File not found
BlackRock Italia

Matteo Salvini e le 30 proposte a Conte: "Cosa vogliamo"

Nuova ordinanza in Veneto: sì ai centri estivi per bimbi 0-3 anniDe Luca contro Salvini, continua il botta e risposta: "Porta sfiga"Conte sul governo: "Non mi pare di essere accerchiato"

post image

Dalla Campania in Lombardia per curarsi: le parole di GalleraI fascisti chiedono le elezioni e i comunisti non le vogliono: mi fa male la ...I fascisti chiedono le elezioni e i comunisti non le vogliono: mi fa male la testaElezioni,ETF il paradosso che si è accasato a Montecitorio: i fascisti le chiedono e i comunisti non le vogliono. di Giampiero Casoni Pubblicato il 10 Settembre 2019 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataelezioniGli editorialigoverno#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Ho l’emicrania. Mi fa male la testa e la colpa per una volta non è di mia suocera. È quel dolorino infido e pulsante che sottintende lo stallo che fa il tuo raziocinio quando sulla sua strada incontra un paradosso, un paradosso grosso che si è accasato a Montecitorio il 9 settembre. Nulla di grave o nuovo a dire il vero – l’Italia è l’ufficio brevetti del paradosso politico – ma stavolta la faccenda ha lasciato il segno e ha artigliato il mio cranio un po’ più del solito.Davanti e dentro al tempio della democrazia parlamentare tricolore è nato, prima come pigolio loffio per poi diventare rombo ruggente, il dolore della mia testa che ha cominciato a macinare pensieri 51 anni fa. Non è una colpa, ma per un attimo è sembrato che lo fosse.Elezioni: la posizione di fascisti e comunistiDiciamocelo chiaro: al di là degli stereotipi, delle marmellate e della progressiva perdita di abbrivio delle ideologie estreme, fuori da Montecitorio c’erano i fascisti e dentro c’erano i comunisti. E i primi, asserragliati fuori dal palazzo in piena usta da ladrocinio consumato, chiedevano le elezioni, mentre i secondi si beavano del fatto di non averle dovute subire.Mentre Il Due Volte Conte presentava alla Camera le linee programmatiche del governo a trazione M5S-PD nato dalle ceneri del più clamoroso autogollonzo della storia repubblicana con la X (pardon, la firma) di Salvini in calce, fuori la protesta del “popolo” trovava in Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, in Cambiamo di Giovanni Toti, nel Carroccio dell’ex ministro questurino e negli scampoli di Forza Italia in polemica con l’ottuagenario capoccia i suoi bardi.Ed è stato lì, nel pieno della calca che porta la gente a seguire i suoi leader e a doppiare idee e buon senso, che si è consumata la faccenda del mio mal di capoccia, e non c’è Aulin che tenga. Vedere invocare le elezioni e parlare di “furto di democrazia” uno di destra che predappieggia per indole e fa il saluto romano per tigna è come vedere Alarico che chiede il coltello da pesce per spinare la spigola.Vedere gente che manifesta e invoca il diritto (sacrosanto) a dire la sua in barba ad un Decreto Sicurezza che quella stessa gente ha indirettamente foraggiato insalivando sui social il suo promoter sa di cuoco che cazzia il ristorante che lo ha licenziato ma che serve ancora ai clienti il suo menu. Di contro, vedere tizi che nel caso di specie guatano la libertà, la volontà popolare e il suo sacro approdo in urna elettorale come tranelloni in cui giammai cadere è come vedere Voltaire che serve messa al Divino Amore.E giù tutti a giocare con il Paradosso Supremo, quello che in maniera ubiqua si spaparanza comodo sulla volontà popolare, ma a corrente alternata. In ogni maledetto momento della storia repubblicana presente c’è stato qualcuno che, in maniera bipartisan, la stessa se l’è contrabbandata per faccenda vilipesa, dimenticando o fingendo di dimenticare che la democrazia parlamentare (ci si stanca a ripeterlo, davvero) è quella storia per cui tu dai delega a qualcuno affinchè egli, investito da un ruolo che gli hai dato ma su cui non hai il controllo diretto, faccia un po’ il cacchio che gli pare in quanto ad apparentamenti, retromarce, nuove cotte e vecchi amori e datemi un Amen se avete capito che in Italia la volontà popolare truzza e senza intermediari è fuffa emendata occasionalmente da referendum che abbiamo sfruttato poco e male.Salvini, che di amen e Vergini se ne intende, lo ha detto chiaro: “Noi non molliamo”. Ci arriva forte e chiaro il dubbio che riti e parlesia da post Ventennio abbiano ancora il loro bel grip nella strategia comunicativa del Capitano senza caserma. Ma ancor più chiaro è giunto alle mie meningi martoriate un segnale che, coi leader struscioni di questa stranissima Italia, non c’entra un beneamato.Il guaio siamo noi, i guai li facciamo noi, noi beoti ignorantissimi che coniughiamo il “boia chi molla” con le invocazioni giacobine di una libertà che dovremmo schifare, se fossimo coerenti, magari scemi, ma coerenti. In ognuno di noi sembrano convivere un sanculotto, un podestà e un cumenda keynesiano, anime plurime che danno come somma il nulla ma che sono come le lame dei coltellini svizzeri: ognuna buona per un compito, per una storia, per un momento.Noi che mettiamo gli sfigati di Pelizza da Volpedo in soggiorno a significare che no, quell’amor di popolo reietto non ce lo toglieranno mai ma poi, se putacaso una prerogativa costituzionale ci dà l’uzzo di scavalcare le urne, ce la ridiamo sornioni perché abbiamo evitato che il popolo che amiamo ma che oggi temiamo come l’orchite bilaterale ci rimetta il nemico in arcione.Noi, semplicemente noi, italianucci multitasking che non abbiamo nemmeno il coraggio di dire che no, un fascista che alza il braccio non può parlare di democrazia rubata, perché c’è stato un tempo, che ha marcato il tuo percorso politico in cui di quel furto doveva andarne fiero e che no, un comunista non può trincerarsi dietro l’inespugnabilità del Diritto Costituzionale, perché il popolo che gli mette la birra in corpo una volta piazzava sul tavolo della storia cose come la Questione Morale e, di fianco, anche qualche tubo Innocenti che rinforzava le argomentazioni.Era sbagliato ma era pulito. Era pulito perché era chiaro, condivisibile o esecrabile ma binario, perciò bello. Non dava il dolore della confusione e non mi faceva ammalare di manicheismo dialettico e soprattutto rimpiangere i mal di testa che mi appioppava la suocera licantropa sotto la cupola di un cranio confuso da un’Italia barista che mischia le idee, le agita, le ciuccia e si ubriaca della sua tessa piccineria. Prosit.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"

Matteo Salvini critica l'euro: "Vantaggio solo per la Germania"Morto Alfredo Biondi, ministro del primo governo di Berlusconi

I sindaci scrivono a Conte: "Manovra o servizi a rischio"

Fase 2, la Sicilia sceglie di ridurre le restrizioni dal 18 maggioLombardia, la nuova ordinanza: cosa riapre dal 1 giugno

Salvini porta i fiori al poliziotto ucciso: contestato dai napoletaniConte sul governo: "Non mi pare di essere accerchiato"

Mattarella firma ed emana il decreto sulla Cassa Integrazione

Giorgia Meloni contro Conte: "Le nostre proposte tutte bocciate"Le lacrime della Bellanova scatenano l'ira di Salvini e Meloni

Ryan Reynold
Festa della Repubblica, il messaggio del Premier ConteSilvia Romano, consigliera M5s spiega: "Solo uno scherzo"Dalla Campania in Lombardia per curarsi: le parole di Gallera

VOL

  1. avatarEmanuele Filiberto fonda Più Italia e scende in politicaGuglielmo

    Gaffe di Attilio Fontana, pubblica per errore bozza di post socialManifestazione di Salvini a Roma: "Il 2 giugno tutti in piazza""Posso togliere la mascherina?" Salvini rimproverato da FlorisApp Immuni: Sileri soddisfatto per quanti l'hanno scaricata

    1. Mattarella sulla tutela dei rifugiati: "Serve più impegno"

      1. avatarAssistenti civici volontari, il Viminale non ne sapeva nienteanalisi tecnica

        Notizie di Politica italiana - Pag. 492

  2. avatarSalvini sullo stop al taglio dei vitalizi parlamentari: "Vergogna!"analisi tecnica

    Sardine in crisi, Santori: "Pausa di riflessione"Notizie di Politica italiana - Pag. 497Udine, è bufera sulle parole del consigliere leghista: "E i ricchi?"Coronavirus Lombardia, Fontana ha firmato la nuova ordinanza

    VOL
  3. avatarIl Premier Conte: "Proroga cassa integrazione? Pronto decreto"Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Notizie di Politica italiana - Pag. 508Notizie di Politica italiana - Pag. 504Gli apprezzamenti di Gallera per Scarcella, guru dei social smascherato in tvVincenzo De Luca dispone quarantena per comune di Letino

Cassa integrazione, ancora mezzo milione di lavoratori in attesa

Scuola, Azzolina: "A settembre tutti in classe"Renzi: "Open arms? Salvini non si sconfigge in tribunale"*