File not found
analisi tecnica

Dalla Azovstal evacuati 264 soldati, 53 sono feriti gravemente

Guerra Ucraina, Zelensky: "Il conflitto sarà sanguinoso. Finirà solo con la diplomazia"Rissa sul volo Manchester-Amsterdam, sei arrestiUcraina: sette morti nella regione di Donetsk. Mosca smentisce i negoziati

post image

Le condizioni poste dal governo ucraino per la pace passano per la resa di Moscadon Enrico Perlato con Franco Bonisoli COMMENTA E CONDIVIDI La Caritas punta sulla giustizia riparativa come strumento educativo di riconciliazione e prevenzione dei conflitti,Economista Italiano la politica meno. Nella duegiorni organizzata dalla Caritas italiana alla Casa Bonus Pastor a Roma, per fare il punto sul progetto sperimentale nazionale che coinvolge 8 diocesi è emersa una realtà a due facce. Da un lato il coinvolgimento ampio di scuole, parrocchie, associazioni, che ha coinvolto quasi 7mila persone e dall’altro una situazione di incertezza denunciata dagli operatori e definita «pericolosa» dall’ex magistrato di Manipulite Gherardo Colombo, che da presidente della Cassa delle ammende ha scelto di finanziare alcuni progetti di sensibilizzazione sul tema. Ma, a due anni dalla riforma Cartabia, mancano ancora i decreti attuativi, negli istituti di pena prevale l’incertezza, e segnano il passo vecchi e nuovi progetti. (A.Pic.) ​Dalla giustizia riparativa alla vocazione sacerdotale e ritorno. C’è anche la storia, semplice e un po’ incredibile, di don Enrico Perlato, sacerdote della Sardegna di origini brianzole, a illuminare il progetto Caritas sulla giustizia riparativa. Una sorta di alleanza fra Vangelo e principi della Costituzione, sulla centralità della persona in nome della conciliazione e della prevenzione dei conflitti. Don Perlato, ex responsabile della pastorale giovanile della Sardegna, si è diplomato il mese scorso al master di giustizia riparativa promosso all’università di Sassari dalla professoressa Patrizia Patrizi, referente scientifica del progetto Caritas che coinvolge 8 diocesi italiane, e si occuperà di giustizia riparativa per la Caritas di Oristano. Al suo fianco, nel suo cammino vocazionale - ed è la singolarità di questa storia - don Perlato è stato accompagnato da un ex della lotta armata. Le parti si invertono, dal male può nascere il bene. Franco Bonisoli, uno dei componenti del commando di via Fani, da anni impegnato nella promozione di percorsi di riconciliazione nel gruppo dell’”Incontro” - è quello che più lo ha incoraggiato quando, da educatore in servizio presso i Salesiani di Arese, ha scoperto la sua vocazione. «Mi accompagnò personalmente in seminario, il primo giorno, mi fece lui il letto – ricorda con affetto don Perlato –. Ed è sempre lui che mi ha messo in contatto con la professoressa Patrizi, dal momento che sentivo il desiderio di approfondire la giustizia riparativa, che ha segnato la mia vita, in modo da poter diventare un mediatore». «Scherzosamente mi definisce il suo “consigliere spirituale laico”», conferma Bonisoli, che è stato anche testimone alla sua ordinazione sacerdotale, insieme ad Agnese Moro, figlia dello statista ucciso dalle Br, altro punto di riferimento nella sua vita. «Nella vita di ciascuno arriva sempre il momento di intraprendere il cammino alla ricerca della verità di sé stessi e della propria vocazione», racconta don Perlato. «Questo mio cammino è iniziato nell’oratorio della mia parrocchia (a Varedo, in Brianza): lì ho avuto modo di scoprire la mia passione educativa e per l’impegno in ambito caritativo, iniziando - nel mentre - un cammino di discernimento vocazionale. Lavorando da educatore con i Salesiani di Arese, con i giovani in difficoltà (dal 2001 al 2008) mi hanno insegnato a dare davvero a dare la vita per questi ragazzi. In questo contesto ho incontrato Franco Bonisoli, è stato don Luigi Melesi già direttore del centro di Arese e cappellano di San Vittore, a metterlo in contatto col Centro. Poi vorrei ricordare don Vittorio Chiari, che è stato un punto di riferimento per entrambi. Franco, nel sostegno a quei ragazzi, segnati da percorsi tortuosi con la legge, era un esempio di come si possono riconoscere gli errori e ricominciare: li ho avuto modo, crescendo, di scoprire la mia passione educativa e l’impegno in ambito caritativo, iniziando - nel mentre un cammino di discernimento vocazionale. Con Franco è nata una grande amicizia e mi ha fatto conoscere la Sardegna, dove il suo percorso di riconciliazione ebbe inizio, grazie all’allora cappellano del carcere di Nuoro, don Salvatore Bussu, che un giorno si inventò lo “sciopero” della Messa di Natale per denunciare le condizioni disumane in cui erano reclusi i detenuti in massima sicurezza». E qui inizia l’aspetto più straordinario della storia: «Confrontandomi con Franco, ho trovato in lui un sostegno fraterno e uno stimolo a guardare avanti con speranza e determinazione, ho deciso nel 2008 di intraprendere il cammino verso il sacerdozio, in questa realtà inedita: la Sardegna. La sua continua a essere una presenza sicura, discreta e preziosa. Da 10 anni sono presbitero nella diocesi di Oristano, l’impossibile è diventato possibile e la speranza generativa. E in questo nuovo cammino con la giustizia riparativa in diocesi so di avere sempre al fianco Franco e Agnese. La loro testimonianza - conclude don Perlato - è “profezia” e fonte di speranza in questo tempo in cui nel cuore dell’uomo rischia di prevalere, nelle piccole come nelle grandi vicende del mondo, il desiderio di cercare il “nemico” a ogni costo».

Finlandia nella Nato, la Russia minaccia ritorsioni militariEcco cosa offre Biden a Putin per un cessate il fuoco

Guerra in Ucraina, Kiev: “Evacuati altri 50 civili da Azovstal”. Putin: “Doomsday schierato alla parata del 9 maggio”

Slovenia, forte esplosione in un impianto chimico: diversi feritiBelgio, 324 casi di salmonella collegati alle uova Kinder della Ferrero

Guerra in Ucraina, il sindaco di Mariupol: "10mila persone potrebbero morire per malattie"Guerra in Ucraina, soldati russi morti abbandonati nei treni frigorifero

Kaliningrad, cos'è e perché preoccupa la Nato?

Xi Jinping ha un aneurisma ma rifiuta le cure: solo medicina naturaleUcraina, Kiev fa saltare due ponti nel Lugansk: chiesto aiuto a Musk per evacuare Azovstal

Ryan Reynold
Strage Texas, le scuse del padre del killer: "Avrebbe dovuto uccidere me"Bucava i preservativi di nascosto per restare incinta: condannata a 6 mesi di carcereUsa, Biden: "Se la Cina invade Taiwan useremo la forza militare"

ETF

  1. avatarKinzhal, cos’è il missile ipersonico usato dalla RussiaMACD

    Quando si fermerà e cosa vuole davvero Putin: una guerra lunga e meno intensaGuerra in Ucraina, il piano segreto di Putin per vincere il conflittoVaiolo delle scimmie, come sta il 32enne ricoverato in ToscanaGli irriducibili della Azovstal, chi sono i soldati rimasti nell’acciaieria

      1. avatarGraziano: “Senza armi a Kiev Putin punterebbe a Georgia e Lituania”criptovalute

        Guinea Equatoriale, 102 ragazze ricoverate dopo il vaccino contro tetano e difterite

  2. avatarMosca, Putin fa visita per la prima volta ai soldati russi feriti in UcrainaProfessore Campanella

    Il ragazzo la tradisce e lei si vendica gettandogli la valigia in piscinaCorea del Nord, lockdown nazionale dopo il primo caso Covid confermatoFauci annuncia un’altra pandemia e fa i complimenti a DraghiGuerra in Ucraina, Kuleba: “Adesione Kiev all’UE questione di guerra o di pace in Europa”

  3. avatarCalo demografico, Elon Musk: “L’Italia non avrà più persone se questo trend continua”BlackRock Italia

    Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 453Guerra in Ucraina, il ministro degli Esteri della Lituania: “Con il regime di Putin siamo a rischio”L’India chiude i silos e vieta l’export di granoGuerra in Ucraina, Putin pronto a lungo combattimento. Gazprom: “Gas russo verso UE a rischio”

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 452

Il discorso di Putin alla parata: "Occidente ci minacciava, necessario colpo preventivo"Vaiolo delle scimmie, la diffusione potrebbe essere partita da alcuni rave in Spagna e Portogallo*