Quirinale, Meloni (FdI): “Al Colle vogliamo un patriota, Berlusconi ha difeso l’interesse nazionale”Super green pass in zona bianca, l'ipotesi allo studio del governo: oggi la cabina di regiaCatasto, Draghi risponde a Salvini: “Nessuna patrimoniale, questo governo non aumenta le tasse”
Mario Draghi ai sindaci: "Il successo del Pnrr è nelle vostre e nostre mani"La decisione era attesa entro il 6 marzo,ETF ma la Corte costituzionale albanese ha stabilito, ieri, che l’accordo non viòla la Carta. Ora tocca al parlamento decidere sulla ratificaIl protocollo Italia-Albania è in linea con la Costituzione albanese. Così l’Alta corte di Tirana ieri ha dato il via libera all’intesa per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria, firmato lo scorso 6 novembre, dal primo ministro Edi Rama e dalla premier Giorgia Meloni.La decisione è arrivata in anticipo rispetto al 6 marzo, data limite che la Corte aveva per giudicare la costituzionalità dell’accordo, che prevede la realizzazione di due centri per migranti sul territorio albanese, dove portare le persone salvate in acque internazionali dalle imbarcazioni delle autorità italiane.Cinque giudici su nove hanno considerato l’intesa legittima, respingendo il ricorso dei 29 deputati dell’opposizione albanese che nutrivano dubbi sul rispetto della Costituzione e delle convenzioni internazionali.I giudici costituzionali hanno precisato che «il protocollo non stabilisce i confini territoriali né altera l’integrità territoriale della repubblica d’Albania», non producendo quindi effetti sul territorio in senso fisico. Inoltre, hanno aggiunto, insieme al diritto italiano si applicherà il diritto albanese. Al contrario di quanto si legge sul testo presentato alla Camera secondo cui si applicherà solo la legge italiana.L’intesa, continua la corte, «non crea nuovi diritti e libertà costituzionali e non impone restrizioni aggiuntive ai diritti e alle libertà umane esistenti, al di là di quanto previsto dall’ordinamento giuridico albanese».Con la decisione della Corte la ratifica dell’accordo torna ora all’esame del parlamento albanese. Ma, secondo l’Albanian Post, non dovrebbero esserci ostacoli a una sua approvazione, che renderà l’intesa esecutiva. Anche se, il capogruppo del Partito democratico albanesa, all’opposizione del governo di Rama, ha detto che «la mancata trasparenza dall’avvio di questo processo, ha fatto si che la Corte perdesse l’occasione di fare giustizia su questo caso».L’iter italianoLa decisione dei giudici albanesi era l’unico intralcio formale che rimaneva da superare. Le istituzioni europee hanno già avallato il protocollo, ritenuto in linea con il diritto comunitario: dalla commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, fino all’interesse dimostrato dal cancelliere tedesco Olaf Scholz.Anche sul versante italiano il passaggio parlamentare sta procedendo rapidamente: il 24 gennaio la Camera dei deputati ha approvato con 155 voti favorevoli, 115 contrari e due astenuti il disegno di legge di ratifica, che è ora all’esame del Senato.La maggioranza si è mostrata unita nell’approvare il testo e nel respingere tutti gli emendamenti proposti dalle opposizioni, come quello che prevedeva di escludere dal trasferimento in Albania le persone «fragili» e «vulnerabili» o la proposta di garantire l’accesso agli avvocati, agli ausiliari, alle organizzazioni internazionali e alle agenzie dell’Unione europea.I punti del protocolloSembra quindi avvicinarsi l’operatività dell’accordo quinquennale, rinnovabile per altri cinque anni, considerando che, come aveva rivelato Domani, una delegazione dell’esercito è già volata a Tirana, il 19 gennaio, per i primi sopralluoghi nelle aree interessate. Ma i dubbi sulla legittimità dell’intesa non sono ancora stati risolti.In base al contenuto del protocollo, l’Albania concede all’Italia a titolo gratuito il diritto di utilizzo di determinate aree sul suo territorio su cui realizzare le due strutture, dove inviare massimo 3mila persone al mese salvate in acque internazionali.Un primo centro sarà realizzato nei pressi del porto di Shëngjin, sulla costa settentrionale del paese, per le procedure di ingresso. La seconda struttura è invece prevista a una ventina di chilometri nell’entroterra, a Gjadër, e valuterà le richieste di protezione internazionale e gli eventuali casi di rimpatrio.Due strutture che, secondo quanto risulta a Domani, dovrebbero essere entrambe di nuova realizzazione, i cui costi rimangono però un mistero. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, lo scorso dicembre, ha assicurato che non si supereranno i 200 milioni.Secondo il protocollo, tutti i costi verranno coperti dall’Italia, così come rimane di competenza italiana la gestione dei centri e la giurisdizione. Rimane invece esclusa la sicurezza esterna delle strutture: spetterà alle autorità albanesi, si legge nel testo, «il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica nel perimetro esterno alle aree e durante i trasferimenti via terra, da e per le aree».Restano però molti punti da chiarire e molti dubbi sulla garanzia dei diritti delle persone migranti. A partire dal fatto che le navi battenti bandiera italiana, come quelle che dovrebbero portare i migranti in Albania, sono da considerarsi, secondo la normativa, territorio dello stato di appartenenza. Le persone si troveranno già sul territorio di uno stato membro dell’Ue e «viene pertanto meno l’oggetto stesso del protocollo, che è di accertare il diritto all’ingresso», sottolinea un’analisi dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione.Non è poi chiaro come considerare l’Albania il luogo sicuro di approdo più vicino, come richiede il diritto internazionale, né come verrà assicurato il diritto di difesa ai migranti.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMarika IkonomuGiornalista freelance e videomaker. È laureata in Giurisprudenza e ha frequentato la scuola di giornalismo della Fondazione Lelio Basso. Collabora con Questione Giustizia
Quirinale, Mattarella allontana nuovamente l'ipotesi di un bisGiorgia Silvestri, Autore a Notizie.it
La telefonata di Mario Draghi al ministro Speranza: tensione per le decisioni sulla scuola
Vertice tra Berlusconi, Salvini e ministri del centrodestra: "Più impegno per partite Iva e meno tasse"Cdm, Draghi sulla sicurezza sul lavoro: “Non si risparmia sulla vita dei lavoratori”
Open Arms, Richard Gere tra i testimoni. Salvini: "Processo surreale, difendere i confini è un doverSara Cunial, torna l’obbligo del Green Pass per la deputata del Gruppo Misto
Sondaggi elettorali: Pd in testa, crollano Fratelli D'Italia e LegaBallottaggi elezioni amministrative, Salvini (Lega): “Obiettivo le politiche”. Meloni (FdI): “Deblacle M5S”
Green pass, Draghi firma il dpcm: il testo del decreto in vigore dal 15 ottobreIl dossier riservato di Forza Italia: "Errori degli alleati, così abbiamo perso alle comunali"Manovra, Lega deposita emendamento su pagamento IVA e chiede che le multinazionali la versinoNo Green Pass, Meloni: “Il governo usa due pesi e due misure su chi manifesta”
Gli immigrati con i vaccini non c'entrano nulla: doverlo chiarire è grave
Stato di emergenza, ipotesi di non prorogarlo per non ostacolare la corsa di Draghi al Colle
Fondi asili, polemica per i dubbi della senatrice FdI: "Mettiamo al mondo i figli per mandarli al nido?"Covid, il Ministro Di Maio sul Green Pass: "Non stiamo giocando, è l'unica soluzione"Sara Cunial, torna l’obbligo del Green Pass per la deputata del Gruppo MistoRoma, Michetti si dimette dalla carica di consigliere comunale
Proroga dello stato di emergenza, Sileri: "Possibile ma comunque per poco tempo"Green Pass, Mollicone di FdI contro Speranza: “Dispositivo di controllo dei cittadini”Salvini difende la fede cristiana e il Natale ma commette un errore: “Maria, la mamma. Giuseppe, il papà”Corrado Tremul, il consigliere di FdI fotografato mentre fa il saluto romano con busto di Mussolini