L’afa killer e il tuffo sbagliato: quelle vite salvate dalla “buona sanità”Quanto durerà il caldo record? Le previsioni meteo di GiuliacciWind Tre ha acquisito OpNet: «Adesso servizi 5G più affidabili e soluzioni tecnologiche più innovative»
Stupro Roma, Borgese arrestato. Parla la vittima del 2015: "Perché non è in carcere?"Una doccia,-ETF un abito, ma soprattutto l'ascolto: Ali d'Aquila e il desiderio di volare più alto che maiLa storia dell'associazione di Busto Arsizio che offre servizio docce e cambi di vestiti a chi non ha un posto dove andare. «Fanno più paura l'inverno o l'estate? Entrambi» Verso la metà degli anni 2000 alcuni giovani dell’oratorio San Filippo Neri di Busto Arsizio, in seguito ad alcune esperienze formative e caritative, si sono interrogati su come potessero concretamente impegnarsi nella propria città. Osservando i bisogni e le risorse già presenti sul territorio, hanno notato la mancanza di un servizio docce. Complici la disponibilità dell’oratorio e del parroco all’uso degli spogliatoi, il loro progetto ha preso forma divenendo formalmente un’associazione dal 2009, Ali d'Aquila. La convinzione che ogni persona meriti rispetto, il rendersi conto che la necessità esiste veramente e il constatare l’arricchimento reciproco che si instaura, sono le motivazioni che, da 15 anni – appena festeggiati - spingono volontari di varie età a collaborare insieme ogni sabato mattina, per offrire un servizio docce ai senza fissa dimora della città.Accogliere per quello che si èI primari bisogni di lavarsi, cambiare gli abiti e mangiare spesso diventano quasi un “pretesto” per scambiare qualche parola facendo sentire i bisognosi accolti e amati. Il rapporto interpersonale che si crea diviene un elemento fondamentale: «Accogliere chi sembra diverso da noi ma in fondo non lo è, ed amarlo per quello che è, non per quello che vorremmo che fosse, è la vera carità», dice la presidente, Elisa Briccola, intervistata in questo afoso luglio. «Per noi non è un problema il periodo estivo in sé perché anzi loro sono aumentati e abiti in buono stato ci arrivano sempre - prosegue - Il vero problema è la mancanza di volontari che, essendo già poca durante l’anno, in estate diminuisce ulteriormente perché le persone vanno in ferie». Tanto è che alla domanda su come si sono attrezzati per affrontare il periodo estivo, Elisa specifica subito «ad agosto chiudiamo proprio perché essendo un’associazione basata su volontari, in agosto quasi tutti i volontari sono in ferie e questo non ci permette di svolgere il servizio adeguatamente». Per loro infatti il “prendersi cura” va al di là del fornire i bisogni primari, come è già insito nel loro nome: «l’aquila volando più in alto di tutti gli uccelli, non ha predatori sopra di sé, quindi non è necessario che tenga i suoi piccoli tra gli artigli, ma li può tenere sulle ali, con maggior libertà e senza pericolo: questo vuole simboleggiare una cura verso il prossimo che permetta la valorizzazione dell’altro, il non tenerlo in pugno» - continua Elisa sottolineando - «ogni servizio deve essere svolto con almeno 5/6 volontari alle docce e cambio d’abiti e almeno altri 3 per preparare e servire il pasto, ad agosto non riusciremmo ad avere questi numeri quindi chiudiamo. Giugno e luglio siamo stati aperti ma anche qui, confidando solo sulla presenza di volontari, purtroppo non sempre riusciamo. Loro sono in aumento, noi siamo meno e fare turni sguarniti del personale indispensabile sarebbe infattibile perché non riusciremmo a prenderci cura adeguatamente di tutti, sotto tutti gli aspetti, quindi in questo caso preferiamo chiudere».L'ascolto, fondamentaleLa necessità di fare una doccia, di ricevere un cambio d’abito e del cibo vanno di pari passo con la necessità di avere relazioni autentiche, prive di giudizio, condividere pezzi di vita, essere ascoltati, avere un minimo di conforto e raccontare a qualcuno il proprio quotidiano. L’ascolto assume quindi un valore fondamentale nel servizio di Ali d’Aquila, risulta perciò evidente il motivo del mese di chiusura, rincarato dal numero di bisognosi in aumento: «Quest’anno rispetto all’inverno abbiamo notato un incremento pazzesco; se in inverno eravamo sui 40/50 utenti, in questi ultimi mesi abbiamo più di 60 persone ogni sabato e questo comporta fatiche ulteriori».La domanda successiva viene quindi spontanea, ovvero se fa più paura il caldo estivo o il freddo invernale, aspettandoci una risposta scontata che invece non arriva: «Entrambi per motivi diversi. In inverno fa freddo e si sta male, se non si ha dove stare i rischi sono molto alti; invece il caldo porta con sé l’esigenza, ad esempio, di dover fare molte più docce per ovvii motivi. Quindi diciamo che fanno entrambi paura ma in modo diverso, ogni stagione ha la sua specificità a cui bisogna cercare di rispondere il più possibile».Ricaricare le batterieL’associazione Ali d’Aquila sarà chiusa nel mese di agosto per ricaricare le batterie e tornare a offrire la possibilità di fare la doccia, avere un cambio d’abiti, mangiare un pasto e fare qualche chiacchiera dal mese di settembre. Sempre pronta ad accogliere vecchi e nuovi utenti bisognosi ma anche nuovi volontari desiderosi di buttarsi in questo servizio e nello spendersi per gli altri perché, come ricorda Elisa, «ogni volta che si dona l’amore si moltiplica e ne torna indietro almeno il doppio. Chiunque può diventare volontario, è richiesta solo la voglia di mettersi in gioco».Ecco i contatta di Ali d’Aquila: Facebook (As Ali d’Aquila), Instagram (associazione_ali_d_aquila), mail [email protected] Valentina Bottini
Così le tragedie greche ci aiutano a capire la cronaca dei nostri giorniTumore al seno, il sistema nervoso aiuta le celllule malate a diffondersi: la risposta in un farmaco anti-nausea
Maduro si fabbrica la terza vittoria
Jerry Calà: «Volevo fare il professore, ma ho sempre avuto la vena artistica. Mara Venier? Mi fece perdere la testa»Convivenze e relazioni "complesse". Ma la voglia di matrimonio c'è
Furto in casa, la cagnolina Guendalina scompare. Poi la macabra scoperta: uccisa dai ladri, era nel cestello della lavatriceIl papa emerito, la musica e i suoi compositori preferiti
Le belle storie di chi torna in Italia a fare impresaParigi 2024, Malagò contro gli arbitri di scherma e Macchi li assolve
L'Oms: i vaccini contro il Covid hanno salvato 1,6 milioni di vite in EuropaChe Tempo Che Fa, Luciana Littizzetto e Roberto Bolle, l'incidente esilarante: Fabio Fazio non riesce a trattenere le risateMontagna, equipaggiamento adatto e occhio al meteo: i consigli per le vacanze sicureLopez Nuñez da leggenda: vince il quinto oro e si toglie le scarpe
Treni Alta Velocità, guasto tra Roma e Napoli: fino a 70 minuti di ritardo
Google perde la causa negli Stati Uniti: «Ha violato le leggi antitrust per le ricerche online», Coinvolte anche Apple e Samsung
Rai, si dimette la presidente Marinella SoldiAmadeus, tutto pronto per il nuovo «Sanremo»: ecco quando debutterà il conduttoreMeloni leader più amata dai social, Tajani secondo: lo studioAddio a Roberto Herlitzka, l'attore morto a 86 anni
Mare o montagna? E se le vacanze migliori per i piccoli fossero a casa?Solo la formazione può battere il "mismatch"Gerry Scotti, la frecciatina ad Antonella Clerici a Io Canto Family non passa inosservata: la reazione di Michelle HunzikerParigi 2024, 'bad news' per il triathlon: le previsioni meteo