Solbiate capitale della birra, ma prima ancora dell'amicizia - ilBustese.itSospensione del mutuo sulla casa, ecco la nuova guida sul fondo di solidarietàAuto con cinque ragazzi si ribalta contro un recinto, Arianna Cuccato muore a 16 anni: tornava dalla spiaggia con gli amici
Forza Italia: serve una moratoria. Maggioranza in affannoL’Osservatorio degli avvocati in pericolo vigila a livello internazionale sui casi di legali minacciati a causa del loro impegno professionale per i diritti fondamentali Durante l’assemblea ha parlato l’avvocato Esteban Celada,trading a breve termine guatemalteco. Come conseguenza della sua attività professionale ha subito gravi minacce ed è stato sottoposto a perquisizioni illegali. Gli osservatori internazionali dell’Oiad hanno riferito sugli esiti dell’ultima missione svolta in Turchia, nel corso della quale hanno assistito a due processi a carico di avvocati turchi ed in particolare, alla prima udienza del nuovo processo contro gli avvocati Selcuk Kozagacli e Barkim Timtik. Barkim è sorella dell’avvocata Ebru Timtik, morta in carcere nell’agosto dello scorso anno dopo 238 giorni di sciopero della fame per il rigetto di tutte le istanze di scarcerazione per le sue gravissime condizioni di salute. L’attacco ai diritti umani e la violazione dello stato di diritto in molti paesi si tramuta in minacce, violenze e repressione contro gli avvocati, naturali difensori dei diritti fondamentali. Il Consiglio Nazionale Forense, fortemente impegnato su questi temi, ha negli ultimi anni intrapreso numerose iniziative per sostenere quanti si battono per difendere i diritti umani, pretendendo il rispetto delle convenzioni internazionali e dei principi dell’equo processo e dell’indipendenza della giurisdizione di cui gli avvocati sono parte integrante. Nel 2016, allo scopo di coordinare la propria azione istituzionale con quella di altre Avvocature europee, ha fondato, insieme al Consiglio Nazionale Forense Francese, all’Ordine degli Avvocati di Parigi e al Consiglio Generale dell’Avvocatura Spagnola, l’Osservatorio Internazionale degli Avvocati in Pericolo (OIAD), con sede a Parigi. Successivamente ha proclamato il 2020 “Anno dell’avvocato in pericolo nel mondo”, mobilitando l’Avvocatura italiana. L’Assemblea generale dell’Osservatorio, svoltasi in video conferenza, ha visto un’ampia partecipazione degli ordini forensi aderenti e di numerose importanti Associazioni internazionale dell’Avvocatura, come membri associati, tra le quali gli Ordini forensi d’Europa (CCBE). L’attività L’osservatorio ha svolto in questi anni un’attività molto intensa. Attualmente ne fanno parte più di trenta ordini di avvocati italiani, francesi, spagnoli, belgi, svizzeri e anche di Paesi extraeuropei. Sono componenti del Direttivo a seguito di elezione anche l’Ordine di Ginevra e quello di Milano, rappresentato dal collega Massimo Audisio. Tra i membri dell’Oiad ci sono anche gli ordini degli avvocati di Bruxelles, Madrid, Barcellona, Colonia e quelli di numerose città italiane, tra le quali, Roma, Milano, Torino, Palermo, Verona, Brescia, Messina, Modena, Monza e Rovereto. Durante l’Assemblea abbiamo ascoltato la toccante testimonianza dell’avvocato Esteban Celada, guatemalteco. Il collega ha rappresentato in giudizio vittime di violenze sessuali da parte di agenti dello Stato, così come esponenti delle popolazioni autoctone vittime di crimini contro l’umanità durante la guerra civile. Come conseguenza della sua attività professionale ha subito gravi minacce ed è stato sottoposto a perquisizioni illegali. Ha subito la sottrazione di informazioni coperte da segreto professionale, secondo un copione che si ripete in questi casi a tutte le latitudini. E’ stata poi la volta degli osservatori internazionali dell’Oiad, che hanno riferito sugli esiti dell’ultima missione svolta in Turchia, dal 4 all’8 aprile scorso, nel corso della quale hanno assistito a due processi a carico di avvocati turchi ed in particolare, il 7 aprile, alla prima udienza del nuovo processo apertosi contro gli avvocati Selcuk Kozagacli e Barkim Timtik (sorella dell’avvocata Ebru Timtik, morta in carcere nell’agosto dello scorso anno dopo 238 giorni di sciopero della fame per il rigetto di tutte le istanze di scarcerazione per le sue gravissime condizioni di salute) entrambi componenti dell’associazione avvocati progressisti (CHD). I due avvocati erano già stati condannati a pesanti pene detentive, insieme ad altri colleghi coimputati, al termine di un processo caratterizzato da gravi irregolarità, come accertato nel 2019 da una missione internazionale di avvocati cui presero parte il CNF e l’Oiad. La cassazione turca aveva successivamente disposto un nuovo processo solo per i due avvocati, ravvisando un ne bis in idem. Le istanze di scarcerazione sono state ancora una volta rigettate ed il processo è stato rinviato al 15 settembre. Gli osservatori sono riusciti ad incontrarli nel carcere di Sliviri, destinato a molti detenuti politici. La Turchia In Turchia, secondo gli ultimi dati dell’associazione degli avvocati turchi in esilio Arrested Lawyers Initiative, 605 avvocati sono stati condannati complessivamente a 2158 anni di reclusione, perché identificati con i loro assistiti nei processi “sensibili” per il Governo turco, perché a carico di oppositori politici. Un’altra missione è stata condotta in Honduras, dove l’Oiad sta seguendo il processo, iniziato il 6 aprile 2021, a carico di uno degli indiziati dell’assassinio di Berta Cáceres, coordinatrice generale del Consiglio civico delle organizzazioni popolari e indigene dell’Honduras, assassinata il 2 marzo 2016 per la sua opposizione attiva ad un progetto in campo idroelettrico, realizzato in territorio indigeno Lenca. L’Osservatorio si è anche occupato dell’avvocato minacciato Víctor Fernández, che rappresenta la famiglia di Berta Cáceres. Nel 2018, sette persone sono state già condannate per questo atroce delitto. La Corte ha negato l’accesso degli osservatori alle udienze. L’attività di monitoraggio dell’Osservatorio si esplica anche attraverso la redazione di richieste e petizioni ai Governi, per chiedere il rispetto dei diritti umani in relazione ai singoli casi. Sostiene i colleghi che, costretti all’esilio, attivano le procedure di asilo. Fornisce anche assistenza al fine di aiutarli a trovare un primo inserimento e a garantire le cure mediche. La giornata degli avvocati in pericolo Il Cnf e l’Oiad si mobilitano in occasione della giornata dedicata agli avvocati in pericolo, che si celebra il 24 gennaio di ogni anno, anche per sottolineare che l'attacco allo stato di diritto e alla democrazia è condotto operando intimidazioni, violenze, arresti arbitrari e condanne ingiuste a carico degli avvocati che, insieme ai giornalisti, ai giudici indipendenti ed a coloro che si battono per il rispetto dei diritti umani, sono nel mirino di Governi autoritari, che non ammettono il dissenso. Le precedenti edizioni sono state dedicate alla situazione in Iran, Turchia, Paesi Baschi, Colombia, Filippine, Honduras, Cina, Egitto, di nuovo Turchia nel 2019, Pakistan e, l’anno scorso, all’Azerbaijan. Un impegno forte per informazione e sensibilizzare anche la pubblica opinione su tematiche che riguardano tutti i cittadini. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesco Caia Consigliere del Consiglio nazionale forense e presidente l’Osservatorio Internazionale degli Avvocati in Pericolo
Anche il turismo deve essere sostenibileBeirut, raid israeliano. «Ucciso capo di Hezbollah». Idf: «Responsabile della strage del Golan». La risposta dal Libano, lanciate decine di razzi
Quasi un lavoratore su dieci pronto a lasciare
Scherma, Italia d'oro nella spada femminile: prima volta nella storia per le azzurre ai GiochiMostro di Firenze, Dna di uno sconosciuto trovato su un proiettile. «Forse è la firma del killer»: si riapre l'inchiesta
Non profit, boom di enti nel socialeMarina La Rosa alla follower incinta abusata dal marito: «Ora prendi la tua valigia ed esci da quella ca*** di casa»
Zuppi e Baturi hanno incontrato alcune vittime e i loro familiariChiara Ferragni e Fedez insieme al compleanno di Leone, il retroscena a Pomeriggio 5: «Non si sono neanche parlati»
Raccordo Y, tutto tace anche a Castellanza: «E per noi resta un progetto anacronistico» - ilBustese.itChiesa sempre più sicura: si rafforza la Pontificia Commissione per la tutelaCarolina Stramare e Pietro Pellegri futuri genitori, la confessione: «Lui ha scoperto in modo brutale che sarebbe diventato papà»Forza Italia: serve una moratoria. Maggioranza in affanno
Migranti presi e scaricati nel deserto: l'ultima accusa che travolge la Ue
Lisbona, dove l’Oceano unisce i giovani del mondo
Coppia inglese vola a Milano per un panino: «Costa meno di un treno per Londra». Quanto hanno spesoFrancesco: «Vi racconto i miei quasi dieci anni accanto a Benedetto XVI»Nel Mediterraneo risposte comuni a problemi condivisiSant'Egidio: uomini e religioni fa tappa a Berlino
Il Bes entra nel vivo, allo studio due nuovi indicatoriLettera dei deputati italiani a Saied: liberare subito l'opinionista DahmaniAbusi, Rupnik può andare a processo. «Prima di tutto l’ascolto delle vittime»Chiara Ferragni e Fedez insieme al compleanno di Leone, il retroscena a Pomeriggio 5: «Non si sono neanche parlati»