Francia, pesanti ripercussioni dopo gli attacchi alle ferrovie. Scholz: «Atto riprovevole»Zelensky: «Non temo Trump». Il voto americano visto da KievBollette, in arrivo un nuovo decreto
Pozzuoli, uomo devasta la sala d’attesa del pronto soccorso e aggredisce un’operatrice sanitaria - Tiscali NotizieL’ex consigliere del Csm è imputato di rivelazione di segreto d’ufficio per aver parlato ad alcuni membri del consiglio e al deputato Nicola Morra dei verbali della procura di Milano con le dichiarazioni di Piero Amara sull’esistenza della presunta loggia Ungheria Si conclude oggi il dibattimento del processo di primo grado all’ex consigliere del Csm,ETF Piercamillo Davigo, imputato di rivelazione di segreto d’ufficio in relazione ai verbali di rivelazioni sulla presunta loggia Ungheria. Il caso è l’ultimo strascico del caso che ha terremotato il Csm e la procura di Milano. Davigo era imputato insieme al pm milanese Paolo Storari ma, a differenza sua, non ha scelto il rito abbreviato. La volontà dell’ex pm di Mani Pulite era quella di avere un dibattimento pubblico e completo, infatti a Brescia sono sfilati i vertici degli uffici di Milano e i membri del Csm. GiustiziaLoggia Ungheria, parla Pedio: consegnare i verbali al Csm ha distrutto l’indagineGiulia Merlo La procura di Brescia ha presentato la sua richiesta: un anno e quattro mesi di reclusione con pena sospesa e colpevolezza per tutti gli episodi di rivelazione dei verbali – che Davigo ha condiviso con diversi membri del Csm e un deputato, il 5S Nicola Morra – uniti dal vincolo della continuazione. La rivelazione ritenuta più grave è stata quella a Morra, per la quale è stata chiesta una condanna a 6 mesi, mentre un mese per tutti gli altri episodi contestati. Parere favorevole alle attenuanti generiche per «l'irreprensibile comportamento processuale che gli va riconosciuto e per aver spiegato con grande chiarezza le ragioni del proprio operato e aver contribuito alla ricostruzione dei fatti». Secondo la procura, il comportamento del magistrato in pensione non avrebbe evitato «alcun danno», come sosteneva l’imputato, ma solo attivato un «chiacchiericcio» negli uffici. GiustiziaI testimoni del processo a Davigo fanno luce sui veleni al Csm prima dello scandalo UngheriaGiulia Merlo «Che bisogno c'era di fornire al singolo membro del Csm una mole di informazioni così elevata rispetto all'indagine in corso? Se il tema era la gestione del rapporto su come muoversi per riportare quel procedimento sui binari della legalità, citando l'imputato, che necessità c'era di dare delle trascrizioni e delle registrazioni? Si è scelta una via privata a un problema pubblico», ha detto in aula il pm di Brescia Francesco Milanesi. E ancora, «Davigo si erge a paladino della giustizia per tutelare la legalità, ma l'unica legalità violata è nel salotto di casa sua» quando ha accettato da Paolo Storari i documenti riservati della procura di Milano, «che poi, dopo un po' di tempo finiscono sui giornali pregiudicando una delicatissima indagine», ha aggiunto l’altro pm, Donato Greco, «E' lo stesso Davigo che determina Storari a commettere il reato, è lui che lo rassicura», dicendo però il falso quando sostiene «che su quegli atti il segreto non è opponibile al Csm. Ci deve essere un interesse del Consiglio, invece Storari lamenta un'inerzia, di cui non c'è traccia se non nelle sue parole, su cui il Csm non ha voce in capitolo». «Si è individuato una via privata a un percorso pubblico, il Csm è attrezzato per gestire notizie riservate», ha concluso Milanesi. Ardita E’ poi intervenuto il difensore della parte civile, l’ex consigliere del Csm Sebastiano Ardita, il cui nome compariva nei verbali come appartenente alla Loggia e che è parte offesa di calunnia per le dichiarazioni di Amara contenute nei verbali (riconosciute come false dalle procure di Perugia e Milano). «L'unico fine non era la giustizia o salvaguardare le indagini, ma abbattere Sebastiano Ardita. Si vuole evitare che Ardita, presidente della prima commissione del Csm, apprenda dei verbali di Amara e così Piercamillo Davigo lo comunica a più persone», ha detto l'avvocato Fabio Repici. «Si è fatto un semi golpe ai danni del Csm, si è condizionato il Consiglio a scapito di quello che aveva il difetto a detta del dottor Davigo di essere “talebano”», ha aggiunto, spiegando che «la logica del marchese del grillo diventa la logica del marchese Davigo: non si mettono in discussione gli amici». Secondo la ricostruzione della parte civile, dietro le mosse di Davigo ci sarebbe stata non la volontà di preservare l’indagine milanese ma quella di calunniare l’ex amico Ardita dopo la rottura, che tra i due si sarebbe consumata a causa della nomina del procuratore di Roma. In altre parole, a causa di quello che è stato l’evento scatenante del caso Palamara. La parte civile ha chiesto la condanna, di fronte «alla confessione del reo confesso» e un risarcimento la cui cifra non è stata quantificata. La sentenza è attesa il 20 giugno, dopo che avranno preso la parola le difese di Davigo, che esporranno la loro versione dei fatti con richiesta di assoluzione. La sentenza è attesa in serata. Per la stessa imputazione, ma con rivelazione solo a Davigo, Storari è stato assolto con la motivazione di ignoranza di legge extrapenale. Il pm, infatti, era stato convinto dalle parole di Davigo che a un consigliere Csm non fosse opponibile il segreto d’ufficio. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Netanyahu vola a Washington. L’incognita Kamala Harris per IsraeleAveva citato Mussolini in una mail aziendale, Claudio Anastasio si è dimesso
Giuliano Ferrara difende Conte: "Non si processa il decisionismo"
Luca Zaia sull'apertura del Centro regionale per i disturbi dell'identità di genere: "C'è chi nasce in un corpo sbagliato"Il figliol prodigo Giletti torna in Rai. E Rossi già si intesta la sua prima serata stile Sanremo
Il viceministro Maurizio Leo: tre milioni di reddito e "padre" della riforma fiscaleL'annuncio di Renzi: "Partito unico con Calenda entro l'autunno"
Orbàn in Russia per discutere di pace in Ucraina. Borrell: «Non rappresenta l’Ue». Putin rifiuta la proposta di cessare il fuocoProtezione Civile Campania, simulazione testa reazione a sisma - Tiscali Notizie
Contro la violenza bianca, la casa come unico rifugioLa storia di Antonio, affetto da Sla: “Assistenza a casa o scelgo di non vivere” - Tiscali NotizieMaltempo, allagamenti a Milano nella notte. Allerta meteo in 8 regioni - Tiscali NotizieZingaretti: "Sulla salute mentale serve un piano nazionale"
Gaza, l’Idf ha annunciato una «pausa tattica» per consentire l’arrivo degli aiuti. Netanyahu: «Inaccettabile, avanti a Rafah»
Nove mesi di guerra a Gaza, proteste in tutto il paese. Settimana fondamentale per le trattative
Kamala Harris: «L’eredità di Biden non ha eguali». La direttrice del Secret service: «Con Trump abbiamo fallito»Dl Flussi, Mattarella lo firma ed emana: sarà vagliato dalle CamereÈ stato respinto un tentativo di colpo di stato in BoliviaLa partita delle elezioni Usa si gioca tra gli indecisi
Mattarella “apre” al pubblico una nuova ala della Reggia di Caserta - Tiscali NotizieCon l’exploit di Todde rinasce il campo largo. Conte non ha più scuseLa fiaccolata unitaria si divide subito. La Lega: su Putin solo sospetti, non certezzeLa Libia vuole solo più soldi: sui migranti non ha soluzioni