File not found
Economista Italiano

Saman Abbas, l'avvocato del fratello: "Ha paura di essere ucciso per aver parlato"

Daniel Radosavljevic morto in carcere in Costa Azzurra: il giovane di Rho aveva 20 anniInvestita mentre attraversa la strada: morta 49enneSi toglie la vita a 17 anni dopo una violenza di gruppo

post image

Auto in fiamme dopo un incidente stradale: morti madre e figlioAlla fine degli anni Trenta quelli dei territori ex asburgici attirarono l’attenzione del capo della polizia fascista. La vita itinerante fu un pretesto. Tutto cominciò con tre circolari che ordinavano il rastrellamento e il confinoQuale fu l’atteggiamento del fascismo verso coloro che venivano definiti “zingari”?Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella In che modo Rom e Sinti che vivevano in Italia furono perseguitati, mandati al confino, internati e deportati? Come mai le memorie di questa persecuzione non sono state prese in considerazione dall’Italia repubblicana?Il libro La persecuzione dei rom e dei sinti nell’Italia fascista (Viella, gennaio 2024) analizza le politiche anti zingari del regime fascista sulla base di un’estesa documentazione archivistica, intrecciandola con le voci dei testimoni e con la letteratura storico-etnografica.Raramente, nel Dopoguerra, le memorie delle persecuzioni subite sono uscite dall’ambito famigliare, e il mancato riconoscimento dei Rom e dei Sinti come vittime del regime fascista ha contribuito a limitare il loro pieno accesso ai diritti di cittadinanza.Le politiche del regimeAnalizzando la documentazione d’archivio, è possibile suddividere le politiche anti zingari del regime fascista in tre momenti, ciascuno dei quali vide l’emanazione di circolari specifiche, con conseguenti provvedimenti di polizia. I provvedimenti persecutori ebbero effetti molto pesanti sulle famiglie Rom e Sinti pur in mancanza di una legislazione specifica e di una definizione precisa della categoria “zingaro”.Nel libro si dimostra che “zingaro” fu un termine usato per indicare tutti coloro che conducevano una vita itinerante spostandosi con la propria carovana. La mancanza di un domicilio e di una residenza fu sufficiente per essere sottoposti a duri provvedimenti di polizia. IdeeIl Giorno della memoria è sotto attacco, ma senza il ricordo la Ue abdica a sé stessadavide assaelI pretestiNel periodo che va dagli anni Venti alla metà degli anni Trenta, il regime emanò una serie di circolari sul respingimento, l’allontanamento e l’espulsione degli “zingari stranieri”. Essi diventarono una categoria di stranieri per i quali si poteva prescindere dalle disposizioni in vigore per l’ingresso e il soggiorno in Italia dei cittadini di altri stati.Spesso la loro l’espulsione si tramutò in accompagnamento forzato lungo valichi di frontiera secondari, costringendoli a entrare illegalmente negli stati confinanti. Verso la fine degli anni Trenta, furono i Rom e i Sinti che vivevano nei territori ex asburgici – la Venezia Giulia e la Venezia Tridentina – ad attirare sempre più l’attenzione del capo della polizia Arturo Bocchini.La vita itinerante che spesso conducevano era il pretesto per non accordare loro la cittadinanza italiana, nonostante gli accordi di pace che seguirono la Prima guerra mondiale. La seconda fase delle politiche anti zingari riguardò, infatti, coloro che vivevano nelle province di Bolzano, Trento, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Zara, la cui cittadinanza era, spesso, definita “incerta”.Fra il dicembre del 1937 e il gennaio 1938 vennero emanate tre circolari che ne ordinavano il rastrellamento e l’invio al confino nell’Italia meridionale. Intere famiglie, con molti minori, furono sottoposte a tale misura repressiva, senza avere le risorse economiche per farvi fronte. CulturaQuei “gelidi mostri” delle stragi italiane, nemici della democrazia e della veritàPaolo MorandoLa guerraLa terza fase della persecuzione coincise con l’entrata dell’Italia nella Seconda guerra mondiale, quando venne reso operativo l’internamento di diverse categorie di civili ritenuti “pericolosi”. L’11 giugno 1940 fu emanata la circolare che prevedeva l’invio nei campi di concentramento degli “zingari sospetti”, soprattutto se stranieri, e l’11 settembre quella che prevedeva l’internamento in località per gli “zingari di nazionalità italiana certa o presunta”.La documentazione archivistica sinora reperita, per quanto frammentaria, ha permesso di delineare l’effettiva applicazione delle due circolari:nel periodo che va da luglio a dicembre 1940 furono fermati circa 35-40 Sinti e Rom stranieri sprovvisti di documenti. Furono inviati in diversi campi di concentramento dove erano presenti altre categorie di internati, in particolare a Boiano, in Molise, e nelle colonie confinarie situate nelle isole minori (Isole Tremiti, Ustica, Ventotene);a partire da marzo 1941 il capo della polizia decise che il campo di concentramento di Boiano, in Molise, fosse riservato solo agli internati “zingari”; altre categorie di internati, che già si trovavano lì, furono trasferiti altrove;nell’agosto del 1941, i 66 Rom internati a Boiano furono trasferiti nel campo di concentramento di Agnone, sempre in Molise, che divenne solo per “zingari”; fra l’agosto del 1941 e il settembre 1943 il numero totale degli internati ammontò a 176, compresi i bambini nati nel campo;il terzo campo di concentramento riservato agli “zingari” fu quello di Tossicia, in provincia di Teramo, dove nell’estate del 1942 vennero internati 118 Rom della Provincia di Lubiana, annessa al Regno d’Italia il 3 maggio del 1941.Per i Rom e i Sinti presenti a Tossicia e ad Agnone l’internamento si protrasse, rispettivamente, fino al 27 settembre e al 6 ottobre del 1943, quando tutti riuscirono ad allontanarsi facendo perdere le proprie tracce.Oltre ai campi di concentramento, durante la Seconda guerra mondiale il regime fascista aveva previsto anche località di internamento per coloro che erano considerati meno pericolosi.Fra il 1940 e il 1943 in circa 30 province italiane furono istituite località di internamento per Rom e Sinti. I circa 600 Rom e Sinti così internati non poterono più svolgere le attività economiche su cui si basava la loro sussistenza, dato che esse richiedevano una certa mobilità territoriale. CulturaLa nascita dello stato d’Israele non è una conseguenza dell’olocausto: i miti da sfatareLa vita quotidianaLe condizioni di vita dei Rom e Sinti internati furono particolarmente dure. Quelli che vennero internati in località ricevettero un sussidio inferiore rispetto a tutti coloro che vennero sottoposti alle medesime misure di privazione della libertà. Per quanto riguarda l’internamento nei campi di concentramento, essi furono rinchiusi in strutture considerate inidonee per gli altri internati (è questo il caso di Boiano e Tossicia).Molto alta fu la percentuale di minori internati, le cui condizioni di vita furono particolarmente penose data la scarsità di cibo e la mancanza di cure mediche. Dopo l’invasione tedesca dell’Italia, oltre 20 Rom e Sinti vennero deportati nei campi nazisti dalle carceri di Gorizia, Udine e Trieste.Le ragioni per cui il loro numero fu contenuto è da attribuire al fatto che il regime fascista non aveva istituito un sistema centralizzato di identificazione e che i precedenti provvedimenti li avevano forzatamente allontanati proprio dalla Venezia Giulia e Tridentina, incorporate nel Reich nel settembre 1943.Le conseguenzeIn Italia, un’inadeguata riflessione storiografica ha fatto sì che le politiche anti zingari del fascismo non venissero prese adeguatamente in considerazione e, in alcuni casi, fossero messe in ombra dal genocidio dei Rom e dei Sinti perpetrato dal nazionalsocialismo. La mancanza di una legislazione specifica che li riguardasse o di un ufficio che si occupasse specificatamente di loro è stata sufficiente per accantonare le sofferenze dei Rom e dei Sinti italiani, influendo negativamente sul riconoscimento delle persecuzioni subite.Si tratta di un vuoto storiografico che ha alimentato la negazione dei loro diritti di cittadinanza, che è doveroso contrastare oggi come ieri.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPaola Trevisan

Marito avaro, per la Cassazione è reato di maltrattamento, i dettagliEbbene si, è più lungo: il pene umano cresciuto di 3 cm in 30 anni

Pesci morti galleggiano nei rii in secca: allarme a Venezia

Carnevale ma non troppo a Maniago: spunta il carro con "Cospito libero"Assoluzione Berlusconi nel Ruby Ter, le motivazioni dei giudici

Daniel Radosavljevic morto in carcere in Costa Azzurra: il giovane di Rho aveva 20 anniDonna partorisce in taxi

Anziani senza cibo e igiene: 24 arresti in Rsa

Segrega e picchia la figlia per giorni: arrestatoProtezione Civile, diramata un'allerta meteo rossa per la Sicilia

Ryan Reynold
Si accascia a causa di un malore: 51enne muore davanti al figlioL'impatto dell'industria dell'iGaming sull'economia globaleAffonda una barca alla Maddalena: era ormeggiata al porto

Guglielmo

  1. avatarVolante della polizia si schianta contro un muro a Roma, si indagaCampanella

    Si faceva toccare nelle parti intime da una cooperante, arrestato religiosoOmertà a Campobello di Mazara: come Messina Denaro è riuscito a nascondersi a casa suaPapa Francesco sbotta su Ratzinger: "Gente senza etica ha strumentalizzato la sua morte"Morte di Anna Bellisario: si indaga anche sulle salse usate nel fast food

    1. Testimone di Geova ritrova 1600 euro persi da un artigiano e li restituisce

      1. avatarSanremo, ritrovato vicino al teatro Ariston un pacco bomba: scattato l'allarmeinvestimenti

        Usa il figlio come bersaglio per scoccare le frecce della balestra: accusato per maltrattamenti

  2. avatarRoghi a Pescara, due in due giorni: si indaga anche sulla pista dolosacriptovalute

    Incendio in casa a Palermo: morta disabile di 73 anni"Il mio è un tumore maligno?": la riposta le arriva dopo un anno e quattro mesiNeonato morto al Pertini, la madre: "Furono loro a consigliarmi di tenerlo nel letto"Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 537

  3. avatarCane trovato strangolato in campagna, taglia da 10mila euro sui criminaliBlackRock Italia

    Arrestato un 24enne a Brindisi: ha ferito alla testa un ragazzo di 31 anni"L'ho ucciso perché voleva violentarmi": le parole dell'attivista arrestataDue bambini muoiono dopo un trattamento anti SmaCade in casa e non riesce ad alzarsi: il cane chiede aiuto e lo salva

Anche l'Italia trema, terremoto in Piemonte di magnitudo 2.9

L'orrore dei passanti e l’allarme: nel fiume galleggia un cadavere"Offro lavoro e tanti schei": il cartellone del pizzaiolo fa il giro dei social*