Da Sgarbi ai meme su Open to meraviglia, bocciata la Venere di Botticelli trasformata in virtual influencerChi è Donato De Caprio: età, lavoro, tiktok, paniniAddio a Salvatore Cherchi, poliziotto in congedo amato da tutti
Maltempo, allerta gialla per domani 16 aprile: le regioni a rischioIl casoE se gli smartphone venissero vietati anche alle medie?Professore CampanellaSempre più scuole stanno introducendo restrizioni di questo tipo, tra cui Baden, dove da lunedì per 1.100 alunni della scuola Burghalde i cellulare saranno vietati negli edifici© CdT/Gabriele Putzu Ats10.08.2024 17:48Niente più responsabilità personale, non funziona: i ragazzi rimangono chini all'infinito sui loro cellulari, nelle scuole secondarie svizzere interviene quindi un ripensamento e scatta l'ora dei divieti, riferisce la Schweiz am Wochenende (SaW).In diversi cantoni elvetici le vacanze estive stanno per finire e lunedì le aule si riempiranno di nuovo, ma non tutto sarà uguale a prima. Ad esempio per i 1100 alunni della scuola Burghalde di Baden (AG): gli smartphone saranno vietati negli edifici.«La pretesa che i giovani fossero in grado di regolare autonomamente l'uso del cellulare era troppo elevata», spiega la direzione della scuola in una lettera ai genitori. La stessa direzione fa sapere che da anni discuteva al suo interno di una politica sensata riguardo ai telefonini. «Questo ha portato a due votazioni nel team, entrambe quasi in parità». Ora però l'umore è cambiato e un regolamento restrittivo - «tenendo conto di vari studi», viene precisato - ha trovato una maggioranza.A far pendere l'ago della bilancia non sono stati solo i risultati scientifici, ma anche qualcosa di più semplice. «La vista di centinaia di alunni chini sul cellulare in mensa o all'esterno durante la pausa mattutina, nonostante le opzioni alternative offerte, era motivo di preoccupazione». Un insegnante ha detto senza mezzi termini: «La vista è diventata insopportabile, tutti fissavano i loro dispositivi».Baden non è un caso isolato, spiega il settimanale: sempre più scuole stanno introducendo restrizioni. In passato i divieti di utilizzo dei telefoni cellulari erano comuni solo alle elementari. Gli istituti superiori come la scuola secondaria di Arbon (TG), che ha un divieto in vigore da molti anni, sono state finora un'eccezione. Ora invece le proibizioni si diffondono e interessano anche gli smartwatch.In alcune località si cerca ancora un compromesso. Alcuni istituti, come la scuola secondaria di Muttenz (BL), hanno avuto buone esperienze nel permettere l'uso dei dispositivi durante la pausa pranzo, tra le 12.15 e le 13.15. A Frick (AG) da lunedì sarà in vigore un divieto generale di utilizzo del telefono dalle 7.20 alle 11.40 e dalle 13.20 alle 16.50: un opuscolo con i dettagli sarà presto distribuito ai genitori. «Un ultimo sussulto di responsabilità personale», chiosa la SaW.Secondo il giornale è però evidente come sia iniziato un ripensamento: nella gestione delle scuole, nei consigli dei genitori e anche nella politica. I divieti non sono più una questione di destra o sinistra: a Soletta è un consigliere cantonale dell'UDC a volerlo introdurre, a Basilea Città è invece un politico verde-liberale a proporre un divieto di utilizzo dei cellulari a livello cantonale.Sono finiti i tempi in cui le mozioni parlamentari venivano ancora giustificate con «suonerie inquietanti», come avvenuto in Argovia nel 2010. Ora non si tratta più di rumore, ma del bene più grande di tutti: la salute dei ragazzi. A scuotere le coscienze è stato in particolare un libro dello psicologo americano Jonathan Haidt, «La generazione ansiosa», pubblicato anche in italiano. Una lettura considerata quasi obbligatoria nei circoli didattici e che serve agli amministratori scolastici come base scientifica per i divieti.Haidt si avvale di un gran numero di studi scientifici condotti in America e in Europa per mostrare quanto le cose vadano male per la salute e lo sviluppo degli adolescenti e ritiene che il concetto di responsabilità personale sia fallito. Egli stesso padre, l'esperto consiglia di non utilizzare gli smartphone prima dei 14 anni e di non ricorrere ai social media prima dei 16 anni. Sono cinque i problemi più importanti identificati dallo specialista e che vengono a suo avviso favoriti dal cellulare: si tratta di aumento delle ansie e delle depressioni, perdita di sonno, solitudine, mania di confronto e difficoltà di concentrazione.
Incidente a Chiavari, auto contro albero: due giovani in gravi condizioniAnnuncia il suicidio sui social e si toglie la vita: morto lo chef Alessio Gilberti
Tragedia a Salerno, muore soffocata da un boccone di mozzarella
Incidente a Sedriano, scontro frontale tra due auto: morto un ragazzo di 19 anniRovigo: il maltempo devasta le campagne del Polesine
Ha provato a fare irruzione nella residenza di Berlusconi: arrestato un 48enneCaro benzina, calo importante per i prezzi del carburante
Incidente a Pian di Rota: scontro tra due autoTragedia a Bitonto, scontro fra due auto: morti 4 ragazzi
Fano, scontro fra automobili: ci sono due feritiUbriaco alla guida sradica il cancello dei Carabinieri: arrestatoSciopero Trenitalia 14 aprile 2023: orari e treni garantitiSostituzione etnica: cos'è e significatoCos'è la "sostituzione etnica" citata dal ministro Lollobrigida
Piazzapulita, Gad Lerner propone ai politici: "Basta apparizioni di Cartapesta"
Omicidio Matteuzzi, la verità sulla foto social che scatenò la rabbia dell'ex
Bari, Fabio Buonsante muore a 22 anni dopo un incidente con la motoFinto cieco deve 120mila euro allo Stato: guidava benissimo l'autoOmicidio di Antonio Novati: le indagini sull'arma del delittoIncidente sul lavoro a Gela: due operai feriti gravemente
Valsusa, morto scalatore in cordata sulla Rocca SellaLutto ad Agliana: morto a soli 55 anni Aurelio Giovannini, noto nel mondo del basket e del volontariatoMalore improvviso: Renato Ziero muore tra le braccia della moglieIncidente sul lavoro ad Iseo: operaio schiacciato contro una trave