File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Migranti, bimbo di 5 anni annegato nel fiume mentre cercava di raggiungere la Croazia

Covid, Oms: "Casi in Europa aumentano dopo 10 settimane di calo, copertura vaccinale insufficiente"Vice sceriffo muore di covid e lascia sola una bimba di sei anniCovid, migliaia di persone protestano contro il lockdown in Australia: diversi gli arresti

post image

Cina, nuova legge per le famiglie: ogni coppia potrà avere tre figliNel 1937 Karl Loewenstein ragionò sulla forma di governo che offre ai suoi nemici la possibilità di annientarla. In due articoli giudicò legittima l’adozione di misure illiberali. Quei suoi interventi ora vengono tradotti in italianoChe la democrazia sia in crisi è denuncia che,Economista Italiano allarmata o compiaciuta, risale alle origini stesse di questa stramba invenzione occidentale. Attiene quindi alla fisiologia del genere che si aggiornino di quando in quando cartella clinica e registro delle doglianze: la recentissima affermazione elettorale delle destre anti sistema è solo l’ultimo caso di una lunga serie.A fronte di questa nutrita letteratura (che vanta qualità salvifiche al costo, in fondo irrisorio, di un poco di noia) si potrebbe osservare che, per essere sul periclitante limine del trapasso, i regimi democratici non se la passino poi così male. Mostrano infatti una resilienza che la loro presunta debolezza, tante volte evocata quasi a segno distintivo, non lascerebbe sospettare.Si potrebbe allora archiviare il caso con scabro ma ponderato realismo: non esiste assetto politico che non debba costantemente lottare per la propria sopravvivenza. E tuttavia, a ben vedere, una differenza c’è, e non di poco conto: di contro a ogni altro regime politico, la democrazia offre a chiunque, nemici inclusi, la possibilità di concorrere per l’esercizio dell’azione di governo. Il rischio di dissoluzione o di conquista è, in questo senso, connaturato alla forma democratica.Una replica a GoebbelsNe è testimone d’eccezione un’indiscussa autorità in materia: il ministro della Propaganda del Terzo Reich Joseph Goebbels. Mentre nel 1935 riedita alcuni suoi scritti – in un volume candidamente intitolato L’attacco – Herr Doktor si concede una sardonica ammissione: «Resterà sempre uno dei più riusciti scherzi della democrazia il fatto che essa stessa abbia fornito ai suoi nemici mortali gli strumenti con cui annientarla». Il titolo della sezione della silloge, damascato come il resto in caratteri gotici, conclude retrospettivamente la disamina: La stupidità della democrazia.Questo passo, come altri del libro, appare pervaso da uno stupore quasi incredulo, simile a quello che si prova di fronte a situazioni che appaiono di troppo semplice (e dunque sospetta) risoluzione: per i nazionalsocialisti, liberarsi della democrazia fu un gioco da ragazzi (di tutto punto armati, ma si passi l’omissione), persino troppo breve per dare adeguata soddisfazione a un finto reduce diventato ministro (e viceré) del nuovo trionfante Impero.Ai tanti fattori esterni che possono condizionare in negativo la prosperità dei regimi democratici – la vasta serie odierna va dalla sostenibilità ecologica al divorzio tra statualità e capitalismo – si assomma dunque una caratteristica essenziale della democrazia, che ne costituisce al contempo il più nobile vanto e la più infida minaccia: essa garantisce a chiunque sia stato liberamente eletto di poter decidere per tutti.Per un riflesso sanamente pavloviano, che questo secolo sembra aver dismesso, i sopravvissuti alle tragedie dello scorso non avrebbero esitato a ribattere, e con un certo allarme: e se questo chiunque fosse intenzionato a far fuori la democrazia dall’interno, ossia sfruttandone tutte le garanzie di legge per poi esautorarle gradualmente una volta giunto al potere? Cosa ne sarebbe di una democrazia che apra le porte a forze anti sistema, ossia a uno o più gruppi di individui che si uniscono e organizzano con l’esplicito obiettivo di abolirne le istituzioni di base? PoliticaLa lezione di Einaudi sul potere della maggioranzaNadia UrbinatipolitologaIl fronte antifascistaLa nostra epoca pare aver scambiato l’assenza di fame, guerre e incertezze sparse – ossia una protratta eccezione pauci-generazionale – per la regola. D’altro canto, la strada per Odessa è sufficientemente distante da preservare l’accogliente stuoia di una simile convinzione. Proprio per questo risulta particolarmente urgente riandare alla prima voce che si levò nel Novecento contro il rischio che le democrazie europee affidassero i propri destini alla scriteriata vigenza di una vera e propria clausola di autodissoluzione: permettere la scalata al potere di chi vuol abbattere la democrazia «dall’interno». Fu la voce del giurista tedesco Karl Loewenstein (1891-1973), che nel 1937, rifugiatosi negli Stati Uniti, scrisse due articoli fondamentali sul tema in questione, entrambi con il titolo Democrazia militante e diritti fondamentali.I due articoli, di fatto una chiamata alle armi rivolta a un impreparato fronte antifascista, sono stati finalmente tradotti in italiano da Quodlibet e trasposti con la doviziosa cura che si deve a un classico da Mariano Croce. Nel prezioso apparato critico si dà conto con estrema precisione della posta in gioco e dell’attualità dei due saggi, a partire dal lemma «democrazia militante» che da allora – i testi eponimi sono appunto esclusiva dei classici – sta a indicare una democrazia che risponde con un incondizionato sì, e la più ferma risolutezza, al seguente dilemma: è legittimo negare i diritti e le libertà di quei nemici della democrazia che non facciano ricorso alla violenza (né agita né minacciata) per la conquista del potere?Una questione attualeChe la questione sia particolarmente urgente, e come detto straordinariamente attuale, risulta evidente già solo dal dilemma che sta alla base del testo: come una democrazia liberale dovrebbe trattare chi democratico non è? In una scrupolosa disamina, Loewenstein mappa con precisione la galassia partitica del fascismo di allora, inteso come movimento mondiale e soprattutto paneuropeo, per passare poi in rassegna le misure di contrasto a essa, delle quali denuncia con partecipe preoccupazione la sostanziale inefficacia.Ne segue un verdetto senza appello: nessuna democrazia che intenda rimanere in vita può permettersi il lusso di rispettare i diritti di chi non ne rispetta i diritti. Di qui Loewenstein procede a considerare e vagliare una serie di misure restrittive, di graduale radicalità (fino ad arrivare alla messa fuori legge), atte a impedire alle forze che intendano sfruttare le garanzie democratiche, per farne strame una volta al governo, di riuscire nel loro fine liberticida. In caso di necessità, insomma, nessuna democrazia deve farsi scrupolo nel rispondere alla violenza eslege con la violenza della legge. CommentiUna volta cercavamo il progresso, ora la nostra società si limita a sopravviveregabriele segreCosa diceva BobbioSuperfluo insistere oltre circa l’urgenza del testo in discussione in un anno in cui, dagli Stati Uniti all’India, la gran parte delle democrazie sparse per il globo è chiamata alle urne, nonché minacciata da autoritarismi e forze anti sistema di vario colore. Se una democrazia che si serva di garanzie contro ogni forma di associazione in chiave antidemocratica inveri al meglio, come crede Loewenstein, o al contrario contraddica nella forma più patente gli ideali di libertà e uguaglianza che ne sono alla base, è questione destinata del resto ad accompagnarci a lungo, con o senza il fantasma di Trump.Nell’attesa, dismettere certo sensazionalismo catastrofista che monta da più parti potrebbe aiutare a riflettere meglio su un ponderato rilievo che Norberto Bobbio, al tempo oggetto di àuguri quirinalizi, offrì al suo interlocutore in un’intervista risalente a un altro anno particolarmente caldo, il 1978: «Non c’è nulla di più difficile che difendere democraticamente la democrazia». Difficile, giustappunto, non impossibile. In fondo, e anche grazie all’appello di Loewenstein, siamo qui a raccontarlo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAndrea Salvatore

Francia, necessario il Green Pass per salire sulla Torre EiffelTalebani messi al bando da Facebook, WhatsApp e Instagram: ancora nessun annuncio da Twitter e YouTube

Città del Messico, incendio nella metropolitana Pino Suárez: nessun ferito grave

Massachussets, "Ho visto mia suocera nuda sopra mio marito"Guinness World Record, uomo mangia per quasi 50 anni oltre 32mila Big Mac

Soluzione salina al posto del vaccino: infermiera tedesca finisce sotto accusaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 664

Afghanistan, forte esplosione a Kabul vicino ai quartieri diplomatici: densa nube di fumo nero

Brasile, consegna a domicilio da incubo: Ferrari SF90 da oltre un milione di euro cade dal camionFlorida, partorisce con il covid e muore pochi giorni dopo

Ryan Reynold
Regno Unito, incendio a Glasgow: chiesa di St Simon distrutta dalle fiammeSpionaggio, tribunale cinese condanna a 11 anni di carcere il canadese SpavorVaccino Covid, in Israele via libera alla terza dose per gli over 60 dal 1 agosto

ETF

  1. avatarCovid, il professor Paul Hunter: "Il coronavirus farà parte della nostra vita per decenni, forse sectrading a breve termine

    Finale Italia - Inghilterra, allarme degli esperti su possibile impennata dei contagiIrlanda del Nord, mamma 35enne morta di Covid dopo aver partorito la terza figliaIn Cina 30 funzionari licenziati dopo la nuova ondata del coronavirusDisabile cade con la sedia a rotelle sui binari della Union Square: salvato in extremis

    VOL
    1. Pakistan, a 8 anni fa la pipì sul tappeto di una scuola coranica e ora rischia la pena di morte

      1. avatarTerremoto in Giappone di magnitudo 6.0: avvertito anche a Tokyo durante le OlimpiadiProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Le lacrime di coccodrillo dell’Occidente sull’Afghanistan

  2. avatarKuwait, in fiamme la discarica di pneumatici più grande del pianeta: si teme disastro ambientaleGuglielmo

    Usa, 28enne uccide i suoi 3 figli: alla base della tragedia forse una depressione mai curataUsa, 28enne uccide i suoi 3 figli: alla base della tragedia forse una depressione mai curataIncendi in Grecia, evacuati centinaia di cittadini dell'isola di EubeaT-Mobile, attacco hacker Usa: rubati i dati di 40 milioni di persone

  3. avatarUsa, l'uragano Henri minaccia New York: dichiarato lo stato di emergenzaBlackRock

    Il Presidente di Haiti Jovenel Moïse è stato ucciso in un agguato nella sua residenzaAmanda Knox contro il film che si ispira alla sua vicendaAustria, serpente esce dal water e lo morde mentre è seduto: 65enne ricoverato in ospedaleIn Cina 30 funzionari licenziati dopo la nuova ondata del coronavirus

Covid in Cina, 96 casi nelle ultime 24 ore: picco da gennaio

Variante Delta, autorità Usa: "Contagiosa come la varicella, la guerra contro il virus è cambiata"Variante Delta, Fauci: "La prossima mutazione potrebbe essere più grave, sarebbero guai"*