File not found
Campanella

Caterina Banti e Ruggero Tita hanno vinto l'oro olimpico nella vela, di nuovo - Il Post

Tanti auguri, Jerry Calà: perché la vita è un ombrellone sempre apertoA Locarno77 verranno presentati 225 filmUn piedipiatti a Beverly Hills - Axel F è il sequel da manuale di un cult anni '80 | Wired Italia

post image

Anche Pigna interrompe la collaborazione con Chiara FerragniPer la prima gara della Coppa del mondo maschile le ruspe hanno scavato in alta quota tra la Svizzera e l’Italia. È un danno ecologico che mostra un problema culturale: non abbiamo ancora compreso la crisi climatica La vastità del problema climatico fa sì che a volte servano dei punti di appoggio per comprenderlo. Questo weekend comincia la Coppa del mondo di sci,trading a breve termine con il Matterhorn Cervino Speed Opening, dopo il gigante saltato a Soelden. Il primo tratto della pista della Gran Becca parte dalla Gobba di Rollin, territorio di Zermatt, a 3.720 metri; il secondo passa e arriva in Valle d’Aosta, a portata di funivia da Cervinia, dopo il Salto delle cime bianche, a 2.840 metri. La discesa libera transfrontaliera tra Svizzera e Italia è l’inaugurazione della stagione, apre il calendario per lo sport che più soffre la crisi climatica ma che allo stesso tempo più sembra vivere nella sua negazione, nonostante tutti i segnali avversi, le continue cancellazioni di gare, l’abuso di neve artificiale, le Olimpiadi sempre più difficili da organizzare. I lavori sulla pista hanno generato una serie di comprensibili polemiche, sia nella comunità scientifica che nell’ambientalismo, e sono soprattutto la prova che – nonostante tutto – non abbiamo ancora compreso i cambiamenti climatici. Un problema culturale Per forzare i tempi e i limiti del fragilissimo ghiacciaio sul quale si svolge la gara, sono dovute arrivare le ruspe in alta quota. Hanno scavato, spianato, riempito i crepacci e reso praticabile e sicura per gli atleti la pista, che è lunga quasi quattro chilometri. Come ha scoperto il giornalista svizzero Sébastien Anex, di 20 Minutes, lo hanno fatto anche fuori dalle zone autorizzate. In Svizzera una commissione ha già appurato l’infrazione, in Italia c’è un’inchiesta della procura di Aosta, potrebbe seguire anche un processo, ma niente cambierà. Le ruspe non sono un problema penale, né, a questo punto, ecologico. Sono un problema culturale. Nel disegno climatico, l’operazione fatta per disputare la gara a novembre non cambia niente. Come spiega il glaciologo Giovanni Baccolo, «il ghiacciaio in Valtournenche, dal lato italiano, è esposto a sud, è molto sofferente, è già quasi un malato terminale», cioè un ghiacciaio che con l’aumento delle temperature sparirà dalle Alpi, con o senza le gare di sci. Il danno ecologico della gara, soprattutto dal lato italiano, è reale, dal momento che il ghiacciaio morente è spesso poco più di una decina di metri e ne perde diversi con l’operazione ruspa. Si assottiglia ciò che il cambiamento climatico ha reso già sottile. Ma il caso è soprattutto un’infografica climatica, un modo per ricordarci come siamo arrivati fin qui, ad avere ghiacciai zombie destinati al collasso. «È una faccenda simbolica, quasi un cortocircuito logico», continua Baccolo. «I ghiacciai sono in uno stato sempre peggiore perché stanno aumentando le temperature. Ma per renderli praticabili, facciamo operazioni di questo tipo che provocano emissioni, alimentando lo stesso problema che provano a risolvere». Saranno le specifiche emissioni del cantiere a dare il colpo finale al ghiacciaio? No, purtroppo no, il piano degli eventi era già ampiamente inclinato, ma è la somma di tutte queste scelte ad averlo messo in queste condizioni. «Mi fa sorridere che ci sia una sezione “sostenibilità” legata alla gara, che però fatta in questo modo sarà sempre insostenibile, perché viene svolta a prescindere da qualsiasi considerazione naturale». Questa non è solo la storia di uno specifico ghiacciaio e di una specifica scorciatoia per far svolgere una gara. Lo sport invernale sta salendo in quota: negli anni Cinquanta e Sessanta, quando è nata l’industria turistica della neve, si costruivano impianti a mille metri. Ora anche a duemila è difficile fare a meno della neve artificiale. E così la colonizzazione sta arrivando negli ecosistemi più elevati e delicati: la Gran Becca è la pista più alta di tutto il circuito della Coppa del mondo. Invece di cambiare e di evolversi compatibilmente con la realtà, l’industria dello sci sta scappando in alta quota, mettendo al massimo pannelli solari, che però usati così sono solo greenwashing. Dal punto di vista del glaciologo, il problema della Fis, Federazione internazionale sci, «è che non ha intenzione di accettare che c’è una crisi climatica, e fare un passo indietro e organizzare le gare e il calendario di conseguenza, ma continua con queste operazioni deleterie». Tutto continua a svolgersi come se niente fosse, insomma, come in una forma di negazionismo climatico funzionale: l’Olimpiade del 2022 in Cina è stata svolta interamente con neve artificiale, i Giochi asiatici invernali del 2029 si terranno addirittura in Arabia Saudita, nella città futuristica di Neom, nel deserto. A queste condizioni, sciare diventa un’attività distopica. Non tutto il mondo degli sport invernali è così insensibile. Il francese Pinturault boicotterà Zermatt. Nella scorsa stagione duecento atleti hanno inviato una lettera alla Fis, scritta dall’austriaco Julian Schütter, per chiedere di rimodulare il calendario e di essere più «geograficamente attenti». Vogliono volare di meno avanti e indietro tra Europa e Nord America, spostare in avanti la stagione e rispettare di più gli ecosistemi senza i quali il loro sport semplicemente non esisterebbe. Non sono stati ascoltati. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno Giornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Il comune di Torino vuole una ruota panoramica - Il Post«Da trentasette anni cucino per il Circo Knie»

M5S, Conte fa finta di non vedere la rivolta interna: “Penso solo al processo costituente” – Il Tempo

Nicolás Maduro, perché il neoeletto presidente del Venezuela è accusato di brogli elettorali | Wired ItaliaIntelligenza artificiale, come impedire a X di usare i vostri post per addestrare Grok | Wired Italia

«Mai dare per scontato il patrimonio artistico»Ma chi è, davvero, Mattia Croci-Torti?

Ismail Haniyeh, chi era il capo politico di Hamas ucciso dall'esercito israeliano | Wired Italia

Silo 2, dal Comic-Con di San Diego le prime notizie e immagini | Wired ItaliaPerché nella marcia è importante anche “marciare bene” - Il Post

Ryan Reynold
Roma, alberi come pensiline? Ma l'ombra non c'è: la rivolta sui social – Il TempoTest a gravità zero per il robot svizzero che salterà sugli asteroidiNuovo minerale scoperto in Svizzera: bisogna ringraziare la pandemia

criptovalute

  1. avatarPeggior sbiancamento di sempre per la Grande barriera corallinaCampanella

    Luglio 2024 è il secondo mese più caldo mai registrato sul pianeta | Wired ItaliaIsraele, la verità dopo mesi di guerra: l'indifendibile Netahyahu ha ragione – Il TempoLe statue di Hugo Chávez abbattute in Venezuela nelle proteste antiregime - Il PostUngheria, semplificati i visti per cittadini russi e bielorussi | Wired Italia

    1. Hamas, scelto il nome del nuovo leader. Il successore a sorpresa di Haniyeh – Il Tempo

      ETF
      1. avatarCosa accadrà dopo l'uccisione del leader di Hamas | Wired Italiaanalisi tecnica

        Le prime pagine di oggi - Il Post

  2. avatarL'operazione militare ucraina in Russia è proseguita per il terzo giorno - Il PostMACD

    Olimpiadi, la pista di atletica viola ha un ingrediente segreto | Wired ItaliaGatti, esiste un festival cinematografico interamente dedicato a loro | Wired ItaliaIl box office cinematografico svizzero: ecco i numeri della stagioneRobert Downey Jr., quanto verrà pagato per tornare nei film Marvel? | Wired Italia

  3. avatarPalexpo a Locarno, cantiere già a metà «e prevediamo di consegnare entro maggio»analisi tecnica

    La Bulgaria vuole vietare che si parli di temi legati alla comunità LGBT+ nelle scuole - Il PostAnche il 2024 sarà un anno eccezionale per le banche italiane - Il PostQuel ghiacciaio in Antartide che minaccia Londra, New York e ShanghaiOlimpiadi, a cosa servono i bizzarri occhiali del tiro a segno | Wired Italia

In Kenya i giovani usano l’intelligenza artificiale per fare politica | Wired Italia

Senna off-limits, stoppato Paltrinieri. Malagò: "Situazione borderline" – Il TempoTanti auguri, Jerry Calà: perché la vita è un ombrellone sempre aperto*