Suicida dopo lo stupro a 12 anni, bulli lanciano pietre e feci di cane contro la sua tombaUSA, inseguimento polizia in Texas: morte la star di TikTok Gabriel Salazar e altre tre personeVince alla lotteria ma muore annegato prima di incassare i 45 mila dollari
Treno deraglia in Montana: almeno tre morti e cinquanta feritiI prezzi alle stelle del cacao di questi ultimi mesi sono lo specchio di come gli eventi estremi legati al cambiamento climatico stiano già modificando le disponibilità di alcuni dei prodotti alimentari più diffusi e consumati al mondoCacao amaro. Non tanto nel gusto,Economista Italiano ma certamente nel prezzo a tonnellata, che è quasi quintuplicato rispetto agli scambi del 2020. In questi giorni a New York una tonnellata di cacao è arrivata a toccare quota 10.000 dollari.A parità di peso, il cacao vale oltre 11 volte più del petrolio. Una crisi di tutto il settore, ma che affonda le sue radici in Africa Occidentale, dove si produce il 70 per cento delle fave di cacao a livello globale. Già nelle prime settimane di marzo, infatti, i principali impianti di lavorazione in Costa d’Avorio e Ghana segnalavano di aver interrotto o ridotto le operazioni perché i prezzi delle fave erano troppo elevati, non permettendo loro di acquistare la materia prima.E tutto questo arrivava dopo un’eccezionale ondata di calore che ha colpito l’area del golfo di Guinea e che ha indubbiamente avuto un impatto anche sul settore agricolo. Molti contadini infatti riportavano danni alle colture, riduzione nella crescita delle piante e un rallentamento in quella dei baccelli, causati proprio dalle temperature estremamente elevate per la stagione.Ondata di calore anomalaA febbraio, l’Africa Occidentale è stata colpita da un’ondata di caldo insolitamente intensa per l’inizio della stagione, con temperature che normalmente non vengono raggiunte fino a marzo o aprile. Il caldo più intenso si è verificato dall’11 al 15 febbraio, con temperature superiori a 40°C.Secondo uno studio pubblicato dalla World Weather Attribution (Wwa) la combinazione di temperature elevate e di aria relativamente umida ha portato a valori medi dell’indice di calore di circa 50°C, mentre a livello locale i valori hanno raggiunto addirittura il livello di “pericolo estremo”, con valori percepiti fino a 60°C. Secondo i ricercatori l’indice di calore è più elevato di 4°C a causa dei cambiamenti climatici in atto, e gli eventi di caldo umido così intensi sono diventati 10 volte più probabili con un aumento delle temperature medie di 1,2°C (l’attuale riscaldamento registrato a livello globale).Uova di PasquaNon solo. Nel dicembre 2023 la Costa d’Avorio e il Ghana, i due maggiori paesi produttori di fave di cacao al mondo, hanno registrato piogge intense che hanno decimato le rese delle coltivazioni. Precipitazioni totali che sono state più del doppio della media trentennale per quel periodo dell’anno.Le condizioni umide estreme hanno così portato molte piante a contrarre la cosiddetta “malattia del baccello nero”, che causa la marcescenza dei frutti della pianta del cacao. Tuttavia, queste condizioni umide sono state rapidamente seguite dalla siccità tipica di El Niño a febbraio 2024, portando a un’ulteriore perdita dato che la coltura del cacao è estremamente sensibile alla carenza d’acqua. Gli agricoltori si son così trovati dall’avere troppa acqua a non averne abbastanza.«Gli agricoltori dell’Africa Occidentale che coltivano l’ingrediente principale delle uova di Pasqua che molti di noi non vedono l’ora di ricevere stanno lottando contro condizioni estreme di caldo e di precipitazioni intense», ha commentato in un recente rapporto Amber Sawyer, analista presso l’Energy and Climate Intelligence Unit (Eciu) inglese. Mentre Ben Clarke, assistente di ricerca sull’analisi e l’interpretazione dei dati climatici per le condizioni meteorologiche estreme presso il Grantham Institute, ha sottolineato come «il cambiamento climatico, guidato sempre più dal consumo di combustibili fossili, sta moltiplicando questa sfida naturale in molte regioni, alimentando condizioni sempre più estreme, devastando i raccolti e facendo aumentare i costi del cibo per tutti».Chi paga questa crisi?Fa riflettere un punto su tutti. Chi sta pagando per questa crisi? Certamente i consumatori, che si ritrovano con prezzi al dettaglio estremamente elevati.Ma se guardiamo dall’altra parte della catena la situazione è ancora peggiore: basti considerare che, in media, il 70 per cento del valore totale e il 90 per cento dei margini totali generati dai coltivatori di cacao vanno agli ultimi due attori della catena: ai marchi e ai rivenditori. A monte, solo il 18,6 per cento del valore totale e meno del 7,5 per cento del margine totale sono generati dalla forza lavoro presente nei paesi produttori di cacao (dalla coltivazione del cacao fino alle esportazioni delle fave).C’è da chiedersi, quindi, chi stia realmente guadagnando da quella che sembra essere una crisi di approvvigionamento mondiale, mentre la cioccolata sta diventando sempre più un bene di lusso.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedirudi bressaGiornalista ambientale e scientifico, collabora con varie testate nazionali e internazionali occupandosi di cambiamenti climatici, transizione energetica, economia circolare e conservazione della natura. È membro di Swim (Science writers in Italy) e fa parte del board del Clew Journalism Network. I suoi lavori sono stati supportati dal Journalism Fund e dalI’IJ4EU (Investigative Journalism for Europe).
Il Regno Unito corre il rischio di rimanere senza benzinaCoppia di sposi chiede 240 dollari agli invitati che hanno disertato il matrimonio senza avvisare
Giordania, uno stagno vicino il Mar Morto si tinge di rosso
Messico, morto Fabrizio Bianchini: era stato ricoverato per CovidAfghanistan, i talebani conquistano il Panshir: "Il paese ora è completamente libero"
Afghanistan, la lettera del 2010 con cui Bin Laden ordinava ad Al Quaeda di non uccidere BidenNon ha il preservativo e utilizza la colla: trovato morto dopo il rapporto sessuale
Covid, Fauci: "Pandemia sotto controllo non prima della primavera 2022"Covid, l'allarme dell'Oms: "Altri 236mila morti in Europa entro dicembre"
New York, strage di uccelli migratori: disorientati dalle luce si schiantano contro i grattacieliLe diagnosticano un cancro 3 settimane prima del matrimonio: l'aveva già spostato 3 volte per il CovidUsa, ostetrica 32enne morta per Covid al sesto mese di gravidanza: lascia una figlia di 3 anniRussia, sparatoria all'Università di Perm: "Studenti fuggono dalle finestre, ci sono morti e feriti"
Afghanistan, protesta contro l'istruzione vietata alle bambine: "Non vado a scuola senza mia sorella
Tenerife, 21enne e la fidanzata 26enne incinta muoiono a pochi giorni di distanza dopo una vacanza
Messaggio in bottiglia proveniente dal Giappone ritrovato dopo 37 anni alle HawaiiRussia, il ministro per le Emergenze Evghenij Zinichev morto durante un'esercitazione nell'ArticoNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 644Covid: gli esperti del Regno Unito non raccomandano il vaccino tra i 12 e 15 anni (per ora)
Attentato 11 settembre 2001, le gravi conseguenze come demenza precoce e tumori: c’è anche il CovidEitan rapito dal nonno, il console italiano in Israele: "L'ho visto, è in buone condizioni di salute"Afghanistan, donne picchiate dai talebani: le prove della onlus italianaRegno Unito, incendio devasta Leamington: locale industriale in fiamme