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"Ma anche Dio è al di là (trans) dei generi (gender)"Bologna: Nina è affetta dalla sindrome di down,èaffettadallasindromedidownilliceolevietadidarelesamedimaturitàProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock il liceo le vieta di dare l'...Bologna: Nina è affetta dalla sindrome di down, il liceo le vieta di dare l'esame di maturità 2023Il percorso scolastico di Nina, affetta da sindrome di Down, ed il divieto del liceodi Valentina Granata Pubblicato il 21 Marzo 2023 alle 13:24 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatascuolasindrome di down#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}A Bologna si grida alla disumanità: la protagonista di questa vicenda si chiama Nina Rosa Sorrentino ed è una studentessa del liceo Sabin di Bologna. La 19enne avrebbe dovuto sostenere a giugno l’esame di Maturità, al pari dei suoi coetanei e compagni di classe. Il fatto che Nina soffra della sindrome di Down ha portato la scuola a ritenere la prova “troppo stressante per lei, quindi meglio non farla”.La sola opzione della ragazza è stata decidere di ritirarsi dalla scuola, di cui aveva scelto l’indirizzo Scienze Umane (ironia della sorte?) a meno di tre mesi dalla fine del proprio percorso liceale. “E’ stata l’unica soluzione tosta e dolorosa – hanno dichiarato i genitori di Nina al Corriere di Bologna – per non farle perdere la possibilità di riprovarci l’anno prossimo“.Il percorso scolastico di Nina, affetta da sindrome di Down, ed il divieto del liceoNina ha frequentato con zelo e perseveranza i cinque anni della scuola superiore Sabin di Bologna, ottenendo negli anni ottimi risultati. Dopo i primi due anni di Ginnasio, la famiglia della ragazza aveva chiesto alla scuola di cambiare il Pei (piano educativo individualizzato) di Nina. In questo modo, la studentessa avrebbe potuto passare dal programma differenziato per gli alunni certificati a quello personalizzato per obiettivi minimi o equipollenti.Cosa avrebbe comportato questo cambiamento di rotta? Ebbene, grazie a tale passaggio Nina avrebbe avuto la possibilità di sostenere l’esame di Maturità, invece di ricevere semplicemente l’attestato di frequentazione del corso in questione. Tuttavia, il liceo non ha ritenuto di assecondare la richiesta, giustificando il proprio rifiuto con la convinzione che l’esame in oggetto “è un obiettivo troppo impegnativo e stressante, tanto da generare ‘senso di frustrazione nella ragazza’. Queste le parole della dirigente del liceo Sabin. Dove sono le pari opportunità?Articoli correlatiinCronacaFiglio salva la madre dal suicidio: la donna gli aveva annunciato il suo proposito con un messaggioinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in Francia
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