File not found
MACD

Condannato all'ergastolo il primo soldato russo processato per crimini di guerra

Russia, viceministro degli Esteri: "Ritiro delle truppe per i negoziati di pace? Non è costruttivo"Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 449Taiwan spera che il mondo sanzioni anche la Cina

post image

Ucraina, legge marziale prorogata fino al 23 agosto: cosa prevede?Può sembrare incredibile che un allenatore capace di vincere cinque scudetti e quattro coppe Italia di fila,VOL di aver portato la squadra a due finali di Champions, non sia considerato dal suo ambiente come un Ferguson o uno Jürgen Klopp. Il fatto è che l’allenatore, primo nella storia a raggiungere 1002 punti in serie A, avrebbe voluto essere amato: e non c’è mai riuscito.Allegri ha fatto anche cose buone. Quest’anno la declinazione calcistica dell’espressione popolare riferita al duce, in voga per gran parte del dopoguerra, fino a quando un vendutissimo pamphlet ne ha smascherato l’infondatezza, è un po’ più frequente nei commenti dei tifosi juventini. Un po’ più frequente significa che, dopo anni in cui #Allegriout è stato perennemente in tendenza su Twitter, da settembre in poi qualcosa è cambiato.Prendete la partita di domenica scorsa contro il Frosinone: fino al 94’ si sono alternati, nell’animo dei bianconeri, la rabbia per l’eterna tendenza a rinchiudersi in difesa dopo essere passata in vantaggio (Allegri out) alla compiaciuta presa di coscienza che il tecnico livornese ha saputo costruire una squadra capace di trovare il gol del successo dopo il 90’, come già successo in altre tre occasioni contro Verona, Monza e Salernitana; di far sì che Chiesa, sostituito per manifesta crisi, sia stato lo stesso il primo a zompare addosso a Rugani per festeggiarlo dopo il gol; nonché di gestire una stagione certo resa meno faticosa dal non dover giocare in Europa ma gravida di carichi psicologici e no.Può sembrare incredibile che un allenatore capace, nella sua prima era bianconera, di vincere cinque scudetti e quattro coppe Italia di fila, di aver portato la squadra a disputare due finali di Champions (perse contro Barcellona e Real) non sia considerato dal suo ambiente alla stregua di un Ferguson o di uno Jürgen Klopp. Ma il fatto è che Allegri, primo nella storia a raggiungere la quota di 1002 punti vinti in serie A, avrebbe voluto essere un Trapattoni: e non c’è mai riuscito.L’ideologia del difensivismoManco di questi tempi quando, in qualche occasione, all’Allianz Stadium, qualche coretto in suo favore s’è sentito. Non che la tifoseria juventina nei lontani anni ’70 e ’80 e nei due mandati da manager del Trap, sia mai stata particolarmente prodiga di colorate manifestazioni di affetto. Sarà stato per adattarsi all’understatement sabaudo ma il Trap avvertiva come unico suo compito quello di mettere in condizione Tardelli-Boninsegna-Bettega prima e Rossi-Platini-Boniek poi di irradiare la maggior dose di luce possibile, anche a scapito della sua.Tale era la sua applicazione in questo ruolo, che i tifosi bianconeri non erano inclini più di tanto ad accusare lui della finale di Coppa Campioni persa senza quasi produrre un tiro verso la porta avversaria (contro l’Amburgo ad Atene nel 1983: a Belgrado contro l’Ajax e con Vycpalek in panchina era successa più o meno la stessa cosa) mentre la maggioranza ancora non ha perdonato a Max non tanto la finale persa contro il Barcellona quanto quella contro il Real giocata con in campo un certo Cristiano Ronaldo, che con le merengues di coppe-con-le-orecchie ne aveva già sollevate cinque. E del quale i più ricordano i ripetuti sguardi all’indirizzo del tecnico livornese: perché non attacchiamo? Perché non reagiamo? CulturaLascio la mia sabbia a Totti: il testamento (immaginario) di MazzoneMarco CirielloscrittoreL’uno, il Trap, era erede confesso di Nereo Rocco, teorico di difesa e contropiede. Strategia che funzionava assai visto che più tarde statistiche stabilirono che le squadre del Paròn difendevano sì ma segnavano più delle altre. L’altro, il Max, ha evoluto quel pensiero se è vero che è il tecnico ad aver vinto più partite con il minimo scarto (1-0) nell’epoca dei tre punti assegnati per la vittoria: 76.Prima di lui il recordman, con 75, era Carletto Ancelotti. E non solo: quando ha vinto lo scudetto Allegri lo ha fatto sempre grazie alla miglior difesa del torneo. Una perfetta applicazione sul campo di quello che è sempre stato il mantra juventino dai tempi antichi della fondazione del club: primo, non prenderle.Eppure, a parità di “primo non prenderle” Allegri non è mai riuscito a fare breccia nella passione popolare come l’uomo di Cusano Milanino. Il punto forse è che un conto è difendersi (non costruire da dietro, che ai tempi del Trap sarebbe apparsa come un’eresia) con Gentile e Cabrini e lanciare in avanti Platini o Boniek; quella era una griffe, uno schema che oggi si definirebbe identitario, un modo d’essere.Un conto è segnare con Vlahovic dopo pochi minuti dall’inizio e poi cadere in catalessi. Ovvero la versione calcistica di un desiderio tattico che non trova soddisfazione. Poi magari le partite si vincono lo stesso: se la Juve è oggi seconda dietro all’Inter, un motivo ci deve essere per forza. Ma è anche il motivo per cui Il Trap che arrivava dal Milan e sarebbe approdato all’Inter, era l’anima di una squadra e di un mondo. Un ruolo a cui Allegri non è mai arrivato. CulturaLa rivincita dell’Inzaghi più piccolo. Il sorpasso di Simone al fratello PippoMarco CirielloscrittoreIl nodo del contrattoOra si inizia a parlare del suo rinnovo contrattuale. Se Giuntoli, direttore generale juventino, si spertica in elogi per il tecnico e si dice pronto a iniziare i colloqui per prolungargli il contratto ben oltre il termine di scadenza (2025) Max frena o finge di frenare. Dice, lui che era legato da un rapporto anche personale con Andrea Agnelli, che è presto. Che l’importante è arrivare a portare la Juve in zona Champions e al nascendo Mondiale per club che si giocherà negli Usa l’anno prossimo.Ma non ci si dovrebbe sorprendere più di tanto se al termine del prossimo campionato Allegri concludesse la sua avventura a Torino. Forse perché quel desiderio di entrare nei cuori bianconeri come fecero il Trap, e dopo di lui Marcello Lippi e Antonio Conte, non è mai andato a buon fine. Se chi vive di juventinità perdonò al Trap un derby col Toro perso da 2-0 a 2-3 con i gol di Dossena, Torrisi e Bonesso, su Max continua a pesare la sconfitta contro il Maccabi Haifa come fosse un peccato mortale. Non tutti i matrimoni poggiano sul sentimento. E in quanto a sentimenti popolari il Trap la sapeva lunga.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPiero Valesio

Arriva il primo stop al gas russo e arriva dall’UcrainaUsa, altre due sparatorie: spari in una chiesa in California e a Houston

Elon Musk accusato di molestie sessuali da un’assistente di volo

USA, due scuole nella contea di North San Diego sono in lockdownRegno Unito, insegnante accusato di violenza sessuale e traffico di studentesse

Sparatoria in Texas, la proposta del procuratore: “Armare gli insegnanti”Putin operato oggi per un tumore? Pronto un gruppo di sosia per sostituirlo

Ucraina, missile russo colpisce la Casa della Cultura di Lozova

Quinta ondata Covid in Sudafrica e Usa: quali sono i rischi?Detenuto che ha abusato del figlio di 4 mesi picchiato dagli altri carcerati con scatole di tonno

Ryan Reynold
USA, violento tornado in Oklahoma: gravi danni alle struttureUcraina, Biden annuncia 150 milioni di aiuti. Russia: "Polonia possibile minaccia"Belize, 28enne si ritrova con la testa nella bocca di un coccodrillo

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarOnu, diplomatico russo lascia: "Mi vergogno del mio Paese"trading a breve termine

    L’allarme dell’Oms: “A Mariupol c’è il rischio di un’infezione di colera”La Finlandia annuncia che entrerà nella Nato il prima possibileUcraina, il viceministro degli Esteri: "Noi il muro che protegge l'Europa da Putin"Messico, studentessa trovata morta in una cisterna: è stata violentata

    1. Il vicecomandante del battaglione Azov nega la resa: "Siamo ancora nello stabilimento"

      1. avatarCovid in Cina, Pechino: "Rischiamo 1,6 milioni di morti"trading a breve termine

        Vladimir Putin, messa a nudo la sua vita privata: dalla fidanzata ai collaboratori

  2. avatarUsa, poliziotto spara col taser alla pompa di benzina e il sospetto prende fuocoProfessore Campanella

    “Vladimir Putin un depravato con Usa e Nato che hanno creato un mostro”Guerra Russia-Ucraina, a Mariupol scarseggiano acqua e cibo: in ostaggio 170mila personePerché la regina Elisabetta “non abdica” e chi vuole davvero come successoreUSA, violento tornado in Oklahoma: gravi danni alle strutture

  3. avatarBucha, fucilato insieme ai fratelli e gettato in una fossa comune: si salva per miracoloProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Nato, il presidente croato Milanović pronto a mettere il veto su ammissione di Svezia e FinlandiaIn un video su Twitter un dirigente insulta Elon Musk: “È un pazzo”Ucraina, i russi faranno sfilare i prigionieri alla parata del 9 maggio a MariupolLa premier moldava Gavrilita ne è sicura: “Qualcuno vuole spingerci in guerra”

    VOL

Guerra in Ucraina, Charles Michel a Odessa: attacco missilistico durante la visita

I tre segni che indicherebbero la malattia di Vladimir PutinUcraina, Biden pronto a inviare armi più potenti. Zelensky: "Genocidio in Donbass"*