File not found
criptovalute

Incidente a Rieti, scontro tra due auto: morta una 17enne

Il gatto Leone è morto scuoiato dopo giorni di agonia: presentata la denunciaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 169Caso Balocco, la Ferragni: "Chiedo scusa, donerò un milione al Regina Margherita"

post image

La non certezza della pena è la non certezza della colpa?Le sue condizioni stanno peggiorando,èdicosaèaccusatoecomesta Economista Italiano dopo 10 anni in carcere e 100 giorni di sciopero della fame. Il suo medico di fiducia dice che è «in pericolo di vita», mentre giuristi e intellettuali chiedono di sospendergli temporaneamente la misura del carcere duro Peggiorano ancora le condizioni di Alfredo Cospito, anarchico detenuto da 10 anni nel carcere di Sassari e in sciopero della fame da 100 giorni, per protestare contro il regime del 41bis che gli è stato inflitto. Il suo avvocato ha chiesto di rivedere la misura ma la Cassazione ha fissato l’udienza per il 20 aprile. «In quella data sarà morto», ha detto il suo medico di fiducia che lo ha visitato in carcere, Angelica Milia, dicendo che è già «da un momento all’altro in pericolo di vita». Nella notte del 26 gennaio Cospito è caduto nella doccia e si è rotto il naso, «è stato curato nella clinica di Otorinolaringoiatria per ridurre la frattura scomposta alla base del naso, ma ha perso molto sangue, è debole, ha difficoltà ad avere una normale termoregolazione corporea». Attualmente indossa quattro o cinque maglie e tre paia di pantaloni, ha sempre freddo e «non ce la fa più ad uscire e camminare nell'ora d'aria, si sente molto debole tanto che sta utilizzando la sedia a rotelle a questo lo avvilisce molto», ha detto il suo difensore, l'avvocato Flavio Rossi Albertini. Giuristi e intellettuali hanno sottoscritto una petizione per chiedere almeno il temporaneo annullamento della misura del 41 bis, per scongiurare la sua morte in carcere. Chi è Cospito L’anarchico Alfredo Cospito, 55 anni, è attualmente detenuto al regime di carcere duro del 41 bis nel carcere di Sassari e in sciopero della fame, la sua compagna Anna Beniamino è invece detenuta a Rebibbia. Il caso di Cospito è diventato uno dei simboli dell’attuale contestazione anarchica e autonoma, in moltissime città italiane, da Milano a Roma, a Genova e Torino. L’uomo, infatti, è detenuto da 6 anni nel carcere di Sassari in regime di alta sicurezza e dallo scorso aprile per lui è stato disposto il regime di carcere duro del 41 bis. Il processo Marco Alpozzi/LaPresse Cospito è in carcere già da 10 anni per il ferimento dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi nel 2012 e ora sta scontando una ulteriore condanna a 20 anni alcuni attentati qualificati come strage e per aver diretto la Fai, Federazione anarchica informale, che i giudici hanno considerato come associazione per delinquere con finalità di terrorismo. La pena, però, non è ancora definitiva perchè la Cassazione ha rinviato alla corte d’appello di Torino per un ricalcolo della pena. I fatti per cui va ricalcola risalgono al 2006: Cospito e altri anarchici avevano posizionato due ordigni a basso potenziale esplosivo in due cassonetti dell’immondizia davanti all’ingresso della caserma alla scuola allievi carabinieri di Fossano, poi esplosi nella notte senza provocare nè morti nè feriti. Secondo la ricostruzione giudiziaria, il primo ordigno doveva servire ad attirare sul posto le forze dell’ordine, il secondo doveva esplodere subito dopo. Secondo la corte d’appello, il reato è di strage semplice, la Cassazione invece ha ritenuto che si tratti di strage politica, «allo scopo di attentare alla sicurezza dello stato», che è un delitto di pericolo e non di danno ed è punito con l’ergastolo senza alcuna gradazione di pena e rientra tra i reati ostativi. Vale a dire che, per la sua gravità, non prevede alcun beneficio penitenziario se il detenuto non collabora con la giustizia. Si tratta di uno tra i reati più gravi del codice penale, che non è stato riconosciuto nemmeno nel processo per la strage di Bologna del 1980 che costò la vita a 80 persone all’ex Nar, Gilberto Cavallini. Ora la corte d'appello ha sollevato questione di costituzionalità davanti alla Consulta, che è chiamata a chiarire se sia possibile applicare l’attenuante della “tenuità del fatto” anche nel caso di strage politica. Nel frattempo, il 4 maggio 2022, Cospito è stato sottoposto al regime di carcere duro, con esclusione di ogni possibilità di corrispondenza e di detenere libri e scritti ma anche «le foto dei genitori defunti in quanto viene richiesto il riconoscimento formale della loro identità da parte del sindaco del paese d’origine» ha fatto sapere Cospito, diminuzione dell’aria a due ore e riduzione della socialità a una sola ora al giorno in una saletta assieme a tre detenuti. Il cambio di regime detentivo è stato motivato dagli scambi di lettere con altri anarchici e la pubblicazione di scritti su riviste d’area, che tuttavia Cospito mantiene da 10 anni e prima di maggio non erano mai stati ritenuti pericolosi. Secondo i magistrati torinesi, questo epistolario farebbe riemergere l’esistenza di una vera e propria organizzazione anarchica e la rinascita della Federazione anarchica informale. Nel corso del processo, Cospito è intervenuto con dichiarazioni spontanee: «Oltre all'ergastolo ostativo, visto che dal carcere continuavo a scrivere e collaborare alla stampa anarchica, si è deciso di tapparmi la bocca per sempre con il 41 bis», ha detto, spiegando che «continuerò il mio sciopero della fame per l'abolizione del 41 bis e dell'ergastolo ostativo fino all'ultimo mio respiro, per far conoscere al mondo questi due abomini repressivi di questo paese». LE CONSEGUENZE LaPresse «La gravità dei fatti commessi non scompare né si attenua ma deve passare in secondo piano» davanti all’urgenza di salvare una vita «e non rendersi corresponsabili, anche con il silenzio, di una morte evitabile», scrivono i sottoscrittori dell’appello, che sottolineano anche «molte anomalie, specifiche e generali: la frequente sproporzione tra i fatti commessi e le pene inflitte; il senso del regime del 41 bis, trasformatosi nei fatti da strumento limitato ed eccezionale in aggravamento generalizzato delle condizioni di detenzione; la legittimità dell’ergastolo ostativo, su cui il dibattito resta aperto». Il 41 bis, infatti, è un regime detentivo introdotto con una legislazione di emergenza negli anni delle stragi di mafia del 1992 e originariamente aveva carattere temporaneo. Il caso Cospito e il suo sciopero della fame, inoltre, interrogano anche sulla compatibilità con uno stato di diritto e la congruità della pena dell’ergastolo previsto dal reato di strage “politica” - risalente al codice Rocco del 1930 - e che non prevede alcuna gradazione in relazione agli effetti che l’azione ha provocato. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Censis: "Nel 2050 4,5 milioni di italiani in meno e sempre meno figli"Milano, incendio in un appartamento: salvato 29enne

Bologna, 55enne investita da un autobus: è grave

Omicidio Fiorenza Rancilio: arrestato il figlio GuidoNatale, le previsioni meteo di Giuliacci

Verona, giovane violentata dall'ex davanti agli amici di lui: cosa è successoComo, morto 23enne in un frontale tra auto: grave un ragazzo di 26 anni

Truffa al distributore di benzina: bancomat clonato tramite un dispositivo

Porta a Porta, scontro (a distanza) tra Meloni e Schlein. La premier: "Oggi la mafia è meno visibile"Insegna per 20 anni senza laurea né diploma: dovrà risarcire 247mila euro

Ryan Reynold
Enorme frana si stacca a Tremosine e finisce nel lago di Garda: non ci sono feritiNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 187Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 186

Campanella

  1. avatarLe condizioni del Papa: "Sto molto meglio"Campanella

    Giallo a Rimini: uomo trovato morto in casaMilano, scoperta discarica abusiva di 3mila mqPapa all'Udienza Generale: "Ancora non sto bene"Giulia Cecchettin, spuntano gli audio di Turetta sulla festa di laurea della ex: "Non le piacciono le tisane..."

    1. Firenze, trovato cadavere in casa: ipotesi omicidio

      1. avatarFunerali Antonio Juliano, maglia azzurra sulla bara. Il sindaco di Napoli: "Una strada sarà intitolata a suo nome"BlackRock Italia

        Filippo Turetta, l’ultima notte in Germania e il trasferimento a carcere di Verona

  2. avatarEmanuela, morta a 34 anni la figlia di Giorgio Perinettiinvestimenti

    L'Aquila, ragazzo accoltellato alle spalle alla fermata dell'autobusFilippo Turetta: in carcere potrà seguire i funerali di Giulia CecchettinOmicidio Vanessa Ballan: termina la fuga del presunto killer Bujar FandajFilippo Turetta, nel giorno del suo compleanno non è più in isolamento

  3. avatarAlessandro Bergo è morto a 40 anni, lutto nel mondo del basketEconomista Italiano

    Fuoriuscita di vapore al policlinico Umberto I di Roma: pronto soccorso evacuatoMaltempo in Piemonte, fortissime raffiche di ventoIl padre di Saman Abbas: "Non ho mai picchiato né ucciso mia figlia"Chef di Latina muore in un incidente nelle Filippine con la famiglia

    VOL

La non certezza della pena è la non certezza della colpa?

Omicidio Vanessa Ballan: termina la fuga del presunto killer Bujar FandajFrontex, nel 2023 record di migranti irregolari in Europa*