Due ragazzi travolti da un suv mentre attraversano la strada a Carpi: lei muore, lui è graveIncidente sulla A12, auto si ribalta e prende fuoco: morta bambina di 4 anniNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 779
Si scontrò contro un’auto sull’apecar, morto dopo una settimana di agoniaNel caso della decisione di Cassazione sull’omicidio di Lorena Quaranta si è parlato di «sentenza sessista». Ma che lo stato emotivo dell’imputato debba essere tenuto in considerazione ai fini della commisurazione della pena (ad esempio,Economista Italiano al fine di riconoscere le attenuanti generiche) è un principio ormai scontato all’interno della giurisprudenzaPer giorni, con riferimento alla decisione della Cassazione sulla tragica vicenda dell’omicidio di Lorena Quaranta, abbiamo sentito parlare di «ergastolo annullato», «sentenza sessista», «attenuante del patriarcato» e «alibi per attenuare le colpe degli uomini che uccidono le donne».È stato anche detto che sarebbe «preoccupante» e «fuorviante» il messaggio per cui lo stato emotivo dell’imputato possa essere dirimente nella valutazione della gravità dei fatti e, addirittura, l’attenzione si è spostata sul fatto che i giudici della Cassazione fossero in questo caso tutti uomini.In realtà, che lo stato emotivo dell’imputato debba essere tenuto in considerazione ai fini della commisurazione della pena (ad esempio, al fine di riconoscere le attenuanti generiche) è un principio ormai scontato all’interno della giurisprudenza e naturalmente - così come per ogni altra circostanza - sarà sempre il giudice di merito a valutare (e a motivare), caso per caso, in concreto, se vi siano o meno le condizioni richieste per concedere le attenuanti generiche.Nel recente caso dell’omicidio di Lorena Quaranta, la Cassazione non ha fatto venir meno alcun ergastolo - né, tantomeno, ha introdotto alcuna attenuante del “patriarcato” - ma ha semplicemente annullato con rinvio la sentenza di appello limitatamente al tema delle attenuanti generiche, facendo così diventare irrevocabile il profilo della responsabilità penale dell'imputato.La Corte di cassazione ha, cioè, ritenuto che alcuni passaggi della sentenza di appello - quelli relativi allo stato emotivo dell’imputato - fossero contraddittori, non avendo i giudici di secondo grado «compiutamente verificato se (e in quale misura) possa ascriversi all'imputato di non avere efficacemente tentato di contrastare lo stato di angoscia del quale era preda e se la fonte del disagio (l’emergenza pandemica) e la difficoltà di porvi rimedio costituiscano fattori incidenti sulla misura della responsabilità penale».Il lessico utilizzato dalla Corte non dovrebbe lasciare spazio ad interpretazioni, anche perché i giudici hanno specificato che la condizione psicologica dell’imputato «dovrà essere delibata in sinergia con gli altri aspetti già considerati dai giudici di merito» e che il nuovo giudizio sarà, in ogni caso, «libero nell'esito».Viene, dunque, da chiedersi perché, per l’ennesima volta, si sia gridato allo scandalo per una sentenza che di scandaloso non ha nulla.Il fatto che, a fronte di una decisione ritenuta dalla Cassazione parzialmente fondata su «un percorso argomentativo che si connota per aporie e contraddizioni», si proceda ad un nuovo giudizio - peraltro relativo al solo trattamento sanzionatorio - non è affatto una vergogna ma, semmai, una garanzia che dobbiamo tenerci ben stretta, a maggior ragione se la sentenza “viziata” condannava l’imputato all’ergastolo.Il Tribunale dell’opinione pubblica giudica con standard di gran lunga inferiori rispetto a quelli ordinari: non ha dubbi, non conosce circostanze attenuanti e può legittimamente infischiarsene di quale fosse lo stato emotivo dell’imputato.Fortunatamente, però, viviamo in uno stato di diritto e se vi sono aspetti che influiscono sulla “misura della responsabilità penale” - così si esprime la Cassazione - non si può pretendere che gli stessi non vengano presi in considerazione sol perché siamo in presenza di crimini odiosi o vicende che destano stupore nell’opinione pubblica.Né tantomeno - e non è la prima volta che accade (si pensi alle critiche alla giudice del Tribunale di Roma etichettata come "nemica delle donne") - si può tollerare che il bersaglio delle critiche diventi il collegio “di soli uomini” che ha osato prendere una decisione sgradita.Un’ultima riflessione.Stupisce che le medesime pagine da cui si proclama l’importanza di tutelare l’indipendenza della magistratura - secondo alcuni messa in crisi dalle discussioni in tema di separazione le carriere - non si facciano il minimo scrupolo ad attentare a quella stessa indipendenza attraverso campagne mediatiche che di informativo hanno ben poco.Quand’è che ci renderemo conto che una corretta narrazione di ciò che accade nelle aule di giustizia - soprattutto su vicende che suscitano l’attenzione del comune cittadino - è proprio uno dei modi migliori per tutelare l’indipendenza e la serenità di giudizio della magistratura?*avvocato e direttore della rivista Giurisprudenza Penale© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGuido Stampanoni Bassi
Migranti, trovati i corpi di una madre e suo figlio abbracciati in fondo al marePunto da una vespa va in shock e muore: addio al luogotenente Sommaggio
Migranti, trovati i corpi di una madre e suo figlio abbracciati in fondo al mare
Maxi operazione contro la ndrangheta cosentina: oltre 200 arrestiIvan Dragicevic trovato morto: il cadavere del chitarrista era in un bosco
Alessia Grimaldi morta sbalzata dall'auto sull'A14: la dinamica dell'accadutoCoronavirus, bilancio del 5 settembre 2022: 6.610 nuovi casi e 40 morti in più
La vicina di Alessandra Matteuzzi: “Ho urlato basta, ma quell’uomo era una furia”Due ragazzi travolti da un suv mentre attraversano la strada a Carpi: lei muore, lui è grave
Coronavirus, bilancio del 1 settembre 2022: 20.503 nuovi casi e 68 morti in piùBimbo di tre anni lasciato solo a casa di notte esce a cercare i genitoriVaccini Covid, Bassetti: "Il paracetamolo ha più effetti collaterali"Scossa di terremoto a Foggia: zona dell'epicentro e magnitudo
Ragazzo di 17 anni trovato morto in casa a Varazze: tragedia durante le vacanze
Omicidio in Calabria: chi era la vittima. Il movente è un mistero
Calabria, 30enne ucciso a colpi di fucile mentre era alla guida di un trattoreOmicidio Willy Monteiro, Marco Bianchi vuole stare con il fratello in carcere ma il giudice li separaOrrore a Bologna, donna ammazzata a colpi di mazza in periferiaJesolo, incidente tra un autobus e un'auto: cinque feriti, due sono in gravi condizioni
Padova, auto travolge un gruppo di ragazzi sul ciglio della stradaMaltempo in Puglia, bomba d’acqua sul Gargano: strade allagate nella notteRoma, anziani trovati morti in casa: erano deceduti da 10 giorniTerremoto nel Mar Ionio: scossa di magnitudo 5.6 avvertita in Calabria e in Puglia