File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Kyenge: "Afroitalian power", movimento per agli afroitaliani

Medicina: è ancora caos sul numero chiusoDecreto Bonisoli: in arrivo la norma anti NetflixSalvini: "Io e Di Maio come Bud Spencer e Terence Hill"

post image

Manovra: tagliati quota 100 e reddito di cittadinanzaNuova tensione tra Europa e Berlino per la sentenza del Tribunale costituzionale federale dello scorso maggio. Per Bruxelles,MACD che scrive una lettera al governo tedesco, è un atto necessario perché è stato violato un principio fondamentale dell’Unione europea La Commissione europea ha deciso di aprire una procedura d’infrazione contro la Germania per la sentenza del Tribunale costituzionale federale del maggio 2020 sui piani della Bce. Si tratta di una sentenza a suo modo storica, perché per la prima volta la Corte tedesca non solo ha considerato contrari ai trattati i piani della Bce, ma ritenne anche infondata la sentenza della Corte europea che, invece, stabiliva la loro piena compatibilità con il diritto europeo. Nello specifico si trattava di uno scontro tra le due Corti sull’interpretazione del diritto dell’Unione in casi particolari come gli atti ultra vires, vale a dire quelli realizzati dalle istituzioni senza una copertura dei trattati. Il Bundesverfassungsgericht ha concesso al governo federale il tempo per intervenire e, tramite un voto del parlamento tedesco, rispondere alle sue sollecitazioni e “sanare” la situazione, continuando così a partecipare ai piani della Bce. Le Corti nazionali hanno sempre chiarito di riservarsi comunque il diritto di verificare casi particolari. Nel caso di quella tedesca, anche in ragione del suo attivismo, i casi negli ultimi anni sono stati molteplici. La stessa categoria degli atti ultra vires sul piano europea è stata meglio precisata proprio dal dialogo tra la Corte del Lussemburgo e quella tedesca. La decisione della Commissione Adesso arriva la decisione della Commissione, formalizzata in una lettera inviata al governo tedesco, primo passo della procedura di infrazione e che potrebbe risolversi in un nulla di fatto o aprire uno scontro istituzionale molto forte, tra le istituzioni europee e all’interno di quelle tedesche. Come ha ribadito Christian Wigand, portavoce della commissione, in conferenza stampa: «Il diritto europeo ha prevalenza su quelli nazionali. Questo principio fondamentale è stato infranto dalla sentenza sul Pspp del Tribunale costituzionale federale che ha dichiarato tanto il Pspp quanto la sentenza della Corte di giustizia atti ultra vires». La lettera di notifica alla Germania è, dunque, secondo la Commissione, un passaggio obbligato. Tuttavia, al momento non è chiaro cosa si chieda al governo tedesco: la Commissione riconosce e rispetta l’indipendenza delle Corti nazionali e prende atto che la stessa Corte di Karlsruhe non ha dato seguito alle richieste esecutive avanzate dai ricorrenti, che ritenevano insufficiente la mozione approvata al Bundestag per rispondere alle richieste del Corte. Soluzione che invece Karlsruhe, ha considerato del tutto adeguata la soluzione. Si legge, però, nel comunicato della Commissione: «La sentenza del Tribunale costituzionale federale costituisce un serio precedente, sia per la futura prassi della stessa Corte costituzionale tedesca, sia per le corti ei tribunali supremi e costituzionali di altri Stati membri». Vale a dire, temuta è l’ipotesi che altre Corti costituzionali nazionali facciano lo stesso. Un conflitto inevitabile? La Commissione ha scelto, dunque, di interpretare radicalmente i principi e gli effetti della sentenza tedesca: il conflitto si sposta sul rapporto tra la Corte del Lussemburgo e quelle nazionali, ipotizzando che le seconde debbano accettare incondizionatamente le sentenze della prima. Qualcosa di molto complicato anche per la Corte costituzionale italiana: un simile rapporto è proprio di una federazione, cosa che l’Ue non è ancora (e non ci potrà arrivare tramite una procedura di infrazione). Ecco perché la decisione della Commissione potrebbe rivelarsi un azzardo ed essere l’inizio di uno scontro molto duro e la cui soluzione definitiva appare davvero complicata. Il governo tedesco certamente non potrà impegnarsi per le future sentenze del Bundesverfassungsgericht, a meno di non ipotizzare modifiche costituzionali. Adesso Berlino ha due mesi di tempo per rispondere. Quasi certamente ribadirà la piena e incondizionata adesione di tutte le istituzioni tedesche al principio del diritto dell’Unione ma non potrà negare il diritto che il Tribunale costituzionale federale si è ritagliato per verificare in determinati casi lo stesso giudizio della corte europea. In effetti, lo stesso primato del diritto dell’Ue è una conquista giurisprudenziale, frutto di un lungo “scontro” tra le Corti costituzionali, compresa quella italiana, e quella europea. È ragionevole, dunque, che la procedura avviata possa risolversi con un riconoscimento di tutte le parti nel primato, mai messo davvero in discussione. Sarà ancora il governo Merkel a dover rispondere ed è lecito attendersi questo esito. A quel punto la Commissione potrebbe dichiararsi soddisfatta e chiudere così la procedura, dimostrando attenzione al tema e severità nella valutazione per i comportamenti di tutti gli stati membri ma senza immaginare un’ulteriore radicalizzazione dello scontro. Oppure andare avanti: una tegola per il nuovo governo. Una soluzione più radicale che “limiti” normativamente l’azione del Tribunale costituzionale federale sarebbe certamente problematica. Inoltre, se la Commissione dovesse decidere di andare avanti, sarà la stessa Corte del Lussemburgo a doversi esprimere. Una circostanza che potrebbe aprire un nuovo capitolo dei rapporti tra le Corti in Europa. Un capitolo verosimilmente destinato a essere lungo. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediD'Aniello Fernando

Roma, 11 novembre referendum Atac: che cosa cambierà?Manovra, torna il bonus bebè: +20% dal secondo figlio

Vittorio Sgarbi annuncia la sua uscita da Forza Italia

Mattarella firma il decreto sicurezza. Salvini esultaManovra, fonti del Tesoro: "C'è l'accordo Roma-Bruxelles"

La Commissione europea boccia la manovra: primato assolutoTerremoto Catania, come lo Stato aiuterà gli sfollati

Palermo, giornalista del comune insulta Salvini su Facebook

Salmo ai fans: se votate Matteo Salvini bruciate i miei cdManovra, verso la bocciatura Ue. Salvini "Avanti compatti"

Ryan Reynold
Capodanno, Di Maio e Di Battista insieme al piccolo AndreaScuola, aumento stipendi 14 €. Bussetti: "Chiudiamo presto"Papa Francesco condanna i politici anti-migranti

BlackRock

  1. avatarCondono, Salvini: "Domani a Roma per risolvere litigi"investimenti

    Notizie di Politica italiana - Pag. 757Manovra: tagliati quota 100 e reddito di cittadinanzaManovra, Moscovici: "Lavoro per evitare sanzioni all'Italia"M5S, Di Battista: "Renzi e Boschi hanno faccia come il c..."

    1. Manovra, fonti del Tesoro: "C'è l'accordo Roma-Bruxelles"

      ETF
      1. avatarMatteo Salvini nella bufera per il selfie con la NutellaGuglielmo

        Il governo rallenta sul gioco d’azzardo in Italia

        VOL
  2. avatarElisabetta Trenta a Ilaria Cucchi: “Dobbiamo chiedere scusa”criptovalute

    Maria Elena Boschi punge il vicepremier: video sul padre di Di MaioScontro Berlusconi-Salvini "Anticamera della dittatura"Manovra, il si della Camera tra mille protesteL'azienda Di Maio è della madre ma lei è dipendente pubblica

    VOL
  3. avatarVco rimane in Piemonte, vince il sì ma quorum non raggiuntoanalisi tecnica

    Di Maio: in manovra anche il taglio delle pensioni d'oroDi Maio, condono per la casa di famiglia a PomiglianoNotizie di Politica italiana - Pag. 763Nozze gay, Pif contro Salvini: “Quando si può disobbedire?”

Salvini: su documenti dei minori in arrivo dicitura "padre" e "madre"

Mariastella Gelmini lancia il suo blog: sfida ai 5 StelleMatteo Salvini: entro l'anno altri sgomberi a Roma*