File not found
analisi tecnica

Alessandra Todde vince le elezioni in Sardegna, ma Fratelli d'Italia non ci sta: la richiesta del riconteggio delle schede

Spazio, le opportunità per le aziende italiane dopo la missione Ax-3 Voluntas - Tiscali NotizieFesta della donna, la promessa di Giorgia MeloniFonti di governo,ok alle Province ma in una riforma organica - Tiscali Notizie

post image

In contraddittorio #58: inizia l’anno del referendum?Qual è la strategia della disinformazione russa?Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock Le ambasciate condividono post di testate ambigue e mischiano factchecking con propaganda, mentre le piattaforme sembrano restare indietro sul controllo dei contenuti Mentre i soldati combattono intorno alle città ucraine e gli aerei volano sopra Kiev, la Russia combatte un’altra guerra attraverso un impiego alternativo della potenza comunicativa delle ambasciate che rappresentano Mosca all’estero: quella della disinformazione.  I post Le rappresentanze sfruttano le piattaforme social, dove intervengono quasi quotidianamente per far circolare la verità alternativa di Mosca. Nei post si parla di «informazioni antirusse nei media», «presunta distruzione dell’ospedale a Mariupol», e «crimini di guerra» che sarebbero stati commessi dal governo ucraino in Donbass negli ultimi otto anni.  Basta dare una scorsa veloce alla pagina Facebook dell’ambasciata della Federazione russa a Roma per trovare interventi che rimandano a pagine come War on fakes, una testata che pubblica in parecchie lingue diverse e promette il “factchecking” delle affermazioni false diffuse dalla propaganda ucraina. Ma come ha dimostrato Deutsche Welle, nel debunking vengono mischiate anche informazioni di propaganda russa.  CommentiLa Russia dà la colpa agli ucraini per l’ospedale bombardatoDavide Maria De Luca La propaganda è ancora ovvia in alcuni video nativi di Facebook caricati dalle ambasciate o articoli di RT, la televisione pubblica russa, e Sputnik, un’altra testata controllata dal governo. La linea comunicativa seguita è quella di raccontare la “verità” sulle manovre del governo di Kiev, accusato di trucidare bambini nel Donbass, mentre la Russia sarebbe impegnata “soltanto” a «liberare» e «riunificare» gli ucraini. Frequenti sono anche i riferimenti alle formazioni di estrema destra ucraine come il battaglione Azov e Pravvy Sektor, realtà che giustificherebbero la volontà di Vladimir Putin di «denazificare» l’Ucraina.  Per il resto, nei post si trovano ampie riprese dei comunicati di Maria Zakharova, la portavoce del ministro degli Esteri russi, i riferimenti su Telegram per continuare a seguire le attività dell’ambasciata e il numero di una hotline di emergenza per episodi di discriminazione e aggressione riconducibili «all’aggravata situazione internazionale e della campagna di informazione antirussa nei media».  Non mancano anche citazioni di interventi di personaggi pubblici e media italiani ostili alla Nato o simpatizzanti nei confronti di Mosca, come l’intervento di una rifugiata del Donbass su Prima la riviera, un vecchio discorso di Giulietto Chiesa «che già nel 2015 in un convegno rivelò i veri obbiettivi del golpe nazista a #Kiev progettato dagli #USA e dall’#UE che usavano l’#Ucraina come “un bastone contro la #Russia”». Strategia coordinata Ma la strategia è coordinata con le tante altre ambasciate russe, soprattutto in Europa. A far più notizia negli ultimi giorni è stata quella di Londra, che dal canale Twitter ha spiegato che la notizia del bombardamento dell’ospedale di Mariupol fosse falsa.  Twitter ha cancellato questo tweet e altri interventi in cui si accusavano le donne apparse nelle immagini diffuse dopo il bombardamento di essere attrici truccate ad hoc. I post che alternano fake news a propaganda si trovano anche sulle pagine social dell’ambasciata a Berlino, che parla solo di «operazione militare speciale» quando si occupa dell’invasione e si rivolge pubblicamente al governo per denunciare la “russofobia” che si starebbe diffondendo in Germania. La rappresentanza ha anche creato un canale Telegram dedicato ai camionisti russi in transito su suolo tedesco e rilancia ogni apertura diplomatica di politici e personaggi pubblici tedeschi anche non di primo piano, come il governatore della Sassonia Michael Kretschmer e il sindaco di Essen.  Anche in altri paesi le ambasciate propongono contenuti propagandistici spesso provenienti da fonti ambigue, come nel caso della rappresentanza spagnola, che ha diffuso un contenuto che racconta di presunti abusi nel Donbass attraverso la voce di una donna, raccolto da Espìas Rusas, una testata oggi indicata da Twitter come “associata al governo russo”. Anche in Bulgaria e Grecia le ambasciate hanno compiuto passi falsi: l’ambasciatrice a Sofia si è dovuta scusare col primo ministro bulgaro per aver paragonato l’invasione alla liberazione della Bulgaria 144 anni fa, mentre ad Atene la rappresentanza raccomanda quali canali guardare alla tv.  È nella prassi che le ambasciate siano bene a conoscenza della politica del paese ospitante, ma è inusuale che si espongano in maniera così esplicita: in passato l’Italia aveva per esempio scelto di espellere dal paese due diplomatici russi che avevano ottenuto documenti Nato segreti da parte del capitano di fregata Walter Biot. Le piattaforme Mentre in Russia il governo ha annunciato di volersi sganciare dalle piattaforme social più diffuse, in occidente le BigTech faticano ancora a porre un freno alla propaganda russa diffusa nelle loro reti.  Intanto, l’ambasciata a Washington ha chiesto al governo americano di intervenire contro le «attività estremiste» di Meta, che ha sospeso la sua regola contro il linguaggio d’odio nei confronti della Russia in alcune regioni del mondo.  Twitter è intervenuto disattivando una dozzina di profili collegati al governo russo e anche Facebook, YouTube e TikTok hanno oscurato diverse pagine riconducibili alla propaganda russa, come RT e Sputnik. Il social di Mark Zuckerberg ha anche annunciato la creazione di un team di sorveglianza formato da madrelingua russi e ucraini per eliminare tempestivamente contenuti problematici.  Youtube qualche giorno fa ha annunciato di non permettere più agli account legati alla propaganda russa di stato di guadagnare con i video postati. Ma secondo diversi critici, le iniziative prese finora non sono sufficienti. I primi ministri di Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania hanno firmato a fine febbraio un appello per chiedere alle Big Tech di aumentare il factchecking, disconnettere altri account di propaganda e smettere di vendere pubblicità a utenti controversi.  Il problema delle aziende tecnologiche è che devono trovare un equilibrio tra la ricerca di contenuti virali come quelli legati al conflitto e la ricerca di credibilità, che i contenuti falsi minano. In più, negli Stati Uniti non c’è una legislazione che argini la diffusione di fake news, motivo per cui molti critici invocano un intervento dell’amministrazione Biden. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediLisa Di Giuseppe Scrivo di politica, economia ed esteri (soprattutto Germania). Ho lavorato per Reuters, La7, Corriere della Sera e Public Policy.

Vertice Italia-Africa: a Roma presentato il Piano MatteiDecollato il satellite EarthCARE, studierà nuvole e aerosol nel clima - Tiscali Notizie

Elezioni Abruzzo, risultati: Pd e M5S delusione per astensionismo

Primo volo per l'XB-1, prototipo del "Concorde del futuro" - Tiscali NotizieSorvegliare a distanza i lavoratori è reato: lo conferma il Job Act

Sorvegliare a distanza i lavoratori è reato: lo conferma il Job ActArrivata la decisione: il Tribunale di Roma conferma la trascrizione degli atti di nascita esteri

Da lunedì Meloni in Cina, rilancio cooperazione dopo stop Via della Seta - Tiscali Notizie

Mattarella: ogni atto contro libera informazione è atto eversivo - Tiscali NotizieIn caduta dentro un buco nero, la simulazione video della Nasa - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Spazio, l'astronauta Luca Parmitano testa i moduli della stazione lunare - Tiscali NotizieRiconfermata la Presidenza di Marco Marsilio in AbruzzoHerzog da Mattarella: rilascio ostaggi e rispetto diritto a Gaza - Tiscali Notizie

criptovalute

  1. avatarNello spot sulla sicurezza stradale le protagoniste non indossano la cintura, la polemica sui socialCapo Analista di BlackRock

    Zes unica per il Sud, Fitto: "A breve relazione di monitoraggio in Cdm" - Tiscali NotizieIntesa sul premierato, in caso di sfiducia si torna alle urneIl legame necessario tra riti e sapienza nell’esercizio del potereAbruzzo, vince Marsilio: "Meloni contenta e fiera"

    1. Affondo Mattarella: atti contro libera informazione sono eversivi - Tiscali Notizie

      1. avatarLa parità di genere deve essere un impegno dell’avvocaturaCampanella

        Autonomia differenziata, Tajani: "Sull'export le Regioni non potranno sostituire lo Stato" - Tiscali Notizie

  2. avatarL’autonomia della magistratura è garanzia di tutela dei diritti fondamentaliinvestimenti

    Cerimonia Ventaglio al Senato, l'autrice Daniela De Paula: "Un'opera nel segno del riciclo" - Tiscali NotizieDepp-Heard, cosa sta succedendo nel processo da 50 milioni di dollariTajani sul possibile coinvolgimento ucraino nell'attacco a Mosca: che cosa ha dettoIl ministro degli Esteri Antonio Tajani alle europee: "Se è utile alla coalizione e a Forza Italia mi candido"

  3. avatarSchlein, Toti finalmente si è dimesso, ma con grave ritardo - Tiscali NotizieMACD

    Gli avvocati chiedono di posticipare l’obbligo di green pass in tribunaleL'intervento di Crosetto sul dossieraggio: "Andare a fondo"La riforma del diritto di famiglia è necessaria, perchè funzioni dobbiamo crederci tuttiPer eliminare i carrierismo, gli incarichi direttivi siano davvero temporanei

Cartabia sceglie il nuovo capo del Dap, che divide sia i magistrati che la politica

Sorvegliare a distanza i lavoratori è reato: lo conferma il Job ActPnrr Mattarella firma ed emana decreto legge: ora passa alle Camere*