"Capitana mia capitana": il sogno marittimo di Carmen StileBenzinai in sciopero il 25 e 26 gennaio: "Basta fango su di noi"Caso Denise Pipitone, i genitori: “Chiedete a Matteo Messina Denaro se sa qualcosa”
Milano, 17enne sotto la metro alla fermata Cadorna, è graveCOMMENTA E CONDIVIDI Fabrizio Curcio ha appena concluso in qualità di coordinatore dell’emergenza umanitaria una riunione con i governatori e i commissari delegati delle Regioni,Economista Italiano l’Anci e i rappresentanti del Viminale. Nell’accoglienza delle persone in fughe dai bombardamenti russi in Ucraina sta nascendo un nuovo sistema di Protezione civile e l’ingegnere romano, capo del Dipartimento dal 2021 dopo un primo incarico nel 2015-17, ne dovrà seguire la crescita passo dopo passo. Di fronte a un «esodo epocale», spiega Curcio, il Paese «sarà pronto e vincerà la sfida», ma per riuscirci «sarà decisiva quella che chiamiamo la 'rete esterna', che da noi, sinora, non è stata molto utilizzata ». Fuori dal linguaggio tecnico: le associazioni, il Terzo settore, le famiglie, che nelle grandi emergenze spesso agiscono su un binario parallelo rispetto alla Protezione civile. In che modo il Terzo settore collaborerà con la Protezione civile nell’accoglienza delle persone provenienti dall’Ucraina? Vogliamo stipulare accordi nazionali diretti con le cosiddette 'associazioni di secondo livello', che hanno una presenza capillare sul territorio e che coinvolgono in modo efficace le famiglie. Questa è una sfida umanitaria che per numeri e complessità vinceremo se tutto il Paese si sentirà coinvolto e camminerà unito. Unità tra le istituzioni, provando a superare la frammentarietà delle competenze. Unità arrivando al cuore vivo dell’accoglienza, ovvero mettendo a sistema l’enorme generosità delle famiglie italiane. Perché questa scelta? I motivi sono diversi, certamente legati all’esperienza di queste realtà nell’accoglienza. Ma c’è anche una grande questione di sicurezza: noi dobbiamo sapere in quali comunità e in quale case andranno le persone che passano i nostri confini. In massima parte sono donne e bambini: le associazioni e le realtà del Terzo settore assicurano qualità e sicurezza delle relazioni. Non possiamo permettere che dinamiche di sfruttamento sporchino l’immagine del nostro Paese. Si cercheranno quindi di evitare grandi centri e tendopoli? L’intenzione è di evitare luoghi con grandi numeri e quindi, a maggior ragione, realtà che impattano negativamente come le tendopoli. Ma non possiamo escluderlo a priori in presenza di flussi molto più alti degli attuali. Allo stato non ce n’è bisogno. Dob- biamo considerarli una 'extrema ratio'. Quale è la maggiore criticità in questo momento? La difficoltà principale è la disomogeneità negli arrivi e nell’individuare le destinazioni di queste persone. Arrivano gruppi, singoli nuclei familiari, pezzi di nuclei familiari. Molti si muovono autonomamente e sono inseriti in reti familiari. Anche intercettare bisogni e necessità non è semplice. È una incertezza, una precarietà legata anche al momento: non si sa quanto proseguirà il conflitto, per la gran parte il desiderio è tornare presto in patria. Perciò dobbiamo pensare che siamo nella primissima fase di una vicenda che durerà mesi e avrà momenti diversi. C’è una stima delle persone che potrebbero giungere in Italia? E delle risorse economiche necessarie ad un lavoro di accoglienza e integrazione serio? Numeri ora non ne facciamo perché non sappiamo quali siano le intenzioni delle persone che sono in Polonia e negli altri Paesi confinanti con l’Ucraina. Sappiamo che ci sono già 2,6 milioni di profughi: il 60% è in Polonia, il 20% negli altri Paesi di confine, il 20% è negli altri Stati membri della Ue. Non sappiamo se, quando e in quale direzione la gran parte, ora ferma ai confini dell’Ucraina, si muoverà. Quanto alle risorse, sono stati stanziati i primi 13 milioni complessivi. Il governo ha dato assoluta priorità all’aspetto umanitario e noi sottoponiamo le esigenze che si manifestano mano a mano. La 'macchina' che lei coordina distingue, all’arrivo in Italia, tra cittadini ucraini e stranieri che erano residenti in Ucraina? No, non ci sono differenze tra chi scappa dalla guerra nel nostro sistema. Quale approccio è stato stabilito al tema, molto complesso e drammatico, dei minori non accompagnati? È l’aspetto più delicato. La priorità è, anche in questo caso, la sicurezza e la tutela dei bambini. Conta 'dove' vanno, non solo che vadano da qualche parte. Per questo motivo abbiamo nominato una commissaria nazionale per i minori non accompagnati, il prefetto Francesca Ferrandino, con il compito di coordinarsi con le varie istituzioni competenti e di individuare le possibili facilitazioni nell’accoglienza. Qualcuno ritiene, forse con uno slancio di fiducia, che quanto sta accadendo cambierà la storia dell’accoglienza in Italia e in Europa? Condivide? Non sta a me andare così lontano nei ragionamenti. Io le posso dire che questa esperienza sta modificando il sistema di Protezione civile, con una integrazione nella governance degli attori umanitari. Da un punto di vista più generale, ci troviamo di fronte ad un fatto epocale, un esodo di europei dentro l’Euopa. L’Italia è in grado di dare una risposta straordinaria perché una generosità straordinaria è insita nei cittadini. Se continuiamo a comprendere a pieno la portata della sfida, se non faremo prevalere logiche divisive, sono certo che ce la faremo.
Si getta nel fiume per sfuggire alla Polizia: morto annegatoMuore annegato a 19 anni durante party in piscina, l'accusa: "Vasca poco illuminata"
I Carabinieri salvano un infermiere che voleva suicidarsi
Incendio in uno stabile a Milano: uomo si getta dalla finestraSamuele morto sulla A14: aveva appena firmato l'indeterminato
Si costituisce l'accoltellatore di un ragazzino di 16 anni: è un coetaneoPavia, aggredito e ferito gravemente da un cane randagio
Matteo Messina Denaro, tre scatoloni di documenti sono stati portati via dal secondo bunkerIncidente fra Ortona e Francavilla: morto un camionista
Scontro tra un furgone e un tir: un morto e un feritoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 598Bimbo di due anni lasciato in macchina: denunciati i genitori"Liquido seminale nel lavandino", sul web spopola la circolare fake UNIFI
Si ribalta con l'auto e rischia di annegare: salvato dai carabinieri
Esulta per il gol della sua squadra ma scivola e batte la testa: è grave
Indagato un altro medico che curò Messina Denaro: fece il test del dna al boss prima della chemioLite tra ragazzi finisce in sparatoria: gravissimo un 23enneRigopiano: a 6 anni dal disastro riprende il processoPensa di aver vinto 100 euro al Gratta e Vinci, va a riscuotere e scopre di averne vinti 10 mila
Stava soffocando a tavola, anziano salvato dai carabinieriBimbo di due anni lasciato in macchina: denunciati i genitoriRapina l'Esselunga e scappa ma si schianta contro le porte in vetroMeteo, allerta arancione nel sud Italia