Caltanissetta: morso da una vipera corre in ospedale e viene salvatoProvincia di Napoli, bambina di otto anni muore in un incidente stradale a seguito di un trauma cranicoMorto Michele Iocca: fu il fumettista che disegnò i cartelli stradali
Friuli, incidente d'auto su via Civis: 60enne muore dopo aver sbattuto contro un muroUna croce sull'acciaio incandescente. L'immagine postata da Michael Zanera su Instagram prima dell'incidente mortale alla stazione ferroviaria di Brandizzo - Screenshot COMMENTA E CONDIVIDI Una squadra di operai in una notte d’estate lavora sui binari,VOL alle porte di Torino. Sono chini a terra, uno schermo protegge gli occhi dalle scintille della fiamma ossidrica. Durissimo lavoro, quel fuoco che ricompone l’acciaio, nella notte, in turni da cui gli operai rincaseranno all’alba, dalle mogli, dai figli addormentati. Ma a Brandizzo accade l’incredibile: un treno piomba a cento all’ora sul binario. I cinque fanno forse appena a tempo a vedere gli occhi gialli della locomotiva, e già gli è addosso. Dilaniati i corpi, gettati a cento metri di distanza. Ci spiegheranno poi come sia stato possibile: quale incredibile errore abbia permesso che un treno passasse lì, dove uomini erano al lavoro, alle porte di una grande stazione. Oggi, quando tutto è automatico, quando tutto è “intelligente” e digitale. Sul web le foto dei morti. Il più giovane, 22 anni, un ragazzino. Il più vecchio, 53enne, postava sui social la foto di un nipote. Altri avevano moglie e figli. Michael Zanera, 34 anni, non ancora. Nutriva passione per quel suo lavoro, postava su Instagram le foto: la notte, i binari lucenti, i colleghi intenti a guidare la fiamma, con fatica. Antico, pesantissimo lavoro manuale. Rompersi le ginocchia sui sassi delle massicciate, fino all’alba.Aveva postato agli amici un messaggio meravigliato: «È la prima volta che mi succede, mentre che saldavo la rotaia mi è uscito un crocifisso. Dio mi vuole dire qualcosa sicuramente». E l’immagine è quella di una croce sul rosso incandescente dell’acciaio. L’avrà fatta vedere ai compagni Michael? È probabile. Nel crocchio di uomini, qualcuno avrà sorriso: «Dai, è un caso». Ma Michael era certo. Era credente, e spesso pregava. Non ha avuto i dubbi che avremmo avuto quasi tutti: solo una coincidenza, e, «non crederai a queste cose». Eredi come siamo ancora di un positivismo, che riduce la realtà a ciò che si può misurare. Forse, lavorare in ginocchio sui sassi rende umili. In quella saldatura a forma di croce l’operaio aveva visto un segno.Poteva, avrebbe dovuto andare ben diversamente. Su quel binario a Brandizzo “doveva” esserci un segnale di alt. Allora, la mattina tutti si sarebbe andati a casa. E la sera, al bar, magari i compagni avrebbero scherzato: «Visto altri segni, Michael? La Madonna, no?». E avrebbero riso: mentre non si ride del salario, dei soldi che mancano, delle bollette di casa, delle cose serie insomma. Michael però non ci badava. Lui a Cristo credeva, lo cercava ogni giorno. E quel crocifisso lasciato come un’orma dalla saldatrice sull’acciaio lo aveva scosso. Che voleva da lui, Dio? Sapendo come è finita la storia forse possiamo dare dignità al presentimento di un giovane operaio. Non una minaccia però, piuttosto in un segno: la tua ora è vicina. Come la spinta a guardarsi dentro, a perdonare, a chiedere perdono. Siamo eredi di uno scientismo che disprezza ciò che non è rigorosamente razionale, e, in contrapposizione, di una cultura neanche sotterranea di tarocchi e oroscopi, che insegue affannosamente la Fortuna. I sogni oggi, per esempio, o sono cosa da lettino di psicoanalista (la medicina, la scienza) oppure alimentano le giocate al lotto (la superstizione). Eppure c’è stato un tempo in cui i sogni, e i segni, avevano una dignità. Nell’Antico Testamento Dio parla ai profeti in sogno. Nel Vangelo, grazie a un sogno Giuseppe evita la reggia Erode, grazie a un sogno i Magi cambiano la strada del ritorno. Il suggerimento notturno non era impresentabile, in un mondo contadino o cacciatore in cui tutto – il volo degli uccelli, le fasi della luna, il colore delle nuvole a sera – era “segno”. Quel segno antico, dimenticato, esiliato nel materialismo in cui siamo immersi, oggi genera un sussulto. Un segno, forse, ma di che? Di qualcosa che ci fonda, eppure abbiamo da tempo censurato.
Pompei, morto Alessandro D'Antuono: il ragazzino affetto dalla malattia di BattenPrimario arrestato mentre intasca una mazzetta: soldi dai pazienti per le cure anti-cancro
Incidente sul lungomare di San Giorgio a Bari, auto si ribalta e finisce sugli scogli
Bari, incendio in ospedale: evacuati i pazientiEredità Berlusconi, testamento tutto impugnabile: figli al lavoro per un accordo
Calabria, piromane scoperto da un drone cerca di abbatterlo coi sassiComo, turista 18enne violentata sul lungolago: la denuncia
Fanno bagno vestite nel Po per motivi religiosi e non riescono a nuotare: salvate bagnantiMaltempo, non c'è pace per l'Emilia-Romagna: danni ingenti causati da Grandine e Tornado. Ci sono feriti
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 322Tragedia sui binari: 26enne travolta da un treno merciIncidente a Taormina, si schianta in galleria: morto turista 25enneOstia, morto 67enne colto da malore in mare
Ritrovato nel fiume Po il cranio di un Homo sapiens
Auto investe un cinghiale e prende fuoco a Mariano del Friuli, passeggeri sotto shock
Monza, richiedente asilo picchia cane antidroga e poliziotto, poi si denunciaOspite alle nozze ha un arresto cardiaco: salvato dagli sposi: medico e infermiereMedici contro Bassetti: chiesto all'Ordine il procedimento disciplinareRoma, atleta olimpionica azzurra molestata da tre fan con la scusa del selfie
Strage di Erba, giudice Tarfusser sotto accusaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 329Dolomiti: famiglia investita da un'auto. La conducente forse era al cellulareMeteo, il ritorno di El Nino: le previsioni di Giuliacci