Caro voli, fino a 30mila per i luoghi più remotiIl Gruppo Bcc Iccrea presenta il piano industriale 2023 - 2025Riscaldamento, luce e gas: come cambieranno le bollette da aprile a dicembre
Pnrr Italia, la Commissione Ue approva la terza rata e le modifiche al documentoLe linee guida del ministro della Giustizia,Capo Analista di BlackRock Carlo Nordio, che comprendono la separazione delle carriere, la discrezionalità dell’azione penale e la riduzione delle intercettazioni, sono state accolte con preoccupazione dalla magistratura associata, proprio nei giorni del rinvio dell’elezione dei laici del Csm da parte del parlamento. Con questi presupposti, il segretario del gruppo progressista di Area ed ex presidente dell’Anm, Eugenio Albamonte è chiaro: «Se il ministro procede in questa direzione lo scontro dialettico sarà forte». «Gettare discredito sul Consiglio fa comodo, quando l’obiettivo è fare riforme in danno ai cittadini». L’intervista. Le linee guida del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che comprendono la separazione delle carriere, la discrezionalità dell’azione penale e la riduzione delle intercettazioni, sono state accolte con preoccupazione dalla magistratura associata, proprio nei giorni del rinvio dell’elezione dei laici del Csm da parte del parlamento. Con questi presupposti, il segretario del gruppo progressista di Area ed ex presidente dell’Anm, Eugenio Albamonte è chiaro: «Se il ministro procede in questa direzione lo scontro dialettico sarà forte». Si torna alla guerra tra politica e giustizia? Non portiamo indietro le lancette dell’orologio. Tuttavia, se il ministro intende aprire un cantiere di riforme fatto di separazione delle carriere, discrezionalità dell’azione penale e riduzione delle intercettazioni, ci sarà di certo un confronto. Quanto ai toni, i magistrati sono abituati a confutare gli argomenti della politica e a reagire alle pressioni, sarà la politica a dettare il livello del dibattito. Cosa preoccupa di più? La separazione delle carriere è un tema che nel nostro sistema ha natali nella P2 di Licio Gelli, che lo considerava il modo per ridimensionare il ruolo del pm e sottoporlo al controllo dell’esecutivo. Se in più si propone anche la discrezionalità dell’azione penale, è evidente che lo sbocco è quello di far esercitare tutto questo potere alla politica. Questo connubio è un’operazione illiberale, perchè l’obbligatorietà dell’azione penale è la traduzione nel mondo giudiziario del principio dell’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge previsto dalla Costituzione. Quale è il rischio? Che il potere inquirente, nelle mani di un soggetto non terzo e indipendente, venga usato in modo strumentale, per difendere gli amici e attaccare i nemici. Nordio ha stigmatizzato anche l’uso delle intercettazioni e la loro pubblicazione illegittima. Sulla pubblicazione illegittima ha già fatto una legge tre anni fa il ministro Andrea Orlando, prevedendo l’archivio riservato per le intercettazioni non utilizzabili. Quanto alla riduzione, mi chiedo dove Nordio voglia andare a parare. Non vorrei che le volesse toglierle solo per corruzione e concussione, reati che interessano la classe politica. Il ministro ha ventilato l’ipotesi di allargare invece l’utilizzo delle intercettazioni preventive, sotto l’assoluto controllo della polizia giudiziaria e quindi con un preciso referente in caso di divulgazione. E’ una enorme contraddizione rispetto all’identità liberale a cui Nordio dice di far riferimento. Il ragionamento andrebbe capovolto: le intercettazioni più garantite sono quelle sotto controllo del giudice, perchè hanno garanzie di verificabilità ex post e la legge Orlando serve proprio a prevenirne una divulgazione illecita. Le intercettazioni preventive, invece, non si sa che vengono fatte e non si saprà mai che sono state fatte, non è previsto un momento di discovery in cui l’interessato può conoscerne i contenuti o chiederne la distruzione. Si tratta di intercettazioni che rimangono in mano alla polizia giudiziaria e sono ben più pericolose per la garanzia dei diritti dei cittadini. La stupisce che lo proponga un ex magistrato? Sono anni che Nordio dice queste cose, il dirle lo ha portato a diventare ministro della Giustizia e mi sembra che il suo modo di proporre i temi sia tutto politico e si sia persa qualsiasi connotazione giudiziaria. Il ministro, però, ha accolto prontamente la richiesta dei procuratori generali di rinviare l’entrata in vigore della riforma Cartabia. Anche la sua relazione davanti alle commissioni Giustizia aveva dei punti che valuto con favore: l’efficientamento del settore giustizia, i riferimenti all’edilizia carceraria e spero anche a quella giudiziaria per esempio. Nel caso della sospensione di qualche mese dell’entrata in vigore, ho apprezzato soprattutto la prontezza con cui Nordio, che si era appena insediato, ha risposto: la breve sospensione per introdurre norme transitorie a cui non si era pensato è stata una scelta positiva. La nomina dei laici è slittata e tra gli autocandidati ci sono molti ex parlamentari. É un problema? Quando un organo di rilievo costituzionale va in prorgatio non è mai un segno di efficienza delle istituzioni. Quanto ai politici, non voglio fare alchimie. Tuttavia, se i candidati fossero ex parlamentari della precedente legislatura, l’idea che potrebbe venire a un osservatore prevenuto è che il Csm venga considerato un predellino per i non eletti. La politica dovrebbe selezionare i migliori, con titoli sia formali che sostanziali di esperto operatore del diritto o protagonista della cultura giuridica. Nordio ha parlato di un Csm ancora «correntizzato». È così? Dire che il Csm è preda delle correnti è come dire che il parlamento è preda dei partiti. I magistrati hanno composto il nuovo Csm votando liberamente, in base alle proprie idealità. Il Csm uscente ha fatto molto in termini di recupero della credibilità della magistratura, anche sotto il profilo disciplinare. Ma forse gettare discredito fa comodo quando l’obiettivo è fare riforme come la separazione delle carriere e la discrezionalità dell’azione penale, in danno ai cittadini. C’è stato un percorso di autoriforma della categoria, quindi? Il Csm uscente ha promosso procedimenti disciplinari a carico dei vari soggetti coinvolti nello scandalo dell’Hotel Champagne, anche quelli coinvolti solo indirettamente attraverso la richiesta di favori attraverso le chat. Inoltre, sono state fatte modifiche alle regole di funzionamento del Consiglio per ridurre il peso delle correnti, per quanto è stato possibile farlo con le prerogative di autonormazione dell’organo. Certo la riforma dell’ordinamento giudiziario approvata dalla ministra Cartabia conteneva anche elementi ulteriori, alcuni dei quali molto positivi, altri meno. Il ministro Nordio, però, sta tenendo bloccati i decreti attuativi e dunque non può dire che sono i magistrati a non aver completato il loro percorso di riaggiustamento. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
In Italia si spreca il 12% in meno: si buttano soprattutto pane e fruttaPasqua 2023, è caro colomba: aumento dei prezzi del 31,8%
Benzina, bonus da 200 euro per i dipendenti: come richiederlo e a chi spetta
Assegno unico 2023, le famiglie monogenitoriali dovranno restituire fino a 210 euro per figlio all’InpsLa nuova rete aperta di Tim , l’Ad Labriola: “Serve più dialogo”
Secondo il Mimit prezzi della benzina stabiliIl Fondo Monetario richiama l'Italia: "Tempestiva realizzazione del Pnrr"
Inflazione e caro vita: quanto spendono gli italiani per la spesaInflazione, per il 40% delle famiglie la situazione finanziaria è peggiorata rispetto all'anno scorso
Alluvione in Emilia-Romagna, bonus fino a 3000€ ai lavoratori indipendenti: a chi spetta?Pillola anticoncezionale gratis, è scontro totale con l'AifaQuando arriva l’assegno unico e come funziona con il RdCL'inflazione rallenta, ma i prezzi per la spesa continuano a crescere: +11,2%
La fibra Tim diventa sempre più veloce: protagonista del nuovo spot il campione Ducati Francesco Bagnaia
Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 35
Bollette luce e gas, cosa accadrà con la fine degli sconti?Tredicesima più alta per redditi bassi: ipotesi detassazione 2023Bonus Mobili 2023 nel 730: come funziona e cosa conservare per richiederloPiccoli hotel in crisi: cosa sta succedendo?
Superbonus, ecco la soluzione rapida del governo: credito in piattaformaConfesercenti, nel 2022 crollo delle nascite di nuove impreseIBL Banca: più interessi con i nuovi tassi fino al 4% e sulle somme libere sul conto corrente il 2.50%Le rassicurazioni della Presidente della BCE: "Siamo resilienti e solidi"