Bambini morti su una spiaggia libica: l’immagine simbolo della tragediaMorto di covid il pioniere ambientalista indiano Sunderlal Bahuguna"Ultima cena" con animali per rappresentare i leader del G7: è polemica per la vignetta cinese
Australia, 52enne muore per trombosi: possibile legame con il vaccino Astrazenecaundefined - ANSA COMMENTA E CONDIVIDI Prelevati per strada in pieno giorno,ETF scaraventati in un furgone e poi a bordo di autobus nella notte portati in mezzo al deserto e lì abbandonati. Con i soldi e i mezzi forniti dall’Ue e dai suoi Stati membri (Italia inclusa), consapevole di queste pratiche barbare da parte delle autorità di Tunisia, Marocco e Mauritania. È un’accusa durissima quella lanciata da un’inchiesta condotta da un consorzio cui hanno partecipato il sito di indagini giornalistiche IrpiMedia con Lighthouse Report insieme a grandi testate internazionali (tra cui il Washington Post, Der Spiegel, Le Monde, El Pais, il canale pubblico tv tedesco Ard). Il titolo la dice tutta: «Desert Dumps», «scaricamenti nel deserto». Un’indagine condotta anche sul campo e intervistando una cinquantina di sopravvissuti.Una cosa li accomuna: sono tutti neri. Presi per strada da agenti in borghese senza neppure la possibilità di spiegarsi, tanto che ad incappare in questa procedura c’è persino un cittadino Usa afroamericano, Timothy Hucks di 33 anni, insegnante d’inglese, fermato in pieno giorno a Rabat, dove risiede. Lui mostra la patente di guida Usa, chiede di poter prendere il passaporto a casa, ma niente da fare. Lo scaraventano in una prigione, chiedendogli se è un terrorista, con una quarantina di altri prigionieri, tutti neri, e poi portati in una località nel deserto a 200 chilometri a sud di Rabat e lì abbandonato. O c’è il caso di una giovane donna della Guinea, Bella, 27 anni, che aveva cercato di raggiungere le Canarie su un barcone, bloccata dalla guardia costiera della Mauritania e scaricata poi al confine con il Mali, un Paese con forte presenza jihadista e di miliziani russi Wagner. O ancora François, musicista di 38 anni del Camerun, intercettato in mare verso l’Italia dalla guardia costiera tunisina a bordo di un barcone sovraffollato, riportato a terra e poi a bordo di un pullman a sud, in mezzo al deserto al confine con l’Algeria, in preda alle allucinazioni per la mancanza d’acqua.Solo tre esempi ampiamente documentati con video di cellulari, tracciamenti satellitari, sopralluoghi sul posto. I cronisti hanno inoltre potuto identificare che, ad esempio, alcuni mezzi utilizzati dalle autorità tunisine per portare i migranti nel Sahara erano gli stessi forniti dall’Italia e dalla Germania.A questo punto si rafforzano i pesanti interrogativi sulla cooperazione dell’Ue con questi tre Paesi nordafricani nel tentativo di fermare i flussi verso l’Europa. Basti ricordare che l’EU Trust Fund finanzia per un totale di circa 400 milioni di euro i tre Paesi in questione per la gestione della migrazione. Il che vuol dire infrastrutture detentive, controllo delle frontiere, veicoli, addestramento delle guardie di frontiera e costiere. «Sappiamo – dice una portavoce della Commissione - che la situazione costituisce una sfida per alcuni Paesi partner dell'Ue e restiamo impegnati alla collaborazione». Tuttavia, «il rispetto per i migranti è fondamentali, l'Ue si aspetta che i partner rispettino questi diritti, compreso il principio di non respingimento». Quello che fa l’Ue è piuttosto finanziare i rimpatri volontari con l’ausilio di Oim e Acnur verso i Paesi di origine.Su una cosa, però, la Commissione non risponde: è o no al corrente delle “deportazioni”? L’inchiesta cita vari documenti. Uno è di Frontex (l’agenzia delle frontiere esterne Ue) del 2 febbraio 2024, in cui si cita un rapporto Onu sulla discriminazione, la violenza eccessiva, la deportazione forzata nel deserto di migranti irregolari da parte del Marocco. Anche un documento della Commissione del 19 dicembre 2019 parla di una «campagna di repressione lanciata nel 2019 contro migliaia di migranti» in Marocco. E pure il rapporto di una delegazione europarlamentare dopo una visita in Mauritania del dicembre 2023 conferma le deportazioni. Accusa molto grave nei confronti della Spagna: le autorità mauritane e funzionari spagnoli concorderebbero le liste dei migranti da deportare. La Commissione Europea dovrà trovare risposte più convincenti.
Canada, ritrovati i resti di 215 bambini nel cortile di una scuola di rieducazioneAttira ragazza nel bosco: 13enne uccisa con 114 coltellate in Florida
Il dopo Covid a Malta: 100 euro ai turisti over 65 in bassa stagione
Soffocano e uccidono un amico con un kebab: condannati a 3 anni di carcereEscluso dalla cerimonia del diploma perché ha le scarpe da ginnastica: il prof gli dà le sue
Usa, 32enne morta per overdose: il figlio di 15 mesi muore di fame legato a un seggiolino per autoTragedia al parco giochi: papà schiaccia figlioletta
Schiaffo a Macron, 18 mesi all'aggressore. Il procuratore: "Un atto di violenza deliberata"Dionisio Cumbà, ex studente di Medicina in Italia diventa ministro della Salute in Guinea Bissau
Singapore, monopattino elettrico esplode in ascensore: morto un ragazzo di 20 anniDonna di 25 anni diventa madre di 9 gemelli: i medici le avevano detto che ne avrebbe partoriti 7Palazzo di 11 piani crollato a Miami: si temono vittime intrappolate sotto le macerieRazzo cinese in caduta: la scelta di Pechino per risparmiare sui costi
Variante Delta nel Regno Unito, +90% di casi Covid in una settimana
Sputnik chewing gum: cos'è e come funziona il "vaccino da masticare" a cui sta lavorando la Russia
Città vaccinata con il cinese Sinovac, l’esperimento a Serrana, in BrasileBielorussia, Joe Biden commenta il dirottamento aereo: "Vergognoso"Francia, crollati due palazzi nel centro di Bordeaux: tre feriti, uno è graveDamon Weaver è morto a 23 anni. Nel 2009, ancora bambino aveva intervistato Barack Obama
Covid, Oms: "Vaccinarsi non basta per togliere la mascherina"India, ospedale senza ossigeno: 8 pazienti covid morti in poche oreTerminato l'incontro tra Biden e Putin, per il presidente russo: "Nessuna ostilità"Birra nel Regno Unito, boom di consumi dopo il lockdown: si pensa al razionamento nei pub