Biden, il cane del presidente è troppo aggressivo: allontanato dalla Casa BiancaMaltempo in Grecia, case e strade allagate a Volos: bus inghiottito da una voragineIsraele, si riunisce il Consiglio di sicurezza Onu: innalzata allerta in Italia
Ecuador, uccisi in carcere i sei colombiani accusati dell'assassinio del candidato Fernando VillavicencioLeonardo Tricarico11 agosto 2024aaaIl termine più ricorrente nelle dichiarazioni di governanti,ègiàrealtàeilbaratrosemprepiùvicino–analisi tecnica nei titoli di apertura di giornali e trasmissioni televisive, nei dibattiti pubblici e perfino nel linguaggio comune è «escalation», paventata da tutti come il pericolo più prossimo, la possibilità che la situazione conflittuale in atto e i suoi due principali baricentri, quello mediorientale e quello russo ucraino, possano sfuggire di mano e divenire ingovernabili. A ben guardare però l’escalation non è una prospettiva, è un fenomeno già in atto da tempo, e il fatto che non ve ne sia la percezione collettiva dipende dalla lentezza del fenomeno, dal fatto che il film che stiamo vedendo scorra alla moviola, immagine dopo immagine. Ma se si riavvolge il nastro e ci si dispone a valutare con maggior distacco ciò che sta accadendo da quel febbraio di due anni fa, si vede come si stia viaggiando verso il baratro, temendo tutti che un giorno possa avvenire ciò che in effetti sta già avvenendo. Nessuno oggi ha soluzioni o si industria per ricercarle. Nessuno si adopera per spegnere gli incendi, nessun segno di distensione, ogni atto funzionale all’innalzamento progressivo della tensione. Si chiede moderazione a Teheran nella risposta a Israele per evitare il precipitare della situazione, si fa la stessa cosa con Zelenski impedendogli di usare come vuole l’armamento altrimenti la reazione di Putin sarà incontrollabile, e così via, salvo poi non avere alcuno, né tra le parti in causa né tra coloro che non sanno produrre alcun pensiero se non il timore dell’escalation, un’idea della condizione finale da indicare come via di uscita, da condividere e perseguire nella inter locuzione che manca e che dovrebbe sostituire le ormai stucchevoli, inutili ed improduttive ipotesi di escalation. Si parla in questi giorni ad esempio di nuove armi che potranno comporre equilibri diversi, ma nonostante la tecnologia abbia introdotto due nuovi domini di confrontazione, - quello spaziale e quello cibernetico - nessuno (salvo in parte Israele) pare pronto a sfruttarne le potenzialità, a tramutare in sistema d’arma quello che le nuove tecnologie propongono. Questo in linea di massima, perché in verità qualcosa si è mosso nei due nuovi domini ma in misura irrilevante ai fini bellici. Si vocifera ad esempio di missili devastan ti in mano all’Iran, ma probabilmente si tratta di vettori ipersonici forniti dalla Russia in previsione di un attacco a Israele su vasta scala. Se questo fosse il caso, Israele avrebbe problemi non semplici nel fronteggiare questo tipo di pericolo, gli Usa stessi sarebbero in difficoltà, e tuttavia si tratterebbe di un’ulteriore immagine della moviola dell’escalation, di quel film a velocità ridotta che procede però inarrestabile verso l’allargamento del conflitto, senza che ve ne sia la percezione in chi dovrebbe intervenire. In un mondo ormai apolare, esorcizzare l’escalation vuol dire tentare di creare fori multinazionali di scopo, consessi di confronto e di dialogo tra chi ha il peso e le ragioni per rivendicare un ruolo, vuol dire ricondurre alla ragione con le buone o con le cattive, chi la ha perduta e non è più in grado di rappresentare i propri elettori, a cominciare da Netanyahu, Zelenski, Putin e così via. Esorcizzare l’escalation vuol dire comporre ipotesi di soluzione dei conflitti in atto, «end state» da riversare in piattaforme negoziali, ricordando, quando se ne presenterà nuova occasione, che il punto di caduta di un conflitto è un prerequisito senza il quale non conviene avventurarsi in imprese dalle quelli poi non si sa come uscire.
Guerra in Ucraina, nella notte missili di Kiev su Sebastopoli: 24 feritiIsraele, raid aereo su una moschea in Cisgiordania
USA, 17 stati intentano causa ad Amazon per monopolio illegale sugli acquisti online
"Tagliare le teste": l'imperativo scritto sui fogli distribuiti da HamasLe Filippine accusano la Cina: cosa è successo nel Mar Cinese
Germania, governo vuole facilitare espulsione migrantiProfessore accoltellato in Francia, le testimonianze degli studenti e l’intervento di Macron
Hamas, il video di un ostaggio: "Vi prego, voglio tornare a casa"Inondazione Libia, oltre 2mila morti
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 193Russia, Putin si prepara all'economia di guerraUSA, 17 stati intentano causa ad Amazon per monopolio illegale sugli acquisti onlineSoldatesse israeliane uccise da Hamas
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 173
Nicky Newman: la vip inglese stroncata da un infarto a 35 anni
Inghilterra, scambia una lezione di yoga per un omicidio di massa e contatta la poliziaBiden, il cane del presidente è troppo aggressivo: allontanato dalla Casa BiancaCina: "Il nostro arsenale nucleare serve solo per la difesa"Cina, scomparso il ministro della Difesa: si cerca Li Shangfu
Guerra Israele-Hamas, l'intervista a Joe Biden: "L'occupazione di Gaza è un errore"Israele, all'università di Tel Aviv le foto degli ostaggi di Hamas in aulaLe parole di Guterres accendono lo scontro, Israele: "Neghiamo il visto ai funzionari Onu"Guerra in Medioriente, proseguono i bombardamenti di Israele: "Colpiti 750 obiettivi di Hamas"