Usciti in barca per pescare, padre e figlia dispersi da giorni: trovati ora due cadaveri al largoPicchiata e violentata durante le messe nere della famiglia adottiva: è rimasta incinta del padreAlessandro suicida a 13 anni a Gragnano, nel suo ultimo tema scriveva: "Sono vittima di bullismo"
Incidente sul lavoro, morto l’operaio Giovanni Salamone dopo un volo di 9 metriIn uno Stato di diritto non si può pretendere che gli atti dei pubblici poteri siano sottratti al controllo di legalità ma il principio funziona solo se sono chiare le norme e le competenze che regolano ciascuna materia Il dibattito sulla giustizia in Italia è sempre un poco vintage. E così,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella per la ennesima volta, si torna a parlare della riforma del reato di abuso di ufficio. Eppure, il reato è stato modificato tante volte nel passato, sempre per renderne più chiari i confini e per evitare che il giudice penale potesse sindacare il merito dell’azione amministrativa. Tanto che, come sanno quelli che frequentano le aule di giustizia, la norma è di quasi nessuna applicazione e le condanne si contano sulle dita di una mano. Rimane tuttavia ancora spazio per le legittime preoccupazioni dei Sindaci e dei pubblici amministratori che temono per le conseguenze penali degli atti che adottano e dunque, secondo un felice formula, hanno la “paura della firma”. Soprattutto rimane spazio per le annose polemiche fra “politica” e “giustizia” quando invece sarebbe auspicabile che entrambe conservassero le proprie energie per risolvere i problemi dei rispettivi campi. Ed allora il nodo va sciolto e strappato il velo della ipocrisia. Il controllo di legalità In uno Stato di diritto non si può pretendere che gli atti dei pubblici poteri siano sottratti al controllo di legalità ma il principio funziona solo se sono chiare le norme e le competenze che regolano ciascuna materia. Nel nostro paese, invece vi è una quantità, spesso caotica e contraddittoria, di norme che disciplinano la stessa materia e molte volte nemmeno si sa chi decide su che cosa. Situazione esasperata da una parte con il processo di integrazione europea e dall’altra con il regionalismo, che hanno moltiplicato le fonti del diritto. Hanno, allora, ragione i Sindaci: come possono essere sereni al momento di firmare un atto, se spesso nemmeno è chiaro quale legge applicare e come applicarla? Ma, invece di cancellare il controllo di legalità, non sarebbe meglio definirne meglio il perimetro, tramite una normazione ordinata, che chiarisca regole ed eccezioni, competenze decisionali e gerarchie delle fonti? Il processo di decentramento amministrativo ha spostato le decisioni verso le periferie, l’Italia è il paese dei mille campanili e non ovunque ci sono le competenze e le professionalità per fronteggiare le complesse questioni di urbanistica, appalti, ambiente o di un’altra delle tante materie devolute alle amministrazioni locali. Come può un Sindaco di uno dei tantissimi comuni italiani, spesso molto piccoli, essere sereno al momento di firmare un atto se non ha la sicurezza di essere assistito da funzionari attenti, fedeli e preparati che ne hanno verificato la regolarità? I limiti delle competenze In Italia esistono 2.230 pubbliche amministrazioni centrali e 19.665 pubbliche amministrazioni locali oltre a 22 enti previdenziali, 786 gestori di servizi pubblici e 103 stazioni appaltanti (fonte: indicepa.gov.it). Siamo sicuri che servano tutte e siano sempre chiari i limiti delle competenze e le gerarchie fra tutte le oltre 20.000 amministrazioni? Hanno, allora, ragione i Sindaci: perché assumersi la responsabilità di firmare un atto, se nemmeno è sicuro che rientri nelle sue attribuzioni o se è addirittura il frutto di un procedimento complesso e della interazione di più amministrazioni? Ma, invece di cancellare il controllo di legalità, non sarebbe meglio sfoltire il numero delle amministrazioni, accorpare quelle più piccole in modo che si possano dotare di migliori competenze, chiarire quale sia la “catena di comando” in modo da sapere con certezza chi abbia la responsabilità, anche penale, di cosa? Rimane, poi, il nodo di fondo. Non spetta alla giurisdizione sindacare come venga perseguito l’interesse pubblico (tranne che se ne faccia mercimonio). Tocca solo a chi è investito del voto popolare individuare i bisogni della collettività; graduare, fra più interessi pubblici, quale promuovere; selezionare i modi in cui farlo. E qui siamo al vero tema. La “crisi” della politica travolge la legittimazione delle scelte amministrative, che dovrebbero essere le manifestazioni pratiche dei programmi politici ed espone più facilmente il “decisore” alle polemiche ed alle contestazioni. La “invasione di campo” che a volte gli amministratori addebitano ai giudici, nessun effetto mediatico e politico avrebbe se si riscoprisse la buona politica e di conseguenza la buona amministrazione. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni Zaccaro
Ginecologo a processo per violenza: costringeva le pazienti a rapporti come cura per il cancroMeteo Novembre, aumentano le probabilità di una Novembrata senza precedenti
Non paga l'affitto, sequestrato e torturato dal proprietario di casa e alcuni complici
Ragazza italiana arrestata in Iran, l'appello alla famiglia: "Vi prego, aiutatemi"Fatture false, Tiziano Renzi e la moglie Laura Bovoli assolti in appello: il fatto non costituisce reato
Tentò di uccidere il rivale di una gang, indagato 12 anni dopoTerrifier 2, film horror sconvolgente: malori al cinema per gli spettatori
Suicidio assistito, accolta la richiesta di Stefano Gheller: potrà porre fine alla sua vitaBimbo di 2 mesi trovato morto dai genitori a Imperia: disposta l'autopsia
Anziani legati e riempiti di farmaci senza prescrizioni in una casa di cura a CampobassoAncona, punto da sciame di calabroni: 63enne va in shock anafilatticoBoeing cargo diretto negli Usa perde una ruota dopo il decollo da Grottaglie: il video virale sul webTorna dall'Australia ed accusa il suo stupratore: "Ecco cosa mi ha fatto"
In fin di vita, 73enne sposa il compagno 60enne nell'hospice
Salerno, incendio nell'ospedale Scarlato di Scafati: ricoverati evacuati
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 729Picchiata insieme al figlio autistico, due arresti per rapinaRagazzo investito e ucciso dal treno tra Cagliari e Oristano: trascinato per 50 metriMorta Marina Cavallo, moglie del giornalista Sergio Peirone: lutto a Cuneo
Due detenuti prendono in ostaggio due agenti ad AvellinoDue fratelli morti in due diversi incidenti stradali a pochi giorni l'uno dall'altroVa in cerca di funghi e trova il cadavere decomposto di una donnaBambini picchiati all'asilo: parti civili durissime e richieste esemplari del Pm