File not found
trading a breve termine

Foggia, lancia droga e telefono all'interno del carcere: arrestato

Liliana Resinovich: un errore nell'autopsia cambia le carte in tavolaParma, ergastolano in semilibertà aggredisce la compagna con l'acidoTornati a casa i fidanzatini scomparsi a Genova

post image

Tragedia in Valtellina: una donna di 41 anni precipita da una zipline e muore sul colpoL'intervista«È lo sguardo del regista a cambiare l'attore»Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Irène Jacob,trading a breve termine l’attrice che ieri sera ha ricevuto il Leopard Club Award in piazza Grande© KEYSTONE/Jean-Christophe Bott Antonio Mariotti10.08.2024 06:00Anche lei è di nazionalità svizzera ma vive in Francia e anche lei presiede una manifestazione cinematografica (il Festival Lumière di Lione). Finiscono qui i parallelismi tra Maja Hoffman e Irène Jacob, l’attrice che ieri sera ha ricevuto il Leopard Club Award in piazza Grande. A Locarno era già stata 30 anni fa per il Film Rouge di Kieslowski (che presenterà oggi alle 17 al Gran Rex) e poi come membro della giuria. Stavolta ha deciso di prendersela comoda, venendo in auto da Parigi con il figlio minore (anche lui attore) e approfittandone per fare tappa in diverse regioni del nostro Paese.Signora Jacob, torniamo agli inizi della sua carriera, ai due film che girò con Krzysztof Kieslowski (oltre al Film Rouge, La doppia vita di Veronica del 1991): il regista polacco teneva molto alla presenza degli attori, ma si percepiva anche una dimensione metafisica nel suo lavoro?«Molti astrofisici oggi affermano che il tempo non esiste e in un certo senso è proprio così. Ed è quello che dobbiamo fare noi con il nostro lavoro di attori. Dobbiamo essere presenti con le persone con cui stiamo lavorando in quel momento, cercando l’unicità di quell’attimo ed è questa ricerca che permette alle nostre performance di poter diventare in un certo senso eterne. Oggi i film di Kieslowski si possono vedere in maniera diversa, anche perché il suo modo di concepire le storie era pieno di mistero, non nel senso di suspense, ma del mistero di ogni piccolo istante».Kieslowski del resto era molto parco di indicazioni nei confronti dei suoi attori: anche questo faceva parte del suo mistero?«In un certo senso sì, perché nel cinema di allora dell’Europa orientale la censura non ti permetteva di dire tutto ciò che avresti voluto. Quindi spesso gli attori pronunciavano metà della frase e gli spettatori dovevano completarla mentalmente. È un metodo di lavoro che Krzysztof ha poi utilizzato anche nei film che ha prodotto in Francia, dove la censura non esisteva. Ha continuato a lavorare così perché ci teneva molto alla partecipazione attiva da parte del pubblico. Credo che sia una caratteristica di tutti i grandi registi quella di permettere al pubblico di “tappare i buchi” con l’immaginazione di ciascuno. Significa aver fiducia negli spettatori, renderli partecipi del proprio film».È un concetto che si può applicare anche ai film di Amos Gitaï, il regista israeliano con il quale ha appena girato due film: Shikun (visto alla Berlinale) e Why War che si vedrà a Venezia?«È incredibile vedere come certi cineasti seguano la stessa idea per 50 anni e continuino a fare ricerche in quella direzione. Gitaï è uno di questi, perché non fa altro che porre delle domande sullo stesso conflitto cercando di far sempre lavorare insieme palestinesi e israeliani. È una situazione delicata, un tema scottante che segue da oltre mezzo secolo e quindi i suoi film sono molto contemporanei ma anche ancorati a tutto ciò che è successo prima nell’ambito di questo conflitto. Why War non è una fiction ma nemmeno un documentario, è piuttosto una riflessione nella quale Mathieu Amalric interpreta Freud e Micha Lescot è Einstein e i due si scambiano delle lettere, mentre io uso il linguaggio di Virginia Woolf e di Susan Sontag per porre delle domande rispetto a tutte le immagini di guerra con cui ci troviamo confrontati. Mi fido di Amos Gitaï perché è così tanto tempo che è implicato in questo tema e quindi non pone domande opportunistiche. E non sono nemmeno domande a cui si può rispondere, ma che bisogna continuare a porsi».Torniamo a Locarno: che effetto le fa ricevere questo premio nel Paese dove è cresciuta?«È un soggetto che mi tocca molto da vicino, perché ogni volta che mi propongono un premio mi chiedo se non stiano sbagliando persona o se non ci sia qualcuno che se lo meriti più di me. Soprattutto nel caso di un premio come questo che è legato alla mia carriera. È vero che ormai da più di 35 anni convivo con il cinema e lo sento come una sorta di matrimonio. È un marito che può essere molto possessivo in certi momenti perché ha bisogno di spazio e di tempo, senza contare che mio marito fa l’attore così come i miei due figli e quindi per casa girano molti personaggi. Un premio alla carriera mi fa però pensare che non sono più quella di 35 anni fa: la vita e il lavoro ti cambiano, non si può rimanere sempre gli stessi. In Film Rouge c’è una scena in cui Jean-Louis Trintignant mi dice: “Ti ho sognata e avevi 50 anni”. Non ho più visto Jean-Louis per molto tempo dopo quel film, ma 8 anni fa sono andata a trovarlo nella sua casa nel Midi e abbiamo riso molto perché quella frase era diventata reale mentre quando abbiamo girato il film non ci pensavo nemmeno. In fondo cresciamo come alberi, i nostri rami cambiano forma per non perdere di vista il sole e sfuggire all’ombra e questo ci porta ad accettare delle trasformazioni. Essere qui a Locarno mi fa pensare a queste cose, al mio rapporto con il mio lavoro in generale e con il cinema in particolare».Ma il cinema è un’arte che si fa insieme ad altre persone...«Certo, è l’aspetto fondamentale di questo lavoro: devi avere qualcuno che ti guardi per esistere. Se non c’è lo sguardo non c’è nulla. E naturalmente ogni regista ha il suo sguardo e il tipo di sguardo che pone su di te cambia completamente il tuo modo di recitare. Secondo gli astrofisici, persino una particella spersa nel cosmo reagisce in modo differente se la guardi o meno. E ogni regista sa che guardare qualcuno modifica la situazione. Secondo me è questo l’aspetto più intrigante del nostro lavoro».Come sceglie i progetti a cui partecipare?«Ci sono molti fattori che entrano in gioco, anche legati alla famiglia, alla vita personale, ma alla base ci sono sempre le persone con cui vivere queste avventure in comune. In questo periodo della mia vita mi piace sperimentare cose nuove e per questo mi identifico perfettamente con il leopardo di Locarno che ruggisce a tutta forza. Mi piace l’idea di qualcosa di selvaggio e di libero che accetta tutte le sfide insieme agli altri».In questo articolo: Locarno77

Maglie ricorda Aldo Moro con la foto sbagliata sui manifesti: le scuse del sindacoRitrovata a Castel Volturno l'insegnante scomparsa: ora si indaga per sequestro di persona

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 58

L'elenco dei supermercati aperti il 25 aprileMonza, ha un malore ma i passanti lo ignorano: salvato dalla Polizia

Incidente sul lavoro a Palermo, sette operai intossicati: almeno 5 le vittimeFemminicidio Aosta, sospettato in ospedale per un malore

Massimo Bossetti condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio: la vita in carcere

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 59Venezia, malore ai piedi del ponte di Calatrava: inutili i tentativi di rianimazione

Ryan Reynold
Napoli, lavavetri aggredisce agenti di polizia: arrestatoEvade dai domiciliari a Brescia e si costituisce a Rimini: "Mi serve aria buona"Emergenza freddo: si riaccendono i riscaldamenti in Italia

criptovalute

  1. avatarRoma, soccorritore del 118 muore d'infarto mentre fa massaggio cardiacoCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Elena Casetto morta nell'incendio in ospedale, la giudice: "Omissioni della struttura"Terribile incidente in provincia di Como: investita mentre attraversa la stradaGelati Magnum ritirati, contengono schegge di metalloOmicidio Ciatti: confermata la condanna per Rassoul Bissoultanov a 23 anni

      1. avatarComo, due ragazzi trovati a bordo dell'autostrada: rischiavano di morire di freddoBlackRock

        Afragola, rissa al battesimo e sparatoria tra due famiglie: cinque feriti

        ETF
  2. avatarCarlotta Benusiglio, stilista trovata impiccata a Milano: assolto in via definitiva l'ex fidanzatoEconomista Italiano

    Morte Giovanna Pedretti, per la Procura non c'è stata istigazione al suicidioIncidente mortale a Canosa di Puglia: una vittimaBusnago, incidente al centro commerciale: bimbo investito nel parcheggioTragedia in provincia di Caserta, 18enne muore mentre è in bicicletta

  3. avatarSaman, i giudici: "Non fu uccisa per il no alle nozze combinate"trading a breve termine

    Catania, programmata una messa in ricordo di Mussolini: chiesa chiusa dal vescovoVilla Castelli, scontro tra furgone e auto: morta una 56enneIncidente a Giarratana: bambina investitaBimbo in pericolo di vita trasportato grazie all'Aeronautica Militare

Torino, ragazza violentata nell'androne di un edificio

Papa Francesco incontra nonni e nipoti in Vaticano, sono presenti anche Lino Banfi e Al BanoTorino, stalker si travestiva da clown per spaventare donna*