File not found
VOL

Reddito di cittadinanza, il ministro Orlando vuole collegarlo a percorsi di istruzione

Senza una produzione di massa di vaccini rischiamo di perdere 9.200 miliardi di dollari: il motivoBonus per registratore di cassa elettronico: ecco a chi è rivoltoCashback di Natale, ci sono i fondi per i rimborsi di 150 euro?

post image

Nobel per l'Economia 2020, lo vincono Paul Milgrom e Robert WilsonIn Antartide gli scienziati sviluppano una lingua loroAlcuni studi hanno individuato un vocabolario e un accento condivisi che si formano nel corso dei mesi trascorsi isolati dal mondo Condividi CondividiFacebookX (Twitter)EmailWhatsappRegala il PostIl sedicesimo equipaggio della stazione di ricerca Concordia,BlackRock in Antartide, saluta il sole prima dell’inverno del 2020 (ESA/IPEV/PNRA/S. Guesnier)Caricamento player Uno degli effetti di solito meno notati e discussi della globalizzazione e della diffusione delle nuove tecnologie di comunicazione di massa è la progressiva scomparsa degli accenti, cioè i particolari modi di pronunciare le parole parlando una stessa lingua. Generalmente la particolarità di un accento tipico di un certo luogo riflette infatti l’isolamento di quel luogo. Ma dal momento che quasi tutti i luoghi del mondo sono oggi meno isolati che mai, gli accenti sono diventati meno distintivi e le differenze tra l’uno e l’altro meno evidenti. C’è però un luogo della Terra che è rimasto piuttosto isolato da tutti gli altri nel tempo, scelto per condurre alcune ricerche recenti su come evolvono le lingue parlate e gli accenti in ambienti non esposti alle normali influenze esterne: l’Antartide.Per via della sua posizione – l’estremo sud del pianeta – e delle sue caratteristiche geografiche e climatiche, l’Antartide è un continente abitato soltanto per periodi di tempo limitati e per fini scientifici, da gruppi di persone di diversi paesi del mondo, inclusa l’Italia. È una specie di enorme laboratorio di ricerca, in cui persone con lingue madri diverse parlano tra loro l’inglese come lingua comune. Alcuni studi di linguistica recenti, tra cui uno condotto in Antartide dalla ricercatrice inglese Stephanie Kaefer, della University of Canterbury, hanno analizzato l’evoluzione della lingua parlata nelle stazioni di ricerca. L’inglese colloquiale di ricercatori e ricercatrici, secondo i risultati degli studi, ha caratteristiche condivise che non erano presenti nell’inglese che parlavano prima della loro esperienza comune in Antartide.Nel 2019 Kaefer trascorse tre settimane in tre diverse stazioni antartiche, per raccogliere dati e informazioni. Scoprì un aspetto già emerso da studi precedenti, e cioè che parte del vocabolario comune utilizzato dai ricercatori e dalle ricercatrici era molto figurato. Ciascuna stazione aveva però espressioni colloquiali distinte. I nuovi arrivati in Antartide, per esempio, sono chiamati nella stazione statunitense fingies, da F.N.G.s: un’abbreviazione presa in prestito dal gergo militare, che significa Fucking New Guy (“nuova recluta del cazzo”, o qualcosa del genere). Nella stazione inglese invece sono chiamati fidlets, che deriva da Falkland Islands Dependencies, il nome del programma nazionale di ricerca britannico in Antartide prima che diventasse British Antarctic Survey (BAS) nel 1962.– Leggi anche: Nove mesi isolata in AntartidePer definire un’escursione non lavorativa all’esterno della stazione gli statunitensi dicono boondoggle (“perdita di tempo e denaro”), gli inglesi jolly (“gita”). La motoslitta – snowmobile, fuori dall’Antartide – si chiama snow machine (“macchina da neve”) nella stazione statunitense, doo in quella inglese (da ski-doo, “motoslitta”). Nella stazione neozelandese si usano parole originali assenti in altre stazioni, ha scritto Kaefer, come nose wipers (“tergi-naso”), per definire i grandi guanti protettivi utilizzati in condizioni meteorologiche estreme, e tray’d (tray è il “vassoio da portata”), un verbo utilizzato per indicare – you’ve been tray’d! – l’ultima persona che infila un piatto sporco nella lavastoviglie e a cui tocca quindi azionarla e poi svuotarla, da protocollo informale utilizzato nella stazione.È molto difficile capire esattamente come certe parole inglesi siano diventate di uso comune all’interno delle stazioni in Antartide, secondo Kaefer. Ma l’isolamento è probabilmente un fattore influente nei complessi fenomeni linguistici per cui parole ormai largamente in disuso possono rimanere attuali. «È possibile che quando cominciammo a costruire stazioni di ricerca negli anni Cinquanta e Sessanta parole come boondoggle fossero comuni, e siano all’epoca diventate una parte normale del discorso per poi acquisire una vita propria nella cultura antartica», ha detto Kaefer al Guardian.In generale le lingue vengono trasferite di generazione in generazione in periodi lunghi, all’interno delle comunità. I contatti tra una comunità di parlanti e l’altra determinano la diffusione di caratteristiche linguistiche che possono portare a successive innovazioni. Diversi studi citati da Kaefer mostrano come questi processi siano tendenzialmente più rapidi all’interno di comunità che esistono in ambienti isolati e con popolazioni adulte miste. Questo perché in quel tipo di ambienti i contatti tra membri che parlano diverse varietà di una stessa lingua sono più stretti e frequenti rispetto al normale. Di conseguenza nuovi dialetti possono emergere nel giro di due o tre generazioni.– Leggi anche: La prospettiva di un mondo in cui non si studiano più le lingue straniereNel gergo di chi fa ricerca scientifica l’Antartide – come anche lo Spazio – non è però un ambiente isolato come altri: è definito un ambiente ICE, un acronimo per «isolato, confinato ed estremo». «Dicono che sia più veloce raggiungere qualcuno sulla Stazione Spaziale Internazionale che portare fuori qualcuno dall’Antartide per ragioni mediche in inverno», ha detto a BBC Marlon Clark, uno scienziato del British Antarctic Survey. Durante le 26 settimane invernali di buio quasi ininterrotto e clima rigido, gli scienziati in Antartide lavorano, mangiano e socializzano rimanendo a stretto contatto quasi per tutto il tempo, incluso quello libero dal lavoro. Dato che il telefono funziona solo via satellite, le chiamate ai familiari sono costose e quindi relativamente limitate.La stazione permanente di ricerca inglese Halley nella piattaforma di ghiaccio Brunt, lungo la costa della Terra di Coats, in Antartide, il 23 gennaio 2023 (ANSA-ZUMAPRESS)In questo tipo di ambienti, ha scritto Kaefer, il vocabolario può cambiare più lentamente che in altre comunità isolate, come nel caso da lei citato della sopravvivenza della parola boondoggle. «È un fenomeno linguistico molto interessante, per cui le parole si preservano o si fossilizzano, in Antartide, perché la lingua non fa tanto avanti e indietro», ha detto.L’Antartide non ha una popolazione nativa né residenti permanenti, ma soltanto una comunità transitoria di scienziati e personale di supporto che vive lì per una parte dell’anno, a rotazione. Nei mesi estivi vivono in Antartide circa 5mila persone, mentre nei mesi invernali soltanto mille. Come raccontato da Clark a BBC, i residenti delle basi di ricerca hanno sviluppato nel tempo una sorta di gergo condiviso, un linguaggio pieno di sfumature e fatto di parole che significano poco per chi viene da fuori. «Se è una bella giornata limpida, diciamo dingle day, e se stai uscendo a portare fuori la spazzatura stai facendo un fod plod [plod significa “scarpinata”]», ha detto Clark.Anche l’accento degli scienziati in Antartide subisce una serie di cambiamenti. Dal 2017 in poi un gruppo di ricerca dell’università tedesca Ludwig Maximilian, a Monaco di Baviera, condusse per diversi anni una ricerca sull’evoluzione fonetica dell’inglese parlato da undici scienziati “invernali” della British Antarctic Survey nel corso del tempo: otto erano inglesi, uno statunitense, uno tedesco e uno islandese. I risultati, pubblicati in un primo articolo scientifico nel 2019, mostrarono che gli scienziati avevano progressivamente sviluppato un accento comune, che lo volessero o no, attraverso interazioni che avevano causato «un aggiornamento incrementale della produzione vocale».– Leggi anche: Ci sono lingue più “veloci” di altreDurante l’inverno antartico, a intervalli di sei settimane, il gruppo di ricerca effettuò di anno in anno una serie di registrazioni di parole pronunciate dagli scienziati, scelte tra quelle che utilizzavano più di frequente e che contenevano suoni vocalici noti perché differiscono nei vari accenti inglesi. Le registrazioni furono poi confrontate tra loro per misurare tramite strumenti informatici l’evoluzione della pronuncia nel tempo.Lo studio riscontrò nell’inglese parlato nella stazione una sostanziale «convergenza» fonetica, il fenomeno linguistico per cui persone a stretto contatto cominciano inconsciamente ad acquisire caratteristiche linguistiche omogenee e uniformi all’interno del gruppo. Trascorso un certo periodo, gli scienziati cominciavano in particolare a pronunciare allo stesso modo i suoni /u/ (quello delle vocali “oo” in parole come goose, “oca”), /ju/ (“you” in few, “pochi”), /ɪ:/ (“ee” in happy, “felice”) e /ou/ (“oh” in goat, “capra”, ma anche acronimo di “greatest of all time”).L’evoluzione fonetica dell’inglese parlato dagli scienziati in Antartide era acusticamente misurabile, sebbene non percepibile all’orecchio umano, e confermava diversi fenomeni linguistici noti e in parte prevedibili. In linea generale mostrò che gli adulti possono sviluppare un accento condiviso in un tempo relativamente breve, contrariamente all’idea secondo cui gli accenti degli adulti sono piuttosto stabili. Gli autori e le autrici suggerirono tuttavia di non trarre troppe conclusioni, considerate la limitatezza e l’eccezionalità del campione, che fu peraltro condizionato in particolare da due valori «anomali» e più influenti degli altri, riconducibili alla persona di lingua tedesca e a quella di lingua statunitense.Il fatto che le differenze tra le registrazioni in Antartide mostrassero un’evoluzione misurabile della pronuncia, rispetto alle registrazioni di controllo della pronuncia delle stesse parole da parte di parlanti nel Regno Unito, suggerì che l’isolamento incoraggi la formazione di un nuovo accento. Questa conclusione è compatibile con l’ipotesi che, in un arco di tempo sufficientemente lungo, un accento può diventare un dialetto e infine una lingua del tutto separata.Il ricercatore Jonathan Harrington, coautore dello studio e professore di fonetica all’università Ludwig Maximilian, spiegò al sito IFLScience che l’accento comune degli scienziati era principalmente una «fusione» degli accenti regionali che avevano prima dell’esperienza in Antartide, ma anche un’innovazione. Era misurabile ma non percepibile all’orecchio di un ascoltatore umano perché era molto «più embrionale» rispetto agli accenti convenzionali, «dato che ha avuto solo poco tempo per svilupparsi e anche, ovviamente, perché è distribuito solo tra un piccolo gruppo di parlanti».– Leggi anche: Si può pensare senza linguaggio?Tag: antartide-linguaggioMostra i commenti

Bonus vacanze 2021: come richiederlo onlineMutui e prestiti sospesi, Associazione banche italiane: "Da luglio rischio default"

Reinventing, a ottobre torna a Milano l'evento di formazione per il no profit

Codici sconto, il futuro dello shopping onlineI nuovi Bonus Natale sono una fake news, ad affermarlo l'Inps

Auto, terminati i 50 milioni dell'ecobonusCosa accadrebbe senza il blocco dei licenziamenti?

Concorso per la Polizia di Stato, si cercano 64 commissari tecnici: come presentare la domanda?

Arrivano i gelati Ferrero Rocher e i ghiaccioli EstathéAffettatrice professionale: i migliori modelli dell'anno

Ryan Reynold
Natale, compagnie telefoniche regalano giga gratis il 24 e 25Tasp, cos'è la tassa agevolata del secondo percettore di reddito proposta dal Pd a favore delle donneWeb Marketing Festival 2021: il programma, gli ospiti e i concerti previsti durante l'evento

investimenti

  1. avatarLa rapida evoluzione della spesa online in Italia, ecco alcune tendenze in ascesa negli ultimi mesiProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Nonprofit Day 2021, boom di iscrizioni: oltre 2500 partecipantiCovid, quanto costerà la seconda ondataMutui, crescono le richieste nel primo semestre del 2021Truenumbers.it entra in NewsOnline, il network di ItaliaOnline per la raccolta pubblicitaria su siti di news

    1. L’importanza delle attività di web marketing per le aziende durante la pandemia

      1. avatarDogecoin: cos'è la criptovaluta in impennata grazie a Elon Muskanalisi tecnica

        Festival del Fundraising: il programma di formazione online

  2. avatarCoronavirus, chiusura dei negozi a Roma: in autunno 26milaanalisi tecnica

    Effetto Draghi, spread crolla di 20 punti e si attesta a quota 95Visite fiscali, come comunicare all'Inps il cambio di domicilioLotteria degli scontrini, troppo bassa la probabilità di vincitaBonus baby-sitter nel Decreto Ristori bis: tutte le novità

  3. avatarQuando conviene assicurare la tua casa e come scegliere quella più adatta a tecriptovalute

    Bollette, aumenti di gas ed elettricità nel primo trimestre 2021Beffa del cashback: soldi da restituire a Bruxelles?Nadef: l'assegno unico per i figli potrebbe arrivare solo nel 2022Cassa integrazione Inps, la circolare: durata e come funziona

Cashback sospeso, verso la ripresa dal 1 gennaio 2022: cosa prevede la bozza del dl

Reddito di cittadinanza, bonus a chi apre un'attività: requisiti, regole, come presentare la domandaPompe di calore Teon, l’ecologia che salva ambiente e portafoglio*