File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Maxi tamponamento a catena in Cina: coinvolti 200 veicoli

Covid, l'Oms avverte: "Il virus ci continuerà a sorprendere"Assalto alla festa di matrimonio per la musica troppo alta: sposa rischia di perdere un occhioMega incidente in Ohio: decine di macchine coinvolte

post image

Trovano uno dei serpenti più letali al mondo sotto l'albero di Natale: il raccontoLa Cina,criptovalute potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili, è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno. Un brutto segnale che però non riguarda solo PechinoIscriviti alla newsletter ArealeAscolta il podcast di ArealeLa transizione energetica globale ha ancora un grande problema a forma di carbone. La potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno, ed è un brutto segnale, visto che questo è l’aumento più grande dal 2016. Questo nuovo picco è stato provocato principalmente da due fattori: la crescita tornata furibonda in Cina e il ritardo nel phase out di questo combustibile nei paesi occidentali.Questi nuovi dati sono stati forniti dal centro di ricerca statunitense Global Energy Monitor. Globalmente, sono stati aggiunti 70 gigawatt di potenza da carbone nel mondo. Di questi, 47,4 GW venivano dalla sola Cina. Ma non è un problema solo cinese: nelle economie occidentali, a causa della crisi energetica, la chiusura prevista delle centrali è andata troppo lentamente, ne sono state chiuse per 21,1 GW, troppo poco per tenere il passo richiesto dalla transizione. AmbienteIn ascolto della crisi climatica, Areale ora è anche un podcastFerdinando CotugnoLa crescita in Cina Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, per avere ancora una speranza di centrare l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature a 1,5°C rispetto all’èra preindustriale, il phase out del carbone come fonte di energia dovrebbe essere completato entro il 2040. Siamo ancora molto lontani da quell’obiettivo. Dall’accordo di Parigi, sono venticinque i paesi che hanno ridotto o completamente eliminato la produzione di energia da carbone, ma ben trentacinque l’hanno aumentata. Da questo punto di vista, i numeri sono ancora sconfortanti.Per arrivare ad azzerare il carbone nel 2040, dovrebbero esserci 126 GW di chiusure ogni anno (questo ovviamente senza nuove aperture). Invece quello che stiamo osservando è che oggi si stanno mettendo in cantiere 578 GW di nuove centrali. Di questi, 408 Gigawatt vengono progettati nella sola Cina. Il tasso di dismissione delle vecchie centrali in Cina è inoltre ai livelli più bassi da un decennio. Nonostante i grandi investimenti di Pechino in rinnovabili, il carbone continua a essere al cuore del sistema energetico cinese. La politica energetica di Pechino è particolarmente problematica per la tenuta del sistema climatico mondiale e della sua stessa economia. Secondo Global Energy Monitor, il paese rischia miliardi di yuan di stranded asset e continua ad avere una visione di breve termine, guidata dalla filosofia «Prima costruire, poi nel caso modificare».Come spiega Flora Champenois, autrice del report per Global Energy Monitor, «in Cina si installa più carbone di quanto ne sarebbe necessario, con l’idea che poi, in seguito, si procederà a smantellare, in quello che è un azzardo allo stesso tempo costoso e rischioso». Sono i danni della retorica della sicurezza energetica, gli stessi che in Italia o Germania rischiano di incatenarci alle infrastrutture di rigassificazione del gas liquefatto.I 70 GW cinesi messi in costruzione nel 2023 sono 19 volte più del resto del mondo messo insieme, secondo un’analisi di Carbon Brief sui numeri di Global Energy Monitor. Dei trentadue altri paesi che stanno ancora investendo in nuova potenza da carbone, i più attivi sono India, Bangladesh, Zimbabwe, Indonesia, Kazakistan, Laos, Turchia, Russia, Pakistan e Vietnam. CulturaQuarant’anni di laburismo tradito. Come lo sciopero dei minatori inglesi ha cambiato la working classA rilento L’altro fronte del problema è che il ritmo delle dismissioni di centrali a carbone negli Stati Uniti, in Unione europea e nel Regno Unito è ai livelli più bassi dal 2011. Stiamo rallentando, siamo un po’ più legati a questa fonte energia di quanto dovremmo essere nelle previsioni per un phase-out al 2040 che parta dai paesi sviluppati, secondo il principio delle responsabilità comuni, ma differenziate. Il paese che ne ha chiuse di più nel 2023 sono gli Stati Uniti, con 9,7 GW, anche se pure in questo caso si tratta di un calo. Nel 2022 ne avevano chiuse per 14,7 GW.L’Unione europea e il Regno Unito rappresentano un quarto delle dismissioni. La buona notizia è che nessun paese del G7 ha in programma la costruzione o l’apertura di nuove centrali. Nel 2015 le economie del G7 rappresentavano il 32 per cento della potenza da carbone, nel 2023 sono scese al 15 per cento. AmbienteNon sottovalutiamo il grande consenso per la transizione ecologicaFerdinando Cotugno© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Onlyfans, modella con il seno gigante presa di mira dai follower: "Sei ridicola"India, ventenne morta, investita e trascinata da un Suv per oltre 10 km: proteste in corso

Guerra, drone ucraino ha attaccato aeroporto militare in Russia: morte tre persone

Raid ucraino in Donetsk, ferito l'ex vicepremier russo RogozinNato bimbo gigante in Brasile, parto record

Covid Cina, esperta Oms spiega il boom dei contagi. Crisanti: “C’è una mancanza di informazioni”Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 309

New Jersey, fugge dalla polizia con un’auto rubata e si schianta contro una casa

Austria, dieci persone travolte da una valanga: il bilancioAnnaffia la senzatetto perché è davanti al suo negozio: arrestato

Ryan Reynold
Gli asportano il pene per sbaglio e ottiene un risarcimento minimoGuerra in Ucraina, parla Zelensky: "Tregua con la Russia era falsa"Qatargate, Metsola: "Dovevamo controllare di più"

investimenti

  1. avatarCucciolo di foca aggredisce i bagnanti e ferisce un'attricetrading a breve termine

    Brasile, L'accusa di Lula ai militari: "Alcuni sono stati conniventi con gli assalitori"Si danno appuntamento sui social e accoltellano un senzatetto: arrestate adolescenti a TorontoFortissimo terremoto a Taiwan di magnitudo 6.2, nessun allarme tsunamiCrollo ad Aleppo, almeno 16 morti: 5 sono bambini. Si cercano sopravvissuti

    1. Morta turista britannica, travolta da una valanga durante un’escursione sul Monte Bianco

      1. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 297criptovalute

        Bombardate le infrastrutture chiave, a Dnipro 21 morti

  2. avatarLiverpool: sparatoria di Natale in un locale, morta una donnaVOL

    Trump vuole tornare su Facebook: la richiesta a ZuckerbergArmi a Kiev, Borrell: "Oggi nessuna decisione sui Tank"Brasile, inizia l'insediamento di Lula: tra i primi atti la revoca di diversi decreti di BolsonaroNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 315

  3. avatarAttacco a Dnipro: 41 morti e 25 dispersiinvestimenti

    Cadono nel lago ghiacciato mentre giocano: morto anche il quarto bambinoSpari a Parigi, due morti e almeno quattro feriti: fermato un uomoTragedia in Alaska, donna e suo figlio sbranati da un orso polareProteste in Brasile: come la Polizia ha fermato i manifestanti

Bullizzato a scuola perché gay, 13enne francese si impicca e lo annuncia nel suo diario

Usa, sparatoria a Los Angeles nella notte: il bilancio delle vittimeIl 2023 di Kim: "Aumenteremo esponenzialmente il nostro potenziale atomico"*