File not found
VOL

Vaccino, Moderna annuncia ritardo nella consegna delle dosi

Anidride solforosa dell’Etna raggiunge (quasi) i cieli della CinaDubai, la figlia dello sceicco denuncia il padre: "Mi ha rapita"Wallis e Futuna: si registra primo caso covid

post image

Regno Unito, Freddy il cane più alto del mondo è morto a 8 anni e mezzoLa questione del potere nei contesti educativi è fondamentale. La responsabilità degli insegnanti e degli educatori che lavorano nelle scuole più difficili,Professore Campanella frequentate da ragazzi che provengono da contesti marginalizzati  Tutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSei un/a insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euroIl potere ha bisogno di disparità. Così se la costruisce fin da subito. Anche a scuola. La classe è uno dei primi posti dove, da bambini e adolescenti, percepiamo di non averne. O forse sarebbe meglio dire che lo sentiamo. Lo sente il nostro corpo. La nostra mente. È una specie di peso che crea stress e ansia, o come direbbe Robert Merton, una tensione.Vengo da una famiglia e da un paese povero. Non ero e non sono il solo. Nessuno dei miei compagni delle superiori si è laureato. Solo il 20% di noi è arrivato alla maturità. Molti si sono ritirati, qualcuno è scomparso senza rumore e senza arrivare a prendere un diploma professionale in quella che la nostra professoressa d’italiano chiamava: la peggior scuola di Firenze.Oggi queste scuole le frequentano i ragazzi con cui lavoro, o le frequento io come educatore, ma i risultati non sono diversi, solo l’1,8% dei laureati arriva dai professionali (AlmaLaurea).I ragazzi che incontro, come me e i miei compagni, non fanno Erasmus e non partecipano a progetti teatrali, quasi mai vanno in gita, a volte se ci vanno è per punizione. Come a volte, per punizione, gli vengono fatti leggere dei libri.Alla fine hanno “scelto” un professionale, e il professionale è una periferia. Ci sono pochissimi teatri o librerie in periferia, al massimo c’è qualche dirigente o insegnante che ce la mette tutta. Che prova a non dividere il mondo in chi ha potere e chi non ce l’ha.Perché la questione del potere nei contesti educativi è fondamentale. Tra lo studente che abbandona e i docenti e gli educatori c’è quasi sempre una disparità economica, culturale e sociale. Il professore che certifica con voti e bocciature il fallimento di uno studente, molto probabilmente ha iniziato il suo percorso di studi in un contesto più favorevole (in Italia solo il 6% dei figli di genitori senza diploma arriva alla laurea).La lotta di classe è in classe, come direbbe Morin, e non può essere fatta di progetti e scuole in cui si separano quelli che non ce la possono fare da quelli bravi, per non rallentarli.Ma dov’è il potere nell’educazione?Ovunque e riguarda tutti. C’è nelle piccole cose come l’adulto che decide come e quando si va in bagno. Come in quelle metodologiche, lo stesso adulto che si tiene l’80% di tempo di parola in classe lasciandone meno dell’1% a testa ai suoi studenti. O in quelle sistemiche: i professionali pieni di adolescenti che provengono da famiglie povere e i licei pieni di adolescenti che provengono da famiglie ricche o agiate. Il sociologo Raymond Aron definisce appunto il potere come la possibilità di stabilire e imporre regole anche non scritte.Per questo specchiarsi nel potere, anche se non è facile, è necessario, soprattutto per noi docenti e educatori. E soprattutto in un paese dove non c’è una trasmissione di potere tra insegnante e alunno, ma - come direbbe Pierre Bourdieu nella definizione di capitale culturale - solo tra genitore e figlio o tra insegnante e adolescente appartenente alla stessa classe sociale.Perché dove c’è potere non può essercene per tutti. Non è mai infinito. Nemmeno a scuola. Allora è proprio in classe che possiamo scegliere se tenercelo esercitandolo e creando disparità, oppure disarmarci e condividerlo.La lotta di classe in classe ha bisogno di una didattica che vada incontro alle innumerevoli lingue, storie e identità che stanno dall’altra parte della cattedra. Di riconoscimenti e alleanze. Di una forma di resistenza che passa dal non alimentare discriminazioni sociali ma dal dare potere e autonomia a chi non ne ha.A volte, l’impressione che ho di noi adulti nella scuola, è di essere parte dell’ambiente, come tutto il resto. Una piccola parte numericamente molto inferiore a quella degli studenti ma dominante. Arroccata nelle proprie convinzioni, immobile, con identità tutte molto simili e quasi mai raccontate. Davanti invece a una marea immensa di storie scritte e urlate, di provenienze diverse, di generi che si stanno trasformando e di desideri poco ascoltati.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMichele ArenaMichele Arena, educatore nella periferia fiorentina, nasce da due aspiranti librai che nella vita vera fanno gli operai. A dodici anni, partecipa a un pestaggio di gruppo nel ruolo della vittima. La sua professoressa di italiano in ospedale lo guarda e gli dice: “Ti hanno quasi ucciso in un campo, direi che puoi mettere gli errori da parte, scrivi quello che ti va, quello che hai dentro, io non ti darò più voti”. In quel momento, ancora non lo sa, nasce l’idea alla base del suo lavoro. Nel 2004 inizia a lavorare come educatore, nel 2009 fonda insieme a Leonardo Sacchetti la scuola di scrittura non profit Porto delle Storie, ispirata alla 826 Valencia di Dave Eggers, un luogo che cerca di garantire il diritto alla propria voce a una delle categorie più discriminate dalla nostra società: gli adolescenti. Nel 2020 esce Come nascono gli incendi, il suo primo romanzo per Mondadori.

Isolato nuovo virus in Cina, contati 42 casi tra il 2017 e il 2018Kiki la volpe, una star del web: è stata salvata da cucciola

Roberta Mazzacane, Autore a Notizie.it

Sint Maarten, yatch da 10 milioni di dollari: incidente al portoSalva a nuoto quattro gatti sulla nave che affondava

Prete ruba le offerte e le spende su siti per adultiCovid, in Finlandia scoperta una variante sconosciuta

Salva a nuoto quattro gatti sulla nave che affondava

Usa, lo Stato della Virginia abolisce la pena di morteDimesso dall'ospedale il Principe Filippo dopo l'operazione

Ryan Reynold
L'Ungheria inizia a somministrare il vaccino cinese SinopharmIl rapper Pablo Hasèl è stato condannato ad 1 anno e 4 mesiParigi, impennata di contagi Covid: ospedali in tilt

Campanella

  1. avatarCanale video di scacchi chiuso per razzismoProfessore Campanella

    Pandemia da Covid sotto controllo nell’estate 2022: la previsioneRegno Unito, si sveglia dopo 10 mesi di coma e scopre la pandemia CovidNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 730Mosca, Boeing 777 costretto ancora un atterraggio di emergenza

      1. avatarIsraele, funerali del rabbino: assembramento di 20 mila personeETF

        Ebola in Guinea, torna la parla del virus: la situazione

  2. avatarColombia, naufragio di due barche: dodici mortiCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 740Colpo di Stato in Myanmar, altra giornata di violenza: 59 i mortiIl Dalai Lama è stato vaccinato contro il covid, il video sui socialIndia, Rihanna e Greta dalla parte degli agricoltori: è scontro

  3. avatarInfermiera morta dopo un turno di lavoro di 15 ore negli UsaVOL

    Alexandria Ocasio-Cortez: "Vittima di violenza sessuale"Svolta nelle indagini di Sarah Everard: poliziotto accusato di omicidioBimbo di 4 anni muore di setticemia: era stato dimesso dall'ospedaleLicenziamenti da parte di Pfizer: a casa diversi dipendenti belgi

Covid, Gerusalemme: morto il 'custode dei gatti' Hajj Ghassan Younes

I 14 Paesi covid free oggi secondo il rapporto dell'OmsTinder, segue la ex ad un appuntamento e la uccide*