File not found
ETF

Avvocato americano usa ChatGPT, che cita precedenti fasulli - AI news

Cos'è Veep, la serie tv che ha “anticipato” la corsa di Kamala Harris alle presidenziali Usa | Wired ItaliaUn parroco virtuale con ChatGPT | Weekly AI #61 - AI newsVilla Malaparte funziona sempre - Il Post

post image

Cose belle, fuori da Instagram - Il PostStorari si è commosso per quattro volte e ha risposto a moltissime domande,àsuiverbalidiAmara MACD ha spiegato dinamica dei fatti ma soprattutto sui veleni dentro la procura di Milano, all’epoca guidata da Francesco Greco e impegnata nel processo Eni-Nigeria. Nell’ambito del processo per rivelazione di segreto d’ufficio a carico dell’ex magistrato Piercamillo Davigo, che si sta svolgendo davanti al tribunale di Brescia e che riguarda i cosiddetti verbali di Amara contenenti le rivelazioni sull’esistenza della Loggia Ungheria, è stato sentito il pm milanese Paolo Storari. Storari, che materialmente ha consegnato i verbali segreti a Davigo, era imputato per lo stesso reato ma è stato assolto con rito abbreviato e il 24 maggio è stato ascoltato in veste di testimone nel processo a Davigo. In questa sede, Storari si è commosso per quattro volte e ha risposto a moltissime domande, chiarendo la sua verità sulla dinamica dei fatti ma soprattutto sui veleni dentro la procura di Milano, all’epoca guidata da Francesco Greco e impegnata nel processo Eni-Nigeria. La sua deposizione è una perfetta intervista, che ricostruisce dal punto di vista di Storari quel che è successo nel palazzo di giustizia nei giorni precedenti all’esplosione del caso Ungheria. La deposizione è ascoltabile su radio Radicale. FattiLoggia Ungheria, assolto il pm Paolo StorariAlfredo Faieta L’organizzazione della procura di Milano Storari ha raccontato di aver sollecitato più volte le indagini sulle dichiarazioni rese da Amara e di aver trovato da parte dell'ex procuratore Francesco Greco e dall'aggiunto Laura Pedio, "un muro di gomma". "Non è stato fatto niente da dicembre 2019 fino a gennaio 2021 perchè non si voleva disturbare il processo Eni-Nigeria", istruito dal dipartimento affari internazionali, guidato dall'aggiunto Fabio De Pasquale, e ritenuto “fiore all'occhiello” dell'ufficio che "faceva processi di serie A", “con evidenti sproporzioni di carico rispetto agli altri dipartimenti”. "Il processo Eni Nigeria era il più importante che c'era in quel momento. Perdere in questo processo significava mettere in discussione tutto l'assetto organizzativo della Procura". Il ruolo di Greco "Per aver predisposto la scheda in vista delle iscrizioni nel registro degli indagati sono stato minacciato di procedimento disciplinare" da parte degli allora vertici dell'ufficio, ha spiegato Storari, che ha ripetuto le parole che allora gli avrebbe detto il procuratore capo Francesco Greco: “Greco mi disse: “io credo ad Amara, ma in questo momento non voglio fare niente perchè non voglio inimicarmi il generale Zaffarana in quanto devo sistemare il colonnello Giordano al nucleo valutario”. Io sono rimasto basito". Inoltre ha raccontato di un colloquio con De Pasquale, il quale gli avrebbe detto: “secondo me queste dichiarazioni devono rimanere nel cassetto due anni”. FattiA Brescia archiviata l'indagine sull'ex procuratore di Milano Greco Il peso del processo Eni-Nigeria Storari ricostruisce l’iniziativa di Greco e Pedio di estrapolare “due righe” dei verbali di Amara per portarle nel processo Eni-Nigeria, in cui Amara affermava di aver saputo da un avvocato che i legali di Eni e del suo amministratore delegato, l'ex ministro Paola Severino e Nerio Diodà, "hanno avvicinato il presidente del collegio" del processo con al centro le vicende della Nigeria "e hanno avuto assicurazione che sarebbe andato bene". Storari racconta che: "Io mi sono dissociato da questa iniziativa, perchè prima di immettere un ex ministro e un presidente di un collegio nel circuito giudiziario bisogna pensarci due volte". Di fatto gli atti vengono trasmessi. "L'ho saputo a cose fatte. In questa circostanza Pedio e Greco hanno dato importanza alle dichiarazioni di Amara", ma "non è stato fatto alcun atto investigativo, nè è stato avvisato il Csm". Sulla Loggia Ungheria si preferiva "non fare nulla", mentre si era attribuita “una certa credibilità” ad Amara quando aveva parlato del presunto avvicinamento: "per questo parlo di credibilità di Amara a geometria variabile". Inoltre ha spiegato che l'aggiunto De Pasquale e il pm Sergio Spadaro, nonostante "mi fossi opposto dicendo che dovevano passare sul mio cadavere", avevano chiesto l'esame di Amara in sede di richieste di prove aggiuntive al processo Eni Nigeria. L’obiettivo era fargli ripetere ciò che aveva detto a verbale, ovvero i presunti “avvicinamenti” al presidente del collegio. Questo con lo scopo di “il giudice ad astenersi perchè per loro era troppo appiattito sulle difese e andava tolto di mezzo". "Per puro caso Tremolada ha rigettato la richiesta, ma non si può sporcare un collega sul nulla". Come è avvenuto il passaggio dei verbali "La mia preoccupazione è duplice: o queste dichiarazioni (di Amara ndr) sono vere o peggio sono false. Sono già passati 6 mesi e non si è fatto ancora nulla. Bisogna avvertire il Csm. Anche io rischiavo di rimanere coinvolto in questa inerzia. A quel punto l'unica persona che mi viene in mente è Piercamillo Davigo. Io non sono amico di Davigo, non andavo con lui a pranzo, sono invece amico della dottoressa Alessandra Dolci, a capo della Dda, che è la sua compagna. A quel punto lo chiamo e gli chiedo di parlargli. Lui mi dice io sono componente del Csm, siamo davanti a fatti estremamente gravi, a me il segreto non è opponibile. Io metto i verbali Word sulla chiavetta e li porto a casa sua. Io avevo i verbali Word per lavorarci. I Pdf li aveva la dottoressa Pedio. Gli do i verbali in Word non per sotterfugio, ma perché quelli avevo. Lui dice “fammi leggere e ci rivediamo”. Due giorni dopo torno a casa sua e lui mi dice: “ fatti che riferisce questo qui sono gravissimi. Ci penso io ad avvertire il consiglio del Csm. Tu devi tutelarti e cominciare a scrivere, non lasciare più nulla a livello verbale, ma scrivi”. E questo francamente mi terrorizza". Perchè Davigo "Piercamillo Davigo era una persona specchiatissima, ex presidente di sezione della Corte di Cassazione, ex presidente Anm, allora membro del Csm e presidente della commissione che si occupava dei regolamenti del Consiglio superiore della magistratura. Io non sono andato dalla Procura generale, è vero. Io ho saltato un passaggio, sono andato all'organo superiore. Non sono andato da Davigo con la finalità divulgativa, ma per informare il Csm". Inoltre "Davigo era in buona fede e anche oggi, per come lo conosco, penso che lo sia". Sulla figura di Ardita: "Non ho mai parlato di Ardita, per me Ardita era un signor nessuno", dice Storari, specificando che anche Davigo "Non ha mai manifestato interesse, nella maniera più assoluta, dalla bocca di Davigo non è mai uscito il nome Ardita". GiustiziaInizia il processo a Davigo, saranno sentiti i vertici del Csm e della procura di MilanoGiulia Merlo© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

La sfida della cura degli anziani in TicinoMeteo, "qualcosa cambia". Sottocorona parla di "precipitazioni abbondanti": dove – Il Tempo

Parigi 2024, la favola di Martinenghi: l'oro olimpico dopo 9 anni di trionfi continui – Il Tempo

“Smalltown Boy” e i ragazzi di provincia - Il Post«Game of Drones» nell’Esercito svizzero: si punta sui velivoli kamikaze?

«La cerimonia di apertura delle Olimpiadi mostra il vuoto morale dell'Occidente»Intervista a Fabio Ferrari, il presente dell’AI nelle aziende: a che punto siamo | AI Talks #7 - AI news

Data center, l'Italia vuole darsi delle regole chiare per la costruzione in Italia | Wired Italia

Storia di un romanzo osceno - Il PostMediaset, Diletta Leotta a La Talpa. Ad Amici Toffanin con De Filippi – Il Tempo

Ryan Reynold
Nove cose che abbiamo comprato a febbraio - Il PostLa strategia di Eni per l’economia circolare | Wired ItaliaCosa ha detto Biden nel suo primo discorso dopo il ritiro dalle presidenziali - Il Post

ETF

  1. avatarOpenAI ha sviluppato un rilevatore di testi scritti con ChatGPT... ma non vuole renderlo pubblico - AI newsETF

    Gran Bretagna, "accoltellamenti molteplici" a Southport: ci sono feriti. Arrestato un uomo – Il TempoDoppio omicidio a Vétroz: uccide la ex e il compagnoOlimpiadi 2024, quali sono gli sport più pericolosi? | Wired ItaliaCern, i progetti futuri del centro che quest'anno compie 70 anni | Wired Italia

      1. avatarIl team di OpenAI ha creato un assistente AI per trovare errori di codice - AI newsinvestimenti

        OpenAI ha sviluppato un rilevatore di testi scritti con ChatGPT... ma non vuole renderlo pubblico - AI news

  2. avatarCome Giorgio Armani ha cambiato la moda maschile - Il Posttrading a breve termine

    The Mask dopo 30 anni rimane una spumeggiante, fantastica follia | Wired Italia«Non sono un eroe, ma la vita per strada è piena di sorprese» - Il PostVentunenne svizzero muore in CroaziaChatGPT denunciato per diffamazione - AI news

  3. avatarLe notizie del 10 giugno 1983 - Il Postcriptovalute

    Spazio, la partita a scacchi che riscrive il futuro dell'Europa | Wired ItaliaSan Raffaele Sulmona: la grande bellezza del tiro con l'arco, perché sulla linea di tiro la disabilità non si vede – Il TempoIl grande patto per la fiorentina – Il TempoCaschetto boxe, perché i pugili alle Olimpiadi non lo indossano? | Wired Italia

Marte, come saranno le case sul Pianeta rosso? | Wired Italia

Retata di polizia a Lavena Ponte Tresa, centri massaggi nei guaiOpenAI rilascia GPT-4 | Weekly AI news #47 - AI news*