Volodymyr Zelensky: chi è il comico diventato presidente dell'UcrainaUcraina, il conflitto coinvolge la vodka: così USA e Canada dicono no all'alcolico russoAppello di Zelensky ai russi: “Abbiamo lottato assieme nel disastro di Chernobyl”
Joe Biden minaccia Putin: “O sanzioni o terza guerra mondiale”Nei giorni scorsi alcuni media italiani hanno rilanciato la notizia falsa del suo ingresso nella lista dei beni tutelati a livello mondiale. Un equivoco nato da una cattiva traduzione. L’episodio impone riflessioni sugli strumenti utili a valutare la fondatezza dei fatti. Tuttavia,VOL nel suo libro Disinformazione contro costituzionalismo, Silvia Sassi scrive che «un sistema che voglia davvero proteggere la libertà di espressione deve impegnarsi anche a proteggere le falsità»Qualche giorno fa sui giornali italiani, da Repubblica al Corriere della Sera, dal Sole 24 Ore al Fatto Quotidiano, e su diversi siti di informazione online, è stata pubblicata la notizia del riconoscimento come patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco della musica techno tedesca. Peccato sia falso.La realtà è che il governo tedesco ha deciso di iscrivere la musica techno, insieme ad altre 120 tradizioni, nel Registro nazionale dei patrimoni culturali immateriali. È una decisione, dunque, tutta tedesca, che nulla ha a che fare con l’organizzazione mondiale che si occupa di cultura.Per capirci: ogni anno in Italia nei registri dei patrimoni culturali immateriali tenuti dai ministeri della Cultura e dell’Agricoltura o da diverse regioni italiane (come la Campania, il Veneto, il Piemonte) sono iscritte in media 400 tradizioni. La registrazione in questi inventari ha un valore solo nazionale, ed è quanto è avvenuto in Germania con la musica techno, che, a differenza di quanto è stato scritto, non è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità.L’errore, probabilmente, nasce dal fatto che la notizia è stata ripresa da un comunicato stampa scritto in tedesco ed è stata tradotta male: in Germania (e nel resto del mondo) l’informazione è stata data correttamente per quello che era, ma quando il primo importante quotidiano l’ha riproposta in Italia – con un lungo articolo iniziato in prima pagina con tanto di titolo sensazionale – è stata trasformata e, da quel momento, molti giornali italiani hanno copiato senza verificarne la correttezza.Questo episodio pone una serie di riflessioni sulla qualità del giornalismo italiano, tenendo conto che solo in Italia è avvenuto questo misunderstanding.La prima è che nessun giornalista ha controllato la veridicità di quanto scriveva. Eppure sarebbe bastata una semplice ricerca su Google o, per i più raffinati, una verifica dal sito ufficiale dell’Unesco. Ma nessuno lo ha fatto, e tutti hanno riprodotto una notizia infondata.La seconda è che, specialmente per gli articoli di “costume” (e la cultura viene trattata in questo modo), nei giornali è talvolta in uso “spulciare” i siti web stranieri alla ricerca di qualcosa di interessante, per “piazzare” un pezzo. Ciò comporta una spasmodica ricerca di notizie surreali, buffe, ai limiti della realtà, che possano interessare il lettore medio mordi-e-fuggi, ma spesso, al di là del “colore” che danno al giornale, sono infondate.La terza riflessione è, forse, la più inquietante. Se nessuno ha verificato la fondatezza della fake news relativa alla musica techno, pur essendo estremamente facile farlo, cosa accade con notizie più complesse come quelle che arrivano dai fronti di guerra in Ucraina o in Palestina?Questa vicenda, per quanto marginale, ci impone una ulteriore riflessione sugli strumenti utili a valutare la fondatezza dei fatti che leggiamo sui giornali, sui social, sui siti internet.Rispetto alla diffusione di notizie false, i governi di molti paesi propongono di istituire certificati pubblici di veridicità assegnati da autorità più o meno indipendenti. Presso la Camera dei deputati italiana giace un disegno di legge in tal senso e, nella scorsa legislatura, era stata proposta una commissione parlamentare di inchiesta sulla diffusione massiva di informazioni false che avrebbe dovuto fissare, tra l’altro, dei parametri oggetti per individuare “la verità”.Queste proposte sono inquietanti perché la base di una democrazia è il pluralismo e non esistono verità assolute. Anzi, come ha scritto Silvia Sassi nel suo bel libro Disinformazione contro costituzionalismo, «un sistema che voglia davvero proteggere la libertà di espressione deve impegnarsi anche a proteggere le falsità» perché – lo ha ricordato di recente la vice presidente del Garante della Privacy Ginevra Cerrina Feroni – se la disinformazione manca «deve accendersi una spia di allarme in quanto ciò significa che la verità è solo nelle mani di chi decide, ossia del regime».L’equilibrio, dunque, tra libertà di espressione e disinformazione è molto delicato perché non può essere raggiunto imponendo «verità di Stato». E tuttavia, se non ci può fidare dei giornalisti, nemmeno quando danno notizie “leggere”, allora dove andremo a finire senza un intervento normativo che limiti la diffusione di fake news? Certo è paradossale che mentre quei giornalisti che scrivono la verità sono indagati (è il caso di questo giornale), altri che scrivono sciocchezze possono continuare a farlo senza che nessuno dica niente.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPier Luigi PetrilloProfessore di Teoria e tecniche del lobbying, Luiss Guido Carli
Cosa è il “telefono rosso”, lo strumento proposto dagli Usa alla RussiaGuerra in Ucraina, ministero dell’Interno diffonde i documenti dei soldati russi uccisi o prigionieri
Guerra Ucraina, il piano per fermare l'invasione russa: "Barricate, copertoni e molotov"
Biden annuncia pesanti sanzioni contro la Russia: "Colpiremo le loro famiglie"Retromarcia dell'IPC, Russia e Bielorussia escluse dalle Paralimpiadi invernali
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 544Jamal Edwards morto a 31 anni: addio alla star inglese di Youtube
Putin ha già vinto una battaglia: rivelare le debolezze e le contraddizioni dell'OccidenteSono sei i bambini ucraini nati finora in rifugio dall’inizio dell’invasione
Tempesta Eunice in Gran Bretagna: cancellati tutti i voli da LondraUcraina, jet privati degli oligarchi russi: ora sono a Dubai e Abu DhabiUcraina, la denuncia del Times: "Oltre 400 mercenari Wagner per uccidere Zelensky"Russia-Ucraina, mille soldati Nato al fronte: l'Italia con alpini e bersaglieri
Mamma 22enne iscrive la figlia di 8 mesi ai concorsi di bellezza: molte le polemiche sui social
Consigliere della politica estera russa: "Ci fermeremo solo quando sparirà l'Ucraina attuale"
Peschereccio spagnolo affondato in Canada: ci sono vittimeUcraina, donne delle città occupate stuprate dai soldati russi: la denuncia del ministro degli EsteriLa Bielorussia non è più paese non nucleare con il referendum “smart”Kiev denuncia 60 violazioni del cessate il fuoco nel Donbass
Guerra Ucraina, morto un cameraman tv nell'attacco a Babyn IarLo chef romano bloccato che fa le ronde con il kalashnikov e che ha visto quelli della WagnerEra ubriaca alla guida: mamma colpevole per la morte dei due figli piccoliL'altro orrore: a Leopoli i bambini malati di tumore sono triplicati