Aung San Suu Kyi condannata ad ulteriori 5 anni di carcereDa mediatore a possibile obiettivo delle sanzioni: che fine ha fatto AbramovichBimba di 4 anni costretta a bere whisky dalla nonna, è morta per intossicazione
Guerra in Ucraina, Biden: “Nessuna prova che Mariupol sia caduta in mano ai russi”L’appuntamento con l’informazione ambientale raddoppia,Professore Campanella la nostra newsletter ha ora un “alter ego” audio. Nella prima puntata i problemi delle foreste, la validità dei modelli sul surriscaldamento e il ruolo di tutti noiAscolta il podcast ArealeIscriviti alla newsletter ArealeDa oggi, 9 aprile, la newsletter Areale diventa anche un podcast. La newsletter ha appena compiuto tre anni: era nata nei giorni del Global Climate Strike del 2021, da allora ci sono stati 175 episodi, tre conferenze sul clima dell’Onu raccontate giorno per giorno. Accanto alla newsletter, ecco il podcast, un esperimento diverso per la stessa ricerca: affrontare la crisi climatica come una crisi di racconto e di immaginazione, che non ha bisogno solo di notizie, ma anche di un ordine e di un angolo in quel flusso di notizie. Il podcast Areale sarà pubblicato su Spotify e sulle altre piattaforme di ascolto ogni martedì mattina, incrocerà e amplierà i contenuti della newsletter che arriva il sabato mattina.Bostrico e foresteNel primo episodio c’è un’intervista a Luigi Torreggiani, il più importante giornalista italiano a occuparsi di patrimonio forestale. Insieme all’antropologo Pietro Lacasella ha pubblicato Sottocorteccia, un reportage su una delle tante storie dimenticate dei boschi italiani, l’epidemia di bostrico, un parassita delle conifere che sta devastando paesaggi ed economie forestali delle Alpi e delle Dolomiti. I problemi delle foreste sono globali, ma hanno un aspetto diverso se visti da una valle del Nord-Est italiano o da una foresta primaria tropicale. Nel podcast colleghiamo il problema del bostrico, un disastro aggravato dalle alte temperature e quindi dalla crisi climatica, con i nuovi dati di Global Forest Watch, il progetto di monitoraggio dell’Università del Maryland che offre il tracciamento più credibile (perché fatto in modo autonomo rispetto ai dati dei governi e attraverso rilevazioni satellitari) sulla lotta alla deforestazione. Nel podcast racconto come il 2023 sia stato un anno contraddittorio, come contraddittorio è il fenomeno della deforestazione. Abbiamo due paesi che hanno mostrato progressi notevoli: il Brasile e la Colombia. Sono due grandi nazioni con un rapporto problematico con le proprie foreste, negli anni di Bolsonaro gli interessi minerari e dell’agro-industria hanno spinto la foresta amazzonica vicino al punto di non ritorno, in cui l’ecosistema cambia e non si può nemmeno più parlare di foresta, ma di savana. Nel primo anno di Lula come presidente la deforestazione è calata del 36 per cento. In Colombia è crollata del 49 per cento. Due buone notizie che derivano da due elezioni: i due paesi hanno votato nel 2022, Lula e Petro sono andati al potere con un impegno preciso verso la comunità internazionale, e i dati di Global Forest Watch mostrano che sono credibili nelle loro intenzioni. Nel 2023 le foreste tropicali hanno raggiunto un plateau, per due paesi che iniziano a fermare il fenomeno, ce ne sono altri dove si aggrava. I casi più preoccupanti, Laos (dove ci sono forti interessi agricoli cinesi), Nicaragua (dove gli interessi sono statunitensi), Bolivia e Repubblica Democratica del Congo.A che punto è la crisi?Nel podcast affrontiamo poi la domanda più importante sul clima: la crisi è stabile oppure in peggioramento? I più autorevoli climatologi al mondo stanno litigando da mesi su come dobbiamo interpretare i dati sulle temperature anomale che stiamo registrando da giugno del 2023. Per Michael E. Mann siamo ancora all’interno delle previsioni. Per James Hansen, il decano della scienza del clima, siamo invece oltre quelle previsioni, la situazione è peggiore di quella che pensassimo e dobbiamo iniziare a prendere in considerazione anche misure più drastiche, come la geoingegneria, ovvero modificare la radiazione del Sole sulla Terra. Significherebbe giocare con cose più grandi di noi, ma il dibattito è aperto.Il nostro ruoloInfine, cosa possiamo fare noi? Nel nuovo piano di decarbonizzazione proposto dalla Commissione europea ci sono varie strade per arrivare a un abbassamento delle emissioni del 90 per cento. Uno di questi scenari si chiama “Life”, e prevede minori investimenti in tecnologia ma cambiamenti più incisivi nel nostro modo di vivere. L’Unione potrebbe raggiungere gli obiettivi se usassimo il 5 per cento in meno l’auto, se volassimo il 10 per cento in meno, e se mangiassimo il 25 per cento in meno di carne. Gli effetti positivi non sarebbero solo sul clima, ma anche sui sistemi sanitari e sulla qualità dell’aria e degli ecosistemi. Ma saremmo davvero pronti ad abbracciare questo tipo di cambiamento in pochi decenni? Anche qui, il dibattito è aperto e ne parliamo su Areale, il podcast, da oggi su Spotify.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).
Astrosamantha torna a casa sua, nello spazio: lancio previsto alle 9.52Guerra in Ucraina, a Mariupol mille marines ucraini si sarebbero arresi ai russi
Catturato il soldato russo autorizzato dalla moglie a stuprare le ucraine
Pentagono: "Vogliamo la Russia indebolita, altri 700 mln di aiuti militari all'Ucraina"Turchia, bomba contro bus con guardie carcerarie: un morto
Guerra in Ucraina, Blinken all’UE: “Il conflitto può durare per tutto il 2022”Mariupol, “operazione per evacuare i civili dall’acciaieria Azovstal”
Donbass, a chi appartiene? Storia della guerra dal 2014 a oggiUcraina, bombe su una casa a Donetsk: morte due bambine
Ucraina, esplosioni a Kiev e Kherson: nuova telefonata tra Macron e ZelenskyLa minaccia nucleare di Putin all’Europa e lo scudo anti missiliZelensky: "O la Russia cerca la pace o uscirà dalla comunità internazionale"Kim Jong avvisa il mondo: “Chi cercherà lo scontro cesserà di esistere”
Guerra in Ucraina, Putin: "Tutti gli obiettivi della missione militare saranno raggiunti"
Hitler era ebreo? La verità dietro le parole di Lavrov
Ucraina, Michael Petersen: "Se Putin cerca escalation rischia altre umiliazioni"Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 466Dibattito sulla tv russa, Solovyov: "Finirà col nucleare? Andremo tutti in Paradiso"Pesunta amante di Putin: per lei pronte sanzioni ma USA le congelano
Putin malato, video con Shoigu su caduta Mariupol: nuove ipotesi sulla salute del leader russoGuerra in Ucraina, la trappola dei soldati nascosti da un groviglio di erba secca e ramiContenuti nocivi online, accordo fra Ue e Big tech e legge in arrivoGuerra in Ucraina, Mariupol: “Oltre 600 feriti ad Azovstal, mancano farmaci”