Coronavirus, Conte su Fase 2: "Non sarà un liberi tutti"

Coronavirus, parla Bonaccini: "Decidere ora come ripartire"Fase 2 Lombardia, medici in rivolta contro FontanaCoronavirus, Zaia: "Nuova chiusura in caso di crescita ricoveri"

Di Maio su Silvia Romano: "Ho chiesto scusa al padre"Lo stivale è diviso a metà. Il nord è sferzato da temporali all’origine di allagamenti ed altri problemi idrogeologici. Nel centro sud le precipitazioni,VOL pressoché assenti, stanno facendo preoccupare gli esperti e gli addetti del comparto agricolo.La siccità nel centro sudSe è vero, come riportato dall’osservatorio dell’Anbi, che tra il 21 ed il 22 luglio l’Italia è stata interessata Ai 54 eventi metereologici estremi che hanno interessato il nord della penisola tra il 21 ed il 22 luglio, fanno da contraltare le immagini di bacini idrici semi prosciugati. Accade ad esempio nell’invaso di Occhit, tra la Puglia e le Marche che “in soli 8 giorni ha visto ridursi i propri volumi di oltre 15 milioni di metri cubi, ha reso noto l’osservatorio dell’Anbi (l’Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue sulle risorse idriche). In quel caso la conseguenza è che “d’ora in poi l’acqua dell’invaso servirà quasi esclusivamente per l’uso potabile”.Ma è anche il caso dell’acqua dell’invaso di Chiauci in Abruzzo che, ha stimato l’Autorità nazionale bacini idrici, “si esaurirà  entro metà Agosto”. L’elenco è lungo e nessuna regione del centrosud, isole incluse, si sottrae ad uno scenario destinati a creare problemi all’agricoltura.La situazione nel LazioE nel Lazio? Già a giugno Roma e la sua provincia avevano fatto registrare “il valore medio di precipitazione cumulata mensile” che era stato “il più basso dall’aprile del 1990 ad oggi”. D'altra parte il sindaco di Roma già dalla fine di maggio ha dato indicazione, con un'apposita ordinanza valida fino al 30 settembre, di non sprecare l'acqua potabile.La situazione non è migliorata ed a farne le spese, evidentemente, sono i laghi che puntano sulle piogge per poter compensare le perdite dovute alle varie captazioni. Il caso più eclatante è dato dal lago su cui affaccia il comune di Castel Gandolfo dove,all'inizio dell'estate, la situazione appariva scoraggiante anche per il modesto apporto idrico ricevuto dalla stagione invernale.Laghi e fiumi nella regioneLì dallo scorso settembre è stato installato anche un teleidrometro: un rilevatore che, in maniera puntuale, indica il livello del lago Albano. “L’altezza idrometrica si è ulteriormente ridotta, perdendo 20 centimetri in 3 mesi, nonostante i 78 millimetri di pioggia, caduti ad inizio Luglio sul bacino tra i comuni di Rocca di Papa e Castel Gandolfo”. Dossier - Pozzi abusivi e leggi ignorate. Così il lago del Papa rischia di scomparirePer restare nella zona dei Castelli Romani, vale al pena ricordare la perdita subita dal lago di Nemi -56 centimetri in un anno. Cala anche il bacino di Bracciano, già in sofferenza per le captazioni del 2017, che scende di oltre 19 centimetri rispetto allo scorso anno. Non soffrono soltanto i laghi. La portata del fiume Tevere è scesa a mc/s 76,41 ,quando la media del periodo dovrebbe attestarsi a circa 130 metri cubi al secondo; cala anche l’Aniene. Unici dati in controtendenza sono quelli dei fiumi Fiora e Velino, le relative portate d’acqua sono aumentate ma è una magra consolazione. 

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