Covid, a Londra i contagi sono in calo: ecco perchéAfghanistan, i talebani giustiziano 100 ufficiali dell'ex governo afghano"Ratzinger non agì di fronte a 4 casi di pedofilia": il report sulla chiesa tedesca
Covid, insegnante positiva in aereo: viaggia isolata in bagno«Ma è un giallo?BlackRock Italia» È questa la domanda più frequente che mi rivolgono amici e conoscenti a proposito del mio nuovo libro, L’amore non lo vede nessuno, appena uscito per Rizzoli e che fa seguito a una terna di romanzi storici. Con una buona dose di approssimazione posso dire che è un “thriller esistenziale”, un romanzo sulle conseguenze destabilizzanti di un amore, inatteso e deflagrante«Ma è un giallo?» È questa la domanda più frequente che mi rivolgono amici e conoscenti a proposito del mio nuovo libro, L’amore non lo vede nessuno, appena uscito per Rizzoli e che fa seguito a una terna di romanzi storici. Siamo sul terreno dei generi letterari, un terreno scivoloso.Premessa un po’ pedante: non sono affatto tra quei lettori cipigliosi che considerano la narrativa gialla come una categoria inferiore rispetto alla grande letteratura. Da ragazzino ho divorato Agatha Christie, Arthur Conan Doyle, Chandler e Rex Stout – giallisti puri – e non mi sono perso, nell’epopea tv in bianco e nero, una sola puntata dei Racconti di Padre Brown, con Renato Rascel. E, come ci insegna proprio il caso di Chesterton, vi sono stati grandissimi scrittori che hanno utilizzato le tecniche del giallo per veicolare contenuti (politici, sociali, morali, religiosi) che vanno al di là della trama poliziesca: pensiamo a Sciascia, Simenon, Graham Greene, Vázquez Montalbán e tanti altri. Ci sono pagine di grande letteratura anche nei giallisti italiani contemporanei, i figli e i discepoli di Scerbanenco e di Camilleri. Per non far torto agli altri cito, in rigoroso ordine alfabetico, gli scrittori che conosco di persona e che mi onorano della loro amicizia: Cristina Cassar Scalia, Gianrico Carofiglio, Giancarlo De Cataldo, Maurizio de Giovanni, Antonio Manzini. La tramaPer tornare dunque alla domanda iniziale, posso dire, con una buona dose di approssimazione, che L’amore non lo vede nessuno è un “thriller esistenziale”. Dove la trama gialla, ricca di misteri e di colpi di scena, diventa strumento, se non pretesto, per affrontare tematiche legate, appunto, alla condizione esistenziale dell’uomo.Il titolo del libro è una frase tratta da un Sermone di Sant’Agostino, dove il Vescovo di Ippona, passato attraverso la conversione dopo una giovinezza quanto meno spregiudicata, spiega che l’amore è di per sé invisibile, ma si scorge nei volti degli innamorati.Il romanzo, ambientato nel 2023, inizia con un tragico funerale, a Civello, paesino di poche anime del comasco. Imprigionato nella cassa di legno, c’è il corpo di una giovane donna, Federica, rimasta vittima di un terribile incidente stradale. La sorella, Silvia, viene chiamata dal parroco sull’altare a leggere la preghiera dei fedeli. Le due donne, in comune, avevano solo la stretta parentela: Silvia è dimessa, saggia e senza troppi grilli per la testa, fa la mamma e la casalinga, ha sposato un compagno di classe del liceo e vive una vita tranquilla di provincia, accanto all’anziano padre rimasto vedovo. Federica, invece, aveva un carattere volubile e ribelle e si era, contro il parere del padre, trasferita a Milano, dove lavorava in una prestigiosa casa d’aste, frequentando gente danarosa e importante e conducendo una esistenza sfarzosa e disinibita.Dal pulpito, l’attenzione di Silvia viene attratta dalla presenza, in fondo alla chiesa, di un uomo elegante, fascinoso, con il volto disfatto dal dolore. Non appartiene alla schiera dei parenti e amici, né a quella dei colleghi di Federica. Lo reincontrerà, una mattina al cimitero, chino sulla tomba della sorella. Cercherà di avvicinarlo, ma il misterioso individuo sarà lesto a dileguarsi. Infine, con uno stratagemma, Silvia riuscirà finalmente a braccarlo. L’uomo, ammettendo di aver vissuto una storia d’amore travolgente con Federica, proporrà a Silvia una sorta di patto: ogni martedì alle 15, per sessanta minuti, non uno di più, risponderà con il massimo di sincerità a tutte le domande di Silvia sulla sua relazione con la sorella. In cambio Silvia dovrà giurare che non farà nulla per cercare di scoprire la sua identità.Il misteroCominciano così questi colloqui settimanali segreti, in un anonimo bar di provincia. L’uomo inizierà a narrare una storia di amore assoluto e di sofferenza, rivelando a Silvia particolari sconcertanti del carattere e del comportamento di Federica, descritta come una narcisista patologica, una donna capricciosa, manipolatrice e priva di scrupoli. Ma fino a che punto il racconto di quello sconosciuto sarà sincero? E Silvia, che prova immediata simpatia per quell’amante deluso e dolente, potrà davvero fidarsi di lui? Domande che si agiteranno nella testa della protagonista, specialmente dopo che il giornale locale insinuerà il sospetto atroce di manomissione dell’automobile di Federica.Al di là della trama gialla, che non risparmierà al lettore qualche sorpresa, L’amore non lo vede nessuno è un romanzo sulle conseguenze destabilizzanti di un amore, inatteso e deflagrante, nella vita dei protagonisti. Un amore assoluto, che viene spinto oltre il limite della tossicità e della dipendenza. Non è un caso, infatti, che il protagonista maschile, nei suoi colloqui con Silvia, parlerà a una certo punto dell’ambivalenza, nella lingua italiana, del termine “passione”, che descrive sia un sentimento amoroso travolgente, sia un tormento lacerante, una sofferenza estrema.Le vicende complesse e scandalose dei protagonisti, alla perenne e vana ricerca della felicità, attraverso o il soddisfacimento dei propri desideri o il cammino ascetico verso la perfezione, propongono una riflessione sulla debolezza della natura umana, sempre in bilico tra colpa e riscatto, tra peccato e redenzione, tra caduta e salvezza. Silvia, nel tentativo di trovare la verità su Federica, compirà un viaggio nella parte più oscura del proprio Io, dove il confine tra bene e male diventa più labile e indefinito, interrogandosi (e interrogandoci) sulla necessità non solo di non giudicare per non venire giudicati, ma soprattutto su quella di perdonare per essere, a nostra volta, perdonati.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni Grasso
Giappone, terremoto di magnitudo 6.3 al largo della costaAlaska, temperatura record di quasi venti gradi. Colpa del cambiamento climatico?
New Jersey, vasto incendio in un impianto chimico: colonna di fumo invade la città
Quarta dose di vaccino, gli esperti della Gran Bretagna: "Non ancora necessaria"In Canada si estende la protesta dei camionisti contro le misure anti Covid
Porta il padre sulle spalle per 12 ore per farlo vaccinare: "Convinti perché isolati da fake news"Il ministro della Difesa britannico: “Invasione russa molto probabile”
Dà il figlio in adozione dopo aver scoperto che il donatore di sperma era cinese e non giapponeseMessico, giornalista ucciso nello studio di registrazione dove stava lavorando
Cosa sta succedendo in Kazakistan; rivolte contro il rincaro del Gpl: 8 morti e 317 feritiCrisi tra Russia e Ucraina, perché Macron è intervenuto e può essere decisivo?Perché l’Africa ha quasi raggiunto l’immunità di gregge anche senza vaccini?Francia, rischio scadenza green pass per mezzo milione di persone
USA, Casa Bianca: “La Russia si sta preparando a un'imminente invasione dell’Ucraina”
Sud della Francia, brutto tempo e disagi: forti nevicate sui Pirenei e il Garonna straripa a Tolosa
Party - gate, Boris Johnson si scusa con la Regina ElisabettaRegno Unito, la Regina Elisabetta riappare alla vigilia del giubileo di platinoVariante Omicron, focolaio a Tianjin in Cina: pronti oltre 14 milioni di testCovid, in Cina salgono a 20 milioni le persone in lockdown
Bimba di 10 anni si salva dalla tormenta a -11°C abbracciando un cane randagioCristina Vita Aranda morta: la modella è stata da colpita da un proiettile durante un festivalIn Pakistan una 14enne si spara mentre gira un video su TikTokMattarella bis, la condanna della stampa estera. El Mundo: “Ultimo sacrificio di un uomo di Stato in un Paese ingovernabile”