Tifoso in malattia era allo stadio a vedere Fiorentina-Juve: licenziato e reintegratoManuel Costa, ucciso dal suo ex socio per un affare da 100mila euroCarnevale nel reparto neonatale del Niguarda: le foto
Siracusa, ritrovato relitto scomparso 90 anni faIllustrazione di Stefano Misesti COMMENTA E CONDIVIDI Con questa e decine di altre testimonianze,MACD storie, interviste e lettere, le giornaliste di Avvenire fino all'8 marzo daranno voce alle bambine, ragazze e donne afghane. I taleban hanno vietano loro di studiare dopo i 12 anni, frequentare l'università, lavorare, persino uscire a passeggiare in un parco e praticare sport. Noi vogliamo tornare a puntare i riflettori su di loro, per non lasciarle sole e non dimenticarle. E per trasformare le parole in azione, invitiamo i lettori a contribuire al finanziamento di un progetto di sostegno scolastico portato avanti da partner locali con l'appoggio della Caritas. QUI IL PROGETTO E COME CONTRIBUIREÈ dalla casa in cui sono nascosta, in un punto che non esiste come me nell’Afghanistan dei taleban, che scrivo questa lettera. Mi chiamo Spozhmai, ho 32 anni, due figli di 10 e 15 anni, due figlie di 11 e 16. Ho anche due sorelle e due fratelli, con cui sono cresciuta. Papà era un giornalista, mamma lavorava per il governo. Abbiamo avuto una bella vita, finché il nostro Paese non è caduto in mano ai taleban: siamo scappati in Iran, io studiavo per diventare medico, ma eravamo troppo poveri. Mi sono dovuta sposare, come tutte le giovani afghane, e con mio marito sono tornata nel mio Paese, a Farah, nella sua casa di famiglia. Lì è iniziato il mio incubo: suo fratello, quando non c’era, mi insultava e spesso mi picchiava. Mi accusava di indossare abiti indecenti, di non rispettare le tradizioni. Io ero sempre stata libera e desideravo ancora studiare: lo facevo di notte, quando tutti dormivano, nascondevo i libri. Raccontavo a mio marito di quello che accadeva quando lui non c’era, ma il fratello gli giurava che mentivo e tutte le volte che lui ripartiva le violenze ricominciavano, sempre più pesanti. Ho imparato ad essere forte, a furia di botte e minacce, a non desistere. Qualche mese dopo uno spiraglio di luce: mio marito trovò lavoro in un’altra parte dell’Afghanistan e ci trasferimmo. La vita ricominciava il suo corso, nel mio cuore tornavo a sperare in un futuro diverso. Ma mio marito da lì a poco morì, e il fratello si rifece avanti, stavolta con le sue pretese: voleva sposarmi, voleva che le mie figlie – una poco più che bambina – sposassero i suoi figli. Non avevo scelta, dovevo scappare. Di nuovo. Chiesi aiuto a mio fratello, che mi aiutò ad arrivare a Herat coi piccoli. Il fratello di mio marito impazzì: iniziò a cercarmi ovunque. Infine rapì mio fratello, gli fece chiamare i nostri genitori dicendogli che finché io non mi fossi consegnata l’avrebbe tenuto prigioniero. E prigioniero, per colpa mia, mio fratello è ancora mentre io col cuore spezzato e le lacrime che mi inondano il viso, anche adesso, scelgo ogni giorno la libertà dei miei figli al posto della sua. L’unica cosa che mi tiene in vita è il desiderio di salvarli. Tutte le volte che dobbiamo spostarci perché una casa non è più sicura, tutte le volte che chiediamo aiuto perché non abbiamo più cibo di cui nutrirci, mi ripeto che devo resistere perché loro possano costruire il loro futuro e realizzare i loro sogni lontano da qui. La nostra fortuna è aver incontrato la Nove onlus, un’associazione che sta aiutando moltissimo le donne qui in Afghanistan: loro si occupano di noi, ci proteggono e ci offrono il supporto necessario per sostenere le spese quotidiane. Non voglio che le mie figlie abbiano la stessa vita che ho dovuto vivere io, non voglio che sposino un uomo che non amano. Voglio che studino: solo l’educazione e la cultura può salvarle. Quanto ai maschi, ai miei figli, voglio che crescano nel rispetto delle donne, voglio che siano uomini diversi da questi che oggi ci calpestano e ci impediscono di vivere, togliendoci ogni diritto e trattandoci da prigioniere. (a cura di Viviana Daloiso)
Giallo coniugi uccisi in casa, esclusa l'ipotesi della rapina. Il fratello: "Nessuno ci voleva male"Cosenza, 17enne cade da un carro allegorico e muore
Incidente a Santa Marinella: morto un 31enne
Minacce ai carabinieri e tentata evasione: arrestata una coppiaTorna in libertà il collaboratore Gaspare Spatuzza, l'uomo dei Graviano
Migranti, Lampedusa al collasso: quasi 2000 nuovi arrivi in un giornoLascia la famiglia senza cibo gettando solo spazzatura: condannato
Napoli, movida violenta. I genitori chiedono maggiori controlliLui finge di essere rapito, lei scopre che è un truffatore
Tragedia in volo: passeggero perde la vita per una forte turbolenzaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 519Maltempo, torna il gelo in Italia: allerta meteo gialla in 11 regioniProspera: al via la nuova edizione del career coach presso l'Università Cattolica di Milano
Cristina D’Avena da record: un successo senza precedenti
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 528
Strage Rigopiano, caos in aula dopo la sentenza: 25 assoluzioni e 5 condannePestaggio a sfondo razziale a RomaIl Corteo di Cutro per "Fermare la strage" è partito: sono in 5000Taranto, 21enne seviziato e ucciso: tre arresti
Ucciso e carbonizzato perché voleva l'affidamento della figlia: indagati anche i genitori della exBeve detersivo davanti agli amici forse per farla finita: è in ospedaleSadomaso in classe, prof denunciato per violenza sessuale su minoreEros Coppola morto a 31 anni a Portofino: è precipitato dal Passo del Bacio