File not found
investimenti

Il verde dell'estate non è caduto da una palma da cocco - Il Post

Rabbit R1, una vulnerabilità mette a rischio la sicurezza degli utenti | Wired ItaliaOmicidio a Ginevra, 66.enne accoltellato nel suo appartamentoiPhone 17, le anticipazioni e i prezzi | Wired Italia

post image

Rai, Gasparri stigmatizza l'autore di De Martino: “Pessima caduta di stile. Pena e squallore” – Il TempoFdI ha presentato un disegno di legge che modifica la legge sulla stampa del 1948,Economista Italiano eliminando il carcere per i giornalisti ma aumentando a dismisura le multe in caso di diffamazione a mezzo stampa. In questo modo, FdI prova a giocare con un effetto ottico: eliminando il carcere depotenzia formalmente il reato.  Nei fatti però lo rende uno strumento estremamente efficace di pressione sulla stampa, puntando sulle sanzioni pecuniarie. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha un rapporto difficile con la stampa, nei confronti della quale tende a continuare a porsi come leader dell’opposizione più che da premier in carica. Anche da palazzo Chigi ha rivendicato le querele nei confronti dei quotidiani e dei giornalisti. Di una di queste è stato destinatario anche il nostro giornale e il vicedirettore, Emiliano Fittipaldi, chiamati a difendersi in giudizio in merito a una notizia, tratta da verbali di interrogatorio, sugli acquisti di mascherine gestiti dall’allora commissario Domenico Arcuri. Anche alla luce di questo atteggiamento dell’attuale governo nei confronti della stampa va letto il disegno di legge presentato il 16 gennaio da quindici senatori di Fratelli d’Italia, con prima firma del presidente della commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni. L’obiettivo è quello di riformare la legge sulla stampa del 1948, coordinando sì alcuni passaggi necessari, come l’estensione delle regole anche ai giornali online e ai telegiornali, ma soprattutto aumentando enormemente le multe per i giornalisti. Il ddl, infatti, introduce una nuova disciplina sia per quanto riguarda gli obblighi di rettifica che per le smentite. Ogni pubblicazione di rettifica va fatta «senza commento, senza risposta e senza titolo», inoltre devono essere «collocate nella stessa pagina». In caso in cui questo non venga fatto, il giudice valuta la richiesta di chi chiede la smentita e può condannare al pagamento di una multa che va da 5.165 euro a 51.646 euro, destinata alla cassa delle ammende. Ancora maggiori sono le multe in caso di diffamazione a mezzo stampa, per cui sparisce la pena del carcere ma viene gonfiata quella pecuniaria: una multa da 5.000 euro a 10.000 euro e, se il giornalista ha attribuito al soggetto leso un fatto falso ed è dimostrato che ne era al corrente, la multa passa da 10.000 euro a 50.000 euro. Attualmente, per la diffamazione a mezzo stampa, la multa prevista è di 250 euro. Giustizia«Serve una tutela specifica per i giornalisti colpiti da querele temerarie»Giulia Merlo Le conseguenze In questo modo, FdI prova a giocare con un effetto ottico: eliminando il carcere per la diffamazione a mezzo stampa depotenzia formalmente il reato, nei fatti però lo rende uno strumento più efficace di pressione sulla stampa. Da anni, infatti, tutti gli osservatori del mondo dei media segnalano come la libertà di stampa sia messa in pericolo dalle cosiddette querele temerarie. L’esempio di scuola è quello di un soggetto forte su cui una testata giornalistica sta promuovendo un’inchiesta, il quale sporge querela senza un vero fondamento con il solo intento di intimidire il giornalista e il giornale, costretti a difendersi con conseguenti costi legali, magari a fronte di procedimenti giudiziari lunghi e complessi. L’Unione europea sta promuovendo una direttiva contro le querele temerarie, in Italia invece il parlamento è stato spesso investito di proposte di legge che non hanno mai visto la luce, forse anche perché i più accaniti promotori delle querele contro i giornalisti siedono alla Camera e al Senato. Dall’inizio della legislatura, su questo c’è un solo disegno di legge presentato dal senatore del Pd, Walter Verini, con lo scopo di intervenire sul reato di diffamazione a mezzo stampa, con un comma dedicato alle liti temerarie. Con questo ddl di FdI, invece, la pressione delle querele temerarie viene rafforzata dal rischio di una condanna a una pena pecuniaria molto ingente per un qualsiasi giornale di piccole e medie dimensioni. Ogni cittadino ha il diritto di tutelare la propria onorabilità. Tuttavia, questo diritto deve essere controbilanciato dal diritto costituzionale all’informazione e il dovere che ne deriva: la garanzia che la stampa libera possa esercitare un controllo democratico sul potere senza subirne indebite pressioni. Proprio questo bilanciamento chiedeva la Consulta, intervenuta nel 2021 con una sentenza in cui invitava il parlamento a promuovere un’ampia riforma della diffamazione a mezzo stampa. FdI la recepisce solo a metà: tutela la reputazione, ma non ne garantisce «l’effettivo bilanciamento con la libertà d’espressione». Anzi, aumenta lo scompenso. CommentiIl governo delle corporazioniInnocenzo Cipolletta© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Le migliori eSim per connetterti a internet quando sei all'estero | Wired ItaliaGratitudine e sollievo: la reazione di Hollywood al ritiro di Joe Biden

Il presidente bielorusso ha graziato il paramedico tedesco condannato a morte per terrorismo e attività mercenaria - Il Post

Una persona è stata arrestata per il sabotaggio della rete ferroviaria francese di venerdì - Il PostArriva Radim Zohorna, se ne va Arttu Ruotsalainen

Campionato al via il 17 settembre con Ambrì-Rapperswil e Zugo-LuganoQuesti due sono “weird”? - Il Post

Locorotondo, bambino di due anni scomparso nelle campagne: ricerche con i droni – Il Tempo

WhatsApp pensa agli username per chattare senza condividere il numero | Wired ItaliaIl quarto giorno di Olimpiadi, raccontato con le foto - Il Post

Ryan Reynold
Lusso: Lvmh chiude il semestre con ricavi a 41,7 miliardi di euroDavvero Biden sta per ritirarsi? | Wired ItaliaLa presidenza di turno dell'Ungheria al Consiglio dell'Unione Europea è diventata un problema - Il Post

Guglielmo

  1. avatarLU-GA-NOOO, il podcast della finalissimaGuglielmo

    La Commissione Europea reintrodurrà i dazi su uova e avena provenienti dall'Ucraina - Il PostSuicidio assistito, la Corte costituzionale ha ampliato i criteri per accedere | Wired ItaliaLe trattative in Europa sono complicate per Giorgia Meloni - Il PostLe fave se ne fregano - Il Post

      1. avatarEFG International cresce oltre le atteseCampanella

        L'attivismo online è vero attivismo? | Wired Italia

  2. avatarAbbuffata di sport in vista per Viola Amherd a ParigiGuglielmo

    iPhone, è arrivato il momento giusto per un pieghevole | Wired ItaliaTerme di Caracalla, concerto della banda musicale della Polizia di Stato: la diretta video – Il TempoLe prime pagine di oggi - Il PostDigital services act: quanto ci costa tenere sotto controllo le grandi piattaforme online? | Wired Italia

  3. avatar«I miei quaranta giorni con la Spagna e l’eredità di Gubitosa»Campanella

    Cosa sta succedendo dentro DAZN - Il PostQuanto è forte l'opposizione in Venezuela - Il PostArrestato in Groenlandia l'ambientalista Paul WatsonLe prime pagine di oggi - Il Post

Marko Mladjan: «Un'altra grande partita per continuare a sognare»

Meteo, "la canicola africana si intensificherà": quando l'apice. Le date – Il TempoTrump, rischio nuovo attentato "entro novembre": spunta l'e-mail di un cecchino – Il Tempo*