGpt in Italia I principali giuristi danno però ragione al Garante,Economista Italiano evidenziando che OpenAi (ChatGpt) viola la privacy più elementare in vigore in Europa. Soprattutto, i tecnologi fanno notare che ChatGpt è solo un programma e la stessa tecnologia è fruibile in altri modi. Quale freno all’innovazione, allora? Il problema politico è un altro: questo Governo non si sta occupando di intelligenza artificiale, non prosegue il lavoro di Draghi. Anna Ascani (PD) ora cerca di rilanciarlo Il blocco dell’intelligenza artificiale ChatGpt per gli utenti italiani sta diventando un caso politico. Il leader della Lega Matteo Salvini ha attaccato su Twitter il Garante privacy, accusandolo di minare l’innovazione e (persino) l’economia del paese. Gli fa eco il deputato di Forza Italia Emilio Russo, che denuncia un «grave danno per migliaia di aziende». Non è chiaro da dove si traggano queste stime economiche e non è la sola nota confusa intorno a questa vicenda. Domani ha consultato numerosi esperti giuristi e tecnologi; ne sono emersi due piani di lettura. Su quello giuridico, solo una minoranza di addetti ai lavori ha dubbi sull’azione del Garante, che peraltro in questi giorni comincia a essere avvallata anche dai suoi omologhi in Francia, Germania e Irlanda. Poi c’è il piano fattuale, sul quale non sembra proprio possibile trovare una correlazione tra la (temporanea) chiusura di ChatGpt e un freno all’innovazione in Italia. Con buona pace degli strali salviniani. Cosa è successo I fatti: venerdì il Garante Privacy ha mosso vari rilievi alla società americana OpenAi (forte di 11 miliardi di investimenti da Microsoft) riguardo al programma ChatGpt, alimentato dall’intelligenza artificiale (IA), in grado di rispondere (quasi) sempre correttamente sull’intero scibile umano. Ha fatto notare il non rispetto delle regole europee sulla privacy, chiedendo entro venti giorni chiarimenti, pena il rischio di sanzioni fino al 4 per cento del fatturato o 20 milioni di euro. OpenAi di tutta risposta, venerdì sera stesso, ha inibito l’accesso agli italiani a ChatGpt. «L’autorità ha preso una decisione innovativa, dove l’Italia anticipa un’era di regole sull’intelligenza artificiale in Europa», ha detto Franco Pizzetti, ex Garante privacy, autore di diversi libri sul tema, professore emerito di diritto costituzionale a Torino. E in effetti martedì l’ufficio del Commissario federale per la protezione dei dati e la libertà di informazione martedì ha comunicato che potrebbe prendere una decisione simile; i Garanti di Irlanda e Francia hanno contattato quello italiano per avere informazioni e valutare, da parte loro, il caso. Sono d’accordo con Pizzetti molti avvocati specializzati come Anna Cataleta, Massimo Borgobello, Rocco Panetta, Elio Franco (tra quelli consultati da Domani); alcune voci critiche mettono in dubbio la violazione della privacy da parte di Open AI (Massimiliano Nicotra, Andrea Monti; quest’ultimo lo scrive sul proprio blog) o i poteri del Garante in merito (Fulvio Sarzana, sul Fatto Quotidiano). I rilievi Su un piano giuridico, basti sapere che il Garante ha mosso due rilievi soprattutto. Il primo, è l’assenza di una informativa, da Open AI, sul trattamento dei dati personali, il che non ci consente i capire come sono raccolti e trattati i dati personali degli interessati. Il secondo è, invece, che OpenAI tratta anche dati di bambini (minori al di sotto dei tredici anni). OpenAI ignora così la base dei diritti in vigore in Europa. Fa quello che fa, anche con i bambini, senza dirci nulla sulla presenza di tutele poste a evitare abusi; non ci consente di opporci al trattamento, di dirgli ad esempio che i nostri dati non dovrebbero essere usati per allenare l'algoritmo. È un salto nel buio spinto dalla fede nell'innovazione; cosa che magari non genera polemiche negli Stati Uniti, ma in Europa le cose funzionano diversamente. Da notare però che da basi di principio analoghe, ma di copyright invece che di privacy, negli Usa sta sorgendo un movimento di artisti e editori contro ChatGpt appunto perché questo usa dati senza chiedere permesso alcuno, con il rischio di violare diritti. Una certa convergenza di voci critiche, tra i giuristi, c’è solo sulle modalità dell’azione del Garante; gli si rimprovera che avrebbe potuto consultarsi prima con altre autorità e spiegare meglio i problemi privacy, nel provvedimento. Questioni di opportunità “politica”, più che di sostanza, insomma; il Garante ha invocato però la necessità di un intervento d’urgenza (previsto dalle norme), tanto che il provvedimento (aspetto ignorato da molti) è provvisorio. Deve essere ancora ratificato dal consiglio del Garante. La tecnologia Silas Stein/picture-alliance/dpa/AP Images Anche diversi tecnologi che si sono espressi sul tema, come Stefano Quintarelli, Massimo Canducci, Juan Carlos De Martin e Marco Camisani Calzolari, hanno dato ragione al Garante. Non si può parlare di freno all’innovazione nemmeno in teoria, perché ChatGpt è soltanto un programma. La sua tecnologia, questa sì innovativa, resta utilizzabile da tutti; compresi i vari startup e imprenditori tech, in cerca di visibilità (forse di “destra”), che ora si dicono danneggiati nel business. Ci sono numerosi altri programmi, anche gratuiti, che consentono di accedere alla stessa tecnologia e fanno le veci di ChatGpt (persino è nato un emulo italiano, PizzaGpt). La tecnologia è ancora disponibile per qualunque altro programma che gli stessi imprenditori tech potrebbero sviluppare (pagando OpenAi per la licenza). Come l’app Duolinguo, che ne ha fatto un insegnante di lingua interattivo. Il vero problema politico è un altro: questo governo non ha dato ancora seguito al piano per l’intelligenza artificiale (nato sotto Draghi). Tema che il Pd ora sta cercando di rilanciare: Anna Ascani (vicepresidente della Camera) questa settimana ha avviato un ciclo di audizioni di esperti e operatori. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAlessandro Longo
Ragazza violentata in un parco di MilanoGiulia Tramontano, la testimonianza dell'amante di Alessandro Impagnatiello: "Ho visto i guanti in lattice"
Trieste, salgono sul bus ma il cane non ha la museruola: autista accoltellato
Rimini, cade dall'impalcatura al quinto piano di una palazzina: morto operaio 65enne, disposta l'autopsiaUomo trovato morto in casa a Romano
Il comune che ha proibito la farina di grillo a mensaCosa ha cercato online Alessandro Impagnatiello prima di uccidere Giulia Tramontano
Macerata, incendio in un appartamento: evacuate 5 persone dalla palazzinaSandro Di Carlo: chi è il presunto assassino di Cassino
Poliziotto si suicida a Cinisello Balsamo con la pistola d’ordinanzaRoma, incendio in ascensore: evacuato il condominio di via ImeraEmilia Romagna, rimane l'allerta rossa: si temono piene e franeLa famiglia Tramontano sulla fiaccolata per Giulia e Thiago a Sant’Antimo
Malore improvviso al bar: 46enne si accascia e muore
Tir invade un cantiere nella notte: 1 morto e 8 feriti
Monopoli, lite tra padre e figlia finisce in tragediaTrapani, trovano neonato abbandonato in un sacchetto: arrestati i genitoriGratta e Vinci: a Torino la vincita più grande dell'annoRoberto Calderoli condannato a 7 mesi: aveva offeso Cecile Kyenge chiamandola "orango"
Alessandro Impagnatiello: "Iniziamo dai", i dettagli dell'interrogatorioUcciso in casa dalla compagna, parlano i familiari di Fausto Baldoni: "Aveva paura della sua compagna e aveva tolto tutti i coltelli da casa"Maltempo in Emilia-Romagna, tornado a Lagosanto e funnel cloud a Francolino41 Bis, cosa è cambiato nei colloqui